Lanciano: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Lanciano
|Panorama =
|Didascalia = Veduta della
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Divisione amm grado 2 = Chieti
|Amministratore locale = Filippo Paolini
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra in Italia|centro-destra]]
|Data elezione = 18-10-2021<ref>[http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletStoriaEnte3 Ministero dell'interno - Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali]</ref>
|Data istituzione =
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|Longitudine EW = E
|Altitudine =
|Abitanti =
|Note abitanti = {{Istat|069|46|2023}}
|Aggiornamento abitanti = 31-
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|sezione]]
|Divisioni confinanti = [[Atessa]], [[Castel Frentano]], [[Fossacesia]], [[Frisa]], [[Mozzagrogna]], [[Orsogna]], [[Paglieta]], [[Poggiofiorito]], [[Rocca San Giovanni]], [[San Vito Chietino]], [[Sant'Eusanio del Sangro]], [[Treglio]], [[Santa Maria Imbaro]]
|Zona sismica =
|Gradi giorno = 1638
|Nome abitanti = lancianesi
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lanciano all'interno della provincia di Chieti
}}
'''Lanciano''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[laŋ̩ˈt͡ʃaːno]}}, ''Langiànë'' in [[Dialetti d'Abruzzo|dialetto lancianese]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=342 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/342 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Formatnum:
Città di antica tradizione, fu capoluogo dei [[Frentani]], [[Municipio (storia romana)|municipio romano]] e successivamente [[Distretto di Lanciano|capoluogo di distretto]] durante il [[Regno delle Due Sicilie]], ebbe il [[Città d'Italia|titolo di città]] nel [[1212]] per volere di [[Federico II di Svevia]]. È inoltre insignita di [[medaglia d'oro al valor militare]].
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== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio del comune di Lanciano si estende per {{M|66
=== Clima ===
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Con il [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|crollo dell'Impero Romano]], Lanciano subì saccheggi dai [[Goti]]. In seguito, con l'invasione dell'Italia da parte dei [[Longobardi]], fu conquistata e rasa al suolo (probabilmente nel [[571]]). I nuovi dominatori si insediarono sul colle Erminio, intorno al quale cominciò a ricostituirsi un nucleo abitativo. Da questo trarrà origine il più antico quartiere medioevale: Lancianovecchia. Lanciano dovette poi subire la conquista [[Bizantini|bizantina]] nel [[610]] e, sul finire dell'[[VIII secolo]], quella dei [[Franchi]], i quali l'aggregarono prima al [[ducato di Spoleto]] e poi a [[Ducato di Benevento|quello di Benevento]].
Nel [[1060]] fu annessa dai [[Normanni]] all'istituendo [[Regno di Sicilia]] (che diverrà [[Regno di Napoli]] nel [[1372]]) grazie all'occupazione armata di [[Ugo Malmozzetto]],
Lanciano prosperò grazie al rifiorire delle sue fiere (una in maggio ed una in settembre), {{senza fonte|tanto da diventare, nel [[XIV secolo|Trecento]], il più grande centro abitato d'Abruzzo (6500 abitanti nel [[1340]]).}}
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Nell'[[XIX secolo|Ottocento]] la città partecipò attivamente ai moti risorgimentali, a partire dalla [[Repubblica Partenopea]] del [[1799]] fino ad una serie di sollevazioni nel [[1848]], [[1849]] e [[1853]]. Nel [[1860]] votò l'adesione all'Italia unita.
Una pagina molto importante === Simboli ===
Nel [[2012]] l'Ufficio Araldico del [[Ministero dell'Interno]] ha approvato una modifica allo [[stemma]] di Lanciano, che è ora quello visibile in figura.<ref name="ilcentro.gelocal.it">
{{Citazione|d’azzurro, alla lancia da torneo posta [[in banda]], d'oro, con il ferro della punta di acciaio al naturale, attiguo al [[Sole (araldica)|sole]] [[orizzontale destro]] d'oro, essa lancia accompagnata da due gigli posti nel cantone sinistro del capo e nel cantone destro della punta dello stesso. Ornamenti esteriori da Città.<ref name="Governo">{{cita web|url= http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2012/citta/lanciano.html |titolo= Emblema della Città di Lanciano (Chieti) |accesso= 8 aprile 2020 }}</ref>|D.P.R. 7 marzo 2012}}
Lo stemma è costituito da uno [[Scudo francese moderno|scudo sannita]] contenente una lancia che punta verso il sole e due gigli dorati su campo azzurro. Se i gigli non pongono problemi di interpretazione, poiché sono facilmente riconducibili alla casa [[Angioini|d'Angiò]], che detenne il [[Regno di Napoli]] tra il [[XIII secolo|XIII]] ed il [[XV secolo]], più complessa da decifrare è la simbologia della lancia verso il sole: una possibile spiegazione è che possa essere un richiamo alla lancia di [[Longino]], il soldato romano che avrebbe trafitto il costato di Cristo crocefisso per constatarne il decesso, il cui culto è stato presente a Lanciano fin dall'antichità (alcuni ipotizzano la presenza di una chiesa paleocristiana a lui dedicata sul sito del Convento di San Francesco).<ref>[http://www.anxanum.net/uploads/1/4/1/2/14122470/relazione_stemma_della_citt_di_lanciano.pdf Relazione stemma della città di Lanciano]</ref>
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==== Quartiere Borgo ====
{{vedi anche|Quartiere Borgo
Il nucleo esisteva già nell'epoca romana, occupa la parte a sud del centro storico, lungo la salita del Colle Pietroso. Il nuovo abitato medievale prese sviluppo durante il governo longobardo, come testimonia la presenza dell'antico convento di San Legonziano (oggi [[chiesa di San Francesco (Lanciano)|chiesa di San Francesco]]) e l'antica Porta Sant'Angelo oggi distrutta. Nel [[XIII secolo]] venne costruita la chiesa di [[Santa Lucia]] sopra il tempio romano di [[Cerere]], e nello stesso periodo anche il convento di Santa Chiara, collegato alle mura mediante Porta Reale. Nel [[1480]] circa [[Alfonso V d'Aragona]] fortificò nuovamente la cerchia muraria, ed oggi è ancora visibile il torrione cilindrico lungo le mura che circondano il convento, con torri, bastioni e un profondo fossato.<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttolanciano.it/Quartieri/i_quartieri.htm/|titolo=Gli antichi quartieri di Lanciano|accesso=21 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151228211434/http://www.tuttolanciano.it/Quartieri/i_quartieri.htm|dataarchivio=28 dicembre 2015|urlmorto=sì}}</ref> Nel corso degli anni il quartiere ha perso gran parte dell'aspetto medievale, per via delle numerose costruzioni settecentesche che hanno preso il posto delle abitazioni medievali, visibili solo in alcune caratteristiche particolari, come i vicoli degli angiporti, o in alcune bifore o architravi rinascimentali.
