Hohenzollern di Svevia: differenze tra le versioni

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[[File:Swabian-Alb_Burg_Hohenzollern.jpg|miniatura| [[Castello di Hohenzollern]].]]Gli '''Hohenzollern svevi''' sono i membri della casata [[Casato di Hohenzollern|Hohenzollern]], che sono storicamente associati alla [[contea di Zollern]] con il [[Castello di Hohenzollern|castello Hohenzollern]] vicino a [[Hechingen]] nell'odierno [[Baden-Württemberg|Baden-Wuerttemberg]] e che nel corso del tempo non lasciarono le terre ancestrali sveve. Con [[Burcardo I di Zollern|Burcardo]] e Wezil, un monaco menzionò per la prima volta la dinastia in una cronaca nel 1061. Nel 1576 furono create le due contee di Hohenzollern-Hechingen e Hohenzollern-Sigmaringen, dalle quali nel 1623 si formarono i principati di [[Hohenzollern-Hechingen]] e [[Hohenzollern-Sigmaringen|Hohenzollern-Sigmaringen.]]. Attualmente esiste solo la linea Hohenzollern-Sigmaringen.
 
Oltre agli Hohenzollern svevi, esistono ancora oggi gli Hohenzollern brandeburghesi-prussiani, che furono [[Imperatore tedesco|imperatori tedeschi]] e [[Regno di Prussia|re di Prussia]]. Questi Hohenzollern emersero all'inizio del XV secolo come Hohenzollern di Brandeburgo dagli [[Burgraviato di Norimberga|Hohenzollern franconi]]. Gli Hohenzollern franconi, a loro volta, si separarono dagli Hohenzollern svevi all'inizio del XIII secolo.
 
== Storia ==
[[File:Grafschaften_Hohenzollern_1370.png|miniatura| I possedimenti dei rami della famiglia intorno al 1370.]]
[[File:Zollernalbkreis_mit_Hohenzollern.png|miniatura| Gli antichi possedimenti degli Zollern nell'area dell'attuale [[Circondariocircondario dello Zollernalb|circondario dello Zollernalbkreis]]kreis.]]
 
=== I conti di Zollern nel Medioevo ===
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==== Servizio per il regno e la chiesa ====
Adalberto di Zollern partecipò alla fondazione dell'[[abbazia di Alpirsbach]] intorno al 1095. Intorno al 1111, gli Zollern ottennero i diritti di conte dall'imperatore [[Enrico V di Franconia|Enrico V]]. Nel XII secolo, appaiono principalmente alle diete territoriali (''Landtag'') dei [[duchi di Svevia]] e presso gli ''[[Hoftag|Hoftagen]]en'' degli [[Staufer]] in relazione agli affari svevi. Si presume quindi che i diritti comitali possano basarsi su un feudo del ducato di Svevia. Tuttavia, gli Zollern erano rappresentati sia nelle diete territoriali degli [[Zähringer]] che nelle diete territoriali di [[Enrico il Leone]] per i feudi vicino a [[Ravensburg]]. Intorno al 1125, possedevano un dominio con i propri [[Ministeriale|ministeriali]]. Usarono gli uffici che tenevano al servizio dell'impero e della chiesa, e i beni della chiesa che amministravano, per stabilire un dominio aristocratico. Il [[Medievistica|medievalista]] [[Dieter Mertens (storico)|Dieter Mertens]] descrive gli Zollern come una «vecchia nobiltà in una nuova formazione»<ref>Dieter Mertens, ''Zur frühen Geschichte der Herren von Württemberg.'' In: ZWLG 49 (1990), S. 93. Vgl. auch Wilfried Schöntag: ''Hohenzollern.'' In: Meinrad Schaab, Hansmartin Schwarzmaier (Hrsg.) u.&nbsp;a.: ''Handbuch der baden-württembergischen Geschichte.'' Band 2: ''Die Territorien im alten Reich.'' Hrsg. im Auftrag der Kommission für geschichtliche Landeskunde in Baden-Württemberg. Klett-Cotta, Stuttgart 1995, ISBN 3-608-91466-8, S. 364.</ref>.
 
A causa dell'estinzione dei vicini [[Gammertingen (dinastia)|conti di Gammertingen]] e [[Signoria di Haigerloch|Haigerloch]] e del declino dei [[Contea di Veringen|conti di Veringen]] e del [[Casa di Tubinga|conte palatino di Tubinga]], il loro territorio poté crescere ulteriormente. Nella seconda metà del XII secolo, i possedimenti degli Zollern raggiunsero la loro massima estensione: essi si estendevano dall'alto [[Neckar]] all'alto [[Danubio]] e al centro era posto il [[Castello di Hohenzollern|castello di Zollern]]. Ma di volta in volta, le divisioni e le dispute di eredità mettono in pericolo la dinastia Zollern. Dopo il 1179, gli [[Conti di Hohenberg|Hohenberger]] si separarono dagli Zollern in un ramo collaterale e divennero i successori della [[Signoria di Haigerloch|contea di Haigerloch]]. Nel periodo successivo presero il nome dal [[Castello di Oberhohenberg|castello di Hohenberg]] vicino a Schörzingen e acquistarono terreni a [[Rottenburg am Neckar|Rottenburg]]. Successivamente ricevettero, tra l'altro, le aree intorno a [[Tubinga]] e [[Calw]]. A causa della separazione degli Hohenberg, le parti occidentali dei possedimenti degli Zollern furono perse.
 
==== ''[[Gefolgschaft]]'' degli Staufer e divisione dei lignaggi ====
{{vedi anche|Gefolgschaft}}
[[Federico III di Norimberga|Federico III di Zollern]] era un fedele seguace degli imperatori Hohenstaufen [[Federico Barbarossa|Federico I Barbarossa]] ed [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]]; intorno al 1185 sposò Sofia [[Raabs (dinastia)|di Raabs]], figlia del [[Burgraviato di Norimberga|burgravio di Norimberga]] [[Corrado II di Raabs]]. Era molto rispettato nel consiglio degli imperatori Hohenstaufen. Dopo la morte di suo suocero, che non lasciò discendenti maschi, Federico fu infeudato con il burgraviato di Norimberga da Enrico VI nel 1191. I suoi figli si divisero i beni: il più anziano, [[Corrado III di Norimberga|Corrado I di Nürnberg-Zollern]], ricevette in cambio dal fratello minore il burgraviato di Norimberga intorno al 1218 e fondò la ''linea francone degli Hohenzollern'', da cui in seguito emerse la ''linea brandeburghese-prussiana'', mentre il fratello minore, il conte [[Federico IV di Zollern|Federico IV di Hohenzollern]], continuò la ''linea sveva''.
 
