Elvis Presley: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
m Annullate le modifiche di 217.201.105.239 (discussione), riportata alla versione precedente di 188.215.23.227
Etichetta: Rollback
(41 versioni intermedie di 30 utenti non mostrate)
Riga 12:
|genere5 = blues
|strumento = [[Canto|Voce]], [[chitarra]], [[pianoforte]], [[basso elettrico|basso]]
|anno inizio attività = 19531954
|anno fine attività = 1977
|note periodo attività =
Riga 20:
|url = https://www.elvisthemusic.com/
|logo = Logo Elvis.png
|totale album = 61<ref>{{cita|Sony Music|}}.</ref><ref name=autogenerato15>{{cita|Goldman|pp. 188-189}}.</ref><ref name="autogenerato9">{{cita|Lodetti|p. 50}}.</ref><ref name="autogenerato25>{{cita|Rodogna|pp." 58-59}}.</ref><ref name=autogenerato8>{{cita|Assante|p. 58}}.</ref>
|album studio = 23
|album live = 8
Riga 43:
}}
 
È statoConsiderato uno dei più celebri cantanti[[Artista musicale|artisti]] della [[storia della musica]] popolare, Elvis è ritenuto dai [[Giornalismo musicale|critici]] come una delle più grandi voci del [[XX secolo]],.<ref>{{Cita web|url=https://www.rockol.it/artista/elvis-presley/biografia|titolo=Elvis Presley Biografia|accesso=3 marzo 2023}}</ref> Egli fu fonte di ispirazione per molti musicisti e interpreti di [[rock and roll]] e [[rockabilly]],<ref>{{cita testo|url=http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761574978/Presley_Elvis.html|titolo=Presley Elvis|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090716110210/http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761574978/Presley_Elvis.html }}</ref> tanto da ottenere l'appellativo di ''re del rock and roll''.<ref>{{cita testo|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=3764512|titolo=Lastampa.It<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090708193729/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=3764512 }}</ref> È stato soprannominato anche ''Elvis the Pelvis'' per un particolare movimento del [[Bacino (anatomia)|bacino]], appellativo che non apprezzava e che ha definito un'espressione infantile.<ref>{{cita web|url=https://www.esquire.com/entertainment/interviews/a809/esq0902-sept-wil/|titolo= |data=6 giugno 2022}}</ref>
 
La sua figura ha avuto un enorme impatto a livello globale tanto da modificare radicalmente la [[cultura di massa]] e da esercitare una notevole influenza su numerosi musicisti a lui successivi.<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/elvis-presley_(Enciclopedia-del-Cinema)/,%20https://www.treccani.it/enciclopedia/elvis-presley_(Enciclopedia-del-Cinema)/|titolo=PRESLEY, Elvis - Treccani|sito=Treccani|lingua=it|accesso=2024-04-18}}</ref>
 
Nel corso della sua carriera ha spaziato dal rock and roll (di cui, complice il periodo storico nel quale intraprese la carriera, è solitamente considerato tra i principali artefici) ai generi [[rhythm and blues]], [[Musica country|country and western]], [[gospel]], [[spiritual]], [[Tradizione|traditional]], [[Melodia|melodico]] e alla [[musica leggera]].<ref name=autogenerato19>{{cita|Goldman|}}.</ref>
 
In ventiquattro anni di carriera ha pubblicato 61 [[Album discografico|album]], e si stima che abbia venduto oltre 1 miliardo di [[Disco in vinile|dischi]] in tutto il mondo.<ref name="Person of the Week: Elvis Presley">{{Cita web|url=http://www.time.com/time/nation/article/0,8599,337778,00.html|titolo=Person of the Week: Elvis Presley|editore=[[TIME]]|data=15 agosto 2002|accesso=21 giugno 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110917013439/http://www.time.com/time/nation/article/0,8599,337778,00.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.grazielvis.it/p/i-50-singoli-piu.html|titolo=I 50 DISCHI SINGOLI PIU' VENDUTI DA ELVIS PRESLEY}}</ref> Nel corso della sua carriera ha visto le sue canzoni approdare più volte nella Top Chart della rivista ''[[Billboard]]''.<ref>{{Cita web |url=https://www.billboard.com/bbcom/bio/index.jsp?pid=5444 |titolo=Elvis Presley Music News & Info{{!}}Billboard.com<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=1º maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090424015358/http://www.billboard.com/bbcom/bio/index.jsp?pid=5444 |urlmorto=sì }}</ref> Sul mercato britannico, Presley piazzò ventuno singoli in vetta alle classifiche di vendita, a volte con permanenze di 80 settimane al primo posto. I suoi [[45 giri]] rimasero in classifica per 1277 settimane, mentre i [[long playing]] contenenti i brani da lui incisi stazionarono ininterrottamente nella Top 10 dal novembre 1958 al luglio 1964. Eccetto sei concerti tenuti in [[Canada]] verso la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]], non si esibì mai fuori dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
È stato soprannominato anche ''Elvis the Pelvis'' per un particolare movimento del [[Bacino (anatomia)|bacino]], appellativo che non apprezzava e che ha definito un'espressione infantile.<ref>{{cita web|url=https://www.esquire.com/entertainment/interviews/a809/esq0902-sept-wil/|titolo=|data=6 giugno 2022}}</ref>
 
== Biografia ==
Line 54 ⟶ 58:
=== La nascita e i primi anni di vita ===
[[File:Elvis' birthplace Tupelo, MS 2007.jpg|thumb|upright=1.4|La casa natale di Elvis Presley all'indirizzo 306 Elvis Presley Drive, Tupelo, Mississippi]]
Elvis Aaron Presley nacque alle ore 3:30 del mattino di martedì 8 gennaio 1935 a [[Tupelo (Mississippi)|Tupelo]], nel [[Mississippi (stato)|Mississippi]].<ref name="Leigh2017">{{Cita libro|autore=Spencer Leigh|titolo=Elvis Presley: Caught in a Trap|url=https://books.google.com/books?id=SwMvDwAAQBAJ&pg=PT33|data=3 agosto 2017|editore=McNidder and Grace Limited|isbn=978-0-85716-166-6|p=33}}</ref><ref name="Yates2014">{{Cita libro|autore=Donald N. Yates|titolo=Old World Roots of the Cherokee: How DNA, Ancient Alphabets and Religion Explain the Origins of America's Largest Indian Nation|url=https://books.google.com/books?id=qpvJP7WAv1EC&pg=PA42|data=10 gennaio 2014|editore=McFarland|isbn=978-0-7864-9125-4|p=42}}</ref> Di origini [[Scozia|scozzesi]] ,<ref name="jpost.com">https://www.jpost.com/diaspora/elvis-presley-was-jewish-a-grave-marker-confirms-it-after-four-decades-672005</ref> ebbe un'infanzia segnata dalla povertà della sua famiglia.<ref>{{cita testo|url=http://rcslibri.corriere.it/speakerscorner/musica7.spm|titolo=Speaker's Corner<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref> I suoi genitori erano soliti frequentare la Chiesa evangelica delle [[Assemblea Mondiale delle Assemblee di Dio|Assemblee di Dio americane]] e fu proprio durante lo svolgimento di tali riunioni che Elvis, quando aveva pochi anni di età, cominciò ad entrare in contatto con il mondo della musica.<ref name=EC50>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '50 (primo volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|pp="Elvis Presley"}}</ref>
 
Nell'autunno del 1941 iniziò a frequentare la scuola elementare di Lawhon;<ref>{{cita web|url=https://www.tupeloschools.com/lawhon/about-our-school|titolo=About Our School|data=5 luglio 2022}}</ref> Oleta Grimes, una delle sue insegnanti, lo spinse a partecipare ad un concorso musicale radiofonico a Tupelo, nel quale egli si piazzò secondo.<ref>{{cita web|url=http://qatarelvisfans.qa/elvis-biography/|titolo=Elvis Presley Biography|data=5 luglio 2022}}</ref> Successivamente, nel 1946, ricevette in regalo una chitarra, con la quale imparò da solo i primi rudimenti musicali, cercando di riprodurre ciò che ascoltava dalla radio.<ref name="cita-Basso-2005-p116">{{cita|Basso|p. 116}}.</ref>
Line 66 ⟶ 70:
[[File:Elvis Presley's Gibson J200, Graceland.jpg|thumb|La [[chitarra]] [[Gibson J200]], posseduta da Elvis, esposta a [[Graceland (Memphis)|Graceland]]]]
[[File:Sun Studio, Memphis, TN (3636820842).jpg|thumb|Gli studi della [[Sun Records]], a [[Memphis]]]]
Terminata la scuola nel 1953, con lo scopo di migliorare le condizioni economiche sue e della famiglia, Elvis cominciò a cercare un'occupazione stabile, trovandola, dopo qualche tempo, presso la [[Crown Electric]], una ditta che si occupava di impianti elettrici.<ref name=EC50/> Un giorno, transitando casualmente per Union Street (allora lavorava come camionista e aveva il compito di portare i pezzi di ricambio agli operai delle linee elettriche), la via dove si affacciava la sede dello studio della [[Sun Records]] di [[Sam Phillips]], scoprì che chiunque, recandosi presso la stessa e sborsando quattro dollari (che erano tre secondo Phillips), poteva registrare un [[album discografico|disco]] dimostrativo, che successivamente poteva portarsi a casa.<ref name=EC50/>
 
Cogliendo tale opportunità, il 18 luglio 1953<ref name="cita-Basso-2005-p116"/> decise di registrare un disco. La biografia ufficiale riporta che egli avesse intenzione di regalarlo alla madre per il suo compleanno.<ref>{{cita|Rodogna|p. 29}}.</ref> Nonostante ciò, qualcuno smentisce tale affermazione ritenendo che, cadendo esso il 25 di aprile, ciò sia molto improbabile, considerando anche che i Presley non avevano un giradischi che permettesse loro di ascoltare dei vinili. Coloro che supportano tale teoria suppongono che l'artista volesse in realtà cercare di fare carriera nella musica attraverso la Sun.<ref name=EC50/> Il titolo del brano scelto per l'occasione fu quello di una vecchia ballata, il cui titolo era ''[[My Happiness]]''. Si presentò dunque a [[Marion Keisker]], la segretaria che lavorava presso lo studio della piccola etichetta discografica, che acconsentì alle sue richieste, e l'incisione venne così effettuata.<ref name=EC50/><ref>{{cita|Rodogna|p. 30}}.</ref>
 
Durante la seconda metà del 1953 frequentava Beale Street, dove ebbe l'occasione di assistere a svariate esibizioni di bluesmen come [[B.B. King]] e [[Furry Lewis]], appassionandosi contemporaneamente al genere di musica da loro proposto.<ref name=EC50/><ref name=autogenerato13 /> Sempre all'epoca, si recava ad ascoltare le esibizioni dei [[Blackwood Brothers]] e degli [[Stamps]], gruppi che lo porteranno ad appassionarsi al genere gospel.
 