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Nel 1520 Lanciano fu eretta a diocesi e la sua chiesa fu fatta cattedrale. Quella che possiamo vedere oggi è stata, in realtà, edificata ex-novo tra il 1785 ed il 1788: l'interno della cattedrale fu trasformato su progetto dell'architetto [[Giovanni Antonio Fontana|Giovanni Fontana]]. Le volte, le lunette e la cupola furono dipinte dal pittore napoletano, maestro presso la Reale Accademia, [[Giacinto Diano]]. La facciata fu iniziata nel 1800 ed è rimasta incompiuta (1819) nella parte superiore, su progetto di [[Eugenio Michitelli]] il quale abbatté la vicina chiesa dell'Annunziata del XIII secolo in quanto ostruiva il passaggio alla popolazione. La basilica è di impianto neoclassico — anche se alcune decorazioni tradiscono residui del gusto rococò — costruita su progetto di [[Carlo Fantoni]], con opere interne di affreschi e tele del napoletano [[Giacinto Diano]] (1791-1794); mentre, la Cappella grande del Sacramento è del XVII secolo. L'interno è costituito da una sola navata, circondata da semicolonne corinzie mastodontiche. La volta con gli ovali sono ornate con tre grandi affreschi della volta della navata raffiguranti a sinistra ''Davide che consegna la pianta del Tempio di Gerusalemme al figlio Salomone'', al centro ''Assuero che eleva sul trono di Persia la giovinetta Ester'' e a destra ''Salomone che dedica il tempio a Dio''. I tre medaglioni sono racchiusi da cornici dorate, opera dell'artista lombardo [[Alessandro Terzini]]<ref name="academia.edu">{{Cita pubblicazione|nome=Piergiorgio|cognome=Renzetti|data=2018-01-01|titolo= Guida di Lanciano, Città della Musica delle Fiere , del Miracolo --Alla memoria In memory of Arch. Vittorio Renzetti A cura di Edited by Vittorio Renzetti Progetto grafico e impaginazione Graphic design and layout|rivista=NUOVAGUTEMBERG|accesso=2022-07-02|url=https://www.academia.edu/40626444/GUIDA_DI_LANCIANO_Citt%C3%A0_della_Musica_delle_Fiere_del_Miracolo_Alla_memoria_In_memory_of_Arch_Vittorio_Renzetti_A_cura_di_Edited_by_Vittorio_Renzetti_Progetto_grafico_e_impaginazione_Graphic_design_and_layout}}</ref>.
La cupola monumentale è stata restaurata negli anni '60, determinando la perdita di un grande affresco di [[Giacinto Diano]] in onore dell'Assunzione. In una nicchia al centro dell'altare maggiore in marmo è situata la statua della [[Madonna del Ponte]]<ref>{{cita web|url=http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Chiesa%20di%20Santa%20Maria%20del%20Ponte.pdf|titolo=Chiesa di Santa Maria del ponte|accesso=5 agosto 2023|dataarchivio=24 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924094150/http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Chiesa%20di%20Santa%20Maria%20del%20Ponte.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. A sinistra della cattedrale, inoltre, sorge la [[Torre Campanaria di Lanciano|torre campanaria]] realizzata tra il 1610 ed il 1614. In particolare, con atto del Notar Tiberio de Blasiis del 7 febbraio 1609 i Porcuratori della Santa Casa del Ponte acquistarono da [[Claudio Santella]] per il prezzo di 400 ducati una bottega "''pro costrucrione et erecrione capanilis''". L'esistenza di botteghe artigianali sull'area dove fu eretto il campanile è stata confermata dagli svavi archeologici effettuati nel 1992. Il progetto dell'attuale Torre Campanaria fu redatto dall'architetto lombardo [[Tommaso Sottardo]] a seguito del quale l'arcivescovo di Lanciano di quegli anni (1610), [[Lorenzo Mongiò]], pose la prima pietra della costruzione con un cerimoniale di accoglienza. Architettonicamente parlando, la Torre è a pianta quadrata, di 10,50 metri per lato ed è alta 40,10 metri dal sottostante larghetto, mentre dal piano della piazza — dinanzi alla Cattedrale — è alta 36,80 metri.