La nobile stirpe degli [[Stauffenberg|Shenken di Stauffenberg]] fornì i coppieri dei conti di Zollern nel XIII secolo. L'[[abbazia di Alpirsbach]] era troppo lontano da Hechingen e non poteva essere considerato come luogo di sepoltura. Pertanto, il 9 gennaio 1267, l'[[abbazia di Stetten]], posta sotto il vecchio [[Castello di Hohenzollern|castello di Zollern]], fu designata come ''[[Hauskloster]]'' e luogo di sepoltura ereditario degli Zollern da una fondazione del conte [[Federico V di Zollern|Federico V l'Illustre]], e della sua ricca moglie Uodelhilt [[Conti di Dillingen|di Dillingen]]. Per due secoli, la chiesa del monastero servì come luogo di sepoltura dei conti di Hohenzollern.
 
==== Distribuzione dell'eredità e della signoria di Schalksburg ====
A metà del XIII secolo, sorse una disputa sull'ex [[contea di Scherra]] tra i conti di Hohenberg, di Zollern, [[Urach (dinastia)|di Urach]], [[Württemberg (casato)|di Württemberg]] ede i Veringen. Nel 1267 è documentato un attacco degli Zollern ad [[Haigerloch]], che si concluse vittoriosamente per gli Zollern. Si presume che si fossero già svolte battaglie a [[Ebingen]], [[Schömberg (Zollernalb)|Schömberg]], [[Rottenburg am Neckar|Rottenburg]], [[Horb am Neckar|Horb]] e Hechingen, in cui, tra l'altro, [[Binsdorf (Geislingen)|Binsdorf]] e Schömberg passarono in possesso di Hohenberg. Mentre Alberto di Hohenberg era a Stoccarda con il re [[Rodolfo I d'Asburgo|Rodolfo d'Asburgo]], il 23 ottobre 1286 ci fu un violento scontro tra lo Zollern e conte Federico VI di Zollern ed il fratello di Alberto, Burcardo, nei pressi di [[Balingen]]; Federico ne uscì vittorioso e da allora in poi Balingen fu degli Zollern<ref>Ludwig Schmid, ''Geschichte der Grafen von Zollern-Hohenberg und ihrer Grafschaft'', Stuttgart 1862, S. 60</ref>. Nel 1286 una riconciliazione tra gli Zollern ede i Hohenbergern ebbe luogo a [[Rottweil]] verso Natale alla presenza del re, ma ciò non durò a lungo. Il conte Federico V aveva già concesso ai suoi due figli i diritti di co-reggenza mentre era ancora in vita. Anche prima della sua morte, la [[signoria di Schalksburg]] e la [[signoria di Mühlheim]] andarono in eredità a suo figlio minore, [[Federico I di Zollern-Schalksburg|Federico il Giovane]], detto ''di Merckenberg'', fondando la linea dei [[Signoria di Schalksburg|conti di Zollern-Schalksburg]]. [[Federico VI di Zollern|Federico VI]], detto ''il Cavaliere'', assunse il governo di Zollern-Hohenzollern dal maggio 1288<ref>Vgl. Rudolph Stillfried-Alcántara, Traugott Maercker, ''Hohenzollerische Forschungen: Schwaebische Forschung'', Band 1, Berlin 1847, S. 136; Wilfried Schöntag, ''Der Kampf der Zollern und Habsburger um die Herrschaft Schalksburg.'' In: Andreas Zekorn, Peter Thaddäus Lang und Hans Schimpf-Reinhardt (Hrsg.), Die Herrschaft Schalksburg zwischen Zollern und Württemberg, Epfendorf 2005, S. 54. Die Mitregentschaft hatte der Merckenberger bereits ab 1282/83 im südlichen Teil, insbesondere über die Herrschaft Schalksburg. Stillfried-Alcántara/Maercker nennen für die Erbteilung nur das Datum 1288.</ref>. Federico V morì il 24 maggio 1289 e fu sepolto nel monastero di Stetten.
 
==== Sovraindebitamento e ricostruzione ====
I conti [[Federico IX di Hohenzollern|Federico IX]] detto ''il Conte Nero'' e suo fratello [[Federico di Strasburgo|Federico]] detto ''di Strasburgo'' fondarono altre due linee collaterali nel 1344. Federico ''di Strasburgo'' era inizialmente canonico di [[Strasburgo]], ma tornò allo stato secolare e si sposò nel 1343, motivo per cui il ''Conte Nero'' condivise con lui l'eredità dei genitori<ref>Rudolph M. von Stillfried-Alcantara, Traugott Maercker, ''Hohenzollerische Forschungen: Schwaebische Forschung'', Band 1, Berlin 1847, S. 172 ff. 1362 teilten sich die beiden Brüder auch noch das Erbe ihres Onkels Friedrich Herr zu Hainburg, der für seine Neffen eine Zeit lang als Pfleger fungiert hatte.</ref>. Di conseguenza, anche le proprietà intorno al castello di Hohenzollern nelle terre ancestrali in Svevia furono divise tra il ''Conte Nero'' e lo ''Strasburgo''. Il medio dei tre fratelli Federico di Zollern, detto ''Ostertag'' ''(II)'' (in italiano ''Giorno di Pasqua''), era canonico di Augusta ed un [[Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme|cavaliere di San Giovanni]]. Nella divisione dell'eredità del 1344 fu compensato con beni di [[appannaggio]] e rinunciò all'eredità<ref>Rudolph M. von Stillfried-Alcantara, Traugott Maercker, ''Hohenzollerische Forschungen: Schwaebische Forschung'', Band 1, Berlin 1847, S. 196</ref>.
 
