Laser scanner: differenze tra le versioni
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{{NN|tecnologia|arg2=informatica|febbraio 2013}}
I sensori '''laser scanner''' (anche detti '''[[Laser scanner 3D|laser 3D]]''') sono strumenti che consentono il rilevamento di modelli tridimensionali di oggetti a scale e risoluzioni differenti.
Per meglio capire il loro funzionamento occorre innanzitutto soffermarsi sul significato della parola laser e come è possibile utilizzare un laser per effettuare delle misure.
== Il laser ==
Dal punto di vista applicativo il [[laser]] è un'apparecchiatura che trasforma energia da una forma primaria (elettrica, ottica, chimica, termica o nucleare) in un fascio monocromatico e coerente di radiazioni elettromagnetiche di intensità elevata: la luce laser.
La scoperta fondamentale che ha permesso l'emissione della luce laser è dovuta ad A. Einstein nel 1917. Il termine "L.A.S.E.R." è, infatti, acronimo di: ''"Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation"'' (amplificazione della luce da [[emissione stimolata]] di radiazione).
== I generatori di luce laser ==
Per giungere alla realizzazione pratica dello strumento furono necessari alcuni decenni dal momento della scoperta fondamentale del fenomeno di Amplificazione della luce da emissione stimolata di radiazione ([[LASER]]).
Furono i fisici statunitensi Arthur Schawlow e Charles Hard Townes a brevettare, nel 1958, il primo dispositivo laser anche se a reclamare la paternità della scoperta fu il loro connazionale Gordon Gould. Il primo fascio di luce laser fu osservato due anni dopo, nel 1960 dal fisico Theodore Maiman (ricercatore presso i laboratori Huyghens-California) in un cristallo di rubino. Nello stesso periodo il fisico statunitense, di origine iraniana, [[Ali Javan]] costruì il primo [[laser a elio-neon]].
Il laser, dal punto di vista fisico, non è altro che una radiazione elettromagnetica, ovvero un'onda luminosa, avente le seguenti caratteristiche:
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* coerenza temporale: deve essere costituita da onde della stessa frequenza e della stessa fase che si sommano l'una all'altra originando un treno di luce che può essere spinto ad elevata intensità e ad elevata potenza.
Naturalmente una radiazione luminosa può avere una lunghezza d'onda differente. Nel caso del laser la radiazione può essere ultravioletta (avere cioè una lunghezza d'onda compresa tra i 200 e 400 nm), visibile (tra i 400 e i 700 nm) o infrarossa (tra i 700 e i
== I rischi biologici legati all'uso dei laser ==
I rischi connessi all'uso del laser sono sia quelli relativi alle caratteristiche intrinseche del fascio, sia quelli derivanti dalle apparecchiature che permettono di creare e mantenere questo tipo di radiazione. L'interazione diretta con il fascio interessa in modo particolare occhi e pelle.
Le varie tipologie di laser sono identificate in classi diverse, dalla normativa internazionale CEI EN 60825, a seconda della pericolosità del fascio.
== I distanziometri laser: principi di funzionamento ==
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I distanziometri ad onde oggi presenti sul mercato possono essere classificati in due grandi categorie:
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* strumenti che prevedono la misura dello sfasamento tra l'onda emessa e quella ricevuta (distanziometri a misura di fase).
A seconda dello strumento utilizzato si ottengono precisioni e
Gli strumenti laser scanner oggi sul mercato utilizzano in genere distanziometri laser che misurano il tempo di volo del segnale, ovvero distanziometri ad impulsi.
La precisione ottenibile con uno strumento a tempo di volo che utilizza un laser di classe 1 è al massimo di 4 ÷ 6 mm a circa 100 m, valore che decresce in modo non significativo all'aumentare della distanza.
La distanza massima misurabile oggi è di circa 800 ÷ 1000 m nel caso dei distanziometri ad impulsi che non necessitano di prisma riflettente. Questa distanza cresce notevolmente se si utilizzano prismi riflettenti. Questa situazione però non si verifica mai nel caso dei sensori laser scanner in quanto questi sono
== I sensori laser scanner ==
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I distanziometri laser oggi presenti sul mercato del rilevamento sono sempre più precisi ed affidabili e possono misurare la posizione di punti ad elevata velocità. L'unione di un distanziometro con queste caratteristiche ad un insieme di apparati meccanici di alta precisione
I laser scanner oggi presenti sul mercato sono molti ed ognuno di essi presenta caratteristiche differenti nel principio di acquisizione, nella precisione ottenibile, nella portata e nella velocità di acquisizione. Nonostante le molteplici differenze tra di essi è possibile classificare i sensori laser in alcuni gruppi principali.