[[File:Lanciano - Civitanova - S. Maria maggiore (frontone).jpg|miniatura|verticale|Facciata della [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Lanciano)|chiesa di Santa Maria Maggiore]]]]
;[[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Lanciano)|Chiesa di Santa Maria Maggiore]]
:è ritenuta uno dei monumenti più importanti d'[[Abruzzo]] per la perfetta conservazione dello stile medievale. Si trova nel rione Civitanova, in corso Garibaldi. Costruita nel [[1227]] secondo i dettami dell'architettura [[Borgogna|borgognona]]-[[cistercense]], nel [[1540]]-1650 fu ampiamente rimaneggiata secondo il gusto [[barocco]] (con l'aggiunta di due navate laterali e di stucchi e decorazioni), e con la realizzazione di una seconda facciata pseudo-gotica, che accoglie un portale che probabilmente si trovava su un lato dell'antico edificio. Nel [[1968]] un restauro di Mario Moretti la riportò alla struttura originaria, con la creazione di un muro divisorio tra la parte gotica e quella barocca, che è stata sconsacrata e adibita a sacrestia, benché non manchino le opere di rilievo, come i tabernacoli lignei, le statue, e le tre grandi cappelle monumentali. Sono artisticamente notevoli la facciata, il portale principale contenuto dentro una ghimberga, con l'arco ogivale a forte strombature di colonnine tortili e non, e punte di diamante traforate; esso è stato aggiunto nel [[1317]] e firmato Francesco Petrini e ritenuto uno dei più importanti del gotico abruzzese, si conserva la sua firma nella lunetta col gruppo della ''Crocifissione'', poi il rosone a raggiera dello stesso Petrini, ed il piccolo portale laterale (via F. Spoltore) della scuola pugliese federiciana, molto simile a quello di [[Castel del Monte]]. Il campanile turrito si trova lungo via Garibaldi, accanto a un [[nartece]] romanico, che si suppone fosse l'ingresso antico prima della realizzazione del nuovo accesso monumentale. L'interno è stato riportato alla semplicità delle linee del [[gotico]] borgognone, con tre navate divise da colonne agili e sormontate da volte a crociera.<ref>{{cita web|url=http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Chiesa%20di%20Santa%20Maria%20Maggiore%204.pdf|titolo=Chiesa di Santa Maria Maggiore|accesso=5 agosto 2023|dataarchivio=24 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924094143/http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Chiesa%20di%20Santa%20Maria%20Maggiore%204.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Di interesse vi si trovano la ''Croce'' di [[Nicola da Guardiagrele]] (1432), l'urna del [[corpo santo]] di nome Donato, detto san Donato fanciullo martire, il polittico della ''Madonna col Bambino'' di Girolamo Galizzi, la tela grande d'altare dell'Assunta, opera di Giuseppangelo Ronzi, e un gruppo di statue lignee della ''Crocifissione''.
;Chiesa e convento di San Francesco d'Assisi - Miracolo Eucaristico
{{vedi anche|Chiesa di San Francesco (Lanciano)|Convento di San Francesco (Lanciano)|Miracolo eucaristico di Lanciano}}
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* Palazzo del Capitano (XIX secolo): Fu costruito in epoca liberty (XIX secolo) sopra i resti della demolita chiesa di San Martino in largo Tappia. Ha pianta rettangolare, con la facciata rosso scarlatto, decorata da logge in cornice bianca. Il portale ha una tettoia finemente lavorata, e ai fianchi due statue di dragoni. La sommità ha una torretta centrale di avvistamento. Oggi è usato come sede di uffici comunali aggiuntivi.
* Palazzo arcivescovile (XV secolo): si trova in largo dell'Appello, presso le Torri Montanare. Fu costruito come sede della diocesi nel XVI secolo (la diocesi di Lanciano fu istituita nel 1515), ed ospitò il seminario fino agli anni sessanta del Novecento. Oggi è sede del [[Museo diocesano di Lanciano]], altri piani contengono uffici parrocchiali, della diocesi, e del vescovo stesso. Ha una robusta struttura rettangolare intonacata in rosa, con finestre e portali gotici, quello di ingresso è stato ricavato dalla chiesa dell'Annunziata (Piazza Plebiscito), demolita nel 1819. Un portale laterale ha una tipica cornice barocca.
* ''Palazzo casa di Federico Spoltore'' (XIX secolo): il palazzo è sito in corso Garibaldi all'altezza della chiesa di Santa Maria Maggiore, ed è il frutto della fusione di due edifici medievali. Nel XX secolo vi nacque il pittore [[Federico Spoltore]]. Attualmente,
* Botteghe medievali (XIV secolo): si trovano alla fine del corso dei Frentani nel rione Lancianovecchia (sbocco su piazza dei Frentani), e sono perfettamente conservate nella loro forma originale. Si tratta di un palazzo quadrato, la cui sommità è a uso abitativo, mentre la parte inferiore è usata per il commercio,. Si distinguono tre arcate gotiche per l'accesso alle botteghe, con i capitelli delle colonne finemente lavorati, e un'iscrizione a caratteri tardo gotici, che testimoniano la presenza nel 1412 del commerciante e proprietario Nicola De Rubeis.