I conti di Hohenzollern ebbero presto gravi problemi economici. Il conte [[Eberardo II deldi Württemberg (conte)|Eberardo II di Württemberg]] acquisì il pegno sulla città di Hechingen nel 1388. I conti di Zollern si impegnarono ad essere suoi partigiani per i successivi sei anni e ad aprirgli la città ed il loro castello ancestrale. Nel 1402, il possesso della linea di ''Strasburgo'' fu poi divisa tra i conti [[Federico XII di Hohenzollern|Federico XII]], detto ''Öttinger'', e suo fratello [[Eitel Federico I di Hohenzollern|Eitel Federico I]]. Nel 1403 l'unico figlio del conte [[Federico V di Zollern-Schalksburg]], detto ''Mülli'', morì. Suo padre, completamente indebitato, decise quindi di vendere il suo dominio ai Württemberg per 28.000 ''[[Gulden]]''<ref>Meinrad Schaab, Hansmartin Schwarzmaier (Hrsg.) u.&nbsp;a.: ''Handbuch der baden-württembergischen Geschichte.'' Band 2: ''Die Territorien im alten Reich.'' Hrsg. im Auftrag der Kommission für geschichtliche Landeskunde in Baden-Württemberg. Klett-Cotta, Stuttgart 1995, ISBN 3-608-91466-8, S. 367.</ref>. I suoi parenti non sarebbero stati in grado di raccogliere questi fondi, e la vendita è la base storica della [[Leggenda di Hirschgulden|leggenda degli Hirschgulden]]. Con la morte di ''Mülli'' nel 1408, la linea di Schalksburg si estinse e il dominio intorno a Balingen fu perso dai conti di Zollern; il dominio di Mühlheim era già stato ceduto ai signori di Weitingen nel 1391.
 
Quando anche la linea del ''Conte Nero'' si estinse nel 1412, le controversie tra i fratelli Federico XII ed Eitel Federico I si trasformarono in una faida, portando quasi alla rovina le terre ancestrali. Gli ''Öttinger'' vendettero tutti i loro possedimenti al [[Württemberg]] nel 1415. Ma questo non era sufficiente per soddisfare i loro creditori. {{Chiarire|Il tribunale di Rottweiler pronunciò un otto (''Acht'') su di lui|traduzione non certa; che cosa è un ''Acht''?}}. Fallito un tentativo di mediazione da parte dei cugini brandeburghesi, le città imperiali sveve e la contessa [[Enrichetta di Mömpelgard|Enrichetta di Württemberg]] eseguirono gli {{Da chiarire|''Acht''}} nel 1423 conquistando e distruggendo il castello di Hohenzollern. Dopo la sua liberazione dalla prigionia, Federico, che era in inimicizia con suo fratello, morì durante un viaggio in [[Terra Santasanta]]. Anche suo fratello [[Eitel Federico I di Hohenzollern|Eitel Federico I]] diede in pegno la sua parte della contea al Württemberg e riconobbe la successione a questo nel trattato di Gröningen del 1429 se non avesse avuto un figlio. Nel 1433, tuttavia, all'età di quasi 50 anni, generò il suo erede, [[Jobst Nicolao I di Hohenzollern|Jobst Nicolao I]], e prima della sua morte, avvenuta nel 1439, riuscì a riacquistare metà del suo patrimonio. Nel 1454 il conte Jost Nicolao I riuscì ad ottenere dall'imperatore il permesso di ricostruire il castello vincendo l'opposizione dell'[[Associazione delle Città Sveve]] (''Schwäbischen Städtebundes''). Fu sostenuto finanziariamente dal margravio [[Alberto III di Brandeburgo|Alberto Achille di Brandeburgo]]. Riuscì anche a sciogliere il contratto successorio con il Württemberg. Nel 1467 acquisì le città di [[Rangendingen]] e [[Steinhofen]] e nel 1473 [[Jungingen]] e [[Hörschwag]]. Fu sepolto come ultimo conte di Zollern nel 1488 nell'abbazia di Stetten. In seguito, la [[Chiesa collegiata (Hechingen)|chiesa collegiata]] divenne luogo di sepoltura.
 
=== Età della Riforma ===
[[File:Eitel_Friedrich_II_Graf_von_Zollern.jpg|miniatura| [[Eitel Federico II di Hohenzollern|Eitel Federico II]], conte di Zollern.]]
[[File:Klosterkirche_St.Luzen_(Hechingen)_Tor.JPG|miniatura| [[Abbazia di St. Luzen]], fondato dal conte Eitel Federico IV.]]
[[File:Hechingen_-_Klosterkirche_St._Luzen15.jpg|miniatura| ''"Ubi thesaurus meus, ibi cor meum"'', targa in bronzo nella chiesa dell'abbazia di St. Luzen.]]
 