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I laser scanner mobili, o trasportabili, sono quelli più utilizzati nel campo del rilevamento topografico. Si tratta di strumenti di dimensioni ridotte che sono posizionati su treppiedi e permettono di inquadrare la zona desiderata.
== Caratteristiche dei sensori laser ==
Si possono distinguere strumenti a piccola portata (< 1 m, in genere laser triangolatori con precisioni sub-millimetriche), strumenti a media portata (1 m ÷ 50 m, distanziometrici o triangolatori con precisioni da 0.2 a 6 mm) e strumenti a lunga portata (50 m ÷ 6000 m, distanziometrici con precisioni da 5 mm a 2 cm).
Naturalmente non bisogna dimenticare che la portata di un laser è funzione del tipo di materiale colpito dal raggio e, in particolar modo, dalla riflettività del materiale
Se la parte di raggio riflesso da una superficie è particolarmente debole questa si disperde velocemente nell'ambiente per cui la distanza massima rilevabile in questo caso diminuisce.
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In particolare bisogna considerare:
* velocità di acquisizione;
* risoluzione di scansione e divergenza del raggio laser;
* portata nominale ed effettiva;
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* facilità d'uso e presenza di software di acquisizione e di gestione dei dati.
== Il trattamento dei dati laser scanner ==
L'interesse di chi utilizza un sensore laser scanner è quello di ottenere uno o più prodotti del rilevamento che gli consentano di estrarre, nel modo più agevole possibile, una serie di informazioni riguardanti l'oggetto che è stato rilevato.
Le nuvole di punti acquisite con i sensori laser sono in grado, per loro natura, di rispondere a questo tipo di esigenza solo parzialmente. Si tratta infatti di dati di tipo
A seconda del tipo di prodotto che si vuole ottenere dovranno essere attuate particolari procedure di trattamento ed elaborazione che, esattamente come nel caso delle acquisizioni, dovranno essere progettate a priori e controllate durante l'utilizzo.
Il progetto delle fasi di elaborazione del dato laser è di fondamentale importanza in quanto è proprio da questo insieme di operazioni che si ottiene il prodotto finale. Effettuare il trattamento dei dati in modo sbagliato è la causa principale dell'ottenimento di un prodotto non congruo rispetto a quello prospettato. Un progetto di trattamento dei dati laser correttamente ideato permette invece da un lato di ottenere un prodotto finale di qualità, dall'altro di controllare operazione per operazione ciò che si sta producendo.
Con il termine di trattamento dei dati laser scanner si intende l'insieme delle operazioni che consente di ottenere, a partire da una o più nuvole di punti acquisite, un prodotto finale che possa essere utile ad un utente per l'estrazione di informazioni di interesse (modello 3D a colori, [[Immagine solida]], ortofoto di precisione,...
* Trattamento dei dati laser;
* Creazione di un prodotto finale.
== Trattamento dei dati laser ==
Con il termine trattamento preliminare del dato laser si intendono tutte le operazioni che vengono effettuate direttamente sulla nuvola di punti per la creazione di un modello 3D completo e corretto dell'oggetto. Al termine di questo insieme di operazioni il modello ottenuto è ancora sotto forma di punti sparsi ma privo di errori di acquisizione ed espresso in un unico sistema di riferimento scelto a piacere.
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Il risultato che si ottiene dall'insieme delle operazioni elencate è una nuvola di punti complessa e completa dell'oggetto che rappresenta il corretto punto di partenza per la creazione di qualsiasi prodotto rivolto all'utilizzatore finale dei dati.
== Creazione del prodotto finale ==
Dopo aver effettuato l'insieme delle operazioni di trattamento preliminare è possibile procedere alla creazione del prodotto finale vero e proprio. I prodotti oggi ottenibili utilizzando la tecnologia laser possono essere di vario tipo.
In particolare è possibile distinguere due famiglie di prodotti sostanzialmente differenti:
* prodotti che è possibile ottenere utilizzando la sola tecnologia laser (modello tridimensionale a superfici, curve di livello<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Francesco|cognome=Sauro|nome2=Tommaso|cognome2=Santagata|nome3=Leonardo|cognome3=Piccini|data=2017|titolo=Laser scanning as a powerful tool for speleogenetic studies in quartz-sandstone caves: the example of Imawarì Yeuta, Venezuela|lingua=en|accesso=2021-03-20|doi=10.13140/RG.2.2.30582.70722|url=http://rgdoi.net/10.13140/RG.2.2.30582.70722}}</ref>, sezioni, modelli di esposizione,...