* Palazzo Municipale: si trova in piazza del Plebiscito, posto accanto al Teatro comunale Fenaroli, e risale alla metà del XIX secolo, frutto di rifacimento edificatorio dell'edificio precedente delle carceri, e dell'ex convento delle Scuole Pie. La facciata nella seconda metà dell'Ottocento è stata dotata di un corpo aggettante, con portici sulla piazza, da parte dell'architetto Sargiacomo, per ospitare la "casa di Conversazione", adibita ad uso culturale e ricreativo. La facciata del palazzo oggi è un rifacimento in stile antico dell'originale, a causa dei danni bellici del 1944.
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* Porta Diocleziana: detta anche "Santa Maria del Ponte", è ancora esistente, e si trova dietro la cattedrale, all'ingresso del Ponte di Diocleziano dal Larghetto Mons. Paolo Tasso. La porta come al si vede oggi è stata rimaneggiata nel XVIII secolo, il piano di calpestio è stato notevolmente sopraelevato, e l'arco di ingresso è molto piccolo, i suoi contrafforti sono visibili anche presso il deposito dell'auditorium sottostante del ponte.
;Porta San Biagio: risale all'[[XI secolo]], si trova nel rione Lanciano Vecchia, deve il nome alla vicina chiesa di San Biagio, è l'ultima superstite delle nove porte che facevano parte della cinta muraria della città. Arroccata su un costone molto ripido mal termine di via dei Bastioni a nord, è dotata di una luce di dimensioni ridotte sormontata da un arco a sesto acuto.<ref>{{cita web|url=http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Porta%20San%20Biagio.pdf|titolo=Porta di San Biagio|accesso=5 agosto 2023|dataarchivio=24 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924094212/http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Porta%20San%20Biagio.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
;Porta urbica di via Umberto I: Si trova all'inizio della via Umberto I venendo da piazza Garibaldi. Trattasi di un accesso coperto mediante [[volta a botte]] introdotto da un arco a sesto acuto. La porta, verosimilmente, era collegata alla porzione delle mura cittadine site tra il quartiere Borgo ed il quartiere Sacca.<ref>{{cita web|url=http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Porta%20Urbica.pdf|titolo=Porta urbica di Via Umberto I|accesso=5 agosto 2023|dataarchivio=7 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160307043205/http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Porta%20Urbica.pdf|urlmorto=sì}}</ref> L'area infatti era accessibile mediante un ponte, quello dei Calzolai, perché presso l'attuale Piazza Garibaldi completata nel 1879, vi si trovava il fiume paludoso del Malvò, non percorribile a piedi. Il ponte coevo infatti era quello dell'Ammazzo, dotato di gabella del dazio.
[[File:Lanciano - Torri Montanare.jpg|miniatura|verticale|Torri Montanare]]
;[[Torri Montanare]]: costituiscono la parte della cinta muraria da sud, venendo dalla montagna della [[Maiella]], da cui il nome, ed erano collegate a Porta Santa Maria Nuova, l'attuale accesso al rione Civitanova mediante via P. Harris, venendo dal viale Spaventa. Sono un residuo dell'antica cinta muraria più antica dell'epoca normanna, restaurata in epoca aragonese ([[XI secolo|XI]] - [[XV secolo]]). Si compongono di due torri vicine tra loro: una torre d'avvistamento alta e snella, interna alle mura, ed un massiccio torrione angolare esterno. La torre più alta è l'unico residuo della cinta muraria più antica, insieme a qualche tratto di mura in pietra; tutto il resto della struttura, costruito in laterizi, appartiene al rifacimento della cinta muraria avvenuto all'inizio del 1400. Il nome potrebbe derivare dalla famiglia Montanari oppure dalla posizione molto panoramica (la vista spazia dal massiccio della [[Maiella]] al [[Gran Sasso]], passando per tutte le colline vicine ed arrivando fino al mare).<ref>{{cita web|url=http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Torri%20Montanare.pdf|titolo=Torri Montanare|accesso=5 agosto 2023|dataarchivio=30 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160630111043/http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Torri%20Montanare.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
;Torrione aragonese: si trova in via del Torrione, sotto il convento di Santa Chiara, e risale al XV secolo, quando [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso I d'Aragona]] fece rinforzare le mura. Il torrione infatti ha il tipico aspetto con la pianta a scarpa, la costituzione cilindrica, con la sommità decorata da beccatelli, caditoie, e un camminatoio più largo della pianta della torre. L'interno è diviso in due piani, ed è raramente accessibile, se non con visite private. La parte della cinta muraria negli anni '50 è stata occupata dall'ex asilo "Maria Vittoria".
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* Fontana Grande di Civitanova: si trova nella contrada Sant'Egidio appena sotto le mura del quartiere Civitanova, ed è la storica fontana maggiore di Lanciano, che fu usata come principale fonte di rifornimento idrico sino alla metà dell'Ottocento. La fontana, secondo delle leggende, risalirebbe all'epoca romana, ma fu rifatta quasi daccapo nel 1823, in stile neoclassico monumentale. Ha due corpi porticati con la vasca d'abbeveratoio e di lavaggio dei panni, decorati da ordine regolare di archi, che a forma semicircolare partono dal corpo centrale, che ha la forma di nicchione con la cannella maggiore, e l'architrave a timpano triangolare.