Phillips ascoltò casualmente il materiale che era stato tratto da quella prima esibizione e convocò due [[Turnista|turnisti]] che già avevano lavorato nel suo studio in passato, il [[Contrabbasso|contrabbassista]] [[Bill Black]] e il [[chitarrista]] [[Scotty Moore]], con l'intenzione di creare un ''team'' musicale, il cui compito sarebbe stato quello di collaborare con Elvis.<ref>{{cita|Rodogna|pp. 36, 59}}.</ref> Dalle testimonianze fornite da coloro che si rapportarono con il giovane cantante in quegli anni, si desume che egli, pur non essendo in grado di leggere gli spartiti, possedesse un notevole orecchio musicale, con il quale sopperiva alla sua mancanza di preparazione e alle sue carenze di natura teorica.
Line 76 ⟶ 80:
Seguendo il consiglio ricevuto da Phillips, il cantante incominciò allora a collaborare con i due session man, continuando a provare con loro per molte ore nuovi brani, o ri-arrangiando e vivacizzando pezzi già noti con l'apporto inconsueto della sua voce, del suo particolare [[stile]] e degli arrangiamenti e affinando in tal modo la sua tecnica di esecuzione.<ref>{{cita|Lodetti|p. 19}}.</ref> [[Scotty Moore]], che qualche tempo dopo sarebbe diventato anche il suo primo [[manager]] ufficiale, sfruttando le sue conoscenze si adoperò allora allo scopo di promuovere la figura dell'emergente cantante presso i locali circuiti musicali, e successivamente incominciò a collaborare con i primi due anche [[D. J. Fontana]], un [[batterista]].<ref name="autogenerato20">{{cita|Goldman|pp. 119, 123, 126}}.</ref>
 
Il gruppo che si era formato venne battezzato con il nome di [[Blue Moon Boys]] e i suoi membri parteciparono alla lavorazione delle pellicole interpretate dal cantante, rivestendo il ruolo di stessi. Inoltre essi lo accompagnarono anche nel corso delle sue esibizioni negli show prodotti dalla televisione nazionale che ebbero luogo a partire dalla seconda metà degli anni cinquanta. Due dei tre membri ufficiali del gruppo ricomparvero anche durante il corso della lavorazione dello show televisivo definito il [[Elvis (NBC-TV Special)|68 Elvis Comeback Special]], trasmesso dalla televisione nell'anno 1968. Dall'organico del complesso mancava però [[Bill Black]], poiché era deceduto prematuramente circa due anni prima, a causa di un [[Neoplasia|tumore maligno]] al cervello.<ref name="autogenerato20" />
 
[[File:One of six used by Elvis, Sun Studio.jpg|thumb|Un [[microfono]] usato da Elvis nei primi anni cinquanta]]
Line 90 ⟶ 94:
[[File:PresleyPromo1954.jpg|thumb|Elvis in una foto promozionale della Sun Records scattata nel 1954]]
[[File:Sun 209 - BlueMoonOfKentucky.jpg|thumb|Un singolo inciso da Elvis per la Sun Records, ''[[Blue Moon of Kentucky]]'']]
Il 25 settembre 1954, grazie a questi positivi riscontri, il giovane cantante si esibì in quello che da sempre era considerato il luogo di riferimento di quel genere musicale, il ''[[Grand Ole Opry]]'' di [[Nashville]]. [[Albert Goldman]], in alcuni paragrafi della sua biografia, ha posto l'accento sull'imparzialità di quell'apparato propagandistico che aveva sempre gravitato attorno al personaggio. Secondo i suoi fan, ciò che faceva il cantante era sempre capace di ottenere consensi totali e incontestabili di fronte a qualsiasi tipo di pubblico. In realtà ciò non risponde al vero, poiché, principalmente agli albori della sua carriera, venne anche accolto freddamente<ref name=autogenerato23 /> e non mancarono le contestazioni.<ref>{{cita|Goldman|pp. 116, 118}}.</ref> La settimana seguente il cantante si esibì durante lo svolgimento della manifestazione che da sempre era considerata agli antipodi della precedente, ossia al [[Louisiana Hayride]], di [[Shreveport]], ove invece gli venne tributata un'accoglienza entusiastica, e dove ottenne una scrittura, tanto che per tutto il corso dell'anno 1955, continuò a esibirsi presso la stessa, ottenendo sempre riscontri ampiamente positivi.<ref name=autogenerato23 />
 
Scotty Moore frattanto prese le distanze da Elvis, e il nuovo [[manager]] dell'emergente cantante diventò [[Bob Neal]], che riuscì a procurargli una serie di ingaggi presso alcune località. Assieme a quelli che nel frattempo erano stati battezzati i "[[Blue Moon Boys]]", egli si produsse nel suo primo [[tournée|tour]] ufficiale, e in circa tre settimane attraversò il Sud degli Stati Uniti, dopo essere partito dalla città di [[New Orleans]], nella [[Louisiana]], essersi esibito in città dell'[[Alabama]], della [[Florida]], della [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]], della [[Virginia]], e avere concluso il ciclo di spettacoli nella città di [[Chattanooga]], nello Stato del [[Tennessee]].<ref name=autogenerato9 />
 
Durante lo svolgimento di quel tour, il cantante si accorse che il suo [[stile]] frenetico e la sua [[mimo|mimica]] provocatoria, mutuati entrambi a suo tempo dalle esibizioni degli artisti neri alle quali aveva assistito durante la sua adolescenza, e che avevano caratterizzato in modo particolare il suo stile sin dalle sue prime esibizioni, sortiva un effetto nullo, se non controproducente, quando si trovava di fronte a un pubblico composto da soggetti adulti.
Line 112 ⟶ 116:
==== Il sodalizio artistico con Tom Parker ====
[[File:Elvis Presley and Colonel Tom Parker 1969.jpg|miniatura|Elvis Presley con il "colonnello" [[colonnello Tom Parker|Tom Parker]] nel 1969]]
Sempre in quel periodo il cantante fece anche la conoscenza del [[colonnello Tom Parker]], che dopo qualche tempo diventò il suo nuovo manager ufficiale, sostituendo [[Bob Neal]]. Quando ciò accadde nacque anche un sodalizio artistico, che per circa vent'anni legò indissolubilmente il manager con il suo assistito, e il cui termine fu sancito giocoforza soltanto dal decesso di quest'ultimo.<ref>{{cita|Goldman|p. 151}}.</ref> Il colonnello Tom Parker si attivò allo scopo di farlo esibire negli show organizzati dalla [[televisione]] nazionale, rendendo così possibile il suo ingresso simultaneo in tutte le case statunitensi.<ref>{{cita|Lodetti|p. 20}}.</ref> Parker godeva di una reputazione controversa: benché ritenuto responsabile della fortuna commerciale di Elvis, iveniva malignianche definivano il managerdescritto come un individuo dal passato equivoco, venale, [[Astuzia|astuto]], [[Cinismo|cinico]], insensibile e avido, nonché gran [[Gioco d'azzardo|giocatore d'azzardo]], talvolta capace di approfittare della presunta remissività dell'artista di Tupelo.<ref name="autogenerato22">{{cita|Assante|p. 79}}.</ref><ref name=autogenerato7>{{cita|Goldman|p. 153}}.</ref>
 
==== Le esibizioni negli show televisivi ====
Line 130 ⟶ 134:
Il cantante intraprese ufficialmente la sua carriera discografica incidendo, nel 1954, il primo singolo per la Sun Records ''[[That's All Right, Mama]]/[[Blue Moon of Kentucky]]''. Sempre nel corso del 1954, pubblicò il secondo singolo ''[[Good Rockin' Tonight]]/[[I Don't Care If the Sun Don't Shine]]''.
 
Successivamente, nel corso del 1955, il cantante licenziò ''[[Milkcow Blues Boogie]]/[[You're a Heartbreaker]]'', seguito nello stesso anno da ''[[Baby Let's Play House]]/[[I'm Left, You're Right, She's Gone]]''. Il terzo singolo inciso dal cantante nel corso di quell'anno, che fu anche l'ultimo disco caratterizzato dall'essere inciso sotto l'egida della Sun Records, fu quello contenente nel lato A il brano ''[[Mystery Train -(brano Martedì notte a Memphismusicale)|Mystery Train]]'', e nel lato B il brano ''[[I Forgot to Remember to Forget]]''. I singoli in questione furono commercializzati sia nella versione edita nel formato a "78 giri", sia in quella edita nel formato a "45 giri".<ref>{{cita|Sony Music|p. 11}}.</ref>
 
Allorquando il cantante venne messo sotto contratto dalla [[Radio Corporation of America|RCA]], cominciò a incidere album editi nel formato a "33 giri", il primo dei quali, ''[[Elvis Presley (album)|Elvis Presley]]'', conteneva sia brani interpretati quando era ancora scritturato dalla Sun, sia brani cantati dopo la sua successiva scrittura da parte della RCA. La copertina ispirerà molti anni dopo quella dell'album ''[[London Calling]]'' (1977) dei britannici [[The Clash|Clash]]. Successivamente il cantante incise un secondo album, ''[[Elvis (1956)|Elvis]]'', contenente solamente brani incisi dopo l'avvenuto cambio di [[Etichetta discografica|casa discografica]]. Entrambi gli album vennero pubblicati nel corso dell'anno 1956, e ottennero un ottimo riscontro di natura commerciale, contribuendo in tal modo a consolidare la fama e la notorietà del loro interprete a livello internazionale, e sono solitamente considerati dai critici e i fan due dei suoi album migliori.
Line 143 ⟶ 147:
 
==== Priscilla Beaulieu ====
[[File:Elvis Presley and Priscilla with Lisa Marie February 1968.jpg|miniatura|sinistra|Elvis e Priscilla nel 1968 presentano alla folla la figlia [[Lisa Marie Presley|Lisa Marie]].]]
Mentre si trovava a Bad Nauheim, Presley, all'epoca ventiquattrenne, incontra la quattordicenne [[Priscilla Presley|Priscilla Beaulieu]]. Priscilla ha raccontato che, a causa della loro differenza di età, lui le disse: "Sei solo una bambina"<ref name="Jeffrey2022">[https://www.today.com/popculture/music/elvis-priscilla-presley-relationship-true-story-rcna35050 Jeffrey, Joyann. "Priscilla Presley and Elvis Presley's relationship story, in their own words". TODAY.com. 27 giugno 2022]</ref>. Si sposeranno il 1 maggio 1967, dopo un fidanzamento durato sette anni e mezzo. Nella sua autobiografia, Priscilla ha raccontato che Presley era preoccupato che il suo periodo di 24 mesi nell'esercito avrebbe rovinato la sua carriera. Nei servizi speciali avrebbe potuto esibirsi e rimanere in contatto con il pubblico, ma Parker lo aveva convinto che, per ottenere il rispetto della gente, avrebbe dovuto servire il suo Paese come soldato regolare<ref name="Priscilla1985">Presley, Priscilla (1985). Elvis and Me. G.P. Putnam's Sons. ISBN 978-0-399-12984-1</ref>.
 
Line 203 ⟶ 207:
==== Gli ultimi anni di vita e la morte ====
[[File:Graceland.jpg|thumb|Una veduta della dimora di Elvis, [[Graceland (Memphis)|Graceland]]]]
[[File:Elvis' tomb.jpg|thumb|La tomba di Presley a Graceland|233x233px]]
Nel 1973, a causa del divorzio dalla moglie [[Priscilla Presley|Priscilla]], il cantante iniziò a soffrire di una forma grave di depressione. Lo stesso anno fu ricoverato in due circostanze per overdose da farmaci: la prima volta aveva trascorso tre giorni in coma nella suite d'hotel dove alloggiava, mentre nel secondo episodio, avvenuto alla fine dell'anno, fu ricoverato in ospedale in stato di coma per overdose da [[petidina]]. Secondo il suo medico di fiducia George C. Nicophoulos, Elvis pensava "di non essere come un drogato che compra la roba in strada per il fatto che prendeva farmaci prescritti da un medico". Nei tre anni successivi produsse sei album di canzoni che incontrarono alterni giudizi di critica e pubblico; cinque di questi album entrarono nella ''top five'' per qualche tempo e tre raggiunsero il primo posto. I diversi singoli ebbero un certo successo senza però raggiungere la cima della classifica.
 
