Ford Focus
La Ford Focus è un'autovettura di segmento C prodotta dalla casa automobilistica statunitense Ford a partire dal 1998, in sostituzione della Ford Escort. Nel 2018 è giunta alla quarta serie ed è stata prodotta soprattutto in versione berlina, familiare e crossover.
Ford Focus | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Ford |
Tipo principale | Berlina 2 volumi |
Altre versioni | Familiare Berlina 3 volumi Monovolume Coupé-Cabrio Van |
Produzione | dal 1998 |
Sostituisce la | Ford Escort |
Serie | Prima 1998-2005 Seconda 2004-2011 Terza 2011-2018 Quarta dal 2018 |
Altre caratteristiche | |
Altre antenate | Ford Orion |
Lanciata in Europa nel 1998 e in Nord America nel 2000, la Focus ha seguito due linee di sviluppo diversificate. La seconda serie venne introdotta in Europa nel 2004 e fu un modello completamente nuovo. Negli Stati Uniti d'America, invece, la prima serie venne pesantemente aggiornata nel 2007 finché non venne sostituita da un nuovo modello, la Focus terza serie, identico per tutti i mercati.
Nel 1999 è stata giudicata Auto dell’Anno in Europa. Con oltre un milione di pezzi venduti, è stata l'auto più venduta al mondo nel 2012[1].
Prima serie: 1998-2005
Ford Focus I | |
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Descrizione generale | |
Versioni | Berlina 2 volumi-Station wagon-Berlina 3 volumi-Van |
Anni di produzione | dal 1998 al 2005 |
Euro NCAP (1999[2]) | |
Premio Auto dell'anno nel 1999 | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 4175-4455 mm |
Larghezza | 1670 mm |
Altezza | 1440 mm |
Passo | 2615 mm |
Massa | da 1280 a 1364 kg |
Altro | |
Stile | Claude Lobo |
Auto simili | Citroën Xsara e C4 Fiat Bravo/Brava, Marea e Stilo Opel Astra Peugeot 306 e 307 Renault Mégane SEAT León Volkswagen Golf Nissan Almera Toyota Corolla |
La prima serie della Focus venne introdotta nel 1998 per sostituire la Ford Escort. Il design esterno adottava le soluzioni del New Edge Design lanciato con la Ford Ka nel 1996, ovvero linee tese e spigolose. Furono introdotti importanti accessori per la sicurezza passiva quali gli airbag frontali e l'ABS di serie in tutte le versioni. La lista degli optional (alcuni disponibili solo sulla versione Ghia) comprendeva l'aria condizionata, autoradio con lettore CD, il computer di bordo, il Tempomat, i sedili a regolazione elettrica, i finestrini elettrici (di serie sugli allestimenti maggiori) e anche l'ESP.
La produzione della Focus mkI venne collocata a Saarlouis (Germania) e a Valencia (Spagna). Dal luglio 2002 la produzione venne estesa anche a San Pietroburgo (Russia), a Hermosillo (Messico), a General Pacheco (Argentina) e a Wayne (USA), aumentando la diffusione ad altri mercati.
L'auto venne venduta in vari allestimenti: Ambiente (la versione base), lo sportiveggiante Trend (successivamente denominato Zetec) e l'elegante e più costoso Ghia. Questi allestimenti si distinguevano per via di differenze riguardanti gli esterni e gli interni del veicolo. Quello più ricco era il Ghia che si distingueva esternamente non solo grazie alla presenza del logo sulle portiere posteriori, ma anche per gli inserti cromati nel porta targa posteriore e tra il paraurti anteriore e la mascherina. Negli interni il cruscotto era bicolore con la parte superiore scura e quella inferiore chiara, così come i sedili e i pannelli porta. La plancia era in simil-radica, mentre la selleria e i rivestimenti erano in alcantara. Il volante, i pomelli del cambio e del freno a mano erano rivestiti in pelle e le maniglie per l'apertura delle porte erano cromate. I finestrini posteriori erano elettrici così come gli specchietti retrovisori. La luce centrale anteriore aveva tre lampadine, quindi era più luminosa rispetto agli altri modelli.
Subito sotto l'allestimento Ghia si trovava il Trend, che successivamente venne rinominato Zetec (come i motori). Era più sportiva rispetto alle altre versioni ed era distinguibile solo dalla differente mascherina a nido d'ape, dalla presenza di fendinebbia e dai cerchi in lega da 15 pollici a 5 razze sdoppiate.
Internamente presentava la plancia, il pomello del cambio e altri dettagli in plastica color grigio opaco. Inoltre il quadro strumenti aveva un caratteristico sfondo color titanio.
Oltre al modello 5 porte, nei primi mesi del 1999 vennero commercializzati il modello 3 porte e la versione station wagon, la quale fu la variante che vendette di più. La prima serie venne sottoposta ai crash test dell'Euro NCAP nel 1999 ottenendo il risultato di 4 stelle[2] e diventando la macchina più sicura nel segmento in quel periodo.
Restyling: 2001-2005
Nel novembre 2001, la Focus ricevette un leggero restyling con nuovi fari anteriori con frecce integrate e anabbaglianti allo xeno come optional, paraurti differenti, migliorie negli interni e alcuni cambiamenti nelle connessioni elettriche (in particolare l'installazione di alcuni sistemi della General Electric già in uso su altri modelli Ford).
Dal restyling nacque anche la Focus ST 170, equipaggiata con un 2.0 litri benzina da 173 CV, cambio a sei rapporti, luci anteriori sportive, dischi dei freni maggiorati e telaio irrigidito.
I sedili vennero sostituiti da altri più sportivi e avvolgenti della Recaro. Nel novembre del 2002 venne introdotta anche la versione con propulsore funzionante a gas.
Ford Focus RS: 2002-2003
Sempre nel 2002 venne introdotta una versione sportiva denominata Focus RS (RS significa Rally Sport) che si ispirava al modello da corsa WRC allora guidato da Colin McRae, Carlos Sainz e Markko Märtin per gareggiare nel rally mondiale. La RS manteneva la base estetica del primo modello, quello non ristilizzato, ma con una linea più sportiveggiante.
Tale mezzo venne costruito partendo dal prototipo T230 realizzato in collaborazione con le aziende Mountune, GMD e Gordon Spooner Racing. Realizzato in otto esemplari, il mezzo, derivato dalla Focus 2.0L Zetec trae il nome dal fatto che il propulsore fosse di tipo turbo e che produceva la potenza di 230 CV. I cerchi erano in lega nella misura di 17", mentre il turbocompressore era fornito dalla Garret. Quest'ultimo era abbinato ad un intercooler della Quaife LSD Custom. Il veicolo era fornito di un body-kit ispirato alla vettura da rally originale.
La Focus RS era equipaggiata con il motore Duratec RS turbo 2,0 cm³, derivato dal Duratec 16V da 130 CV che rappresentava il top di gamma tra le normali motorizzazioni a benzina. L'RS possedeva quindi una potenza massima 215 CV (158 kW) a 5.500 giri/min e una coppia massima di 310 N·m a 3.500 giri/min. Questi dati si traducevano in un'accelerazione 0–100 km/h in 6,7 secondi e in una velocità massima di circa 232 km/h. Grazie ai freni sportivi, l'RS passava da 160 km/h fino al completo arresto in soli 93 metri.
