Discussione:Bias cognitivo
Etimologia del termine
Su Internazionale di ieri 8 marzo 2008 Tullio De Mauro contesta l'origine greca. Io non ne so di queste cose, per cui non mi azzardo a correggere la voce, purtuttavia mi pare che De Mauro sia una fonte affidabile. -- Herdakat 7 marzo 2008
- D'accordo con De Mauro ho corretto la voce, ma dopo poco è tornata come prima: l'autore di queste modifiche può argomentare? Grazie. -- Paolo
- Anche io ho letto proprio oggi il trafiletto di De Mauro e son venuto qui per correggere. Ma Paolo mi ha preceduto... Ben fatto! ----{G83}---- 22:0--Ithunn (msg) 11:11, 5 ott 2010 (CEST)7, 13 feb 2008 (CET)
- Ricordo che un anno fa circa c'era una bella voce intitolata "Distorsioni cognitive", che ora è sparita. Cercandola, sono finita qui. Qualcuno sa dove trovarla?
- Anche a me non convince la terminologia inglese: quando i termini italiani esistono, secondo me si dovrebbero usare. Dubito inoltre che l'utente italiano medio conosca il significato inglese di bias (per non parlare della sua pronuncia).--Ithunn (msg) 08:46, 22 apr 2009 (CEST)
- Ho sistemato le varie voci e aggiunto un paragrafo specifico inerente l'etimologia del termine con relative fonti. --Lucas ✉ 11:29, 4 ott 2010 (CEST)
- @Ithunn, riguardo la voce "distorsioni cognitive" ho fatto una ricerca su wikipedia (anche al singolare) ma non mi risulta sia mai esistita una voce con tal titolo (essendo admin posso verificare eventuali cancellazioni successive, ecc.).... Sicura del titolo? --Lucas ✉ 11:34, 4 ott 2010 (CEST)
- Il termine tecnico abitualmente usato in letteratura scientifica, anche italiana, è bias; distorsione è la resa generica in italiano, ma anche in ambito scientifico si tende abitualmente a preferire la dizione originale. Veneziano- dai, parliamone! 11:57, 4 ott 2010 (CEST)
- Sì, abbastanza sicura del titolo. Ne ho salvata una copia, se può interessare.
- La mia era una domanda retorica in realtà ;) potendo accedere ai registri storici posso garantirti che una voce con quel titolo non è mai esistita su wikipedia. Se vuoi inserirla qui di seguito la possiamo valutare. --Lucas ✉ 21:37, 27 mag 2011 (CEST)
Lista bias di memoria
Sto, piano piano completando questa pagine (e farò lo stesso per i link inseriti) traducendo la pagina List of memory bias Volevo chiedere conferma se questo è corretto, se posso continuare, visto anche che farò delle modifiche. --Salvo Mazzaglia (msg) 19:04, 6 mag 2011 (CEST)
- a mio parere la voce inglese (e di conseguenza anche la nostra) presenta un numero assolutamente eccessivo e totalmente non paludato (vedi fonte terziaria, quale wikipedia è) di bias di memoria. E' la tipica incontinenza di un certo modo americano di vedere le cose inerenti la psicologia che sarebbe bene limitare a quanto ri realmente condiviso a livello scientifico internazionale. --Lucas ✉ 22:00, 27 mag 2011 (CEST)
- Una prima operazione che si potrebbe fare senza danno e con sicuro profitto è separare gli elementi della lista effettivamente definiti "bias" da quelli denominati "effetti": questi ultimi, infatti, non corrispondono - salvo forse, al limite, un paio di casi ambigui - alla definizione di "bias" come "giudizio [...] sviluppato sulla base dell'interpretazione delle informazioni in possesso"; si tratta bensì di semplici fenomeni mnemonici che portano ad una disomogeneità di quelle stesse "informazioni" - la quale, beninteso, può essere a sua volta la causa di vari "bias".