Un segnale di problematiche legate alla salute del cantante era che, malgrado egli continuasse a organizzare dei concerti, la durata di questi era ridotta, e; di regola non duravano più di un'ora, a volte 50 minuti. Nonostante i problemi che lo afflissero, il cantante continuò a esibirsi in molte tournée, la maggior parte negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], e non modificava lo stile di vita, nonostante gli avvertimenti dei medici.<ref name=autogenerato8 /> John Wilkinson, [[chitarrista]] che lavorò negli ultimi anni con Presley, lo definì «Gonfio come un otre, balbettante, un vero rottame [...] c'era qualcosa che assolutamente non andava nel suo fisico...»<ref>{{Google books|xaw0EAAAQBAJ|Elvis – il re del rock and roll|autore=Chiara Rebutto|evidenzia=John Wilkinson}}</ref>
 
Pur alternandomostrandosi in condizioni fisiche spesso critiche, in alcune occasioni non mancò di prodursi in apprezzate performance, come quella avvenuta a [[Rapid City (Dakota del Sud)|Rapid City]] al Rushmore Plaza Civic Center il 21 giugno 1977, durante la quale eseguì un'interpretazione di ''[[Unchained Melody]]'', brano utilizzato in seguito negli anni ottanta come colonna sonora del film ''[[Ghost - Fantasma|Ghost]]'' nella versione del 1965 incisa dai [[The Righteous Brothers]].<ref>{{cita|Rodogna|pp. 177-179}}.</ref> Si esibì con continuità fino a poco prima del decesso. Tenne il suo ultimo concerto il 26 giugno 1977 al Market Square Arena di [[Indianapolis]] davanti a un pubblico composto da 18&nbsp;000 persone (spezzoni della colonna sonora tratta da quell'ultima esibizione sono contenuti nel CD pubblicato nel 2002 e intitolato ''[[Adios: The Final Performance]]'').
 
==== L'"Elvis in Concert" ====
Line 214 ⟶ 218:
Nel corso del 1977 venne prodotto dalla [[CBS]] uno speciale televisivo, realizzato assemblando una serie di riprese effettuate durante lo svolgimento di alcune delle ultime esibizioni in concerto del cantante. Durante lo svolgersi delle esibizioni egli interpretò quello che era considerato il suo [[repertorio]] più noto, riproponendo alcune versioni dei suoi successi discografici. La registrazione di tali esibizioni rappresenta comunque l'ultima testimonianza mediatica della tipica attività concertistica in cui egli si era prodotto per tutto il corso degli anni settanta, e venne denominato ''[[Elvis in Concert]]''. Dalla [[colonna sonora]] dello stesso speciale, fu ricavato anche un album, pubblicato successivamente al decesso del cantante, che all'epoca raggiunse posizioni di un certo rilievo nella classifica stilata dalla rivista ''[[Billboard]]''.<ref>{{cita|Lodetti|p. 23}}.</ref>
 
'''==== La morte e l'autopsia''' ====
 
Dopo l'ultima esibizione alla Market Square Arena di Indianapolis del 26 giugno 1977, quandoPresley, che all'epoca aveva quarantadue anni, il cantante tornò a Memphis per un periodo di riposo e per dedicarsi all'organizzazione del nuovo tour, che sarebbe dovuto iniziare attorno alla seconda metà di agosto. Il 15 agosto Elvis tornò a [[Graceland (Memphis)|''Graceland'']] in tarda serata, a seguito di una giornata intensa in cui si era anche sottoposto aall'otturazione unadi visitaun dentisticamolare. Nonostante avesse già assunto un'abbondante dose di [[barbiturici]], alcuni dei quali per l'otturazioneintervento di un molare cui si era sottopostoodontoiatrico, rimase sveglio sino alle prime ore del mattino, intrattenendosi con la famiglia e il suo staff e curando gli ultimi dettagli del concerto che si sarebbe dovuto svolgere a [[Portland (Maine)|Portland]] ([[Maine]]) l'indomani. Più tardi si ritirò in camera per cercare di riposare prima della partenza, ma, non riuscendo a dormire, decise di assumere un'ulteriore dose di barbiturici e si mise a leggere un libro. Alle nove e mezza del mattino seguente si diresse verso la stanza da bagno; dopo circa quattro ore, verso l'una e mezza, venne rinvenuto neldisteso pavimento della stanza dain bagno dalla compagna [[Ginger Alden]]. Il cantante, che aveva perso la vita da alcune ore, fu trasportato in ambulanza al [[Baptist Memorial Hospital]], dove giunse alle ore 14:56; ela nemorte fuvenne dichiarata la morte alle tre del pomeriggio15:00.
 
Il decesso fu immediatamente attribuito a un "arresto cardiaco", nonostante non vi fosse ancora alcun riscontro medico-legale. [[Peter Guralnick]], biografo del cantante, riportò che Elvis vomitòaveva vomitato subito dopo l'infarto e si trascinòera trascinato a terra nel tentativo di arrivare alla porta del bagno''.'' Dopo aver effettuato l'[[autopsia]] del cadavere, venne riscontrato un alto tasso di intossicazione da farmaci e la presenza di tracce di ben quattordici sostanze medicinali differenti, che in seguito si scoprirono essere state legalmente prescritte dal medico curante.
 
I medici che ebbero in cura Elvis all'epoca, tra cui il dottor Nichopoulos, suo medico personale, avevano già cercato di convincerlo a sostituirerendere il suo regime alimentare con uno più sano e regolare, senza tuttavia ottenere il benché minimo successo, già a partire dal 1974.<ref name="Simpson70">{{cita|Simpson|p. 70}}.</ref><ref name="Guralnick651">{{cita|Guralnick|pp. 651-652}}.</ref>
 
La causa della morte di Elvis sembra essere stata l'insufficienza cardiaca. L'arresto cardiaco è ora considerato il risultato del lungo abuso di farmaci da parte della rockstar. Non trascurabile, poi, è anche l'ipotesi di uno [[Anafilassi|shock anafilattico]] provocato da una parziale allergia alla [[codeina]], sostanza presente in dosi elevate nei farmaci contro il mal di denti, che egli stava assumendo in dosi massicce durante quei giorni.
 
== Il cinema ==
[[File:Girls Girls Girls Poster B.jpg|thumb|La locandina originale di un [[film]] girato da Elvis negli anni sessanta, ''[[Cento ragazze e un marinaio|Girls! Girls! Girls!]]''|191x191px]]
[[File:Juliet Prowse-Elvis Presley in G.I. Blues.jpg|thumb|[[Juliet Prowse]] ed Elvis Presley in ''[[G.I. Blues]]'']]
[[File:Jailhouse Rock (1957 poster - three-sheet).jpg|miniatura|left|upright=0.7|Locandina del film ''''[[Il delinquente del rock and roll]]'' (''Jailhouse Rock'')]]
[[File:King Creole poster.jpg|thumb|upright=0.7|Locandina del film ''[[La via del male (film 1958)|La via del male]]'' (''King Creole'')]]
[[File:Elvis Presley Jailhouse Rock.jpg|thumb|upright=0.7|Elvis in una foto promozionale per il film ''[[Il delinquente del rock and roll]]'' (''Jailhouse Rock'', 1957)|alt=|sinistra]]
[[File:Unuomochiamatocharro.jpg|thumb|Elvis in ''[[Un uomo chiamato Charro]]'' (''Charro!'') (1969]]
 
Line 236 ⟶ 238:
Qualche anno prima, nel 1954, il cantante era stato scelto da [[Judy Garland]] per recitare in ''[[È nata una stella (film 1954)|È nata una stella]]'', ma a causa delle richieste del colonnello Parker ciò non avvenne. Nel biennio compreso fra il 1956 e il 1958 egli prese parte alla lavorazione di quattro pellicole, dirette da registi come [[Robert Wise]] e [[Michael Curtiz]], e sino alla data della sua partenza per lo svolgimento del servizio militare, che lo costrinse a interrompere la sua carriera cinematografica, girò nell'ordine i film ''[[Fratelli rivali|Love Me Tender]]'' (''Fratelli rivali'', 1956), ''[[Amami teneramente|Loving You]]'' (''Amami teneramente'', 1957), ''[[Il delinquente del rock and roll]]'' (''Jailhouse Rock'', 1957, solitamente considerato dai suoi fan il suo film più riuscito) e ''[[La via del male (film 1958)|La via del male]]'' (''King Creole'', 1958).<ref name=autogenerato21>{{cita|Goldman|pp. 201-202, 209-210, 222-223, 226, 235-242, 265-270}}.</ref> L'artista avrebbe dovuto interpretare il protagonista di ''[[La gatta sul tetto che scotta (film 1958)|La gatta sul tetto che scotta]]'' nel ruolo che fu di [[Paul Newman]].
 
Reduce dal servizio militare e dopo un paio di esibizioni dal vivo effettuate a scopo di beneficenza, avvenute a partire dal 25 marzo del 1961 all'"Ellis Auditorium" di Memphis, il cantante decise di troncare ogni rapporto diretto con il suo pubblico per focalizzarsi sul filone cinematografico. Nel corso del decennio egli interpretò, assieme a varie celebrità del cinema, ventinove pellicole, mal accolte dalla critica,<ref name=autogenerato18/> alcune delle quali inedite in Italia, e tutte focalizzate sulla figura del cantante, che interpretava sempre l'eroe protagonista<ref name=autogenerato18>{{cita|Rodogna|pp. 91-92}}.</ref> come ad esempio ''[[Cafè Europa]]'' (1960), ''[[Blue Hawaii]]'' (1961) e ''[[Viva Las Vegas (film)|Viva Las Vegas]]'' (1964). Dopo i primi riscontri commerciali positivi, i fan si mostrarono sempre più reticenti di fronte ai ''Presley movies'', fino a quando la moda decadde verso la fine del decennio. Nel 1969 il cantante venne richiesto come protagonista di ''[[Un uomo da marciapiede]]'', parte che poi andò a [[Jon Voight]]. Elvis non apprezzava le pellicole in cui recitava, al punto che dichiarò: ''«L'unica cosa peggiore che dovere guardare un brutto film è averci recitato...»''.<ref>{{cita testo|url=http://www.cinemalia.it/pensieri-di-cinema/pensieri-4.html|titolo=Pensieri di cinema|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150104191158/http://www.cinemalia.it/pensieri-di-cinema/pensieri-4.html }}</ref>
 
Si ha poi notizia di un ambizioso progetto cinematografico al quale il cantante partecipò nel corso degli anni settanta, pochi anni prima di morire, vale a dire la lavorazione di un film-documentario incentrato sulle arti marziali e nel quale avrebbe ricoperto il ruolo di protagonista. Tale progetto poi, a causa dei seri problemi di salute che cominciarono ad affliggere il cantante, dovuti principalmente alla sua condotta di vita, nonché al conseguente ed eccessivo consumo di farmaci attuato allo scopo di sostenerne il ritmo, venne poi accantonato e la pellicola in questione non raggiunse mai le sale cinematografiche. Esistono tuttavia alcuni spezzoni di filmati amatoriali girati presso la palestra dove egli si allenava in compagnia del suo entourage, che avrebbero dovuto essere utilizzati nel corso della lavorazione del documentario.<ref>{{cita|Goldman|pp. 515-517}}.</ref><ref>Alcuni dei filmati in questione sono visibili visitando il sito {{cita testo|url=https://www.youtube.com/watch?v=x_adZ99miXI&NR=1|titolo=Karate 8}}</ref>
 
== FilantropiaVita privata ==
{{Vedi anche|Vita privata di Elvis Presley}}
Sussistono testimonianze del fatto che il cantante, a partire dai primi anni sessanta, consolidata la ricchezza, avesse iniziato a collaborare con una serie di organizzazioni che si occupavano di raccogliere fondi per devolverli successivamente a scopo benefico, effettuando una lunga serie di donazioni in denaro, peraltro di rilevante entità, alle stesse, e che mantenne tale consuetudine sino alla fine dei suoi giorni.<ref>{{cita|Rodogna|p. 127}}.</ref>
 