* Fontana di Largo Carlo Tappia: è stata realizzata nel 1921 dal finanziamento di Alfonso Cotellessa. Si trova nel cuore del rione Lancianovecchia, e mostra sopra un piedistallo quadrangolare, con due cannelle fuoriuscenti da cornici in ghisa, una scultura di fanciulla nuda in stile greco classico, che regge un'anfora. Si trova davanti al Palazzo del Capitano.
* Fontana della villa comunale: si trova all'interno del parco lungo il viale Caduti di Nassiryia, è stata realizzata nel primo Novecento, ed ha un aspetto circolare irregolare, con un ponte che conduce alla centrale idrica posta nel baricentro, in un isolotto con piante. La fontana ospita una vasca con pesci rossi e anatre, e un cigno, la balaustra del corrimano è decorata ad intervalli regolari da vasi di pietra bianca.
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* Monumento ai Caduti della [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]]: l'opera dello scultore Amleto Cataldi (1882-1930) sorge sul margine ovest della piazza del Plebiscito, in cima alla gradinata scenografica di via Corsea e piazza Garibaldi. Nel 1926 è stato costruito quello che viene definito uno dei più plateali monumenti commemorativi dell'Abruzzo pre-guerra. Il monumento, in marmo bianco di Carrara, è di ispirazione romantica con riferimento al gusto Liberty. Esso - in un recinto semicircolare - raffigura la dea Vittoria che con una mano sorregge un nudo maschile, simbolo del soldato morto in guerra (in epigrafe ''"Flectitur heros"''), e con l'altra la corona d'alloro. Ai nomi dei caduti della Grande Guerra sono stati aggiunti quelli delle vittime civili e militari della [[Seconda guerra mondiale|II Guerra Mondiale]]<ref name="academia.edu" />.
* Monumento ai Martiri Lancianesi: si trova lungo via Ferro di cavallo, in prossimità del piazzale dove avvenne l'esecuzione del partigiano [[Trentino La Barba]], comandante degli "[[martiri ottobrini|eroi ottobrini]]", che il 5 ottobre 1943 si ribellò ai tedeschi. Il monumento è stato realizzato dopo il 1965, e mostra il corpo centrale con un bassorilievo bronzeo allegorico, che rappresenta il riscatto dei prigionieri giovani di Lanciano dal barbaro oppressore tedesco. Nel 2016 presso il Largo dell'Appello, è stato realizzato il Monumento a [[Trentino La Barba]], in pietra calcarea della Maiella.
* [[Monumento al Samudaripen dei Rom e Sinti]]: si trova nel quartiere dei Cappuccini, nei pressi di villa Sorge, storico campo d'internamento di prigioniere ebree durante la guerra. Il monumento raffigura una grande madre orante, la Madonna, ed è stato finanziato dal professore e cantautore d'etnia rom [[Santino Spinelli]] in arte "Alexian", inaugurato nel 2018. Rappresenta il primo monumento in Italia che commemora tale strage.
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre
=== Tradizioni e folclore ===
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:Le celebrazioni della [[Settimana Santa]] comprendono varie manifestazioni:
:* nella IVª Domenica di [[Quaresima]] si svolge la ''[[Via Crucis]] delle [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternite]]''<ref>{{cita web|url=http://www.eventiesagre.it/Pasqua_Pasqua/331_La+Settimana+Santa+a+Lanciano.html|titolo=settimana santa}}</ref>
:* il [[Giovedì
:* il [[Venerdì Santo]] gli stessi confratelli sfilano a volto scoperto per la tradizionale processione funebre del Cristo Morto.<ref>{{cita web|url=http://www.eventiesagre.it/Pasqua_Pasqua/331_La+Settimana+Santa+a+Lanciano.html|titolo=La Settimana Santa a Lanciano}}</ref>
:* nella domenica di Pasqua si svolge ''l'incontro dei Santi'': [[sacra rappresentazione]] in cui le statue di Gesù, Maria e [[San Giovanni Apostolo|San Giovanni]] inscenano l'episodio evangelico che vede Giovanni recarsi al sepolcro, scoprire la resurrezione di Gesù ed annunciarlo a Maria; la gioia di quest'ultima viene simboleggiata dalla corsa finale della statua accompagnata da un volo di colombi; la stessa rappresentazione è ripetuta anche il martedì seguente.<ref name="visitlanciano-tradizioni">[http://www.visitlanciano.com/cosa-visitare/cosa-vedere-in-citta/le-tradizioni Le tradizioni Lancianesi]</ref>
== Cultura ==
=== Biblioteche ===
[[File:Torre campanaria vista dal ponte diocleziano.jpg|miniatura|upright|Veduta della torre civica della Cattedrale, dal Ponte di Diocleziano. In cima si trova la campanella "squilla" accanto alle due fisse per battere l'ora, che suona ogni mattina, nonché la sera del 23 dicembre per la celebrazione]]
;Biblioteca "Raffaele Liberatore"