Venne equipaggiata con numerosi componenti sportivi, tra i più famosi nel mondo delle competizioni: come i sedili avvolgenti griffati Sparco, i cerchi in lega leggera OZ Racing da 18" con pneumatici Michelin 225/40 R18 a profilo ribassato e i freni Brembo con dischi ventilati e pinze a quattro pistoncini. Il differenziale sportivo era della Quaife con compensazione automatica della coppia che individuava l'eventuale riduzione di coppia su una ruota anteriore, ridistribuendola per evitare il pattinamento, il turbocompressore era della Garrett Systems, gli ammortizzatori della Sachs e il cambio era a leva corta con cinque rapporti corti. La Focus RS venne limitata a 4.501 esemplari in tutto il mondo con solo due colorazioni: Blue Imperiale o Racing Blue. Ogni RS aveva il numero di serie stampato nella console centrale. La produzione terminò l'11 settembre 2003.
Ford Focus WRC: 1999-2005
La prima Focus WRC venne realizzata nel 1999 per sostituire la Ford Escort WRC. Debuttò nel campionato del mondo rally 1999 al rally di Monte Carlo con Colin McRae e Simon Jean-Joseph come piloti delle due vetture. Arrivarono immediatamente alle prime posizioni, registrando tempi record nei vari settori, ma l'uso di un componente illegale per il regolamento fece squalificare le due automobili dall'evento.
La Focus vinse la prima volta grazie a Colin McRae al Safari Rally Kenya con 15 minuti di distacco dalla seconda posizione, occupata dalla Toyota di Didier Auriol.
Nel 2003, per le competizioni della seconda parte della stagione, Ford realizzò una nuova versione chiamata Focus RS WRC 03. La vettura, grazie a un corpo alleggerito e a una nuova aerodinamica dei paraurti e alettoni, vinse numerose gare con Markko Märtin. Le versioni realizzate nel 2004 e 2005, non erano nient'altro che evoluzioni della 03.
Motorizzazioni prima serie
Modello | Disponibilità | Motore | Cilindrata cm³ |
Potenza | Coppia max | 0–100 km/h (secondi) |
Velocità max (km/h) |
Consumo medio (km/l) |
1.4 Zetec-SE 16V 75 | dal 10/1998 al 02/2001 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1388 | 55 kW (75 CV) @5000 giri/min | 125 N·m @3500 giri/min | 14.4 | 171 | 15.2 |
1.6 Zetec-SE 16V 100 | dal 10/1998 al 04/2005 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1596 | 74 kW (100 CV) @6000 giri/min | 140 N·m @4000 giri/min | 11 | 185 | 13.7 |
1.8 Zetec-E 16V 115 | dal 10/1998 al 04/2005 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1796 | 85 kW (115 CV) @5750 giri/min | 158 N·m @3750 giri/min | 10.2 | 198 | 13.1 |
2.0 Zetec-E 16V 130 | dal 10/1998 al 04/2005 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1988 | 96 kW (130 CV) @5750 giri/min | 174 N·m @3750 giri/min | 9.2 | 201 | 11.2 |
2.0 Duratec ST 16V 170 | dal 06/2002 al 04/2005 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1988 | 127 kW (173 CV) @7000 giri/min | 196 N·m @5500 giri/min | 8.2 | 215 | 10.9 |
2.0 Duratec RS Turbo 16V 215 | dal 01/2003 al 04/2005 | 4 cilindri in linea, Benzina | 1988 | 158 kW (215 CV) @5500 giri/min | 310 N·m @3500 giri/min | 6.7 | 232 | 9.9 |
1.8 Endura-DI 8V 75 | dal 10/1998 al 10/2001 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1753 | 55 kW (75 CV) @4000 giri/min | 175 N·m @1800 giri/min | 16.5 | 167 | 19.6 |
1.8 Endura-DI 8V 90 | dal 10/1998 al 10/2001 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1753 | 66 kW (90 CV) @4000 giri/min | 200 N·m @2000 giri/min | 12.4 | 185 | 18.5 |
1.8 Duratorq DLD-418 8V 101 | dal 05/2001 al 04/2005 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1753 | 74 kW (101 CV) @3800 giri/min | 230 N·m @1850 giri/min | 11.4 | 185 | 18.8 |
1.8 Duratorq DLD-418 8V 115 | dal 05/2001 al 04/2005 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1753 | 85 kW (115 CV) @3800 giri/min | 250 N·m @1850 giri/min | 10.8 | 196 | 18.8 |
Seconda serie: 2004-2011
Ford Focus II | |
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Descrizione generale | |
Versioni | Berlina 2 volumi-Station wagon-Berlina 3 volumi-Coupé-Cabriolet-Monovolume-Van |
Anni di produzione | dal 2004 al 2011 |
Euro NCAP (2004[3]) | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 4337-4470 (SW) mm |
Larghezza | 1839 mm |
Altezza | 1500 mm |
Passo | 2640 mm |
Massa | da 1229 a 1630 kg |
Altro | |
Stile | Murat Guler Pininfarina (Focus CC)[4] Martin Smith (restyling 2007)[5] |
Auto simili | Citroën C4 Fiat Stilo e Bravo Opel Astra Peugeot 307 e 308 Renault Mégane SEAT León Volkswagen Golf Nissan Almera Toyota Corolla ed Auris |
La seconda serie, nominata in codice C307, utilizzò la piattaforma Ford C1 condivisa con le Volvo S40, V50, C70, con la Mazda 3 e con la Focus C-MAX. La Focus 2 fu più larga della progenitrice di 13,8 cm, più lunga di 16,8 cm e più alta di 8 mm. Come risultato, gli interni e il volume del bagagliaio aumentarono. Proprio la volumetria interna costituì il pregio maggiore delle Ford Focus di seconda serie. Nuove tecnologie includevano il sistema KeyFree, finestrini termo a riflettenti, luci anteriori adattive, connettività Bluetooth per cellulari e comandi vocali. Altre caratteristiche comprendevano un cambio Durashift a 6 rapporti manuale e un Durashift 4 rapporti automatico. Stilisticamente, rispetto al vecchio modello, la seconda serie presentava un design più pulito e razionale, sia negli interni che negli esterni. I primi seguirono le orme della Mondeo, in quanto possedevano una buona qualità delle plastiche e davano l'impressione di solidità. Nel novembre 2004 iniziarono le vendite della seconda generazione e la variante Station wagon uscì qualche settimana dopo. Questa versione della Ford Focus era riservata al mercato Europeo ed Australiano (ed in un secondo tempo a quello latinoamericano), ed è stata progettata e realizzata da una delle filiali europee del gruppo Ford, quella tedesca, meglio nota come Ford Werke AG. Nel mercato nordamericano, invece, ha continuato ad essere prodotta la prima generazione della Focus.