==== Al servizio degli Asburgo ====
I conti di Zollern erano i dominatori ede i più grandi proprietari terrieri del loro territorio. Per molti anni furono al servizio degli Asburgo e ricoprirono le più alte cariche del Sacro Romano Impero. Il futuro imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo]] visitò il castello di Hohenzollern da bambino nel 1466 e divenne amico del conte [[Eitel Federico II di Hohenzollern|Eitel Federico II]]<ref>Martin Dressel, ''Graf Eitelfriedrich II. von Zollern (1452–1512)'', 1995, S. 26</ref>. Nel 1497 quest'ultimo riuscì ad ottenere per la contea la [[signoria di Haigerloch]] scambiandola con la [[signoria di Rhäzüns]]. Con il titolo di ''Kammerrichter'', divenne il primo presidente del [[Tribunale della Camera imperiale|tribunale della camera imperiale]] e nel 1504 ricevette la carica di ''Reichserbkämmerer'' ed emise l{{'}}''hohenzollerische Landesordnung'' come codice di legge per il suo territorio. Suo nipote [[Carlo I di Hohenzollern|Carlo I]] fu anch'egli ''Reichserbkämmerer'' e in seguito presidente del [[Consiglio aulico|Consiglio di corte imperiale]]. Nel 1535 ricevette la [[Castello di Sigmaringen|contea di Sigmaringen]] e la [[contea di Veringen]] come feudi austriaci dal suo padrino, l'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], in riconoscimento dei suoi servigi. Sotto [[Jobst Nicolao II di Hohenzollern|Jobst Nicolao II]], la contea ancestrale di Zollern acquisì il dominio di Heimburg con [[Grosselfingen|Grossselfingen]], [[Owingen (Haigerloch)|Owingen]] e [[Stetten (Haigerloch)|Stetten]]. Quando Jobst Nicolao II morì nel 1558, Carlo I ereditò anche la contea ancestrale di Zollern con il governo di Haigerloch-Wehrstein. Nel 1575 [[Carlo I di Hohenzollern|Carlo I]] ordinò la divisione di tutti i suoi possedimenti. Dopo la sua morte nel 1576, la linea sveva di Hohenzollern si diramò ulteriormente nella linea maggiore di Hohenzollern-Hechingen per il primogenito, [[Eitel Federico I di Hohenzollern-Hechingen|Eitel Federico IV]], e nelle linee collaterali di [[Hohenzollern-Sigmaringen]] e di [[Hohenzollern-Haigerloch]] per i suoi fratelli minori [[Carlo II di Hohenzollern-Sigmaringen|Carlo II]] e [[Cristoforo di Hohenzollern-Haigerloch|Cristoforo]].
 
Il figlio di Carlo, Eitel Federico IV, studiò con i gesuiti all'[[Università di Dillingen]] e all'[[Università di Bourges]]. In seguito, fu probabilmente al servizio del duca di Baviera [[Alberto V di Baviera|Alberto V]] e strinse amicizia con il figlio, il duca [[Guglielmo V di Baviera|Guglielmo V]], legame che durò per tutta la vita. Fu reggente delle terre ancestrali degli Hohenzollern-Hechingen dal 1576 al 1605. Egli rifiutò vigorosamente la dottrina protestante e allo stesso tempo cercò di contrastare la presa del Württemberg sul suo piccolo territorio. È considerato il nuovo fondatore del [[Convento di Rangendingen|convento domenicano di Rangendingen]], che era caduto in rovina e abbandonato nel XVI secolo. Incoraggiato dal duca Guglielmo V di Baviera, costruì un monastero francescano vicino all'ex [[Chiesa del castello di St. Luzen|chiesa parrocchiale di Hechingen di St. Luzen]]. Nella città alta di Hechingen fece costruire un palazzo residenziale a quattro ali in [[Rinascimento|stile rinascimentale]]. Eitel Federico morì nel 1605. Il suo cuore fu sepolto nella chiesa del monastero di St. Luzen. La targa commemorativa in bronzo nella cappella di Antonio reca l'iscrizione: ''“Ubi thesaurus meus, ibi cor meum”'' (“Dove giace il mio tesoro, là riposa il mio cuore”, frase che ricalca Luca 12, 34).<gallery class="center">
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La dieta imperiale di Ratisbona approvò l'elevazione dei due conti come colonne portanti della Casa d'Asburgo e della Lega cattolica allo status di [[Principe del Sacro Romano Impero|principe ereditario]]. Il conte [[Giovanni Giorgio di Hohenzollern-Hechingen]] fu elevato a principe come suo cugino [[Giovanni di Hohenzollern-Sigmaringen]]. La linea di Haigerloch invece non ebbe un aumento di rango e si estinse nel 1634; il suo territorio fu assegnato al maggiore dei cugini, Giovanni di Hohenzollern-Sigmaringen, e quindi alla stirpe di Sigmaringer, secondo un decreto del conte Carlo I. L'emergere delle linee di[[Hohenzollern-Sigmaringen]] e [[Hohenzollern-Hechingen]] rappresentò uno degli eventi più importanti nella storia degli Hohenzollern svevi. Cambiamenti storici rilevanti per la dinastia furono la separazione degli [[Conti di Hohenberg|Hohenberger]] a metà del XII secolo e la vendita della [[signoria di Schalksburg]] nel 1403 ai [[Württemberg (casato)|Württemberg]]. I due principati di Hohenzollern-Sigmaringen e Hohenzollern-Hechingen esistettero fino al 1849 e divennero parte della [[Prussia]] nel 1850 come [[provincia di Hohenzollern]].
 
Negli anni dal 1633 al 1634 la Guerra dei Trent'anni portò ad un altro assedio e alla conquista del castello di Hohenzollern da parte del duca protestante [[Eberardo III di Württemberg (duca)|Eberardo III di Württemberg]], che era sostenuto dalle truppe svedesi. Le truppe bavaresi costrinsero poi i Württemberg a ritirarsi nuovamente nel 1635, ma essi mantennero l'occupazione del castello, venendo riconoquistato dalle truppe imperiali solo nel 1650. Gli Asburgo considerarono il luogo strategicamente importante e comprarono il diritto di mettere una guarnigione nel castello secondo necessità per 5.000 ''Gulden'' all'anno. Fu solo nel 1798 che rinunciarono a questo diritto di occupazione.
 