- La seconda lista potrebbe essere introdotta da una frase come "Alla formazione dei bias possono spesso contribuire fenomeni mnemonici ecc." --Giovangotango (msg) 02:34, 17 dic 2016 (CET)
Significato di bias
Concordo con De Mauro. Indipendentemente dall'etimologia (nel senso di derivazione storica) l'uso prevalente del termine bias viene ai giorni nostri derivato dalla lingua (e dalla cultura) anglosassone che tanta influenza ha nelle altre lingue contemporanee. Spessissimo i termini inglesi vengono utilizzati di preferenza anche quando ci sarebbero alternative valide nella nostra lingua (si pensi all'uso di termini come "slide" per diapositiva, "meeting" per incontro, "target" per bersaglio o scopo, "display" per schermo, "bookmaker" per allibratore, "scaffold" per impalcatura, "compound" per complesso abitato, "screening" per filtraggio, ecc.). To bias in inglese vuol dire influenzare. Il bias è qualcosa che influenza il risultato finale. Questo, a sua volta, può essere un giudizio, la conclusione di uno studio scientifico, un calcolo statistico, ecc. Insomma il termine italiano più vicino mi sembra sia distorsione.
P.S. Ho scritto più vicino perché una corrispondenza assoluta fra due lingue non è mai possibile, specialmente se le due lingue appartengono a due ceppi differenti come le lingue romanze e quelle anglosassoni. E' un po' come cercare una corrispondenza assoluta fra la scala Celsius e quella Fahrenheit: a valori interi dell'una corrisponderanno (quasi) sempre valori frazionari dell'altra.
--Sticks&stones (msg) [ultimo edit: 09:03, 23 mag 2012 - diff]
- comprendo che alcuni inglesismi sono entrati nel lessico,ma devo fare notare che tuttora se parli di bias con qualcuno che non sia del settore,non vieni capito,mentre se dici pregiudizio il discorso diventa comprensibile.Per cui opterei per il termine italiano più comprensibile.--Blablato (msg) 11:49, 24 ott 2018 (CEST)
- Per quanto riguarda il bias cognitivo, non è preferibile tradurlo. In primis, perché dovrebbe essere letteralmente "pregiudizio cognitivo" e in secundis, perchè l'accezione pregiudizio è strettamente collegata a quella di preconcetto. Porterebbe a pensare ad un soggetto che è prevenuto, piuttosto che a un soggetto che ha commesso un errore di valutazione. --Dapifer Ψ 18:26, 24 ott 2018 (CEST)
- Sono d'accordo con te per la possibile ambiguità del termine,ho chiesto alla mia professoressa di inglese ormai in pensione e mi dice che il nome bias anche in inglese corrente soffre della stessa ambiguità negativa che in Italiano.Cerco di semplificare con due esempi per paragone:
- Per quanto riguarda il bias cognitivo, non è preferibile tradurlo. In primis, perché dovrebbe essere letteralmente "pregiudizio cognitivo" e in secundis, perchè l'accezione pregiudizio è strettamente collegata a quella di preconcetto. Porterebbe a pensare ad un soggetto che è prevenuto, piuttosto che a un soggetto che ha commesso un errore di valutazione. --Dapifer Ψ 18:26, 24 ott 2018 (CEST)
- tutti noi abbiamo dei bias cognitivi;
- tutti noi abbiamo dei pregiudizi cognitivi.
Io propenderei per il secondo in quanto mi sembra che offra ad un termine già conosciuto e di facile pronuncia una specificazione arricchente che favorirebbe la distinzione con l'accezzione negativa di preconcetto.--Blablato (msg) 22:55, 29 ott 2018 (CET)
- No, la sfera semantica di "pregiudizio" è parecchio diversa da quella di bias, che è termine relativo alle modalità di processazione funzionale dell'informazione (non necessariamente nell'ambito o nel senso di "pregiudizio"). Bias è proprio termine tecnico privo di uno specifico corrispondente italiano, che ne rappresenti compiutamente e sinteticamente il significato. --Veneziano- dai, parliamone! 10:19, 30 ott 2018 (CET)