La motorizzazione della Focus II fu un mix di motori nuovi e vecchi. Tutti i benzina Zetec vennero aggiornati e migliorati, al punto tale che vennero rinominati Duratec Ti-VCT per via dell'introduzione del Twin Independent Variable Camshaft Timing. Inizialmente era previsto che le versioni diesel fossero solo equipaggiate con 2 nuovi propulsori prodotti dal gruppo PSA, di cui il gruppo Ford aveva acquisito i diritti per l'utilizzo tramite una joint venture. Questi 2 propulsori erano un 1560 cm³ in due varianti di potenza, 90 e 110 CV, con e senza filtro antiparticolato FAP, anch'esso di origine PSA, e 1995 cm³ e 136 CV. Tuttavia, visto l'enorme successo della vettura ed il prolungarsi dei tempi di attesa, visto che i propulsori diesel continuavano ad essere assemblati da PSA e forniti alle fabbriche che producevano la Focus finiti, Ford Europa decise di riproporre il vecchio 1.8 TDCI già montato sulla serie precedente della Focus. Ad un nuovo crash test Euro NCAP effettuato nel 2004, la seconda versione della Focus riuscì a raggiungere le 5 stelle[3].
Per il solo mercato italiano la Focus venne commercializzata con un'unica versione di allestimento in versione berlina 5 o 3 porte e familiare.
Focus ST 2005
La versione sportiva fu la Focus ST (dove ST sta per Sport Technologies)[6], che fu presentata nel 2005 e motorizzata con lo stesso motore delle Volvo (il Volvo T5 sviluppato e prodotto dalla Ford), ovvero un 2.5 litri turbo 5 cilindri in linea con 226 CV.
La Ford Focus ST fu dotata di una vernice speciale metallizzata color "arancione elettrico". La Focus ST fu sottoposta come le altre varianti nel novembre 2007 a un aggiornamento estetico e alla fine dell'estate 2010 la produzione è stata interrotta.
Focus CC
La Coupé-Cabriolet venne presentata al Salone di Ginevra nel 2006 e commercializzata nell'ottobre 2006.
Originariamente, il prototipo venne chiamato Vignale dai designer della Pininfarina e venne presentato al salone di Francoforte nel 2005; la Focus CC fu realizzata, progettata e disegnata negli stabilimenti della Pininfarina a Torino. Fu la prima convertibile della Ford in Europa con un tettuccio hardtop.
Ciò che rese particolare quest'auto fu la presenza di un tettuccio rigido retrattile elettricamente e suddiviso in due parti in acciaio, che poteva essere aperto o chiuso in 29 secondi. La cabrio era dotata del motore a benzina 1.6 litri con 74 kW (101 CV), del benzina da 2,0 litri con 107 kW (145 CV) e del motore diesel da 2,0 litri con 100 kW (136 CV).
La Coupé-Cabriolet fu sottoposta ad un aggiornamento estetico e tecnico poco dopo gli altri modelli della Focus nel mese di aprile del 2008; il nuovo frontale adottava il Kinetic Design, in particolare però a differenza degli altri modelli Focus, i pannelli laterali e posteriori non furono cambiati. Nel luglio 2010 fu cessata la produzione della Focus CC, che non ottenne un buon successo commerciale.
Restyling: 2008-2011
Nel 2008 fu effettuato un restyling, già presentato al Salone di Francoforte del 2007, che portò la Focus in linea con il Kinetic Design visto sulle nuove Ford Mondeo, S-MAX e Galaxy. Esteticamente, ogni pannello esterno (ad eccezion fatta del tetto) subì una modifica: le principali novità furono all'anteriore con la grande presa d'aria inferiore di forma trapezoidale e la mascherina più sottile con un inedito fregio cromato, i gruppi ottici inferiori ridisegnati con nuovi fendinebbia, i nuovi fanali anteriori dalla forma accigliata, i fari posteriori con una disposizione interna diversa dei riflettori, i passaruota maggiorati, il nuovo cofano motore più scolpito e elaborato, il lunotto con una nuova forma, il portellone posteriore sagomato e la rimozione di tutte le modanature laterali in plastica grezza. Negli interni venne fatto un maggior uso di plastiche soffici al tatto, la console strumenti e controlli interni vennero revisionati e dotati di illuminazione arancione (mentre prima era verde) con tachimetro e contagiri incassati in una struttura a "binocolo". Il nuovo disegno della console centrale divenne simile a quello della Focus C-Max restyling, mentre la cornice della console divenne disponibile anche in alluminio satinato. Inoltre venne proposto come optional un cambio a doppia frizione Powershift disponibile solo per motori diesel con cilindrata di 2,0 litri; vennero introdotti per la prima volta ma solo come optional su una Focus anche i fari anteriori allo xeno, i fanali posteriori a LED, l'avviamento senza chiave attraverso il pulsante Ford Power e venne anche migliorata la sicurezza, con l'introduzione del controllo di stabilità ESP di serie su tutte le versioni[7]. La Focus aggiornata comincia così la sua carriera nei primi giorni dell'aprile del 2008.
Sempre al Salone di Francoforte nel settembre 2007, come parte della gamma restyling la Ford presentò la Focus ECOnetic, che era un modello a basso impatto ambientale, simile a quanto fatto dalla Volkswagen con la gamma BlueMotion, utilizzando il motore 1.6 Duratorq TDCi da 109 CV con il filtro anti-particolato (DPF); caratteristiche peculiari di questa versione sono l'attenzione all'aerodinamica, con un nuovo kit carrozzeria specifico e pneumatici a bassa resistenza al rotolamento per ridurre i consumi a 4,3 l/100 km con emissioni di CO2 pari a 115 g/km.[8]
La Focus seconda serie, dopo la presentazione nel 2011 della terza generazione, continua ad essere costruita e venduta in America latina ed in alcuni mercati dell'est Europa.
Focus RS MkII: 2009-2010
Nel luglio 2008, durante il British International Motor Show svoltosi a Londra, venne presentata la nuova Ford Focus RS. Nel 2009 iniziò la produzione. La vettura montava in comune lo stesso motore delle Volvo e della Focus ST, il Volvo T5 (sviluppato e prodotto dalla Ford), un benzina da 2.522 cm³, a cui furono cambiati i pistoni ora in alluminio-silicio, l'albero a camme, le bielle, le canne, il sistema di aspirazione e scarico che furono maggiorati, l'intercooler, l'albero a gomiti, i cilindri ora rivestiti in grafite forgiata, la fasatura variabile della potenza e il turbocompressore (un Borg Warner K16 che ora offre una spinta doppia di quello del motore da 225 CV della ST) maggiorato con una pressione di esercizio fino a 1,4 bar; il propulsore fu potenziato al punto tale da erogare 305 CV di potenza a 6500/min e 440 Nm di coppia tra i 2300-5500/min con un rapporto di compressione pari a 8.5:1.