=== Assolutismo ===
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==== Tempo della Restaurazione ====
[[File:Neues_Schloss_(Hechingen).JPG|miniatura| [[Neues Schloss (Hechingen)|Neues Schloss]], costruito sotto il principe [[Federico di Hohenzollern-Hechingen|Federico Ermanno Ottone]].]]
Dopo l'esilio di Napoleone, Hohenzollern-Hechingen si unì alla [[Confederazione germanica]]. La [[Costituzione della Confederazione Tedesca|legge federale tedesca]] era la [[costituzione]] della Confederazione tedesca. Adottato nel giugno 1815 durante il [[Congresso di Vienna|Congresso di Vienna.]]. Fu adottata l'8 giugno 1815 durante il Congresso di Vienna. Secondo il suo preambolo:{{Citazione|[...] i principi sovrani e le città libere della Germania [...], convinti dei vantaggi che deriverebbero dalla loro unione ferma e duratura per la sicurezza e l'indipendenza della Germania e la pace e l'equilibrio dell'Europa, [...] si uniscono in un'alleanza permanente [...].|Preambolo della legge federale<ref>Wolfgang Hardtwig und Helmut Hinze (Hrsg.), ''Deutsche Geschichte in Quellen und Darstellung. Band 7. Vom Deutschen Bund zum Kaiserreich 1815–1871'', Reclam, Ditzingen 1997, S. 36</ref>|[…] die souveränen Fürsten und freien Städte Deutschlands […], von den Vorteilen überzeugt, welche aus ihrer festen und dauerhaften Verbindung für die Sicherheit und Unabhängigkeit Deutschlands und die Ruhe und das Gleichgewicht Europas hervorgehen würden, […] zu einem beständigen Bunde […] vereinigen.|lingua=DE|lingua2=IT}}Gli Hohenzollern-Hechingen ricevettero un voto nel plenum della Confederazione germanica. All'inizio del XIX secolo, il principato era completamente sovraindebitato a causa della sua desolata gestione finanziaria ed era sull'orlo della bancarotta nazionale ed esso venne usato dal poeta [[Achim von Arnim]] come modello per il suo romanzo ''Armut, Reichtum, Schuld und Buße der Gräfin Dolores'', pubblicato nel 1810. In una lettera a Jacob [[Brentano (dinastia)|Brentano]] scrisse:{{Citazione|[...] è una farsa quella di cui mi ha dato occasione Hechingen, dove la casa commerciale ebraica [[Karoline Kaulla|Kaulla]] è cresciuta in immensa ricchezza, mentre la casa principesca degli Hohenzollern si impoveriva.|Ludwig Achim von Arnim<ref>Ludwig Achim von Arnim, ''Werke in sechs Bänden'', Band 1, Deutscher Klassiker Verlag, Frankfurt am Main 1989, S. 786</ref>|[…] es ist eine Posse, wozu mir Hechingen die Veranlassung gab, wo das jüdische Handelshaus [[Karoline Kaulla|Kaulla]] sich in ungeheurem Reichtum erhob, während das Fürstenhaus Hohenzollern verarmte.|lingua=DE|lingua2=IT}}Quando [[papa Pio VII]] abolì l'antica [[diocesi di Costanza]], che ai suoi occhi era troppo [[liberale]] e dedita all'[[Illuminismo]], e fondò l'[[Arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia|arcidiocesi di Friburgo]] per ragioni di politica di potere, i principi Hohenzollern si unirono a questa nuova fondazione. La molto più vicina [[Rottenburg am Neckar]], invece, divenne la sede vescovile regionale per i cattolici del Württemberg.
 
==== Riforme e prosperità culturale ====
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Dal 1826 il principato di Hohenzollern-Hechingen divenne un centro culturale nella Germania meridionale sotto il principe ereditario [[Costantino di Hohenzollern-Hechingen|Costantino]] e sua moglie [[Eugenia di Leuchtenberg (1808-1847)|Eugenia di Beauharnais]]. Eugenia era la pronipote dell'imperatore [[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]] e nipote del re bavarese [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Massimiliano I]]. Personalità famose erano ospiti: il cugino di Eugenia e successivamente imperatore [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]], [[Hector Berlioz]] e [[Franz Liszt]]. La cappella di corte godeva di una buona reputazione e la coppia di principi ereditari sviluppò una vivace attività edilizia nello stile del [[Neoclassicismo|classicismo]]. Eugenia aveva venduto il [[castello di Eugensberg]] ereditato da suo padre e aveva utilizzato il ricavato per finanziare la ristrutturazione di [[Villa Eugenia (Germania)|villa Eugenia]], dove la coppia si trasferì nel 1834. Successivamente fu creato un giardino paesaggistico inglese, che oggi si chiama ''Fürstengarten''.
 
Nel 1833 il principe [[Federico di Hohenzollern-Hechingen|Federico]] emise l{{'}}''Allgemeine Schulordnung''. Nel 1835, la nuova ordinanza cittadina concesse ai comuni del principato il diritto all'autogoverno. Il sindaco (''Stadtamtmann'') e i consiglieri cittadini (''Stadtschreiber'') erano nominati dal principe, in cambio venivano eletti i borgomastri (''Bürgermeister'') e i consiglieri comunali (''Stadträte'') e tra di loro venivano nominati il contabile della città (''Stadtrechner''), l'esattore delle tasse (''Steuereintreiber'') e il costruttore della città (''Stadtbaumeister''). Una nuova legge elettorale regolò per la prima volta la ''[[Landesdeputation di Hechinger|Landesdeputation]]'', la prima rappresentanza del popolo. Il principe Federico amministrò il principato con prudenza nonostante gli alti debiti. A causa delle cattive condizioni di salute di suo padre, suo figlio Costantino dovette crescere imparando a gestire gli affari del governo durante la sua vita e salì al trono dopo la sua morte nel 1838. La pia Eugenia era socialmente impegnata e fece costruire una grande “[[Scuola dell'infanzia|''Kinderbewahranstalt'']]” e una casa per gli anziani. Era quindi molto popolare tra la gente comune.
 