:Nel [[1868]], quando furono soppressi i [[convento|conventi]], il comune di Lanciano entrò in possesso di due librerie di [[frate|frati]] del convento di Sant'Antonio di Padova e dei Francescani. In seguito non furono arricchite molto le collezioni librarie e la biblioteca non fu sempre aperta al pubblico. Nel [[1921]] fu intitolata a [[Raffaele Liberatore]]. Dal [[1925]] all'inizio della [[seconda guerra mondiale]] furono donati vari [[lascito|lasciti]]. Nel [[1964]] fu trasferita dalla scuola [[Vittorio Emanuele II]] (sul Corso Trento e Trieste) ad una sede più ampia. Dal [[2006]] è sita in una villa settecentesca, Villa Marciani, in Via del Mancino. La biblioteca consta di circa 80000 [[Libro|volumi]], tra cui una collezione della [[Casa editrice Rocco Carabba|casa editrice Carabba]], 80 [[periodico|periodici]], 116 [[pergamena|pergamene]], nove [[incunabolo|incunaboli]], 116 [[cinquecentina|cinquecentine]], 95 [[seicentina|seicentine]] e vari [[manoscritto|manoscritti]], inoltre, tra le donazioni sono da citare vari [[regesto|regesti]]. Le pergamene spaziano in un periodo compreso tra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XVI secolo]]; tra le pergamene è da citare il [[lodo]] di [[san Giovanni da Capestrano]] che narra la pace fra abitanti di Lanciano e di [[Ortona]], tra le altre pergamene vi sono delle [[bolla pontificia|bolle]] di [[Papa Bonifacio VIII]]. Tra le altre opere della biblioteca vi sono l'[[archivio storico]] delle [[Suddivisione amministrativa del Regno di Napoli|province napoletane]], il [[bollettino]] della [[deputazione abruzzese di storia patria]] e la collezione della [[Rivista Abruzzese]] dal [[1886]] sino ai giorni nostri.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.lanciano.chieti.it:8080/entra/Engine/RAServePG.php/P/35641LAN1200/M/31591LAN1233|titolo=Biblioteca Raffaele Liberatore|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151115140310/http://www.comune.lanciano.chieti.it:8080/entra/Engine/RAServePG.php/P/35641LAN1200/M/31591LAN1233|dataarchivio=15 novembre 2015}}</ref>
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;Polo museale Santo Spirito: sito nell'[[Ex convento di Santo Spirito|ex convento omonimo]] dei Padri Celestini, il polo ospita dal 2011 il museo archeologico, due sale espositive, un'aula didattica e una sala convegni. Il museo archeologico vuole essere un lungo cammino nella storia della città e del suo territorio: partendo dal V millennio a.C. fino ad arrivare al municipio di età romana, con le successive fasi di epoca bizantina ed alto medievale. Il viaggio si conclude con l'esposizione nei raffinati vasi di maiolica arcaica realizzati dai vasai lancianesi in epoca medievale.
;Casa-museo di Federico Spoltore: presso la casa natale del pittore [[Federico Spoltore]] (via Garibaldi, all'altezza della chiesa di Santa Maria Maggiore), sotto tutela del [[Ministero dei Beni Culturali]] dal [[1987]], sono esposte alcune delle sue opere, l'[[archivio storico]], con i documenti che illustrano la sua attività artistica e intellettuale, una [[biblioteca]] e l'istituto fondato a nome dell'artista.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttolanciano.it/F_Spoltore/Casa_museo.htm|titolo=Casa Museo di Federico Spoltore|accesso=12 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304090528/http://www.tuttolanciano.it/F_Spoltore/Casa_museo.htm|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> Tra l'altro, all'interno è visibile una raccolta di armi, dipinti, mobili, [[maiolica|maioliche]], frantumi di edifici, [[ferro battuto|ferri battuti]] ed altri elementi secondari raccolti dai fratelli Spoltore per arredare le sale del palazzo ed esaltare le origini aristocratiche della casata<ref>{{cita web|url=http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Palazzo%20Spoltore.pdf|titolo=Palazzo Spoltore|accesso=5 agosto 2023|dataarchivio=24 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924094207/http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Palazzo%20Spoltore.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. La casa è visitabile su prenotazione contattando i familiari dell'artista scomparso, che ne detengono ancora la proprietà.
=== Media ===
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* [[Telemax]]
* [[Antenna 10]]
==== Radio ====
* [[Radio Lanciano]]
=== Arte ===
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;Settembre Lancianese e feste della [[Madonna del Ponte]] e [[La Squilla]]
[[File:Medaglia Commemorativa della Madonna del Ponte di Lanciano.jpg|thumb|Medaglione della Madonna del Ponte]]
Il settembre Lancianese è costituito da una serie di tradizioni e di celebrazioni che iniziano dagli ultimi giorni di agosto e si concludono il 16 settembre, giorno della festa patronale della Madonna del Ponte che comprende la rievocazione storica del [[Mastrogiurato]], al termine di una serie di eventi a tema racchiusi nella ''Settimana Medievale''.<ref>{{cita web|url=http://www.lanciano.it/?p=40|titolo=Mastrogiurato}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lanciano.it/?p=38|titolo=Il Dono}}</ref>. Infatti, a Lanciano si celebrano molte ricorrenze, geste, rievocazioni, convegni, manifestazioni folcloristiche e sacre, sia nella città che nel territorio extraurbano. In particolare, tra le manifestazioni più importanti del capoluogo si ricordano e commemorano le tradizioni fieristiche lancianese, come quella d'eccellenza chiamata "Fiera Nazionale dell'Agricoltura"; oppure, la rassegna agroalimentare dei prodotti regionali e la "Nundinae" dell'arte sacra e dei mestieri.
Lanciano è caratterizzata da una festività religiosa che ne segna l'avvento: "[[Squilla lancianese|La Squilla]]" (in lancianese ''La squije de Natale'') del 23 dicembre che dà avvio alle festività natalizie.