=== Relazioni e famiglia ===
Il concerto ''Aloha from Hawaii Via Satellite'' (1973) venne ideato come evento di beneficenza per raccogliere proventi destinati a un'associazione benefica denominata “Kui Lee Cancer Benefit”. La raccolta fondi aveva già preso il via nel giugno del 1972, in memoria del compositore hawaiano [[Kui Lee]], che era deceduto a causa di un [[Neoplasia|cancro]] qualche anno addietro, il 3 dicembre del 1966, all'età di 34 anni. Fautore di tale iniziativa era stato il giornalista Eddie Sherman, che collaborava con una testata giornalistica locale denominata ''Honolulu Advertiser''.
Elvis fu sposato con Priscilla Presley dal [[1967]] al [[1973]]; i due divorziarono a causa degli eccessi del "Re" ma rimasero comunque in buoni rapporti. La coppia ebbe un'unica figlia, [[Lisa Marie Presley|Lisa Marie]].<ref>{{Cita web|url=https://www.vanityfair.it/article/elvis-priscilla-presley-storia-amore-tormentato-tossico|titolo=Elvis e Priscilla Presley, storia di un amore (tormentato e tossico)|autore=Condé Nast|sito=Vanity Fair Italia|data=2023-09-04|accesso=2024-04-25}}</ref> In seguito al divorzio furono numerose le compagne di Elvis; l'ultima, una delle più note, fu [[Ginger Alden]].<ref>{{Cita web|url=https://www.vogue.it/article/donne-elvis-presley-priscilla-lisa-marie-riley|titolo=L'amore, la tragedia e il peso dell'eredità. La vita di 3 donne segnate dall'eterna ombra di Elvis Presley|autore=Condé Nast|sito=Vogue Italia|data=2023-09-06|accesso=2024-04-25}}</ref>
 
=== Religione e politica ===
== Stile musicale ==
Elvis, nonostante i pareri discordanti dell'opinione pubblica, era profondamente religioso, essendo cresciuto in una famiglia religiosa che frequentava abitualmente la chiesa [[Pentecostalismo|pentecostale]].<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Dalya|cognome=Alberge|url=https://www.theguardian.com/music/2022/jul/30/elvis-presley-prayed-shows-god-stepbrother-biography|titolo=Elvis was a devout Christian who prayed before shows, reveals stepbrother|pubblicazione=The Observer|data=2022-07-30|accesso=2024-04-25}}</ref>
Gli storici musicali considerano Elvis una figura centrale nello sviluppo del [[rockabilly]]. Craig Morrison riportò che tale stilistica "si cristallizzò in uno stile ben definito nel 1954, quando uscì la prima pubblicazione di Elvis per la Sun".<ref>Morrison 1996, p. x.</ref> Paul Friedlander ritenne che il rockabilly sia "essenzialmente (...) una creazione di Elvis Presley" che presenta gli elementi propri del genere quali "lo stile vocale rude, emotivo e confuso, l'enfasi sul ''feeling'' ritmico del [[blues]] con accompagnamento per archi e la chitarra ritmica strimpellata del [[Country (genere musicale)|country]]".<ref name=MO>Friedlander 1996, p. 45</ref> In ''That's All Right'', il primo disco dell'Elvis trio, l'assolo di chitarra di Scotty Moore venne definito "un microcosmo in cui convergono il country giocato sulle tecniche ''slide'', ''[[Fingerstyle|fingerpicking]]'' e ''double-stop'' di [[Merle Travis]] più gli strumenti a corda distorti del blues».<ref name=MO/> Katherine Charlton concordò nel ritenere che Presley fosse l'ideatore del rockabilly.<ref>Charlton 2006</ref> Per contro, [[Carl Perkins]] disse che "(Sam) Phillips, Elvis e io non abbiamo creato il rockabilly";<ref>Jancik 1998, p. 16.</ref> secondo Michael Campbell, la prima grande canzone rockabilly venne registrata da [[Bill Haley]].<ref>Campbell 2009, p. 161.</ref> Dal punto di vista di Moore, "esisteva già da tempo. Carl Perkins stava facendo fondamentalmente la stessa cosa dalle parti di [[Jackson (Tennessee)|Jackson]]. So per certo che [[Jerry Lee Lewis]] suonava quel tipo di musica sin da quando aveva dieci anni."<ref>Guralnick 1989, p. 104.</ref>
 
Egli considerava il suo talento un dono di [[Dio]] ed era solito pregare prima di ogni concerto<ref>{{Cita web|url=https://aleteia.org/2018/08/18/the-complex-christian-legacy-of-elvis/|titolo=The complex Christian legacy of Elvis Presley|sito=Aleteia — Catholic Spirituality, Lifestyle, World News, and Culture|data=2018-08-18|lingua=en|accesso=2024-04-25}}</ref>. La biblioteca di [[Graceland (Memphis)|Graceland]] contiene numerosi libri che trattano temi religiosi e lui stesso era un assiduo lettore della [[Bibbia]].<ref>{{Cita web|url=https://it.aleteia.org/2017/10/18/miracle-of-the-rosary-elvis-presley/|titolo=Il brano sul miracolo del Rosaio scritto da protestanti e cantato da Elvis|sito=Aleteia.org - Italiano|data=2017-10-18|lingua=it|accesso=2024-04-25}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.timesofisrael.com/depth-of-elviss-christian-faith-explored-in-upcoming-book/#:~:text=Billy%20Stanley%20said%20the%20King,probably%20about%2015%20seconds%20long.”|titolo=Elvis e la fede}}</ref> La religione influenzò in parte anche la [[Discografia di Elvis Presley|sua discografia]] che contiene numerosi album e singoli di genere [[gospel]] e [[spiritual]].<ref>{{Cita web|url=https://it.aleteia.org/2017/08/17/elvis-quarantanni-dopo/|titolo=Elvis quarant’anni dopo: tra vanagloria e fede|sito=Aleteia.org - Italiano|data=2017-08-17|lingua=it|accesso=2024-04-25}}</ref>
Mentre registrava per la RCA Victor, Presley si allontanò dal rockabilly per abbracciare uno stile rock and roll più aggressivo<ref>Jorgensen 1998, p. 39.</ref> accompagnato da cori e che fa più affidamento sul suono della chitarra.<ref>Gillett 2000, p. 113.</ref> Sebbene Elvis fosse solito rivisitare in chiave rockabilly e rock and roll tutte le sue fonti d'ispirazione, durante la sua prima parte di carriera, registrò canzoni di altri generi come confermano la sua cover di ''[[Blue Moon (Elvis Presley)|Blue Moon]]'', registrata quando era ancora scritturato alla Sun, il country di ''How's the World Treating You?'', comparsa sul suo secondo LP, edito dalla RCA Victor e il blues di ''Santa Claus Is Back in Town''. Nel 1957 pubblicò ''[[Peace in the Valley (EP)|Peace in the Valley]]'', primo suo disco gospel, un genere in cui si cimenterà anche in seguito.
 
Politicamente Elvis si schierò con il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|repubblicano]] [[Richard Nixon]], tanto da volerlo incontrare nel dicembre del [[1970]]<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.theguardian.com/music/2021/sep/20/elvis-the-spy-was-the-king-really-spying-on-john-lennon-for-richard-nixon|titolo=Elvis the spy: was the King really spying on John Lennon for Richard Nixon?|pubblicazione=The Guardian|data=2021-09-20|accesso=2024-04-25}}</ref>. I due ebbero un lungo colloquio nel quale Elvis espose al presidente il problema della diffusione della droga tra i giovani; Elvis si dimostrò inoltre preoccupato per l'effetto che le opinioni [[Antiamericanismo|anti-americane]] dei [[The Beatles|Beatles]] avrebbero potuto avere sulle giovani generazioni statunitensi. Egli espose inoltre le sue preoccupazioni per la diffusione del [[Hippy|movimento hippy]] e per la possibile espansione del [[comunismo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/esteri/2013/08/17/news/quando-elvis-chiese-a-nixon-1.36063665/|titolo=Quando Elvis chiese a Nixon:|sito=La Stampa|data=2013-08-17|lingua=it|accesso=2024-04-25}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://faroutmagazine.co.uk/why-elvis-presley-called-the-beatles-anti-american/|titolo=Why Elvis Presley called The Beatles "anti-American"|sito=faroutmagazine.co.uk|data=2022-03-11|lingua=en|accesso=2024-04-25}}</ref>
A partire dal 1960, quando tornò dal servizio militare, Elvis ammorbidì il suo stile rock and roll, come conferma, ad esempio, il suo primo successo dei sessanta ''Stuck on You''. La musica della nuova fase venne definita dagli addetti delle pubblicità della RCA Victor "lieve ritmo rock"; il discografo Ernst Jorgensen lo chiamò "pop ottimista".<ref>Jorgensen 1998, p. 123.</ref> ''[[She's Not You]]'' (1962) "integra completamente la musica dei [[The Jordanaires|Jordanaires]], è praticamente [[doo-wop]]".<ref>Marsh 1982, p. 145.</ref> Il blues/R&B moderno di ''Elvis Is Back!'' fu sostanzialmente abbandonato per sei anni fino al biennio 1966-67, anni in cui vennero pubblicati"''[[Down in the Alley (Elvis Presley)|Down in the Alley]]'' e ''[[Hi-Heel Sneakers (Elvis Presley)|Hi-Heel Sneakers]]''.<ref>Jorgensen 1998, pp. 213, 237.</ref> La produzione di Presley durante la maggior parte degli anni sessanta enfatizzò la musica pop, spesso sotto forma di ballate come ''[[Are You Lonesome Tonight?]]'' del 1960. ''[[It's Now or Never]]'', che si basa su ''[[O' sole mio]]'', è un brano pop di influenza classica che termina con una "potente cadenza operistica".<ref>Guralnick 1999, p. 65.</ref> Tuttavia, a causa della loro enfasi drammatica, questi due brani si differenziano dal repertorio più leggero che Presley registrava in quel periodo per le sue colonne sonore.<ref>Jorgensen 1998, pp. 142–143.</ref>
 
=== Filantropia ===
Durante il ''[[Elvis (programma televisivo)|Comeback Special]]'', andato in onda nel 1968, Presley eseguì molte delle sue ballate alternandole con momenti di più aggressivo rock and roll, uno stile su cui tornerà nuovamente negli anni a venire.<ref>Jorgensen 1998, p. 343.</ref> Di questo periodo è la pubblicazione di ''[[Burning Love]]'', un brano che ricalca il rock and roll delle origini distinguendosi pertanto dalle più melodiche e lente canzoni di questa fase della sua carriera. Durante i suoi ultimi anni di vita, Presley rielaborò delle canzoni pop e country, ma in permutazioni notevolmente diverse. La sua gamma stilistica iniziò ora ad abbracciare un rock al passo con i tempi che cita i generi soul e funk, come confermano l'album ''[[From Elvis in Memphis]]'' e il brano ''[[Suspicious Minds]]''. Elvis divenne una celebrità del country durante la metà degli anni settanta, epoca in cui molti dei suoi singoli venivano trasmessi dalle emittenti dedicate al genere.<ref>Ponce de Leon 2007, p. 199.</ref>
Sussistono testimonianze del fatto che il cantante, a partire dai primi anni sessanta, consolidata la ricchezza, avesse iniziato a collaborare con una serie di organizzazioni che si occupavano di raccogliere fondi per devolverli successivamente a scopo benefico, effettuando una lunga serie di donazioni in denaro, peraltro di rilevante entità, alle stesse, e che mantenne tale consuetudine sino alla fine dei suoi giorni.<ref>{{cita|Rodogna|p. 127}}.</ref>
 