==== Rivolte e annessione alla Prussia ====
[[File:Karte-Hohenzollern.png|miniatura| Le terre degli Hohenzollern dopo il 1850.]]
[[File:St.Johannes.JPG|miniatura| [[Chiesa parrocchiale di San Giovanni (Hechingen)|Chiesa parrocchiale di San Giovanni ad Hechingen]], costruito per ordine del re Federico Guglielmo IV.]]
Nel 1835 fu promulgato il nuovo ''regolamento elettorale per il principato di Hohenzollern-Hechingen insieme alle disposizioni generali sulla costituzione e l'organizzazione interna dei deputati dello stato'' (''Wahlordnung für das Fürstenthum Hohenzollern-Hechingen nebst allgemeinen Bestimmungen über Constituierung und innere Organisation der Landesdeputierten''). Fu costituita una deputazione statale composta da 15 membri:{{Citazione|L'assemblea dei deputati dello Stato così costituita è l'unico organo legale dello Stato per far trasmettere i suoi desideri e le sue mozioni al reggente e per negoziare con il governo; per questo motivo, tutte le altre assemblee e associazioni che hanno come scopo gli affari dello Stato sono illegali, e le loro eventuali risoluzioni saranno respinte come non valide dal governo.|§&nbsp;44 del regolamento elettorale del 1° febbraio 1835<ref>Vgl. dazu Peter Michael Ehrle, ''Volksvertretung im Vormärz'', Lang, Frankfurt am Main 1979, S. 300</ref>|Die dergestalt constituirte Versammlung der Landesdeputirten ist das einzige gesetzliche Organ des Landes, um die Wünsche und Anträge desselben an den Regenten gelangen zu lassen, und mit der Regierung zu verhandeln; deshalb sind auch alle andere Versammlungen und Vereine, welche Landesangelegenheiten zum Zwecke haben, ungesetzlich, und werden ihre allenfallsigen Beschlüsse als ungültig von der Regierung zurückgewiesen werden.|lingua=DE|lingua2=DE}}Ben presto, sorsero controversie tra i rappresentanti del popolo e il governo, e scoppiarono rivolte. Il 6 agosto 1848, le [[Esercito prussiano|truppe prussiane]] marciarono e occuparono Hechingen. Nel 1850 Hohenzollern-Hechingen passò alla [[Prussia]] in seguito all'abdicazione dell'ultimo principe [[Costantino di Hohenzollern-Hechingen|Costantino]], stanco della sua carica. Ciò portò a due trattati: il trattato di stato con la Prussia conteneva la cessione della sovranità alla corona prussiana, mentre il trattato di famiglia con la dinastia Sigmaringen regolava il trasferimento delle proprietà e dei possedimenti situati nel principato con tutti i diritti e gli oneri. In cambio, il principe Costantino ricevette una doppia pensione dalla Prussia e dalla dinastia di Sigmaringen. Il trattato di stato con la Prussia fu firmato il 7 dicembre 1849 e approvato dal [[Landtag prussiano|parlamento prussiano]] il 12 gennaio 1850. Fu ratificato a Berlino il 20 febbraio 1850, dando ai rispettivi capi delle Case di Hohenzollern in Prussia la precedenza su tutti i soggetti non appartenenti alla famiglia reale. Avevano il diritto di tenere una propria corte e di ottenere dei titoli. Allo stesso tempo, essi stessi hanno ottenuto il {{Chiarire|titolo di sovranità|traduzione non eccelsa}}. Gli fu concessa una giurisdizione privilegiata e furono esentati dalle imposte indirette. I possedimenti principeschi nei principati degli Hohenzollern erano garantiti dalla Prussia.
[[File:Graf_von_dem_Bergh,_Fotografie_Fürst_Karl_Friedrich_von_Hohenzollern.jpg|miniatura| [[Carlo Federico, principe di Hohenzollern-Sigmaringen|Carlo Federico]], l'odierno capo degli Hohenzollern svevi.]]
La presa in possesso prussiana ebbe luogo a Hechingen l'8 aprile 1850. Da allora in poi, l'ex principato facefece parte del distretto amministrativo prussiano di Sigmaringen, noto anche come [[provincia di Hohenzollern]]. Il re [[Federico Guglielmo IV di Prussia|Federico Guglielmo IV]] accettò {{Da chiarire|l'omaggio ereditario|traduzione non eccelsa}} il 23 agosto 1851 e perseguì vigorosamente la ricostruzione del [[Castello di Hohenzollern|castello avito di Hohenzollern]]. La [[Chiesa parrocchiale di San Giovanni (Hechingen)|chiesa protestante di San Giovanni a Hechingen]] fu eretta nel 1857 per i funzionari ede i soldati prussiani appena arrivati. Il castello fu inaugurato solennemente dal re [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]], futuro [[imperatore tedesco]], il 3 ottobre 1867. Con il principe Costantino, che si era ritirato nei suoi possedimenti ereditari in Slesia, la linea collaterale degli Hohenzollern di Hechingen si estinse il 3 settembre 1869 senza discendenti aventi diritto all'eredità. Il 12 maggio 1888, la principessa Maria di Hohenzollern-Hechingen morì a [[Danzica]], l'ultima della famiglia a morire, a più di 80 anni: essa era la figlia del maggiore generale prussiano principe Friedrich Hermann von Hohenzollern, un amico d'infanzia dell'imperatore [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]]. Come la principessa Eugenia, godette di grande popolarità e mostrò carità sotto forma di donazioni per un ospizio e un ospedale a Danzica<ref>Ludwig Egler: Chronik der Stadt Hechingen, Band 1, Hechingen 1906, S. 311 Z. 10ff</ref>.
 
Oggi, [[Carlo Federico, principe di Hohenzollern-Sigmaringen|Carlo Federico di Hohenzollern]] rappresenta gli interessi della famiglia in pubblico come capo degli Hohenzollern svevi.
 
== Governanti ==
[[File:Hohenzollern.jpg|miniatura| Stemma dei conti di Hohenzollern nel 1605.]]
[[File:Coat_of_arms_Hohenzollern-Sigmaringen.png|miniatura| Stemma attuale utilizzato dalla casa regnante.]]
'''1.''' '''[[Burcardo I di Zollern]]''' († 1061)<br/>Figli:
 
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* Adelaide? di Zollern († dopo il 1232)
* [[Corrado III di Norimberga|Corrado I (III)]], conte di Zollern e burgravio di Norimberga (intorno al 1186-[24 Agosto 1260, 10 marzo 1261]). Iniziatore della '''linea francone''' e da essa della '''linea bradeburghesebrandeburghese-prussiana''', che cinse la corona imperiale tedesca nel 1871
* Federico IV (II), conte di Zollern e burgravio di Norimberga (intorno al 1188-[1251, 1255])
* Elisabetta di Zollern († 14 novembre 1255)
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'''5.''' [[Federico IV di Zollern|'''Federico IV (II)''']], conte di Zollern e burgravio di Norimberga; continuò la linea sveva degli Zollern al posto del fratello maggiore [[Corrado III di Norimberga|Corrado]] (1188-[1251, 1255])<br/>Padre: Federico III (I), conte di Zollern e burgravio di Norimberga (prima del 1171-dopo 1 ottobre 1200)<br/>Madre: Sofia, contessa di Raabs († dopo il 1218/dopo il 1204)<br/>Matrimonio 1: Elisabetta di Abensberg<br/>Figli:
 
* Federico V, conte di Zollern, detto l{{'}}''Illustre'' (prima del 2 aprile 1228-24 maggio 1289, castello di Hohenzollern)
* Sofia di Zollern († 28 aprile [1260,1270])
* ? di Zollern (prima del 2 aprile 1228-†?)
 