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{{vedi anche|Frazioni di Lanciano}}
[[File:Hinterland Lancianese (2).jpg|miniatura|Veduta della frazione di Santa Liberata, con alle spalle la montagna [[Maiella]]]]
Il centro urbano di Lanciano è circondato da trentatré contrade, disseminate su tutto il territorio comunale. Esse costituiscono dei veri e propri piccoli insediamenti, ciascuno con le sue tradizioni, una propria chiesa e un nucleo abitativo ben definito. La popolazione complessiva residente nelle contrade è stimata in {{formatnum:12682}} abitanti (dato del [[2005]]). Di queste contrade, si ricordano le ville storiche di Sant'Amato, Sant'Onofrio, Santa Liberata, Marcianese, Villa Stanazzo e Santa Giusta, esistenti sin dal Medioevo, ma accresciutesi di popolazione case coloniche in stile rurale nel XVIII secolo. Le relative parrocchie sono di interesse storico, come la chiesa della Trinità in Villa Andreoli, la chiesa della Madonna degli Angeli a Villa Stanazzo, dove si verificò un miracolo di un'icona della Madonna, e la chiesa di Santa Maria d'Iconicella, la chiesa tratturale del XVII secolo prescelta per la processione natalizia della "Squilla". Altre frazioni, come Marcianese, sono divenute dei veri e proprio quartieri a sé, ben collegati alla città, con molti servizi.<br/>Le contrade di Lanciano da almeno 200 anni sono legate profondamente alla città nel giorno del "Dono" dell'8 settembre, quando sfilano su carri dai luoghi di appartenenza, raggiungendo il centro di Lanciano, per recare i loro prodotti agricoli alla Madonna del Ponte in segno di devozione.
* A nord:
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Tuttora Lanciano è sede di un complesso fieristico di rilevanza nazionale, anche se ben distante dalle tradizionali fiere mercantili dei secoli passati. Si tratta del polo "Lancianofiera", situato in località Re di Coppe, lungo la strada per [[Fossacesia]], che solitamente accoglie grande affluenza per gli eventi di tecnologia oppure dell'annuale fiera dell'Agricoltura. Un'economia industriale imprenditoriale in città iniziò nel tardo Ottocento, quando fuori dalla città vennero realizzate le fornaci di mattoni per la costruzione di case, di cui resistono dei fabbricati abbandonati in contrada Santa Liberata; nel 1912 aperse lo stabilimento tessile Tinari, e una decina d'anni dopo, poco lontano la stazione ferroviaria, nel piano di Sant'Antonio di Padova, il calzificio Torrieri, ancora oggi in piedi e in parte usato, all'epoca era uno dei più importanti della provincia di Chieti per il suo stile all'avanguardia.<br/>Nel 1933 aperse lo stabilimento di Tabacchi presso il viale dei Cappuccini, allargatosi nel 1968, dopo un breve periodo di crisi che implicò anche un ricordato sciopero delle operaie donne, da parte dei cittadini locali; chiuso definitivamente negli anni '80, è stato abbattuto, e oggi vi sorge sopra un complesso residenziale a quattro torrioni, e una recente targa commemorativa con fotografie, apposta sul viale, ne ricorda la storia.
Il secondo periodo industriale di Lanciano è iniziato negli anni '50-'60 con l'apertura dei primi fabbricai nel quartiere dei Cappuccini,
Lanciano oggi, è il punto di riferimento commerciale per tutto il suo comprensorio ([[distribuzione commerciale|ingrosso]] e [[grande distribuzione organizzata]]). Infatti il terzo polo industriale della città sorge in località Pagliaroni, a confine coi comuni di [[Rocca San Giovanni]] e [[Treglio]], dove si trovano molti stabilimenti di vari prodotti, e industrie.
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=== Area Fiera Lancianese e le "Vie del Commercio" ===
[[File:1 miracolo.jpg|miniatura|Miracolo eucaristico di Lanciano]]
Un ruolo fondamentale nello sviluppo economico di Lanciano è stato svolto dal 1961 ad oggi dal Consorzio Autonomo Ente Fiera di Lanciano<ref>{{cita web|url=http://www.lancianofiera.it/it/home-main.aspx|titolo=Consorzio Autonomo Ente Fiera di Lanciano|accesso=5 agosto 2023|dataarchivio=26 gennaio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220126173342/https://www.lancianofiera.it/it/home-main.aspx|urlmorto=sì}}</ref>, costituito dal Comune di Lanciano, Provincia di Chieti, Regione Abruzzo, Camera di Commercio di Chieti, Banca Popolare dell'Emilia-Romagna e Consorzio Agrario d'Abruzzo. Nel 1995 il Consorzio, con una specifica legge della Regione Abruzzo è stato dichiarato polo fieristico regionale abruzzese ed ha assunto la denominazione commerciale di Lancianofiera, con cui promuove ogni anno numerose rassegne nell'area espositiva di località Iconicella. La manifestazione più importante è la Fiera Nazionale dell'Agricoltura, giunta nel 2011 alla 50ª edizione, che si svolge ogni anno nel mese di aprile. Sono circa 600 le ditte italiane ed internazionali che partecipano alla rassegna, diventata la principale dell'Italia centromeridionale. Tra le altre fiere vanno ricordate "Ruote e Motori show" sul mondo delle 2 e 4 ruote, "Abitare Oggi" sull'edilizia, arredamento e design, "Agroalimenta" sulle eccellenze agroalimentari italiane. Ad ogni fiera, da sempre, è legato un ricco programma convegnistico sulle tematiche di più stretta attualità che riguardano i settori di riferimento. Nel corso della Fiera dell'Agricoltura, ad esempio, già nei primi anni ottanta si tennero le prime conferenze sull'agricoltura biologica.