* prodotti ottenibili dall'integrazione della tecnologia laser scanner con le classiche tecniche di [[fotogrammetria]] digitale<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Tommaso|cognome=Santagata|data=2017-09-30|titolo=Monitoring of the Nirano Mud Volcanoes Regional Natural Reserve (North Italy) using Unmanned Aerial Vehicles and Terrestrial Laser Scanning|rivista=Journal of Imaging|volume=3|numero=4|p=42|lingua=en|accesso=2021-03-20|doi=10.3390/jimaging3040042|url=http://www.mdpi.com/2313-433X/3/4/42}}</ref> (ortofoto di precisione, [[Immagine solida]], modello 3D a colori, [
== Integrazione con dati fotogrammetrici ==
I sensori laser scanner sono strumenti in grado di fornire modelli digitali di qualsiasi oggetto sotto forma di una nuvola di punti molto densa. Un modello a punti non è però facilmente comprensibile e spesso non è facile estrarvi informazioni utili.
Affinché il modello sia più semplicemente comprensibile è usuale effettuare la modellazione tridimensionale, che consiste nel trasformare, attraverso opportune metodologie, l'insieme di punti in una o più superfici.
Quando si ha a disposizione un modello a superfici dell'oggetto è possibile, attraverso l'utilizzo di appositi software, estrarre informazioni di volume, sezioni, ecc…
Rispetto all'oggetto reale però un modello descrittivo così ottenuto è ancora privo di tutta l'informazione radiometrica che è propria degli
La possibilità di disporre anche dell'informazione radiometrica agevola ulteriormente l'interpretazione dell'oggetto in quanto permette di ottenere modelli digitali
Per questo motivo i costruttori di laser scanner e molti ricercatori hanno cercato, negli ultimi anni, di integrare l'informazione tridimensionale geometrica acquisita con i sensori laser scanner con l'informazione radiometrica reale degli oggetti. Le soluzioni ottenute sono diverse ed oggi, molti degli strumenti laser presenti nel mercato del rilevamento, permettono di acquisire, oltre all'informazione geometrica ed ai valori di riflettività valutati per mezzo della radiazione laser anche l'informazione radiometrica. I modelli ottenuti sono quindi nuvole di punti tridimensionali di tipo denso colorate.
== Metodi per l'integrazione fisica dei dati ==
Oggi è possibile integrare i dati laser scanner con le informazioni radiometriche dell'oggetto in diverse maniere.
Le più semplici soluzioni oggi proposte sono principalmente due:
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Nel caso dei sensori interni integrati a misurazione spot un ulteriore svantaggio è dovuto alla bassa risoluzione dell'immagine ottenuta. Essendo inoltre l'acquisizione laser, e quindi quella radiometrica, molto lenta, questo tipo di immagine è soggetta a cambiamenti di esposizione alla luce evidenti da un punto acquisito ad un altro.
== Il principio dell'integrazione ==
Si trascurano in questa trattazione i laser scanner con sensore integrato di tipo spot coassiali al raggio laser in quanto per questo tipo di sensore è semplicemente acquisito un tono radiometrico per ogni punto geometrico.
In tutti gli altri strumenti l'informazione radiometrica viene rilevata attraverso l'acquisizione di una immagine di una certa dimensione (sia nel caso di sensore interno che nel caso di fotocamera esterna infatti si hanno un sensore collegato ad un obiettivo fotografico stabilito), realizzata utilizzando un obiettivo avente una determinata focale.
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Per poter associare ad ogni punto il proprio colore è necessario per prima cosa conoscere le relazioni geometriche in base alle quali si sono formate le immagini.
Una immagine può essere considerata con buona approssimazione come una prospettiva centrale dell'oggetto fotografato. La relazione fra le coordinate di un punto sull'immagine e le corrispondenti coordinate oggetto del punto rappresentato può essere espressa attraverso le equazioni di collinearità che devono essere corrette per tenere conto degli inevitabili errori indotti dall'obiettivo e dalla camera fotografica.