'''6.''' '''[[Federico V di Zollern|Federico V]]''', conte di Zollern, detto l{{'}}''Illustre'' (prima del 2 aprile 1228-24 maggio 1289, castello di Hohenzollern)<br/>Padre: Federico IV (II), conte di Zollern e burgravio di Norimberga (intorno al 1188-[1251,1255])<br/>Madre: Elisabetta di Abensberg<br/>Matrimonio 1: Udilhilde di Dillingen († 12 maggio (dopo il 1289))<br/>Figli:
 
* Federico VI, conte di Zollern, detto ''il Cavaliere'' (prima dell'8 ottobre 1226-4 maggio (1297/1298))
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[[File:Stiftskirche_(Hechingen)_Grabplatte.JPG|miniatura| Eitel Federico II e sua moglie, lastra tombale nella [[Chiesa collegiata (Hechingen)|chiesa collegiata di Hechingen]]]]
[[File:Zollern-Eitelfriedrich_III-1561.jpg|miniatura| Eitel Federico III.]]
'''16.''' '''[[Eitel Federico II di Hohenzollern]]''' (1452-18 giugno 1512, Treviri)<br/>Padre: Jobst Nicolao I, conte di Hohenzollern (1433-9 febbraio 1488, castello di Hohenzollern)<br/>Madre: Agnese, contessa di Werdenberg (1434-13 dicembre 1467)<br/>Matrimonio 1: (17 febbraio 1482, Berlino): Magdalena di Brandenburgo (1460, Tangermünde?-17 giugno 1496, castello di Hohenzollern)<br/>Figli:
 
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* Cunegonda di Hohenzollern (10 settembre 1558-1595)
 
'''19. [[Eitel Federico I di Hohenzollern-Hechingen|Eitel Federico I]]''', conte di Hohenzollern-Hechingen (7 settembre 1545, Sigmaringen-16 gennaio 1605, Hechingen)<br/>Padre: Carlo I, conte di Hohenzollern (1516, Bruxelles-8 marzo 1576, Sigmaringen)<br/>Madre: Anna di Baden-Durlach (aprile 1512-1579) Matrimonio 1: (22 giugno 1568?, Sigmaringen): Veronica, contessa di Ortenburg († 23 marzo 1573)<br/>Matrimonio 2: (14 novembre 1574, Meßkirch): Sibylla di Zimmer (8 gennaio/ottobre 1558-8 gennaio/ottobre 1599)<br/>Figli:
 
* Conte Ernesto di Hohenzollern-Hechingen (1575-†?)
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* Francesca Caterina, contessa di Hohenzollern-Hechingen (1598?-16 giugno 1665, Hohenems)
* Giovanni Federico, conte di Hohenzollern-Hechingen (1602-1602)
* Anna Maria, contessa di Hohenzollern-Hechingen (8 settembre 1603-23 agosto 1652, DusseldorfDüsseldorf)
* Giorgio Federico, conte di Hohenzollern-Hechingen († 1633, vicino a Uttenweiler)
* Maria Domina, contessa di Hohenzollern-Hechingen († 1616, Praga)
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* Maria Antonia Anna, contessa di Hohenzollern-Hechingen (10 novembre 1760, Hechingen-25 luglio 1797, Hechingen)
 
[[File:Hermannhohenzollern.jpg|miniatura| Ermanno di Hohenzollern-Hechingen.]]
'''26.''' [[Ermanno di Hohenzollern-Hechingen|'''Ermanno Maria Federico Ottone''']], principe di Hohenzollern-Hechingen (30 luglio 1751, Lockenhaus, Burgenland-2 novembre 1810, castello di Hechingen)<br/>Padre: [[Francesco Saverio di Hohenzollern-Hechingen|Francesco Saverio]], conte di Hohenzollern-Hechingen (18 luglio 1720, Bayreuth-14 marzo 1765, Mouffrin, provincia di Namur)<br/>Madre: Anna Maria Bernardina, contessa von u. Zu Hoensbroech (8 maggio 1729, Geulle-26 settembre 1798, castello di Geulle)<br/>Matrimonio 1: (18 novembre 1773, Maastricht): Luisa Giuliana Costanza, contessa di Merode, Batenburg u. Oolen, marchesa di Westerloo (28 settembre 1748, Merode-14 novembre 1774, castello di Maastricht)<br/>Figli:
 
* Principessa Luisa Giuliana Costantino di Hohenzollern-Hechingen (1 novembre 1774, Maastricht-7 maggio 1846, Glogow (Glogau))<br/>
 
Matrimonio 2: (15 febbraio 1775, Bruxelles): Maximilienne Albertina Giovanna, princessaprincipessa di Gavre (30 novembre (1753/1755)-6 agosto 1778, Bruxelles (Bruxelles, Bruxelles))<br/>Figli:
 
* Principe Federico Ermanno Ottone di Hohenzollern-Hechingen (22 luglio 1776, Namur-13 settembre 1838, castello di Lindich vicino a Hechingen)<br />
 
Matrimonio 3: (12 giugno 1779, Dagstuhl): Maria Antonia Monica, contessa di Waldburg-Zeil-Wurzach (6 giugno 1753, Wurzach-25 ottobre 1814, Vienna)<br/>Figli:
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* Giuseppina, principessa di Hohenzollern-Hechingen (14 maggio 1791, Hechingen-25 marzo 1856, Vienna)
 