Nonostante l'elevato numero di cavalli, la vettura utilizzava la trazione anteriore, ma per ridurre la perdita di controllo in accelerazione, la nuova RS utilizzò un particolare differenziale meccanico autobloccante a slittamento limitato chiamato "Quaife Automatic Torque Biasing LSD" dotato di sei ingranaggi planetari e una particolare sospensione MacPherson sulle ruote anteriori, chiamata RevoKnuckle. Quest'ultima permise di ridurre le interferenze agenti sull'assetto, principalmente riducendo il valore di offset dello sterzo. Al posteriori c'erano invece delle sospensioni multilink equipaggiate con barre antirollio, molle e ammortizzatori irrigiditi. L'impianto frenante è stato anch'esso migliorato dotandolo all'anteriore di due dischi autoventilati da 336 mm di diametro e di due posteriori da 302 mm; anche gli pneumatici sono stati adattati all'incremento di potenza, con dei Continental con un battistrada incrementato di 4 centimetri rispetto alla ST, dalla misura di 235/35/19.[9]
Esteticamente la nuova RS venne basata sulla Focus II restyling, ma presentava in più una presa d'aria trapezoidale anteriore nera molto più grande, i parafanghi furono ampliati per ospitare insieme alle carreggiata più ampie i grandi cerchi da 19 pollici, i paraurti anteriori e posteriori furono ridisegnati, il cofano fu dotato di due feritoie per migliorare il raffreddamento del motore ed al posteriore era presente un diffusore ed una grande ala per aumentare il carico aerodinamico sull'asse posteriore. Internamente l'abitacolo, appositamente sviluppato, aveva due sedili Recaro da corsa per offrire un maggior sostegno laterale e un buon sostegno per la schiena; la Focus RS era dotata inoltre di tre strumenti aggiuntivi (per misurare la pressione del turbo, la temperatura e la pressione dell'olio), un tachimetro con fondo scala a 280 km/h, loghi RS su sedili e volante e finiture della console in carbonio.
La nuova RS fu testata da numerose riviste quali Evo, Fifth Gear e Top Gear ottenendo ottimi risultati soprattutto nell'handling, facendo sorprendere i numerosi detrattori iniziali non convinti della trazione anteriore. La velocità di punta si attestava sui 264 km/h e lo 0-100 km/h venivano eseguiti in 5,9 secondi. La vettura pesava 1467 kg ed era lunga 4402 mm, larga 2020 mm e alta 1484 mm. La trasmissione era manuale a sei rapporti, mentre il serbatoio conteneva 62 litri di benzina con consumi piuttosto bassi per la categoria, appena 9,4 litri ogni 100 km. Le emissioni di CO2 si attestavano sui 225 g/km. I colori disponibili erano solo tre: Ultimate Green, Performance Blue e Frozen White. Anche se inizialmente limitata a 8000 esemplari, la Ford ne aumentò la produzione a causa dell'inaspettato elevato numero di ordini per un totale di 11.000 veicoli.[10]
Focus RS500
Il 9 aprile 2010 al salone di Lipsia venne presentata la Ford Focus RS500, una versione limitata a soli 500 esemplari (da cui il nome RS500) destinata a celebrare la fine della produzione della Focus seconda serie; ogni RS500 portava una placca di metallo sulla console centrale incisa a mano con un numero di identificazione unico tra 001-500, che stava ad indicare numerazione degli esemplari. La RS500 montava lo stesso motore della RS standard, ma con prestazioni superiori, che gli permettevano di erogare 350 CV a 6000 giri/min e 460 Nm di coppia massima da 2.500 a 4.500 giri/min.
La maggiore potenza fu ottenuta tramite diverse migliorie tecniche tra cui: un intercooler e un tubo di scarico di dimensioni maggiorate che consentivano di avere un rapporto di compressione più elevato, un filtro dell'aria modificato, una nuova pompa del carburante e una nuova centralina elettronica con una calibrazione software aggiornata per ottimizzare le prestazioni del motore.
La Focus RS500 aveva la stessa velocità massima della RS ma raggiungeva i 100 km/h con partenza da fermo in 5,3 secondi. Si distingueva inoltre anche per la sua particolare colorazione nera opaca metallizzata chiamata "Black Panther", ottenuta tramite l'applicazione di una speciale pellicola al di sopra della carrozzeria. L'interno delle RS500 era caratterizzato da sedili Recaro avvolgenti che erano coperti con un mix di pelle Alcantara nera e dotati di uno schermo touch screen. Le carreggiate della Focus RS500 furono ampliate di ulteriori 40 mm con nuovi pneumatici sportivi. Le pinze dell'impianto frenante ad alte prestazioni furono dipinte di rosso. Il motore della RS500 è stato modificato dalla sezione Ford Team RS, in collaborazione con Revolve Technologies, la società di ingegneria automobilistica che sviluppa le Ford ad alte prestazioni attraverso il suo marchio Mountune Racing.[11][12]
Ford Focus RS WRC: 2006-2010
Nell'ultimo rally del 2005, la Ford pubblicizzò il nuovo modello, ovvero la Focus RS WRC 06. Il motore equipaggiato fu un Duratec elaborato dallo specialista francese Pipo Moteur. La vettura vinse 7 rally nel corso della stagione 2006 con il pilota Marcus Grönholm, terminato secondo in classifica generale dietro al campione Sébastien Loeb, e andò a podio per 12 volte, risultati che le permisero di vincere il titolo costruttori per la seconda volta nella storia della casa americana.
La Focus RS WRC 07 era basata sul modello del 2006 con alcune modifiche riguardanti l'alleggerimento del corpo vettura e l'assetto, più stabile a elevate velocità. Debuttò egregiamente al Rally di Finlandia del 2007, in quanto entrambe le automobili guidate da Marcus Grönholm e Mikko Hirvonen ottennero una doppietta. La WRC 07 fu anche l'auto da rally guidata da Jari-Matti Latvala, il più giovane pilota della storia a vincere una gara del WRC.
Anche la Focus RS WRC 08 si basò sulla versione precedente del 2007 e incluse sia un cambiamento della livrea, sia un miglioramento del motore. Ad esempio il frontale venne dotato di una presa d'aria trapezoidale simile alla Focus RS Mk II. La Focus RS WRC vinse 4 volte nel 2008 totalizzando 36 vittorie nel WRC fin dalla sua prima apparizione nel 1999.
La WRC 09 ottenne piccoli cambiamenti estetici, in particolare le luci anteriori e il paraurti posteriore, che la resero molto simile alla Focus RS Mk II stradale.
A partire dal 2011, la necessità di ridurre i costi nel rally e l'introduzione dei nuovi regolamenti, portò la Ford a dover sostituire la Focus WRC con la Fiesta.