Il concerto ''Aloha from Hawaii Via Satellite'' (1973) venne ideato come evento di beneficenza per raccogliere proventi destinati a un'associazione benefica denominata “Kui Lee Cancer Benefit”. La raccolta fondi aveva già preso il via nel giugno del 1972, in memoria del compositore hawaiano Kui Lee, che era deceduto a causa di un [[Neoplasia|cancro]] qualche anno addietro, il 3 dicembre del 1966, all'età di 34 anni. Fautore di tale iniziativa era stato il giornalista Eddie Sherman, che collaborava con una testata giornalistica locale denominata ''Honolulu Advertiser''.
== I collaboratori ==
{{organizzare|sezione da sfoltire. Oltre alla Memphis Mafia, ha davvero senso elencare tutti i collaboratori dell'artista?|biografie|agosto 2015|arg2=musica}}
=== I collaboratori del cantante negli anni cinquanta ===
Il cantante nel corso degli anni cinquanta, oltre che della collaborazione di quelli che possono essere considerati i membri "storici" della sua [[Gruppo musicale|band]], e dei suoi coristi ufficiali, si avvalse del contributo di una notevole schiera di musicisti, fra i quali si possono ricordare i [[Pianista|pianisti]] [[Marvin Hughes]], [[Frederick Earl "Shorty" Long]], [[Floyd Cramer]], [[Dudley Brooks]], i [[Chitarrista|chitarristi]] [[Vito Mumolo]], [[Chet Atkins]], [[Luther "Red" Roundtree]], [[Tiny Timbrell]], i [[Trombettista|trombettisti]] [[Teddy Buckner]] e [[Warren Smith]], il [[Sassofono|sassofonista]] [[Justin Gordon]], i [[Batterista|batteristi]] [[Johnny Bernero]] e [[Richard Connell]], il [[Clarinetto|clarinettista]] [[Mahlon Klark]], il [[polistrumentista]] [[Ray Siegel]], i coristi [[gospel]] [[Ben Speer]] e [[Brook Speer]], il [[Ken Darby Trio]] ([[Rad Robinson]], [[Jon Dodson]] e [[Charles Prescott]]), il [[bassista]] [[Myer Rubin]], i [[Trombone|trombonisti]] [[Elmer Schneider]] e [[Warren Smith]], gli [[Armonicista|armonicisti]] [[Dominic Frontiere]] e [[Carl Fortina]]. Questi artisti collaborarono con il cantante sia durante la lavorazione dei brani dai quali furono tratti i singoli e gli album pubblicati nel corso del decennio, sia durante la lavorazione delle colonne sonore delle pellicole alle quali egli partecipò nello stesso periodo.<ref>{{cita|Sony Music|pp. 3-11}}.</ref>
 
== Stile musicale ==
=== I collaboratori del cantante negli anni sessanta ===
Gli storici musicali considerano Elvis una figura centrale nello sviluppo del [[rockabilly]]. Craig Morrison riportò che tale stilistica "si cristallizzò in uno stile ben definito nel 1954, quando uscì la prima pubblicazione di Elvis per la Sun".<ref>Morrison 1996, p. x.</ref> Paul Friedlander ritenne che il rockabilly sia "essenzialmente (...) una creazione di Elvis Presley" che presenta gli elementi propri del genere quali "lo stile vocale rude, emotivo e confuso, l'enfasi sul ''feeling'' ritmico del [[blues]] con accompagnamento per archi e la chitarra ritmica strimpellata del [[Country (genere musicale)|country]]".<ref name=MO>Friedlander 1996, p. 45</ref> In ''That's All Right'', il primo disco dell'Elvis trio, l'assolo di chitarra di Scotty Moore venne definito "un microcosmo in cui convergono il country giocato sulle tecniche ''slide'', ''[[Fingerstyle|fingerpicking]]'' e ''double-stop'' di [[Merle Travis]] più gli strumenti a corda distorti del blues».<ref name=MO/> Katherine Charlton concordò nel ritenere che Presley fosse l'ideatore del rockabilly.<ref>Charlton 2006</ref> Per contro, [[Carl Perkins]] disse che "(Sam) Phillips, Elvis e io non abbiamo creato il rockabilly";<ref>Jancik 1998, p. 16.</ref> secondo Michael Campbell, la prima grande canzone rockabilly venne registrata da [[Bill Haley]].<ref>Campbell 2009, p. 161.</ref> Dal punto di vista di Moore, "esisteva già da tempo. Carl Perkins stava facendo fondamentalmente la stessa cosa dalle parti di [[Jackson (Tennessee)|Jackson]]. So per certo che [[Jerry Lee Lewis]] suonava quel tipo di musica sin da quando aveva dieci anni."<ref>Guralnick 1989, p. 104.</ref>[[File:Elvis Presley Jailhouse Rock.jpg|thumb|upright=0.7|Elvis in una foto promozionale per il film ''[[Il delinquente del rock and roll]]'' (''Jailhouse Rock'', 1957)|alt=|sinistra]]Mentre registrava per la RCA Victor, Presley si allontanò dal rockabilly per abbracciare uno stile rock and roll più aggressivo<ref>Jorgensen 1998, p. 39.</ref> accompagnato da cori e che fa più affidamento sul suono della chitarra.<ref>Gillett 2000, p. 113.</ref> Sebbene Elvis fosse solito rivisitare in chiave rockabilly e rock and roll tutte le sue fonti d'ispirazione, durante la sua prima parte di carriera, registrò canzoni di altri generi come confermano la sua cover di ''[[Blue Moon (Elvis Presley)|Blue Moon]]'', registrata quando era ancora scritturato alla Sun, il country di ''How's the World Treating You?'', comparsa sul suo secondo LP, edito dalla RCA Victor e il blues di ''Santa Claus Is Back in Town''. Nel 1957 pubblicò ''[[Peace in the Valley (EP)|Peace in the Valley]]'', primo suo disco gospel, un genere in cui si cimenterà anche in seguito.
Negli anni sessanta Elvis, oltre che del supporto dei suoi collaboratori abituali, si avvalse della collaborazione di [[musicista|musicisti]] fra i quali si possono ricordare i [[pianista|pianisti]] [[Floyd Cramer]] e [[Aurhus Robbins]], i [[chitarrista|chitarristi]] [[Hank Garland]], [[Grady Martin]], [[Harold Dradley]], [[Ray Edenton]], [[Pete Drake]] (specialista della [[steel guitar]]) e [[Charlie Hodge (chitarrista)|Charlie Hodge]] (quest'ultimo membro anche della Memphis Mafia), i sassofonisti [[Justin Gordon]] e [[Boots Randoph]], il [[bassista]] [[Bob Moore]], il [[percussionista]] [[Buddy Harman]], i coristi appartenenti al gruppo vocale [[Anita Kerr Singers]], la corista [[Millie Kirkham]] e il [[violinista]] [[Tommy Jackson (violinista)|Tommy Jackson]]. Questi musicisti collaborarono con il cantante sia durante la lavorazione dei brani dai quali furono tratti i singoli e gli album pubblicati nel corso del decennio, sia durante la lavorazione delle colonne sonore delle pellicole alle quali egli partecipò nello stesso periodo.<ref>{{cita|Sony Music|p. 16}}.</ref>
 
A partire dal 1960, quando tornò dal servizio militare, Elvis ammorbidì il suo stile rock and roll, come conferma, ad esempio, il suo primo successo dei sessanta ''Stuck on You''. La musica della nuova fase venne definita dagli addetti delle pubblicità della RCA Victor "lieve ritmo rock"; il discografo Ernst Jorgensen lo chiamò "pop ottimista".<ref>Jorgensen 1998, p. 123.</ref> ''[[She's Not You]]'' (1962) "integra completamente la musica dei [[The Jordanaires|Jordanaires]], è praticamente [[doo-wop]]".<ref>Marsh 1982, p. 145.</ref> Il blues/R&B moderno di ''Elvis Is Back!'' fu sostanzialmente abbandonato per sei anni fino al biennio 1966-67, anni in cui vennero pubblicati"''Down in the Alley'' e ''Hi-Heel Sneakers''.<ref>Jorgensen 1998, pp. 213, 237.</ref> La produzione di Presley durante la maggior parte degli anni sessanta enfatizzò la musica pop, spesso sotto forma di ballate come ''[[Are You Lonesome Tonight?]]'' del 1960. ''[[It's Now or Never]]'', che si basa su ''[['O sole mio|O' sole mio]]'', è un brano pop di influenza classica che termina con una "potente cadenza operistica".<ref>Guralnick 1999, p. 65.</ref> Tuttavia, a causa della loro enfasi drammatica, questi due brani si differenziano dal repertorio più leggero che Presley registrava in quel periodo per le sue colonne sonore.<ref>Jorgensen 1998, pp. 142–143.</ref>
=== I collaboratori del cantante negli anni settanta ===
Il cantante nel corso dello svolgimento degli anni settanta, si avvalse del fondamentale contributo di un notevole numero di musicisti, fra i quali si possono ricordare i [[Pianista|pianisti]] [[Glen D. Hardin]] e [[Tony Brown (produttore)|Tony Brown]], i [[Chitarrista|chitarristi]] [[James Burton]], [[John Wilkinson]], [[Charlie Hodge (chitarrista)|Charlie Hodge]] (quest'ultimo, membro della "Memphis mafia", svolse spesso anche la funzione di corista), [[Chip Young]], [[Bill Sandford]], il [[percussionista]] [[Farrell Morris]], il [[polistrumentista]] [[Dennis Lind]], le coriste [[gospel]] [[Wendellyn Suits]], [[Dolores Edgin]] e [[Hurshel Wiginton]], i [[Bassista|bassisti]] [[Jerry Sheff]] e [[Norbert Putnam]], il [[batterista]] [[Ronnie Tutt]], i [[Tastierista|tastieristi]] [[David Briggs]], [[Bobby Emmons]] e [[Shane Keister]]. Questi musicisti, che già da tempo si erano costruiti un'ottima reputazione nell'ambito musicale dell'epoca, collaborarono con il cantante sia durante la lavorazione dei brani dai quali furono tratti i singoli e gli album pubblicati nel corso del decennio, sia durante lo svolgimento delle esibizioni dal vivo.<ref>{{cita|Sony Music|pp. 18-26}}.</ref>
 
Durante il ''Comeback Special'', andato in onda nel 1968, Presley eseguì molte delle sue ballate alternandole con momenti di più aggressivo rock and roll, uno stile su cui tornerà nuovamente negli anni a venire.<ref>Jorgensen 1998, p. 343.</ref> Di questo periodo è la pubblicazione di ''[[Burning Love]]'', un brano che ricalca il rock and roll delle origini distinguendosi pertanto dalle più melodiche e lente canzoni di questa fase della sua carriera. Durante i suoi ultimi anni di vita, Presley rielaborò delle canzoni pop e country, ma in permutazioni notevolmente diverse. La sua gamma stilistica iniziò ora ad abbracciare un rock al passo con i tempi che cita i generi soul e funk, come confermano l'album ''[[From Elvis in Memphis]]'' e il brano ''[[Suspicious Minds]]''. Elvis divenne una celebrità del country durante la metà degli anni settanta, epoca in cui molti dei suoi singoli venivano trasmessi dalle emittenti dedicate al genere.<ref>Ponce de Leon 2007, p. 199.</ref>
[[File:Elvis mugshot2.jpg|miniatura|Elvis nel 1970]]
Durante tutto lo svolgersi di quel lungo periodo, il cantante si avvalse poi della fondamentale collaborazione di [[Cissy Houston]], nota ai più per il fatto di essere la madre della celebre [[Whitney Houston]], popolarissima negli anni ottanta e deceduta l'11 febbraio 2012.<ref>{{cita|Goldman|pp. 432-433, 437}}.</ref> Qualche anno prima, nel 1963, Cissy Houston aveva fondato un gruppo vocale tutto al femminile, battezzato con il nome di [[The Sweet Inspirations]] (''Le Dolci Ispirazioni''), delle quali in quell'epoca aveva fatto parte anche [[Dionne Warwick]], e che aveva in precedenza già collaborato con artisti quali [[Aretha Franklin]], [[Wilson Pickett]], [[Lou Rawls]], [[Otis Redding]], [[The Drifters]], [[Dusty Springfield]], [[Jimi Hendrix]] e [[Van Morrison]].
 