'''27.''' [[Federico di Hohenzollern-Hechingen|'''Federico Ermanno Ottone''']], principe di Hohenzollern-Hechingen (22 luglio 1776, Namur-13 settembre 1838, castello di Lindich vicino a Hechingen)<br/>Padre: Ermanno Maria Federico Ottone, principe di Hohenzollern-Hechingen (30 luglio 1751, Lockenhaus, Burgenland-2 novembre 1810, castello di Hechingen)<br/>Madre: Maximilienne Albertina Giovanna, princessaprincipessa di Gavre (30 novembre (1753/1755)-6 agosto 1778, Bruxelles (Bruxelles, Bruxelles))<br/>Matrimonio 1: (26 aprile 1800, Praga): [[Paolina di Sagan|Luisa Paolina Maria Biron]], principessa di Slesia-Sagan (19 febbraio 1782, Jelgava (Mitau); 8 gennaio 1845, Vienna)<br/>Figli:
 
* Federico Guglielmo II Costantino, principe di Hohenzollern-Hechingen (20 febbraio 1801, castello di Sagan-3 settembre 1869, castello polacco di Nettkow vicino a Grünberg, Slesia)
 
[[File:Fürstin-Eugenie-Büste_(Hechingen).JPG|miniatura| Principessa Eugenia.]]
'''28.''' [[Costantino di Hohenzollern-Hechingen|'''Federico Guglielmo II Costantino''']], principe di Hohenzollern-Hechingen, l'ultimo principe (16 febbraio 1801, castello di Sagan-3 settembre 1869, castello polacco di Nettkow vicino a Grünberg, Slesia)<br/>Padre: Federico Ermanno Ottone, principe di Hohenzollern-Hechingen (22 luglio 1776, Namur-13 settembre 1838, castello di Lindich vicino a Hechingen)<br/>Madre: [[Paolina di Sagan|Luisa Paolina Maria Biron]], principessa di Slesia-Sagan (19 febbraio 1782, Jelgava (Mitau)-8 gennaio 1845, Vienna)<br/>Matrimonio 1: (22 maggio 1826, Eichstädt): [[Eugenia di Leuchtenberg (1808-1847)|Eugenia di Beauharnais]], nipote del re bavarese [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Massimiliano I Giuseppe]]: in francese Eugénie Hortense Auguste Napoléone, [[Duchi di Leuchtenberg|principessa di Leuchtenberg]] (23 dicembre 1808, Milano-1 settembre 1847, Freudenstadt)<br/>[[Matrimonio morganatico]] 2: (13 novembre 1850, Görlitz) Amalia Sofia Carolina Adelaide, contessa di Rothenburg (13 luglio 1832, Fürth presso Norimberga-29 luglio 1897, Wiesbaden)<br/>Figli (non nella linea di successione):
 
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Quando la linea di Hechinger si estinse, [[Carlo Antonio di Hohenzollern-Sigmaringen]] si autoproclamò principe di Hohenzollern, la restrizione a Sigmaringen nel titolo fu abbandonata.
 
== Pagine correlateNote ==
<references />
 
* [[Albero genealogico degli Hohenzollern]]
 
== Bibliografia ==
 
* Anton-Heinrich Buckenmaier, Michael Hakenmüller: ''Friedrich-Wilhelm Constantin.'' ''Der letzte Fürst''. Glückler, Hechingen 2005
* Casimir Bumiller: ''Studien zur Sozialgeschichte der Grafschaft Zollern im Spätmittelalter''. Thorbecke, Sigmaringen 1990
Line 347 ⟶ 346:
* [[Hans-Jörg Mauser]], Rudolf Schatz (Hrsg.): ''Sankt Luzen in Hechingen''. Theiss, Stuttgart 1991
* Meyers Konversationslexikon, Verlag des Bibliographischen Instituts, Leipzig und Wien, Vierte Auflage, 1885–1892, Artikel ''Hohenzollern-Hechingen''
* Napoleon Bonaparte: ''Mein Leben, Band 4: Ich – Der&nbsp;–Der Kaiser I''. Mundus Verlag 1999
* [[Wolfgang Neugebauer (storico, 1953)|Wolfgang Neugebauer]]: ''Die Hohenzollern.'' ''Anfänge, Landesstaat und monarchische Autokratie bis 1740'' (Band 1). Stuttgart, Berlin, Köln 1996.
* [[Anton Ritthaler]]: ''Die Hohenzollern''. Athenäum Verlag, Frankfurt a.&nbsp;M. 1961
Line 357 ⟶ 356:
* Andreas Zekorn (Hrsg.): ''Die Herrschaft Schalksburg zwischen Zollern und Württemberg''. Bibliotheca-Academica-Verl., Epfendorf 2005
 
== CollegamentiVoci esternicorrelate ==
* [[Albero genealogico degli Hohenzollern]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.hohenzollern.de/ Sito ufficiale della casa Hohenzollern-Sigmaringen]
* [http://www.burg-hohenzollern.com/startseite.html Castello Hohenzollern, sede ancestrale della famiglia Hohenzollern]
* [http://www.hohenzollern-home.com/ Albero genealogico e dati sulla vita degli Hohenzollern]
* [http://hgisg.geoinform.fh-mainz.de/multi4/startTempl.php?gliederung=1&gebiet=20&txtArea=Thema Informazioni statistiche e storiche sul principato di Hohenzollern-Hechingen su ''HGIS''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070927175312/http://hgisg.geoinform.fh-mainz.de/multi4/startTempl.php?gliederung=1&gebiet=20&txtArea=Thema |date=27 settembre 2007 }}
* [http://books.google.de/books?id=r8lWAAAAMAAJ&printsec=frontcover Storia dei conti di Zollern-Hohenberg e della loro contea basata su fonti per lo più non stampate, incluso un libro di documenti]
* [http://www.retrobibliothek.de/retrobib/seite.html?id=108175 Le linee Hechingen e Sigmaringen]
 
== Note ==
<references />
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|storia di famiglia}}
[[Categoria:Hohenzollern di Svevia| ]]
[[Categoria:Dinastie nobili sveve]]