Romanzo di avventura: differenze tra le versioni
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Dal [[poema]] omerico, la passione per l'avventura si trasferisce, dapprima, negli storiografi e nei viaggiatori [[Grecia|greci]], e poi nella particolare espressione narrativa del [[romanzo greco|romanzo ellenistico]], che cerca di soddisfare il gusto del [[meraviglioso]], del [[fantastico]] e dell'[[esotico]]. Uno dei titoli più indicativi è dato dal romanzo di [[Antonio Diogene]], ''Le meraviglie di là da Tule'', scritto nel [[I secolo]] d.C.<ref name="M"/>
Della stessa epoca ellenistica si possono citare il ''[[Romanzo di Nino e Semiramide]]'' (del I secolo a.C., di cui si posseggono scarsi frammenti) e le ''Avventure di Chelea e Calliroe'' di [[Caritone]]
La [[Letteratura medioevale|narrativa medioevale]] si impregna dell'eco delle leggende classiche [[paganesimo|pagane]], come nel caso del ''[[Roman de Troie]]'', ma contemporaneamente sorgono le [[favola|favole]] [[cristiano (religione)|cristiane]] del [[ciclo bretone]] e quindi di [[Artù]] e [[Ginevra (ciclo arturiano)|Ginevra]], di [[Tristano e Isotta]], dei [[cavalieri della Tavola Rotonda]]. La [[feudalesimo|civiltà feudale]], pur nel suo declino, diffonde l'immagine dell'ideale [[Cavalleria medioevale|cavalleresco]], grazie alla complicità di un [[linguaggio]] universale che riecheggia sia nelle [[corte (seguito)|corti]] sia nelle [[fiera|fiere]] paesane. Tra gli autori più rappresentativi figura sicuramente [[Chrétien de Troyes]] ([[XII secolo]]).
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