Il cantante si avvalse inoltre in un primo tempo della collaborazione di un quartetto vocale denominato [[The Imperial Quartet]], e successivamente, a partire dal 1971, della collaborazione di un altro analogo quartetto, quello denominato [[The Stamps]], capitanato da [[J. D. Sumner]]. Tale gruppo, sia pure con alcuni cambi di formazione, continuò a collaborare con il cantante sino al suo decesso, fungendo da supporto vocale nel corso delle sue esibizioni per tutto il corso degli anni settanta.<ref>{{cita|Sony Music|p. 19}}.</ref> Merita poi una menzione particolare anche [[Kathy Westmoreland]], una corista, la cui carriera artistica era iniziata circa dieci anni prima e che aveva già collaborato in passato con artisti quali [[Bobby Darin]] e [[Ray Conniff]]. Nell'agosto del 1970 venne scritturata come voce soprano nell'organico dei cori che accompagnavano le interpretazioni del cantante, sia dal vivo sia in studio, e anche lei continuò a collaborare con lui sino alla morte.<ref name=autogenerato5 />
 
=== La Memphis Mafia ===
{{vedi anche|Memphis Mafia}}
Alcune delle persone più vicine a Elvis appartenevano a quella controversa cerchia soprannominata "[[Memphis Mafia]]", i cui membri erano definiti affettuosamente "The Guys" (I ragazzi) dal cantante, e che cercavano di esaudire ogni suo desiderio; in alcune occasioni, Elvis affittava al completo un enorme locale, un grande teatro o un intero [[Luna park]], per poterci poi trascorrere una serata esclusiva. Sebbene ritenuta responsabile di aver difeso il cantante da una qualsiasi influenza che essa reputasse indesiderabile (un suo membro, Marty Lacker, dichiarerà, in difesa della stessa, «Presley era l'artefice del suo destino, era lui il capo [...] Se non fossimo stati in giro, sarebbe morto molto tempo prima».<ref>Connelly, 2008, p. 148</ref>), la Memphis Mafia venne altresì accusata di aver impedito all'artista di intrattenere rapporti sani e costruttivi con il mondo esterno.<ref>{{cita|Goldman|pp. 10-14}}.</ref>
 
== Controversie ==
=== Le accuse di razzismo ===
[[File:BillyWard n Elvis Presley circa 1955.jpg|thumb|upright=1.4|[[Billy Ward]], cantante R&B e leader dei "[[Billy Ward and his Dominoes]]" con Elvis in un'istantanea scattata nel 1955]]
Quando [[Dewey Phillips]] mandò in onda per la prima volta ''[[That's All Right, Mama]]'' su Radio Memphis, molti ascoltatori telefonarono alla radio per avere informazioni sul cantante, dando per scontato che fosse nero.<ref>{{cita|Guralnick|pp. 100-101}}.</ref> Degno di nota il fatto che sin dagli albori della sua carriera, il cantante espresse sempre rispetto per gli afro-americani e disprezzo per le norme tipiche della [[segregazione razziale]].
 
Intervistato nel 1956 sulle circostanze nelle quali era nato il suo interesse per il mondo musicale, ricordò come nella sua infanzia avesse ascoltato con interesse la musica proposta dal bluesman [[Arthur Crudup]] (autore di ''That's All Right (Mama)''), e come essa lo avesse ispirato a intraprendere la successiva carriera musicale.<ref name="Guralnick">{{cita|Guralnick|}}.</ref> Il ''The Memphis World'', un giornale afroamericano, riferì come il cantante, "il fenomeno Rock 'n' Roll, avesse infranto le leggi della segregazione razziale a Memphis, frequentando il parco divertimenti locale che era solitamente frequentato dalla gente nera".<ref name="Guralnick"/> Tali dichiarazioni portarono il cantante a essere generalmente ben accolto nella comunità nera durante gli albori della sua celebrità.
 
Viceversa, molti adulti bianchi lo considerarono alla stregua di un depravato, a causa delle movenze delle sue esibizioni, ritenute oscene, che egli proprio dalla gente nera aveva mutuato. Nonostante il parere ampiamente positivo che la gente nera aveva del cantante, intorno alla metà del 1957 si diffuse la voce che egli, intervistato da un giornalista, si fosse a un certo punto così espresso: ''«L'unica cosa che i negri possono fare per me, è comprare i miei dischi e lustrarmi le scarpe»''.<ref>{{cita|Simpson|p. 32}}.</ref>
 
Un giornalista del settimanale americano ''[[Jet (periodico)|Jet]]'', Louie Robinson, cercò di indagare sulla veridicità della notizia. Sul set del film ''[[Il delinquente del rock and roll]]'', luogo dove il cantante gli concesse un'intervista, Elvis negò categoricamente di avere mai detto una frase del genere e affermò di non essere in alcun modo un [[Razzismo|razzista]]. Durante lo svolgimento della sua indagine, il giornalista non raccolse alcuna prova del fatto che la frase fosse stata mai effettivamente pronunciata.<ref name="Guralnick"/><ref>Pilgrim, 2006</ref>
 
La tesi secondo la quale il cantante si fosse pesantemente ispirato alla musica della gente nera per edulcorarla e renderla più appetibile alle orecchie dei bianchi per ricavarne profitto, trova numerosi proseliti.<ref name="Myrie, 2009, pp. 123–24">Myrie, 2009, pp. 123–24</ref> In particolare il musicista afroamericano [[Jackie Wilson]] si è preoccupato di smentire questa teoria, affermando: ''«Un sacco di persone hanno accusato Elvis di rubare la musica dei neri, quando in realtà, quasi ogni artista solista nero ha copiato i suoi modi di fare!»''.<ref>Masley, 2002</ref> Nella sua carriera, Elvis non disconobbe mai l'enorme debito di carattere musicale che aveva contratto nei confronti dei musicisti neri.
 
=== Le persecuzioni attuate dalle associazioni religiose ===
L'artista veniva giudicato scandaloso e osceno per l'aggressività della sua musica e le movenze sensuali che faceva sul palco. Vennero attuate manifestazioni denigratorie contro di lui, improvvisati predicatori si produssero in [[Sermone|sermoni]] "anti-Elvis", diverse associazioni di orientamento cristiano lo definirono un pericolosissimo veicolo di perdizione per la gioventù dell'epoca e i suoi dischi distrutti perché definiti contenitori di musica "[[Demonio|demoniaca]]". Interpellato a proposito delle accanite persecuzioni di cui veniva fatto oggetto dalle suddette associazioni, il cantante all'epoca così si espresse: ''«Io non penso di essere male per la gente. Se avessi pensato di essere un male per la gente, sarei tornato alla guida di un camion...»''.<ref>{{cita|Rodogna|p. 63}}.</ref>
 
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia di Elvis Presley}}
{| class="wikitable" style="float:right;text-align:center;"
| !style="background: font-size:125%" colspan="5"| &nbsp;Elvis Presley, queste le cifre:&nbsp;<br />in vent'anni 68 volte tra le<br />''Top 20'' di ''[[Billboard]]''<ref>{{cita libro|Joel|Whitburn|Joel Whitburn Presents the Billboard Hot 100 Charts: The Seventies|1990|Record Research|ISBN=0-89820-076-8|lingua=en}}</ref>
|-
! Anno
! Hit tra le ''Top 20''
|-
| [[1956]] || 9
|-
| [[1957]] || 9
|-
| [[1958]] || 5
|-
| [[1959]] || 4
|-
| [[1960]] || 5
|-
| [[1961]] || 6
|-
| [[1962]] || 4
|-
| [[1963]] || 3
|-
| [[1964]] || 4
|-
| [[1965]] || 4
|-
| [[1966]] || 1
|-
| [[1968]] || 1
|-
| [[1969]] || 3
|-
| [[1970]] || 3
|-
| [[1972]] || 2
|-
| [[1973]] || 2
|-
| [[1974]] || 1
|-
| [[1975]] || 1
|-
| [[1977]] || 1
|}
 
=== Album in studio ===
* 1956 - ''[[Elvis Presley (album)|Elvis Presley]]''
Line 380 ⟶ 312:
* 1976 - ''[[From Elvis Presley Boulevard, Memphis, Tennessee]]''
* 1977 - ''[[Moody Blue]]''
 
== I collaboratori ==
 
=== I collaboratori del cantante negli anni cinquanta ===
Il cantante nel corso degli anni cinquanta, oltre che della collaborazione di quelli che possono essere considerati i membri "storici" della sua [[Gruppo musicale|band]], e dei suoi coristi ufficiali, si avvalse del contributo di una notevole schiera di musicisti, fra i quali si possono ricordare i [[Pianista|pianisti]] Marvin Hughes, Frederick Earl "Shorty" Long, [[Floyd Cramer]], [[Dudley Brooks]], i [[Chitarrista|chitarristi]] Vito Mumolo, [[Chet Atkins]], Luther "Red" Roundtree, Tiny Timbrell, i [[Trombettista|trombettisti]] Teddy Buckner e [[Warren Smith]], il [[Sassofono|sassofonista]] Justin Gordon, i [[Batterista|batteristi]] Johnny Bernero e [[Richard Connell]], il [[Clarinetto|clarinettista]] Mahlon Klark, il [[polistrumentista]] Ray Siegel, i coristi [[gospel]] Ben Speer e Brook Speer, il Ken Darby Trio (Rad Robinson, Jon Dodson e Charles Prescott), il [[bassista]] Myer Rubin, i [[Trombone|trombonisti]] Elmer Schneider e [[Warren Smith]], gli [[Armonicista|armonicisti]] [[Dominic Frontiere]] e Carl Fortina. Questi artisti collaborarono con il cantante sia durante la lavorazione dei brani dai quali furono tratti i singoli e gli album pubblicati nel corso del decennio, sia durante la lavorazione delle colonne sonore delle pellicole alle quali egli partecipò nello stesso periodo.<ref>{{cita|Sony Music|pp. 3-11}}.</ref>
 
=== I collaboratori del cantante negli anni sessanta ===
Negli anni sessanta Elvis, oltre che del supporto dei suoi collaboratori abituali, si avvalse della collaborazione di [[musicista|musicisti]] fra i quali si possono ricordare i [[pianista|pianisti]] [[Floyd Cramer]] e Aurhus Robbins, i [[chitarrista|chitarristi]] Hank Garland, Grady Martin, Harold Dradley, Ray Edenton, Pete Drake (specialista della steel guitar) e Charlie Hodge (quest'ultimo membro anche della Memphis Mafia), i sassofonisti Justin Gordon e Boots Randoph, il bassista Bob Moore, il percussionista Buddy Harman, i coristi appartenenti al gruppo vocale Anita Kerr Singers, la corista Millie Kirkham e il violinista Tommy Jackson. Questi musicisti collaborarono con il cantante sia durante la lavorazione dei brani dai quali furono tratti i singoli e gli album pubblicati nel corso del decennio, sia durante la lavorazione delle colonne sonore delle pellicole alle quali egli partecipò nello stesso periodo.<ref>{{cita|Sony Music|p. 16}}.</ref>
 
=== I collaboratori del cantante negli anni settanta ===
Il cantante nel corso dello svolgimento degli anni settanta, si avvalse del fondamentale contributo di un notevole numero di musicisti, fra i quali si possono ricordare i pianisti Glen D. Hardin e Tony Brown, i chitarristi James Burton, John Wilkinson, Charlie Hodge (quest'ultimo, membro della "Memphis mafia", svolse spesso anche la funzione di corista), Chip Young, Bill Sandford, il percussionista Farrell Morris, il polistrumentista Dennis Lind, le coriste gospel Wendellyn Suits, Dolores Edgin e Hurshel Wiginton, i bassisti Jerry Sheff e Norbert Putnam, il batterista Ronnie Tutt, i tastieristi David Briggs, Bobby Emmons e Shane Keister. Questi musicisti, che già da tempo si erano costruiti un'ottima reputazione nell'ambito musicale dell'epoca, collaborarono con il cantante sia durante la lavorazione dei brani dai quali furono tratti i singoli e gli album pubblicati nel corso del decennio, sia durante lo svolgimento delle esibizioni dal vivo.<ref>{{cita|Sony Music|pp. 18-26}}.</ref>
 
[[File:Elvis mugshot2.jpg|miniatura|Elvis nel 1970]]
Durante tutto lo svolgersi di quel lungo periodo, il cantante si avvalse poi della fondamentale collaborazione di [[Cissy Houston]], nota ai più per il fatto di essere la madre della celebre [[Whitney Houston]], popolarissima negli anni ottanta e deceduta l'11 febbraio 2012.<ref>{{cita|Goldman|pp. 432-433, 437}}.</ref> Qualche anno prima, nel 1963, Cissy Houston aveva fondato un gruppo vocale tutto al femminile, battezzato con il nome di [[The Sweet Inspirations]] (''Le Dolci Ispirazioni''), delle quali in quell'epoca aveva fatto parte anche [[Dionne Warwick]], e che aveva in precedenza già collaborato con artisti quali [[Aretha Franklin]], [[Wilson Pickett]], [[Lou Rawls]], [[Otis Redding]], [[The Drifters]], [[Dusty Springfield]], [[Jimi Hendrix]] e [[Van Morrison]].
 
