Lingue bantu: differenze tra le versioni
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Le '''lingue bantu''' ([[ISO 639-2]] e [[ISO 639-5]] bnt) (o ''bantù''; in inglese note anche come ''narrow bantu'', ossia ''stretto bantu'') sono una sottofamiglia di [[Lingua (linguistica)|lingue]] [[africa]]ne, che fa parte della [[famiglia linguistica|famiglia]] delle [[lingue niger-kordofaniane]] (dette anche lingue "Niger-Congo").
== Classificazione ==
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Il nome "bantu", nella maggior parte delle lingue del gruppo, significa "gente" (''-ntu'' indica una persona, e il prefisso ''ba-'' produce una forma plurale); questo termine venne usato per raggruppare le lingue bantu per la prima volta dal linguista tedesco [[Wilhelm Heinrich Immanuel Bleek|W. Bleek]] nella seconda metà dell'[[XIX secolo|ottocento]].
Più tardi, nel 1948, il linguista inglese [[Malcolm Guthrie]] propose una classificazione delle lingue bantu basata su "zone" (etichettate con lettere), che si basavano su criteri essenzialmente geografici più che genetici. Questa classificazione, con alcune varianti successive (creazione di una nuova zona, la '''J''', e spostamenti di alcuni sottogruppi da una zona all'altra), è la classificazione ancor oggi maggiormente utilizzata.<ref name="Ethnologue">{{en}} [http://www.ethnologue.com/family/17-53 Ethnologue - lingue bantu.]</ref><ref name=NUGL>{{en}} [http://goto.glocalnet.net/mahopapers/nuglonline.pdf New Updated Guthrie List online].</ref> Ogni zona comprende diversi sottogruppi di lingue, generalmente simili fra loro e in alcuni casi con un elevato livello di [[mutua intelligibilità]], che vengono indicati con un codice numerico con decine (ad es. le [[lingue nguni]] hanno un codice '''S40''', le [[lingue sukuma-nyamwezi]] hanno invece il codice '''F20'''); le singole lingue sono invece indicate con un codice specifico, con la stessa decina e un numero variabile dell'unità (sempre restando nel sottogruppo delle lingue nguni, lo zulu ha il codice '''S42''', il xhosa '''S41''', lo [[lingua swati|swati]] '''S43''', eccetera).<ref name=NUGL />
Un'altra classificazione, basata su aspetti [[fonetica|fonetici]] e [[lessico|lessicali]], divide le lingue bantu in ''nordoccidentali'' (o ''della foresta'') e ''centrali'' (o ''della savana''); nel primo gruppo ricadono la maggior parte delle lingue delle zone A, B e C (ad eccezione di alcune che sono state successivamente riconosciute come non appartenenti al gruppo bantu), mentre al secondo appartengono le lingue delle altre zone, dalla D alla S.<ref name=Ethnologue />
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* '''zona L''' ([[Repubblica Democratica del Congo|Rep. Dem. del Congo]] meridionale e [[Zambia]] nordoccidentale): comprende alcune lingue parlate nella parte meridionale del bacino del Congo, fra cui importanti lingue della regione come il [[lingua tshiluba|tshiluba]], usata a livello ufficiale come lingua regionale nel sud della Rep. Dem. del Congo, e il simile [[lingua kiluba|kiluba]]. La zona L include solo 2 sottogruppi: ''[[lingue songye]]'' (o ''songe'', L20) e ''[[lingue luba]]'' (L30). Le ''[[lingue holu]]'', o ''pende'' (sottogruppo L10), vengono da alcuni inserite nella zona K.<ref name=Ethnologue />
* '''zona M''' ([[Repubblica Democratica del Congo|Rep. Dem. del Congo]] sudorientale, [[Zambia]] centrale e orientale, [[Tanzania]] sudoccidentale, [[Zimbabwe]] settentrionale): vasta zona che comprende una ventina di lingue parlate nella zona degli altopiani dell'Africa centromeridionale, la maggiore delle quali è il [[lingua bemba|bemba]] dello Zambia. La zona M comprende X sottogruppi: ''[[lingue nyika-safwa]]'' (M20), ''[[lingue nyakyusa]]'' (M30), ''[[lingue bemba]]'' (M40), ''[[lingue bisa-lamba]]'' (M50), ''[[lingue lenje-tonga]]'' (M60). Il sottogruppo delle ''[[lingue mambwe]]'' (o ''fipa-mambwe'', M10), viene a volte incluso nella zona F;<ref name=Ethnologue />
* '''zona N''' ([[Mozambico]] centrale e settentrionale, [[Tanzania]] sudoccidentale, [[Malawi]], [[Zambia]] orientale): comprende circa una quindicina di lingue parlate in una vasta area tra il [[lago Malawi]] e la media e bassa valle dello [[Zambesi]]; sono comprese in questa zona alcune rilevanti parlate come il [[lingua chewa|chewa]], o ''nyanja'', parlato da quasi 9 milioni di persone,<ref name="Chewa">{{en}} [http://www.ethnologue.com/language/nya Lingua chewa su Ethnologue].</ref> il [[lingua tumbuka|tumbuka]] e il [[lingua sena|sena]]. La zona N include 2 sottogruppi, le ''[[lingue manda]]'' (N10) e le ''[[lingue senga-sena]]'' (N40), oltre alle lingue ''chewa'' e ''tumbuka'', considerate le uniche lingue dei rispettivi sottogruppi;
* '''zona P''' ([[Mozambico]] nordorientale, [[Tanzania]] sudorientale): circa 30 lingue, tra le quali le principali sono il [[lingua makhuwa|makhuwa]] e lo [[lingua yao|yao]]. La zona P include i 3 sottogruppi delle ''[[lingue matumbi]]'' (P10), ''[[lingue yao]]'' (P20) e ''[[lingue makhuwa]]'' (o ''makua'', P30);
* '''zona R''' ([[Angola]] occidentale, [[Namibia]] settentrionale, [[Botswana]] nordoccidentale): include alcune lingue parlate nella sezione sudoccidentale dell'areale di distribuzione bantu, confinante con le regioni popolate da parlanti di lingua ''[[lingue khoisan|khoisan]]''; per questo motivo, alcune lingue di questa zona (insieme ad altre della zona K) vengono dette ''lingue bantu sudoccidentali''. Le più rilevanti sono lo [[lingua umbundu|umbundu]] (o ''mbundu del sud''), il [[lingua kwanyama|kwanyama]] e l'[[lingua herero|herero]]. La zona R comprende i tre sottogruppi delle ''[[lingue umbundu]]'' (R10), ''[[lingue oshiwambo]]'', dette anche ''wambo'' o ''ndonga'' (R20), e ''[[lingue herero]]'' (R30);
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