Motorizzazioni seconda serie
Modello | Motore | Cilindrata cm³ |
Potenza | Coppia max | Consumo Km/l | 0–100 (secondi) | Velocità max (Km/h) |
1.6 Duratec Ti-VCT 114CV | 4 cilindri in linea, Benzina | 1560 | 114 CV a 6000 giri/min | 155 Nm | 15.2 | 12.8 | 190 |
1.6 Duratec Ti-VCT 115 CV | 4 cilindri in linea, GPL | 1560 | 115 CV a 6000 giri/min | 155 Nm | - | 10.8 | 190 |
1.8 Duratec Ti-VCT 125 CV | 4 cilindri in linea, E85 | 1798 | 125 CV a 6000 giri/min | 165 Nm | 14.3 | 10.3 | 198 |
2.0 Duratec Ti-VCT 145 CV | 4 cilindri in linea, Benzina | 1999 | 145 CV a 6000 giri/min | 185 Nm | 14.1 | 9.2 | 206 |
2.5 ST Duratec 225 CV | 5 cilindri in linea, Benzina | 2522 | 225 CV a 6000 giri/min | 320 Nm | 10.7 | 6.8 | 241 |
2.5 Turbo RS 305 CV | 5 cilindri in linea, Benzina | 2522 | 305 CV a 6000 giri/min | 440 Nm | 10.6 | 5.9 | 264 |
2.5 Turbo RS500 350 CV | 5 cilindri in linea, Benzina | 2522 | 350 CV a 6000 giri/min | 460 Nm | - | 5.6 | 264 |
1.6 Duratorq TDCI 90CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1560 | 90 CV a 4000 giri/min | 215 Nm | 22.2 | 12.6 | 177 |
1.6 Duratorq TDCI 110CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1560 | 110 CV a 4000 giri/min | 260 Nm | 22.2 | 10.9 | 188 |
1.8 Duratorq TDCI 115CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1753 | 115 CV a 3700 giri/min | 300 Nm | - | 10.8 | 190 |
2.0 Duratorq TDCI 110CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1997 | 110 CV a 4000 giri/min | - | - | - | 195 |
2.0 Duratorq TDCI 136CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1997 | 136 CV a 4000 giri/min | 340 Nm | 18.2 | 9.3 | 203 |
Terza serie: 2011-2018
Ford Focus III | |
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Descrizione generale | |
Versioni | Berlina 2 volumi-Station wagon-Berlina 3 volumi-Van |
Anni di produzione | dal 2011 al 2018 |
Euro NCAP (2012[13]) | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 4358 mm 4556 (SW) mm |
Larghezza | 1823 mm |
Altezza | 1484 mm |
Passo | 2648 mm |
Massa | da 1270 a 1471 kg |
Altro | |
Stile | Martin Smith |
Auto simili | Citroën C4 Fiat Bravo e Tipo Opel Astra Peugeot 308 Renault Mégane SEAT León Volkswagen Golf Toyota Auris Nissan Pulsar |
Nel mese di marzo 2011, è entrata in commercio la nuova Ford Focus 3ª serie nelle versioni berlina 5 porte e familiare. Presentata al Salone di Detroit nel gennaio 2010, il modello di terza generazione della Focus (nome in codice di sviluppo DYB), si basa sul sottoscocca e telaio del seconda generazione della Ford C-MAX, sviluppato dalla casa americana a partire dalla fine del 2010. Esteticamente evolve le linee del Kinetic Design presentando fari anteriori più taglienti e prolungando sulla fiancata quelli posteriori. Le maggiori innovazioni stilistiche si hanno tuttavia negli interni. A livello tecnico è stata montata una nuova sospensione posteriore multilink e un'innovativa funzione per l'asse anteriore che ottimizza la distribuzione della coppia per ridurre il sottosterzo, oltre che la chiusura automatica della griglia anteriore per ridurre la resistenza aerodinamica e migliorare consumi e prestazioni. I motori sono i benzina 1.6 da 105 o 125 CV, l'Ecoboost Turbo 1.6 da 150 CV e il diesel TDCi 1.6 cm³ Duratorq da 95 e 115 CV (questi ultimi con cambio manuale a 6 marce). Nel 2012 è stato reso disponibile anche il nuovo 1.0 turbo benzina Ecoboost a tre cilindri, in grado di erogare 125 CV.
Gli allestimenti disponibili sono due: Plus e Titanium, il quale presenta vetri oscurati, cerchi maggiorati e cromature esterne. Tra la dotazione di serie è possibile trovare il controllo elettronico della stabilità, il TVC, il climatizzatore, i retrovisori esterni elettrici, il sistema start e stop e il filtro attivo antiparticolato. Numerosi sono gli optional: cerchi in lega da 17", navigatore satellitare, active park assist, abbaglianti automatici, sistema di mantenimento della corsia, riconoscimento dei segnali stradali e controllo del livello di attenzione del conducente.
Dal listino, come annunciato dalla Ford, scompaiono le varianti 3 porte e cabrio-coupé presenti nella vecchia serie, producendo solo la versione 5 porte e station wagon.
La Focus terza serie è tornata ad essere una vettura globale. Ha rimpiazzato non solo la Focus europea ed australiana, ma pure quella nordamericana, la cui vita si era separata da quella europea dopo il 2004. Anche in alcuni Paesi latinoamericani viene venduta, spesso accanto alla seconda serie, ancora prodotta.
Restyling 2014-2018
A novembre 2014 è stato effettuato il restyling di metà carriera sia per la versione berlina sia per la station wagon, che era stato anticipato nel marzo 2014 al Salone di Ginevra. Le modifiche alla carrozzeria nella parte anteriore riprendendo l'estetica delle recenti Fiesta e Mondeo e si ispirano al prototipo Ford Evos del 2011, con un frontale ridisegnato con una mascherina esagonale a listelli orizzontali (cromati sulla Titanium e Titanium X e nera sulle altre versioni) con i fari più stretti, sottili e allungati, con fendinebbia squadrati e posti più in basso e un cofano motore più sagomato per dare alla parte anteriore un aspetto più sportiva rispetto al modello precedente ed nuovi gruppi ottici posteriori a LED. La nuova versione è anche denominata MY2015 o MK3.5. Gli allestimenti disponibili sono tre: Plus, Titanium e Titanium X. Miglioramenti meccanici al restyling della Ford Focus sono stati una generale revisione del telaio su tutte le versioni, per rendere la vettura più stabile sulla strada e lo sterzo è stato reso più diretto rispetto al modello pre-restyling, offrendo allo stesso tempo una migliore feedback per una maggiore precisione di guida e leggerezza in manovra.
L'abitacolo è stato rivisto con un generale miglioramento delle qualità delle plastiche degli interni, con un nuovo volante a tre razze, nuovo cruscotto più pulito e leggibile, la modifica del tunnel centrale ora con meno pulsanti disposti e con l'aggiunta del display touchscreen da 8" per l'infotainment denominato SYNC 2 che permette di controllare la navigazione, la radio, le funzioni dell'aria condizionata regolabile sia attraverso il touch screen nella consolle centrale o tramite comando vocale.[14]
Un'altra novità sono i numerosi sistemi di assistenza e di sicurezza alla guida. È presente il parcheggio automatico e l'Active City Stop che rileva le collisioni imminenti fino a 50 km/h (in precedenza erano fino a 30 chilometri all'ora).
Per quanto riguarda i motori Diesel, il 1.6 TDCi di origine Peugeot lascia il posto al nuovo 1.5 TDCi costruito interamente dalla Ford con potenze di 95 e 120 CV ed il 2.0 TDCi passa da 163 CV a 150 CV per far posto alla versione diesel ST. Per quanto riguarda i motori a benzina, il 1.6 EcoBoost da 150 CV lascia il posto al nuovo 1.5 EcoBoost da 150 e 180 CV, sempre nell'ottica del downsizing.[15]
Focus ST
Nel 2015 sono state presentate le versione rinnovate nell'estetica e negli interni della ST, che ora è disponibile con due motori differenti, dove un 2.0 TDCi da 185 CV e 400 Nm di coppia diesel affianca il già presente 2.0 EcoBoost da 250 CV a benzina, tutte con di serie un cambio manuale a 6 marce. Inoltre è disponibile anche in versione station wagon. Per la prima volta nella gamma Ford un motore diesel debutto nella gamma sportiva denominata ST, seguendo le orme di quanto fatto dalla Volkswagen con la Golf GTD e dalla Seat con la Leon FR, proponendo una variante sportiva con motorizzazione diesel. Per l'aspetto esteriore, il design della nuova Focus ST incorpora la caratteristica griglia esagonale di tutti i modelli Ford, ma qui è stata allargata e presenta una trama a nido d'ape color nero lucido.[16]
Focus RS Mk III 2015-2018
Con il restyling debutta al Salone di Ginevra del 2015 anche la versione sportiva RS che mancava dal listino dal 2011. Quest'ultima abbandona il 5 cilindri di origine Volvo a favore di un 2.3 EcoBoost 4 cilindri, lo stesso montato anche sulla Mustang[17], che grazie a un nuovo turbocompressore Twin-Scroll e a un più grande intercooler eroga una potenza maggiore rispetto alla Mustang, con 350 CV e 440 Nm di coppia sfruttabili dai 2200 giri/min ai 4500 giri/min, che diventano 470 Nm attraverso un overboost che dura solo per 15 secondi. Grazie al peso di 1534 kg riesce a scattare da 0 a 100 km/h in 4.7 secondi e a raggiungere la punta massima di 266 km/h.