Il cantante si avvalse inoltre in un primo tempo della collaborazione di un quartetto vocale denominato The Imperial Quartet, e successivamente, a partire dal 1971, della collaborazione di un altro analogo quartetto, quello denominato The Stamps, capitanato da J. D. Sumner. Tale gruppo, sia pure con alcuni cambi di formazione, continuò a collaborare con il cantante sino al suo decesso, fungendo da supporto vocale nel corso delle sue esibizioni per tutto il corso degli anni settanta.<ref>{{cita|Sony Music|p. 19}}.</ref> Merita poi una menzione particolare anche Kathy Westmoreland, una corista, la cui carriera artistica era iniziata circa dieci anni prima e che aveva già collaborato in passato con artisti quali Bobby Darin e Ray Conniff. Nell'agosto del 1970 venne scritturata come voce soprano nell'organico dei cori che accompagnavano le interpretazioni del cantante, sia dal vivo sia in studio, e anche lei continuò a collaborare con lui sino alla morte.<ref name="autogenerato5" />
 
== La Memphis Mafia ==
{{vedi anche|Memphis Mafia}}
Alcune delle persone più vicine a Elvis appartenevano a quella controversa cerchia soprannominata "[[Memphis Mafia]]", i cui membri erano definiti affettuosamente "The Guys" (I ragazzi) dal cantante, e che cercavano di esaudire ogni suo desiderio; in alcune occasioni, Elvis affittava al completo un enorme locale, un grande teatro o un intero [[Luna park]], per poterci poi trascorrere una serata esclusiva.
 
Sebbene ritenuta responsabile di aver difeso il cantante da una qualsiasi influenza che essa reputasse indesiderabile (un suo membro, Marty Lacker, dichiarerà, in difesa della stessa, «Presley era l'artefice del suo destino, era lui il capo [...] Se non fossimo stati in giro, sarebbe morto molto tempo prima».<ref>Connelly, 2008, p. 148</ref>), la Memphis Mafia venne altresì accusata di aver impedito all'artista di intrattenere rapporti sani e costruttivi con il mondo esterno.<ref>{{cita|Goldman|pp. 10-14}}.</ref>
 
== Controversie ==
=== Le accuse di razzismo ===
[[File:BillyWard n Elvis Presley circa 1955.jpg|thumb|upright=1.4|Billy Ward, cantante R&B e leader dei "Billy Ward and his Dominoes" con Elvis in un'istantanea scattata nel 1955]]
Quando Dewey Phillips mandò in onda per la prima volta ''[[That's All Right, Mama]]'' su Radio Memphis, molti ascoltatori telefonarono alla radio per avere informazioni sul cantante, dando per scontato che fosse nero.<ref>{{cita|Guralnick|pp. 100-101}}.</ref> Degno di nota il fatto che sin dagli albori della sua carriera, il cantante espresse sempre rispetto per gli afro-americani e disprezzo per le norme tipiche della [[segregazione razziale]].
 
Intervistato nel 1956 sulle circostanze nelle quali era nato il suo interesse per il mondo musicale, ricordò come nella sua infanzia avesse ascoltato con interesse la musica proposta dal bluesman [[Arthur Crudup]] (autore di ''That's All Right (Mama)''), e come essa lo avesse ispirato a intraprendere la successiva carriera musicale.<ref name="Guralnick">{{cita|Guralnick|}}.</ref> Il ''The Memphis World'', un giornale afroamericano, riferì come il cantante, "il fenomeno Rock 'n' Roll, avesse infranto le leggi della segregazione razziale a Memphis, frequentando il parco divertimenti locale che era solitamente frequentato dalla gente nera".<ref name="Guralnick" /> Tali dichiarazioni portarono il cantante a essere generalmente ben accolto nella comunità nera durante gli albori della sua celebrità.
 
Viceversa, molti adulti bianchi lo considerarono alla stregua di un depravato, a causa delle movenze delle sue esibizioni, ritenute oscene, che egli proprio dalla gente nera aveva mutuato. Nonostante il parere ampiamente positivo che la gente nera aveva del cantante, intorno alla metà del 1957 si diffuse la voce che egli, intervistato da un giornalista, si fosse a un certo punto così espresso: ''«L'unica cosa che i negri possono fare per me, è comprare i miei dischi e lustrarmi le scarpe»''.<ref>{{cita|Simpson|p. 32}}.</ref>
 
Un giornalista del settimanale americano ''[[Jet (periodico)|Jet]]'', Louie Robinson, cercò di indagare sulla veridicità della notizia. Sul set del film ''[[Il delinquente del rock and roll]]'', luogo dove il cantante gli concesse un'intervista, Elvis negò categoricamente di avere mai detto una frase del genere e affermò di non essere in alcun modo un [[Razzismo|razzista]]. Durante lo svolgimento della sua indagine, il giornalista non raccolse alcuna prova del fatto che la frase fosse stata mai effettivamente pronunciata.<ref name="Guralnick" /><ref>Pilgrim, 2006</ref>
 
La tesi secondo la quale il cantante si fosse pesantemente ispirato alla musica della gente nera per edulcorarla e renderla più appetibile alle orecchie dei bianchi per ricavarne profitto, trova numerosi proseliti.<ref name="Myrie, 2009, pp. 123–24">Myrie, 2009, pp. 123–24</ref> In particolare il musicista afroamericano [[Jackie Wilson]] si è preoccupato di smentire questa teoria, affermando: ''«Un sacco di persone ha accusato Elvis di rubare la musica dei neri, quando in realtà, quasi ogni artista solista nero ha copiato i suoi modi di fare!»''.<ref>Masley, 2002</ref> Nella sua carriera, Elvis non disconobbe mai l'enorme debito di carattere musicale che aveva contratto nei confronti dei musicisti neri.
 
=== Le persecuzioni attuate dalle associazioni religiose ===
L'artista veniva giudicato scandaloso e osceno per l'aggressività della sua musica e le movenze sensuali che faceva sul palco. Vennero attuate manifestazioni denigratorie contro di lui, improvvisati predicatori si produssero in [[Sermone|sermoni]] "anti-Elvis", diverse associazioni di orientamento cristiano lo definirono un pericolosissimo veicolo di perdizione per la gioventù dell'epoca e i suoi dischi distrutti perché definiti contenitori di musica "[[Demonio|demoniaca]]". Interpellato a proposito delle accanite persecuzioni di cui veniva fatto oggetto dalle suddette associazioni, il cantante all'epoca così si espresse: ''«Io non penso di essere male per la gente. Se avessi pensato di essere un male per la gente, sarei tornato alla guida di un camion...»''.<ref>{{cita|Rodogna|p. 63}}.</ref>
 
== Filmografia ==
=== Attore ===
* ''[[Fratelli rivali]]'' (''Love Me Tender''), regia di [[Robert D. Webb]] (1956)
* ''[[Amami teneramente]]'' (''Loving You''), regia di [[Hal Kanter]] (1957)
* ''[[Il delinquente del rock and roll ]]'' (''Jailhouse Rock''), regia di [[Richard Thorpe]] (1957)
* ''[[La via del male (film 1958)|La via del male]]'' (''King Creole''), regia di [[Michael Curtiz]] (1958)
Line 407 ⟶ 377:
* ''[[3 "fusti", 2 "bambole" e... 1 "tesoro"]]'' (''Easy Come, Easy Go''), regia di [[John Rich (regista)|John Rich]] (1967)
* ''[[Fermi tutti, cominciamo daccapo!]]'' (''Double Trouble''), regia di Norman Taurog (1967)
* ''[[Miliardario... ma bagnino]]'' (''Clambake''), regia di [[Arthur H. Nadel]] (1967)
* ''[[Stay Away, Joe]]'', regia di [[Peter Tewksbury]] (1968)
* ''[[A tutto gas (film 1968)|A tutto gas]]'' (''Speedway''), regia di Norman Taurog (1968)
* ''[[Live a Little, Love a Little]]'', regia di Norman Taurog (1968)
Line 415 ⟶ 385:
* ''[[Change of Habit]]'', regia di [[William A. Graham]] (1969)
 
=== Film e documentari su Elvis Presley ===
{{vedi categoria|Film su Elvis Presley}}
* ''[[Elvis, il re del rock]]''
Line 424 ⟶ 394:
* ''[[Priscilla (film)|Priscilla]]''
 
==== Documentari di Elvis Presley ====
* ''[[Elvis Presley Show]]''
* ''[[Elvis on Tour]]''
Line 432 ⟶ 402:
* ''[[Elvis Presley: The Searcher]]''
 
==== Telefilm su Elvis Presley ====
* ''[[Elvis (miniserie televisiva)|Elvis]]'' - miniserie televisiva
 
Line 443 ⟶ 413:
 
== Nella cultura di massa ==
{{organizzare|sezione da sfoltire e/o da spostare in una voce a sé stante.|biografie|agosto 2015|arg2=musica}}
 
=== Nel cinema ===
* Nel corso del 1958 Elvis, in una sequenza del film intitolato ''[[La via del male (film 1958)|La via del male]]'' (''King Creole''), interpretò l'unico brano in stile "[[a cappella]]" che abbia cantato nel corso della sua carriera e di cui permanga una traccia fonografica. In seguito il brano venne riarrangiato integrandolo mediante l'apporto dei [[coro (musica)|cori]] eseguiti dai Jordanaires, ma non furono comunque aggiunti accompagnamenti di natura strumentale, e venne incluso nell'album tratto dalla colonna sonora del film stesso. Si intitolava ''[[Steadfast, Loyal, and True]]'' e si trattava di un "inno scolastico".<ref name=autogenerato6 />
Line 462 ⟶ 430:
 
=== Leggende metropolitane sul decesso ===
 
<!-- Titolo sezione richiamato in Template:Cospirazionismo, se viene modificato aggiornare anche lì se ancora presente -->
Dopo la sua scomparsa si diffusero fantasiose illazioni che ne mettevano in dubbio la morte per una presunta messa in scena allo scopo di consentirgli una fuga definitiva dall'esistenza troppo logorante.<ref>{{cita testo|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=891572|titolo=Lastampa.It<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090708193738/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=891572 }}</ref><ref>{{cita testo|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1348703|titolo=Lastampa.It<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090708193723/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1348703 }}</ref>
 