Note le coordinate XYZ del punto acquisito (nel sistema laser scanner) e noti i parametri di orientamento esterni
== L'immagine solida ==
{{Vedi anche|Laser scanner 3D}}
Uno degli argomenti che maggiormente ha suscitato e continua a suscitare interesse da parte dei ricercatori e dei produttori di strumenti laser scanner, è l'integrazione della tecnologia laser scanner con altri tipi di informazione. Tra tutte le possibili integrazioni quella dell'informazione radiometrica derivante da immagini digitali ad elevata definizione è quella che suscita maggior interesse<ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/324645569_Reconstructing_the_subsurface_of_planetary_volcanic_analogues_ERT_imaging_of_Lanzarote_lava_tubes_complemented_with_drone_stereogrammetry_surface_and_in-cave_LiDAR_and_seismic_investigations|titolo=Reconstructing the subsurface of planetary volcanic analogues: ERT imaging of Lanzarote lava tubes complemented with drone stereogrammetry, surface and in-cave LiDAR and seismic investigations}}</ref>. Questo tipo di completamento di dati permette infatti di colorare la nuvola di punti con i colori reali dell'oggetto. I modelli ottenuti sono molto simili a quelli di realtà virtuale e rendono possibile la creazione di modelli tridimensionali e di visualizzazioni digitali prima d'ora impensabili.
Colorare la scansione laser non è però l'unica scelta possibile.
Innanzitutto è necessario effettuare alcune considerazioni sul ruolo dei sensori laser e delle tecniche di fotogrammetria nel rilevamento di oggetti in genere e come queste due tecniche trovino modo di integrarsi.
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Le immagini digitali ad alta definizione sono però, allo stato attuale, molto più ricche di informazioni rispetto alle scansioni laser (in termini di punti acquisiti a parità di distanza di presa e di campo di acquisizione). Colorare una nuvola di punti significa quindi in qualche modo perdere parte delle informazioni acquisite per via fotografica. Come se non bastasse le informazioni perse sono proprio quelle che, in fotogrammetria, sono utilizzate per la definizione delle linee di discontinuità.
Una soluzione alternativa è quella di cercare di preservare la qualità dell'immagine digitale ed integrare le due tecniche secondo principi differenti. È proprio in questa ottica che è stata sviluppata l'[[immagine solida]]. Si tratta di un nuovo prodotto di integrazione che mantiene completamente intatte le caratteristiche geometriche e radiometriche dell'immagine digitale permettendo però la gestione contemporanea di tutte le informazioni tridimensionali geometriche acquisite con i sensori laser scanner.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* [https://www.researchgate.net/publication/348688356_Rilievi_tridimensionali_e_osservazioni_geomorfologiche_nell'antica_cava_di_Ca_Castellina_Monte_Mauro_Ravenna Rilievi tridimensionali e osservazioni geomorfologiche nell'antica cava di Cà Castellina (Monte Mauro, Ravenna)]
* Leandro Bornaz, "L'analisi ed il trattamento dei dati laser scanner terrestri" Tesi di dottorato in Geodesia e Geomatica, XVII ciclo▼
*[https://www.researchgate.net/publication/325022161_Subsurface_laser_scanning_and_photogrammetry_of_the_Corona_Lava_Tube_System_Lanzarote_Spain Subsurface laser scanning and photogrammetry of the Corona Lava Tube System, Lanzarote, Spain]
▲*
* Leandro Bornaz, Andrea Lingua, Fulvio Rinaudo, "Engineering and environmental applications of laser scanner techniques", ISPRS - Graz (Austria), 9-13 settembre 2002
* Fulvio Rinaudo, Leandro Bornaz, Paolo Ardissone (2007). 3D Hight accuracy survey and modelling for cultural heritage documentation and restoration. VAST 2007 - Future technologies to empower heritage professionals. Brighton. 26-30 novembre 2007.
* Leandro Bornaz, Sergio Dequal (2003). A new concept: the solid image. In: International Archives CIPA N°XIX-2003 Vol. 1
* Leandro Bornaz, Sergio Dequal (2004). The solid image: An easy and complete way to describe 3D objects. In: Volume XXXV part B5. XXth ISPRS congress. Istanbul. 12 – 23 luglio 2004. (pp. 183–188). ISBN/ISSN: 1682-1777.
* Leandro Bornaz (2005). [[LSR 2004]] software. A solution to manage terrestrial laser scanner point clouds and solid images. In: International Workshop on Recording, Modeling and Visualization of Cultural Heritage. Centro S. Franscini Monte Verità Ascona (Suisse). 22 - 27 maggio 2005. (pp. 479–484). ISBN/ISSN: 041539208X.
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