Rispetto alle antenate, è la prima Focus RS ad aver la trazione integrale che è gestita da un sistema chiamato dalla Ford Dynamic Torque Vectoring ed è esclusivamente disponibile a cinque porte. Rispetto alle altre versioni di serie le sospensioni e freni sono stati potenziati e la nuova Focus RS è dotata di un selettore delle modalità di guida, tra cui è presente una modalità chiamata Drift che permette di sovrasterzare in modo controllato; non manca inoltre il Launch Control.
La RS esteticamente ha un pacchetto aerodinamico specifico per questo modello che aiuta a differenziarlo dagli altri modelli della Focus, presentando un nuovo design del frontale ridisegnato, incorporando nuovi fari bruniti, griglia frontale maggiorata di colore nero opaco dal taglio esagonale più ampio, fendinebbia a LED dalla forma verticale e al posteriore un alettone sopra il lunotto con un estrattore d'aria che integra 2 terminali di scarico.[18]
Ford Focus RS RX
Agli inizi del 2016, la Ford Performance (sezione dedicata ai veicoli ad alte prestazioni della casa americana) ha comunicato che avrebbe partecipato al campionato Rallycross 2017 con una vettura derivante dalla Focus RS, la Ford Focus RS RX. Quest'auto è stata creata insieme ai Team M-Sport e Hoonigan Racing Division (scuderia che la porta in gara) ed è stata sviluppata in nove mesi, con alla guida i piloti Ken Block e Andreas Bakkerud.[19][20]
Motorizzazioni terza serie
Modello | Motore | Cilindrata cm³ |
Potenza | Coppia max | Consumo Km/l | 0–100 km/h (secondi) | Velocità max (Km/h) |
1.0L EcoBoost 100 CV | 3 cilindri in linea, Benzina | 999 | 74 kW (100 CV) 6.000 giri/min | 170 Nm da 1450 a 4.500 giri/min | 23.0 | 12.5 | 187 |
1.0L EcoBoost 125 CV | 3 cilindri in linea, Benzina | 999 | 92 kW (125 CV) 6.000 giri/min | 170 Nm (200 Nm in Overboost) da 1450 a 4.500 giri/min | 20.0 | 11.3 | 193 |
1.6 Duratec Ti-VCT 105 CV | 4 cilindri in linea, Benzina | 1596 | 77 kW (105 CV) 6.000 giri/min | 150 Nm 4.000 giri/min | 17.3 | 12.3 | 187 |
1.6 Duratec Ti-VCT 120 CV | 4 cilindri in linea, Benzina/GPL | 1596 | 88 kW (120CV) 6.000 giri/min | 159 Nm 4.000 giri/min | 12.08 | 10.9 | 187 |
1.6 EcoBoost 150 CV | 4 cilindri in linea, Benzina | 1596 | 110 kW (150 CV) 5.700 giri/min | 240 Nm 1.600 giri/min | 16.7 | 8.6 | 210 |
1.6 EcoBoost 182 CV | 4 cilindri in linea, Benzina | 1596 | 134 kW (182 CV) 5.700 giri/min | 280 Nm 1.600 giri/min | 16.7 | 7.9 | 222 |
2.0L EcoBoost ST 250 CV | 4 cilindri in linea, Benzina | 1999 | 184 kW (250 CV) 5.700 giri/min | 360 Nm 1.750 giri/min | 14.8 | 6.5 | 248 |
2.3L EcoBoost RS 351 CV | 4 cilindri in linea, Benzina | 2256 | 259 kW (351 CV) 6.800 giri/min | 440 Nm da 2.000 a 4.500 giri/min | 13.0 | 4.7 | 266 |
1.6 Duratorq TDCi 115 CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1560 | 85 kW (115 CV) 3.600 giri/min | 270 Nm 1.750 giri/min | 23.8 | 10.9 | 196 |
2.0 Duratorq TDCi PowerShift 115 CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1997 | 85 kW (115 CV) 3.600 giri/min | 300 Nm 1.750 giri/min | 22.8 | 10.9 | 196 |
2.0 Duratorq TDCi 163 CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1997 | 120 kW (163 CV) 4.000 giri/min | 340 Nm 1.750 giri/min | 21.4 | 8.4 | 218 |
2.0 Duratorq TDCi PowerShift 163 CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1997 | 120 kW (163 CV) 4.000 giri/min | 340 Nm 1.750 giri/min | 20.9 | 8.9 | 215 |
Quarta serie dal 2018
Ford Focus IV | |
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Descrizione generale | |
Versioni | Berlina-Familiare-Van |
Anni di produzione | dal 2018 |
Euro NCAP (2018[21]) | |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 4376-4664 mm |
Larghezza | 1825 mm |
Altezza | 1469-1485 mm |
La quarta serie della Focus destinata i mercati europeo e asiatico è stata presentata il 10 aprile 2018 a Londra e in seguito esposta al salone dell'automobile di Pechino con le prime consegne previste per l'estate successiva[22].
Come per le serie precedenti le versioni previste sono la berlina a tre volumi, la hatchback e la familiare, equipaggiate con propulsori tra 1 e 2 l sia benzina che diesel. Gli ingombri esterni non hanno subito modifiche di rilevo rispetto alla serie precedente.
L'impianto di produzione europeo è quello di Saarlouis.