=== Turismo ===
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=== Strade ===
Le principali direttrici di collegamento che attraversano il territorio comunale sono l'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14 Adriatica]], con il relativo casello di Lanciano, la [[Strada statale 84 Frentana|SS 84]], la [[Strada statale 524 Lanciano Fossacesia|SS 524]],
=== Ferrovie ===
Lanciano ha una [[stazione di Lanciano
La nuova stazione è stata realizzata nel 2009-2011 in viale Bergamo, sotto il colle della chiesa di Sant'Antonio di Padova, dotata dei servizi essenziali, 2 coppie di binari, alcuni usati per il deposito vagoni, che successivamente si riducono a uno solo, per allacciarsi alla [[Stazione di San Vito-Lanciano|stazione di San Vito Marina]], e collegarsi alla tratta della [[Ferrovia Adriatica]] [[Stazione di Ancona|Ancona]]-[[Stazione di Lecce|Lecce]], a nord andando verso [[Stazione di Pescara|Pescara]], [[Stazione di Teramo|Teramo]] e [[Stazione di San Benedetto del Tronto|San Benedetto del Tronto]], a sud verso [[Stazione di Vasto-San Salvo|Vasto]] e [[Stazione di Termoli|Termoli]].
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La mobilità all'interno del territorio comunale è assicurata da 11 linee di autobus urbani<ref>[http://www.difonzobus.com/autolinee-locali-abruzzo.php Di Fonzo: autolinee locali Abruzzo]</ref>. Servizi interurbani collegano Lanciano con le principali località abruzzesi e italiane<ref name="sangritana" /><ref>{{cita web|url=http://www.tuabruzzo.it/|titolo=TUA Abruzzo}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.difonzobus.com|titolo=Autolinee Di Fonzo}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.dicarlobus.com|titolo=Dicarlobus}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.baltour.it/|titolo=Autolinee Baltour}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.prontobusitalia.it/|titolo=ProntoBus}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.clikbus.it/|titolo=Clikbus}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.flixbus.it/|titolo=FlixBus}}</ref>.
La storia della mobilità sulla strada a Lanciano principia nel 1912, quando iniziarono i lavori della [[ferrovia Sangritana]], termina nel 1915, che collegava [[San Vito Chietino]] sull'Adriatico con [[Ortona]] (lungo la strada ferrata Ancona-Foggia) con i centri della montagna dell'Alto Sangro, arrivando a [[Castel di Sangro]], per riallacciarsi alla [[Ferrovia Sulmona-Isernia|ferrovia Sulmona-Carpinone-Isernia]]. La ferrovia storica a Lanciano è stata chiusa nei primi anni 2000, con apertura di una seconda stazione sotto il colle di Sant'Antonio di Padova, per la nuova tratta San Vito-Ortona-Pescara ecc., mentre la ferrovia storica viene usata solo sporadicamente. Il piazzale della vecchia stazione viene tut'ora usato come autostazione per gli autobus della linea "[[Società Unica Abruzzese di Trasporto|Sangritana - TUA]]", mentre la linea privata DiFonzo Bus usa il Piazzale Memmo o della Pietrosa, nei pressi nel rione [[Quartiere Borgo
== Amministrazione ==
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== Sport ==
[[File:Lanciano - Stadio Guido Biondi interno 01.JPG|thumb|upright=1.2|Stadio comunale "Guido Biondi"]]
La società di calcio [[Lanciano Calcio|Virtus Lanciano]] ha militato in [[Serie B]] dal 2012<ref>{{cita web|url=https://abruzzo.cityrumors.it/sport-abruzzo/calcio-abruzzo/48135-trapani-virtus-lanciano-1-3-serie-b.html|titolo=Trapani-Virtus Lanciano 1-3 Frentani per la prima volta in Serie B}}</ref> al 2016, anno del fallimento<ref>{{cita web|url=https://www.chietitoday.it/sport/virtus-lanciano-liquidazione-volontaria.html|titolo=Virtus Lanciano: non ci sarà l'iscrizione in Lega Pro, la società in liquidazione volontaria}}</ref>, per poi essere rifondata come ASD Lanciano Calcio 1920 il 19 giugno 2017. Nella stagione 2024/25 milita nel campionato di Promozione abruzzese.
La squadra che attualmente rappresenta la città al livello più alto è il [[FC Lanciano]], che partecipa al campionato di Eccellenza regionale.
La società di calcio a 7 A.S.D. Lanciano Special è una squadra di ragazzi disabili iscritta al campionato FIGC della ''[[Divisione calcio paralimpico e sperimentale|Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale]]''.
▲La società di calcio a 7 A.S.D. Lanciano Special è una squadra di ragazzi disabili iscritta al campionato FIGC della ''[[Divisione calcio paralimpico e sperimentale|Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale]]''.
Il circolo tennis Lanciano ha militato per 4 anni di fila nel campionato di A2. Ora milita in quello di serie B.
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Nel campionato C Gold Nazionale milita l'Unibasket Lanciano.
Nel campionato di serie D regionale di [[pallacanestro]] milita l'Azzurra Basket Lanciano
Lanciano è stata più volte arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]] di ciclismo:
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