Line 474 ⟶ 442:
* A partire dal 2004 la casa produttrice di giocattoli [[McFarlane Toys]] ha immesso sul mercato diverse [[action figure]] che raffigurano Elvis durante le diverse fasi della sua carriera artistica.
* Nell'agosto del 2008 la [[Mattel]] ha lanciato sul mercato americano una coppia di bambole ispirate sia nelle fattezze sia negli abiti all'aspetto assunto da Elvis e alla moglie Priscilla durante il giorno nel quale celebrarono il loro matrimonio.<ref>{{Cita web | url = http://quotidianonet.ilsole24ore.com/musica/2008/08/12/110982-elvis_priscilla_presley_ancora_insieme.shtml | titolo = Elvis e Priscilla Presley ancora insieme Diventano bambole firmate 'Mattel' | sito = [[QN Quotidiano Nazionale]] | data = 12 agosto 2008 | accesso = 13 ottobre 2022 | urlarchivio = https://archive.today/20120713091200/http://qn.quotidiano.net//musica/2008/08/12/110982-elvis_priscilla_presley_ancora_insieme.shtml }}</ref>
* Nel 5º libro della pentalogia di [[Douglas Adams]], ''[[Praticamente Innocuo]]'', Elvis si esibisce in un locale chiamato "Il dominio del Re" situato in un pianeta extraterrestre e quando uno dei protagonisti, [[Ford Prefect (personaggio)|Ford Prefect]], gli chiede se era stato davvero rapito dagli alieni, lui afferma di averli seguiti di sua spontanea volontà.
* Nel ''[[Ciclo di Sookie Stackhouse]]'' Elvis compare come Bubba, vampirizzato da un fan che lavorava all'obitorio di Memphis.
* Nell'allora [[WWE|World Wrestling Federation]] il [[wrestler]] [[The Honky Tonk Man|Wayne Farris]] si ispirò proprio alla tipica immagine dell'"Elvis anni settanta", per creare "The Honky Tonk Man", la "gimmick" che lo rese celebre.
* Nel corso degli anni settanta la casa produttrice di pneumatici [[Pirelli (azienda)|Pirelli]], allo scopo di pubblicizzare uno pneumatico definito "Cinturato" sul mercato americano, fece pubblicare dei manifesti pubblicitari dove associò l'immagine di Elvis e quella del tipo di pneumatico da lei prodotto alla frase seguente: "Only Elvis has as many fans" ("Solo Elvis ha altrettanti fan").<ref name="autogenerato17">{{cita|Taylor}}.</ref>
*Nei videogiochi ''[[Grand Theft Auto 3]]'' e ''[[Grand Theft Auto: Vice City]]'' è possibile trovare nelle rispettive città delle prime pagine di giornale in cui si afferma di aver individuato Elvis nella forma di non-morto.
*A ottobre 2023 è stato temporaneamente aperto il ''Direct from Graceland'', un museo retrospettivo all'[[London Bridge|Arches London Bridge]] ([[Londra]]) – all'esibizione sono presenti artefatti che appartenevano a Elvis e che non sono mai stati mostrati prima<ref>{{Cita web|url=https://elvislondonbridge.co.uk/the-exhibition/|titolo=The Exhibition|autore=patrick|sito=Direct from Graceland: Elvis|data=2023-07-20|lingua=en-GB|accesso=2024-06-15}}</ref>.
*A novembre 2024 verrà tenuto l'''Elvis Evolution'', un concerto musicale dove Elvis sarà "interpretato" da un ologramma di se stesso che si esibirà in nuove canzoni mai pubblicate prima<ref>{{Cita web|url=https://www,bracknellnews.co.uk/news/national/24026492.elvis-presley-hologram-concert-experience-open-london/|titolo=Elvis Presley hologram concert experience to open in London}}</ref>.
 
== Riconoscimenti ==
[[File:Elvis statue diner 1.jpg|thumb|Una singolare statua del cantante, situata nei pressi di un ristorante]]Elvis risulta uno dei più premiati artisti nella storia<ref>{{Cita web|url=https://www.graceland.com/elvis-awards---graceland|titolo=riconoscimenti di Elvis}}</ref>, tra i numerosi riconoscimenti vi sono:
 
* È stato il primo artista a essere inserito in quattro [[Hall of Fame]]: musica [[rock]], musica [[gospel]], [[musica country]] e musica [[rockabilly]].
* Nel corso della sua carriera artistica il cantante ha ricevuto complessivamente 149 dischi d'oro, di platino e multiplatino.<ref name="elvis.it" />
* [[Graceland (Memphis)|Graceland]] è stata dichiarata dal governo degli Stati Uniti monumento nazionale ed è la seconda casa più visitata d'America dopo la [[Casa Bianca]].<ref>{{Cita web |url=http://www.rainews24.rai.it/ran24/speciali/elvis_rolling/elvis_graceland.htm |titolo=APPROFONDIMENTI - - - RAINEWS24<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 gennaio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090710113006/http://www.rainews24.rai.it/ran24/speciali/elvis_rolling/elvis_graceland.htm |urlmorto=sì }}</ref>
* Nel corso della sua carriera, il cantante ha vinto tre [[Grammy Award]].<ref>{{Cita web |url=http://www.grammy.com/GRAMMY_Awards/Winners/ |titolo=Grammy.com - pagina di ricerca dei vincitori |accesso=8 luglio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090616233746/http://www.grammy.com/grammy%5Fawards/Winners/ |urlmorto=sì }}</ref>
* Detiene il record di presenze contemporanee in classifica, con 12 brani. Il precedente record, di 11 brani, era sempre suo.<ref name="elvis.it" />
* Nel corso degli [[anni 1970|anni settanta]], durante lo svolgimento dei suoi spettacoli, riuscì a raggiungere il "tutto esaurito" per più di 380 esibizioni consecutive.<ref>{{cita testo|url=http://www.specialissimo.it/vip/cantanti/elvis-presley.asp|titolo=Elvis Presley}}, specialissimo.it</ref>
* Il concerto denominato ''Aloha from Hawaii'', prima esibizione nella [[storia della televisione]] a essere trasmessa via [[satellite artificiale|satellite]], fu visto contemporaneamente da più di un miliardo e mezzo di persone, più di quante abbiano assistito alla telecronaca dello [[Allunaggio|sbarco sulla Luna]].<ref name="autogenerato2" />
* Il primo ingresso del cantante nelle classifiche internazionali risale al 1956, in concomitanza con la pubblicazione del singolo ''Heartbreak Hotel''. L'ultimo ingresso nelle classifiche risale invece al 2003, con la pubblicazione del singolo contenente la versione remixata di ''[[Rubberneckin]]''. Grazie a ciò il cantante è diventato così l'artista che è entrato nelle classifiche per un lasso di tempo maggiore.<ref name="elvis.it" />
* A partire dall'avvio della sua carriera artistica il cantante ha venduto oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo.<ref name="Person of the Week: Elvis Presley" /><ref name="autogenerato3">{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/artists/elvispresley/biography|titolo=Biography: Elvis Presley|editore=[[Rolling Stone]]|accesso=1º maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100412110541/http://www.rollingstone.com/artists/elvispresley/biography|urlmorto=sì}}</ref><ref name="autogenerato1">{{Cita web|url=https://www.america.gov/st/washfile-english/2006/August/20060816170536BCreklaW0.6157648.html|titolo=Pop Icon Elvis Presley Remembered on Anniversary of Death|editore=America.gov|data=16 agosto 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090610125305/http://www.america.gov/st/washfile-english/2006/August/20060816170536BCreklaW0.6157648.html|urlmorto=sì}}</ref>
* Il singolo che conteneva il brano ''Love Me Tender'', incluso nella colonna sonora della prima pellicola interpretata dal cantante, divenne disco d'oro ancora prima di essere ufficialmente immesso sul mercato discografico, grazie all'elevato numero di prenotazioni che raggiunse.<ref name="elvis.it">{{cita testo|url=http://elvis.it/elvis_curiosita.htm|titolo=Curiosità}}, elvis.it</ref>
* Il disco contenente la colonna sonora del film ''[[Cafè Europa]]'' rimase in classifica per 111 settimane consecutive, quasi due anni.<ref name="elvis.it" />
* Il cantante detiene poi il record riguardante il maggior numero di settimane di permanenza al primo posto in classifica in America, cioè 79.{{Senza fonte|}}
* Nell'arco di tempo compreso tra il 1956 e il 2003 sono apparsi nella classifica Hot 100 di [[Billboard]] 151 singoli contenenti brani incisi dal cantante.<ref name="elvis.it" />
* Egli è anche il cantante al quale appartiene il primato del maggior numero di incisioni certificate dall'organizzazione denominata Recording Industry Association of America (RIAA), con 262 titoli in totale, tra album e singoli, ulteriormente suddivisibili in 148 "dischi d'oro", 82 "dischi di platino" e 32 "dischi di multiplatino".{{Senza fonte|}}
* Detiene anche il record riguardante l'arco di tempo più lungo intercorrente tra la pubblicazione di due singoli dello stesso artista che abbiano raggiunto la cima della classifica. Nel corso dell'anno 1957 raggiunse la prima posizione nella classifica inglese il singolo intitolato ''[[All Shook Up (Elvis Presley)|All Shook Up]]'', e oltre trent'anni dopo, nel corso del 2005, la raggiunse la riedizione del singolo contenente il brano ''[[O sole mio|It's Now Or Never]]''.{{Senza fonte|}}
*È il terzo musicista a ricevere in maniera postuma la [[Presidential Medal of Freedom]]. La premiazione è avvenuta presso la Casa Bianca il 16 novembre 2018; a ritirare l'onorificenza dalle mani del presidente [[Donald Trump]], Jack Soden, amministratore delegato EPE (Elvis Presley Entertainment).
* Nel 1999 gli è stato dedicato l'asteroide ''[[17059 Elvis]]''.
 
== Successi al primo posto negli Stati Uniti ==
Elvis ha avuto 18 successi al numero 1 negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (secondo la classifica ufficiale [[Billboard Hot 100]])
(NB: tra parentesi è indicato il numero di settimane in vetta)
 
''(NB: tra parentesi è indicato il numero di settimane in vetta)''
{{div col}}
; 1956
* ''[[Heartbreak Hotel (Elvis Presley)]]'' (8) e seconda posizione nella [[Official Singles Chart]]
* ''[[I Want You, I Need You, I Love You]]'' (1)
* ''[[Hound Dog/Don't Be Cruel/Hound dog]]'' (11)
* ''[[Love Me Tender]]'' (5)
 
; 1957
* ''[[Too muchMuch (Elvis Presley)|Too Much]]'' (3)
* ''[[All Shook Up'' (Elvis Presley)|All Shook Up]]" (8)
* ''[[(Let Me Be Your) Teddy Bear]]'' (7)
* ''[[Jailhouse Rock/Treat Me Nice|Jailhouse Rock]]'' (7)
 
; 1958
* ''[[Don't (Elvis Presley)|Don't']]' (5)
* ''[[Hard Headed Woman]]'' (2)
 
; 1959
* ''"[[A Big Hunk o' Love]]'' (2) e seconda posizione in Norvegia
 
; 1960
* ''[[Stuck on You'' (4Elvis Presley)|Stuck eon secondaYou]]'' posizione in Norvegia e ottava in(4) Olanda
* ''[[It's Now or Never]]'' (5)
* ''Are you lonesome tonight?'' (6)
 
; 1961
* ''[[Surrender (Elvis Presley)|Surrender]]'' (2)
* ''Surrender'' (2) prima anche nel Regno Unito per quattro settimane, seconda in Italia e Norvegia, terza in Olanda e sesta in Germania
 
; 1962
* ''[[Good Luck Charm]]'' (2)
* ''Good Luck Charm'' (2) e nella [[Official Singles Chart]] per cinque settimane, in Norvegia per undici settimane e in Olanda per tre settimane e sesta in Germania
 
; 1969
* ''[[Suspicious Minds]]'' (1)
{{div col end}}