Struttura, meccanica e motori
È la prima auto di Ford basata sulla piattaforma C2, grazie ad esso l’auto ha aumentato la rigidità torsionale del 20% e gli attacchi delle sospensioni sono del 50% più rigidi per un miglior controllo e reattività, il passo è stato aumentato di 53 millimetri e gli sbalzi sono stati ridotti rispetto alla precedente generazione. La nuova Focus presenta un metodo innovativo per aumentare la rigidità della struttura posteriore: una schiuma estrusa viene inserita umida in una cavità del sottoscocca posteriore durante il processo di assemblaggio, che si asciuga e si espande con il calore del processo di essiccazione della vernice per fornire una rigidità laterale locale maggiore del 10% con un peso aggiuntivo minimo. La sospensione anteriore è del tipo MacPherson, quella posteriore varia in base al tipo di carrozzeria e alla potenza del motore: per tutte le motorizzazioni con carrozzeria station wagon e per i soli motori 1,5 EcoBoost e 2,0 EcoBlue per la 5 porte il retrotreno è un multilink a 3 bracci e mezzo, mentre la 5 porte con i motori 1,0 EcoBoost e 1,5 EcoBlue montano un più semplice e leggero ponte torcente derivato dalla settima generazione della Fiesta ST, ottimizzato utilizzando la stessa tecnologia brevettata da Ford che evita i cambiamenti di geometria del ponte stesso migliorando stabilità, agilità e reattività. Per i modelli a cinque porte dotati di sospensioni multilink è stata introdotta per la prima volta la tecnologia CCD di Ford, che ogni 2 millisecondi monitora le sospensioni, il corpo vettura, lo sterzo, la frenata e regola la risposta di smorzamento degli ammortizzatori per una qualità di guida maggiormente confortevole e dinamica. Il sistema CCD supporta anche la tecnologia Drive Mode, le modalità Normal, Sport ed Eco sono offerte per la prima volta su tutte le versioni di Focus, consentendo di regolare la risposta del pedale dell'acceleratore, il cambio automatico a otto rapporti, il servosterzo e il cruise control adattivo, il CCD offre in più anche le modalità di guida Comfort ed Eco-Comfort e regola di conseguenza il carattere delle sospensioni, tale sistema aiuta anche a ridurre l'impatto delle buche, rilevando il bordo di una buca e frenando l'ammortizzatore in modo che la ruota non cada all’interno, evitando di colpire duramente il lato opposto della buca, inoltre è in grado di regolare le sospensioni posteriori in modo che possano rispondere ancora più velocemente: basandosi attraverso un segnale proveniente dalla ruota anteriore può adattare l’ammortizzatore posteriore ben prima che la ruota raggiunga la buca. Diversi assetti sono disponibili in base all’allestimento: ST-Line con assetto ribassato di 10 millimetri, barre stabilizzatrici, molle e ammortizzatori specifici, Active con assetto rialzato di 30 millimetri e portamozzi sia anteriori che posteriori specifici. Migliorata l’aerodinamica che è stata portata ai vertici della categoria con un valore cx dichiarato di 0,273 per la 5 porte e 0,284 per la station wagon, alcune motorizzazioni sono dotate di griglia attiva che si chiude automaticamente per ridurre il coefficiente quando non è necessario raffreddare il radiatore. Lo sterzo ha un raggio di sterzata tra i marciapiedi di 11.0 m (cerchi da 16 e 17 pollici) o 11,6 m (cerchi da 18 pollici) con un rapporto di 14.3:1, la servoassistenza variabile è del tipo elettrica con Torque Steer Compensation. Tutti i cambi manuali sono a 6 rapporti mentre per alcune motorizzazioni è disponibile un nuovo cambio automatico con convertitore di coppia a 8 rapporti con Adaptive Shift Scheduling che ottimizza i tempi di cambiata rilevando la presenza di curve, lo stile di guida, le salite e le discese, l’Adaptive Shift Quality Control che valutando le informazioni relative al veicolo e allo stile di guida impostato aiuta a regolare la pressione della frizione per cambi marcia uniformi. L’impianto frenante prevede dischi anteriori ventilati e posteriori pieni, sistema antibloccaggio (ABS) con distribuzione elettronica della forza frenante (EBD), programma elettronico di stabilità (ESP) con Torque Vectoring Control, frenata di emergenza assistita (EBA), frenata di emergenza autonoma (AEB) inclusa nel Pre-Collision Assist con rilevamento pedoni. La distanza di frenata da 100 km/h è stata ridotta fino a 1 metro, il nuovo servofreno elettrico disponibile in determinati modelli aumenta la forza di azionamento del pedale al quale conferisce una sensazione più solida e consistente.
1,0 Ecoboost: motore a 3 cilindri in linea, è disponibile in tre varianti di potenza 85, 100, 125cv ed è dotato di tecnologia per la disattivazione di un cilindro, il picco di coppia è di 170 nm tranne per il 125cv che può arrivare per pochi secondi a 200 Nm grazie all’overboost. Questo motore ha il monoblocco in ghisa e testa in lega di alluminio con distribuzione a catena, doppio asse a camme in testa con 4 valvole per cilindro, fasatura variabile sia in aspirazione che in scarico. L’iniezione è diretta ad alta pressione a 250 bar con iniettori a 5 fori, la sovralimentazione è affidata a un nuovo tipo di turbocompressore con flusso radiale-assiale (RAXX) sviluppato da Continental. Allo scarico è presente un catallizatore ossidante e il filtro antiparticolato. Altre caratteristiche prevedono doppio circuito di raffreddamneto con pompa dell’acqua mossa dall’albero a camme e pompa dell'olio a portata variabile a controllo elettronico per diminuire il consumo di carburante, turbolenza del cilindro ottimizzata e compressione elevata per una combustione più efficiente, pistoni con fasce a basso attrito e raffreddati tramite galleria.
1,5 Ecoboost: motore a 3 cilindri in linea, è disponibile in due variati di potenza 150 e 182cv dotato di tecnologia per la disattivazione di un cilindro con un picco di coppia di 240 Nm a 1600gir/min. Monoblocco e testa sono in lega di alluminio con distribuzione a catena, doppio asse a camme in testa con 4 valvole per cilindro, fasatura variabile sia in aspirazione che in scarico. Sono presenti 6 iniettori, infatti questo motore è provvisto di doppia iniezione sia diretta con iniettori ad alta pressione a 6 fori sia indiretta con iniettori a bassa pressione. Il turbocompressore è sempre il RAXX della Continental così come allo scarico è montato un catallizzatore ossidante e il filtro antiparticolato. Altre caratteristiche prevedono un singolo circuito di raffreddamento e pompa dell'olio a portata variabile a due stadi, collettore di scarico integrato che migliora l'efficienza della combustione aiutando il motore a raggiungere la temperatura ottimale più velocemente e fornisce più coppia a bassi giri riducendo al minimo il turbo-lag.
1,5 EcoBlue: motore diesel a 4 cilindri in linea con potenza di 95 o 120 cv con un picco di coppia pari a 300 Nm. Monoblocco e testa sono in lega di alluminio, distribuzione a doppio asse a camme in testa e 4 valvole per cilindro con cinghia rinforzata in Kevlar a basso attrito sull’asse a camme primario mentre l’altro è mosso da catena. Iniezione common rail Bosch con iniettori a 8 fori e pressione di esercizio a 2000 bar, sovralimentazione mediante turbocompressore a bassa inerzia con controllo elettronico della geometria variabile e intercooler acqua-aria, ricircolo dei gas di scarico ad alta e bassa pressione, pompa dell'olio a portata variabile, collettore di aspirazione integrato nella testa.
2,0 Ecoblue: motore 4 cilindri in linea con potenza di 150 cv e picco di coppia pari a 370 Nm da 2000 a 2500 gir/mim. Questo è il primo motore diesel Ford ad avere i pistoni in acciaio per una minor dilatazione termica; inoltre il gomito è sfalsato di 10 mm che riduce al minimo il carico laterale del pistone, riducendo le forze di sfregamento contro le pareti del cilindro. Il monoblocco è in ghisa mentre la testa in alluminio, la distribuzione è a doppio asse a camme in testa e 4 valvole per cilindro, la cinghia è a bagno d’olio a basso attrito. L’iniezione è common rail sviluppata da Ford con iniettori piezo-elettrici a 8 fori con pressione di esercizio a 2200 bar. Sovralimentazione mediante turbocompressore a bassa inerzia con controllo elettronico della geometria variabile e intercooler acqua-aria, ricircolo dei gas di scarico ad alta e bassa pressione, sistema SCR per l'abbattimento degli ossidi di azoto e pompa dell'olio a portata variabile.
Motorizzazioni quarta serie
Modello | Motore | Cilindrata cm³ |
Potenza | Coppia max | Trasmissione | Consumo Km/l |
0–100 km/h (secondi) |
Velocità max (Km/h) |
Peso (kg) | Tipo Carrozzeria |
1.0 EcoBoost 85 CV | 3 cilindri in linea, Benzina | 999 | 63 kW (85CV) 4000-6000 giri/min | 170 Nm 1400-3500 giri/min | Manuale 6 marce | 20.8 | 13.5 | 177 | 1322 | 5 porte |
20.4 | 13.9 | 175 | 1383 | SW | ||||||
1.0 EcoBoost 100 CV | 3 cilindri in linea, Benzina | 999 | 74 kW (100CV) 4500-6000 giri/min | 170 Nm 1400-4000 giri/min | Manuale 6 marce | 20.4 | 12.1 | 186 | 1322 | 5 porte |
20.4 | 12.5 | 184 | 1383 | SW | ||||||
1.0 EcoBoost 125 CV | 3 cilindri in linea, Benzina | 999 | 92 kW (125CV) 6000 giri/min | 170 Nm (200 Nm in Overboost) 1400-4500 giri/min | Manuale 6 marce | 20.4 | 10 | 200 | 1322 | 5 porte |
20.4 | 10.3 | 198 | 1383 | SW | ||||||
Automatico 8 marce | 17.5 | 11.1 | 195 | 1371 | 5 porte | |||||
16.9 | 11.4 | 193 | 1431 | SW | ||||||
1.5 EcoBoost 150 CV | 3 cilindri in linea, Benzina | 1497 | 110 kW (150CV) 6000 giri/min | 240 Nm 1600 giri/min | Manuale 6 marce | 18.5 | 8.8 | 210 | 1369 | 5 porte |
17.8 | 9.0 | 208 | 1408 | SW | ||||||
Automatico 8 marce | 16.6 | 8.9 | 208 | 1404 | 5 porte | |||||
16.6 | 9.1 | 206 | 1445 | SW | ||||||
1.5 EcoBoost 182 CV | 3 cilindri in linea, Benzina | 1497 | 134 kW (182CV) 6000 giri/min | 240 Nm 1600 giri/min | Manuale 6 marce | 18.2 | 8.3 | 222 | 1369 | 5 porte |
17.8 | 8.5 | 220 | 1408 | SW | ||||||
1.5 EcoBlue 95 CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1500 | 70 kW (95CV) 3600 giri/min | 300 Nm 1750-2000 giri/min | Manuale 6 marce | 27.8 | 11.4 | 183 | 1363 | 5 porte |
26.3 | 11.8 | 181 | 1413 | SW | ||||||
1.5 EcoBlue 120 CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1500 | 88 kW (120CV) 3600 giri/min | 300 Nm 1750-2250 giri/min | Manuale 6 marce | 27.8 | 10 | 196 | 1363 | 5 porte |
26.3 | 10.3 | 194 | 1413 | SW | ||||||
Automatico 8 marce | 23.2 | 10.2 | 193 | 1394 | 5 porte | |||||
21.7 | 10.5 | 191 | 1454 | SW | ||||||
2.0 EcoBlue 150CV | 4 cilindri in linea, Diesel | 1996 | 110 kW (150CV) 3500 giri/min | 370 Nm 2000-2500 giri/min | Manuale 6 marce | 22.7 | 8.5 | 210 | 1493 | 5 porte |
21.7 | 8.7 | 208 | 1553 | SW | ||||||
Automatico 8 marce | 22.2 | 9.3 | 207 | 1518 | 5 porte | |||||
21.7 | 9.5 | 205 | 1559 | SW |
Ford Focus Americana
Prima serie
Focus America I | |
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Descrizione generale | |
Versioni | Berlina |
Anni di produzione | dal 2000 al 2007 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 4270 mm |
Larghezza | 1694 mm |
Altezza | 1430 mm |
La Focus venne venduta anche in America a partire dal 2000 con motorizzazioni più potenti e nelle versioni sedan 4 porte e SW.
Dopo il 2005, la versione americana venne venduta negli USA, in Canada, in Messico e in altri stati latino-americani, mentre la nuova versione europea era già disponibile. La Focus 2 rimpiazzò la Focus Americana nel mercato messicano a partire dai primi mesi del 2007. La Focus è la più piccola delle berline Ford.
Seconda serie
La Focus è stata completamente riprogettata nel 2008 includendo la griglia anteriore cromata come le altre Ford americane. È stata presentata al North American International Auto Show.
Per la prima volta verrà venduta una due porte con carrozzeria coupe, assieme alla berlina a 4 porte.
Anche gli interni sono stati completamente ridisegnati, caratterizzati da un display nella parte superiore del cruscotto che indica le informazioni della radio.
Il 2.3 litri Duratec è stato eliminato, lasciando solamente il 2.0 litri per migliorare i consumi. Il telaio è stato alleggerito e irrobustito.
Note
- ^ Top ten mondiale - Le auto più vendute nel 2012, su quattroruote.it, 9 aprile 2013. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ a b Test Euro NCAP del 1999, su euroncap.com. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ a b Test Euro NCAP del 2004, su euroncap.com. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ Ford Focus coupé-cabriolet, su motorbox.com, 23 febbraio 2006. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ Ford Focus, su omniauto.it, 27 novembre 2007. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ Ford Focus ST, su omniauto.it, 20 novembre 2005. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ Ford Focus ancora più "Kinetic", su quattroruote.it, 13 settembre 2007. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ Ford Focus EcoNetic: la nostra prova su strada, su autoblog.it, 10 marzo 2010. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- ^ automobilismo.it, http://www.automobilismo.it/ford-focus-rs-2009-5-trasmissione-e-sospensioni-auto-1952 .
- ^ Ford Focus RS (2009) CAR test review, su carmagazine.co.uk. URL consultato il 15 luglio 2016.
- ^ Ford Focus RS500: i dati tecnici, su Autoblog.it. URL consultato il 15 luglio 2016.
- ^ Ford Focus RS500, "bestia nera", su alvolante.it. URL consultato il 16 luglio 2016.
- ^ Test Euro NCAP del 2012, su euroncap.com. URL consultato il 23 dicembre 2017.
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- ^ Nuova Ford Focus: l'ultimo teaser prima del reveal, su autoblog.it, 10 aprile 2018. URL consultato il 18 giugno 2018.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ford Focus
Collegamenti esterni
- La Focus sul sito ufficiale, su ford.it. URL consultato il 23 dicembre 2017.
- La Focus C-MAX sul sito ufficiale, su ford.it. URL consultato il 23 dicembre 2017.