Alex Caffi

pilota automobilistico italiano
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo hockeista su ghiaccio nato nel 1990, vedi Alex Caffi (hockeista su ghiaccio).

Alessandro Caffi, detto Alex (Rovato, 18 marzo 1964), è un pilota automobilistico italiano che ha gareggiato anche in Formula 1, ottenendo come miglior risultato un 4º posto al Gran Premio di Monaco 1989.

Alex Caffi
Caffi al Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1991
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Automobilismo
CategoriaFormula 4, Formula Fiat Abarth, Formula 3, Formula 1, IMSA
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio7 settembre 1986
Stagioni1986-1992
ScuderieOsella 1986-1987
Scuderia Italia 1988-1989
Footwork 1990
Arrows 1991
Andrea Moda 1992
Miglior risultato finale16º (1990)
GP disputati77 (56 partenze)
Punti ottenuti6
 

Carriera

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Le formule minori

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Figlio del pilota Angelo Caffi[1], dopo l'esordio nei kart, nel 1980 passò alla Formula 4 e alla Formula Fiat Abarth. Nel 1984 giunse alla Formula 3, di cui diventò campione europeo l'anno successivo.

Formula 1

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Nel 1986 esordì in Formula 1 con la Osella al Gran Premio d'Italia, qualificandosi ventisettesimo e chiudendo undicesimo in gara.

Con la stessa scuderia disputò poi l'intera stagione 1987, annata deludente con il pilota costretto dalla poca affidabilità della vettura a ben tredici abbandoni.

Scuderia Italia

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Caffi su Dallara 189 della Scuderia Italia al Gran Premio del Belgio 1989

Nei due anni successivi corse con le Dallara iscritte dalla Scuderia Italia. Nella stagione 1988, dopo essere stato costretto a partecipare alla prima gara con una vettura di Formula 3000 per ritardi del team nella creazione della nuova vettura[2], ottenne come massimo risultato un settimo posto nel Gran Premio del Portogallo, mentre nel 1989 conquistò i primi punti della carriera, giungendo quarto al Gran Premio di Monaco e sesto nel Gran Premio del Canada. Nel Gran Premio degli Stati Uniti di quell'anno avrebbe potuto conquistare un podio se non fosse stato tamponato dal doppiato compagno di squadra Andrea De Cesaris. Nel Gran Premio d'Ungheria riuscì addirittura a conquistare la terza posizione nella griglia di partenza, ma terminò la gara solo al settimo posto.

1990

Nel 1990 Caffi passò alla Arrows (ora Footwork). La stagione fu relativamente buona: l'italiano infatti non sfigurò per niente nel confronto col più esperto compagno di squadra Michele Alboreto, dimostrandosi spesso e volentieri più veloce sia in qualifica che in gara. Concluse molte gare ed ottenne, come miglior risultato, un 5º posto nel Gran Premio di Monte Carlo che gli valse 2 punti, che furono anche gli unici raccolti dalla squadra quell'anno. Per contratto dovette alternarsi con Bernd Schneider in 2 Gran Premi, ma venne comunque confermato per la stagione successiva sempre a fianco di Michele Alboreto.

1991

La stagione 1991 andò molto male per il pilota: infatti non si qualificò nelle prime 4 gare delle stagione riuscì a prendere parte a sole 2 gare. Inoltre, a Monte Carlo fu vittima di un brutto incidente durante le prove che lo costrinse a saltare 4 gare. Il Gran Premio d'Australia 1991 rappresenta la sua ultima apparizione in F1.

Andrea Moda

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Infatti l'anno successivo fu ingaggiato insieme ad Enrico Bertaggia come pilota dalla Andrea Moda Formula, ma l'iscrizione della scuderia al Gran Premio del Sudafrica fu rifiutata e nel successivo Gran Premio del Messico la squadra si presentò ma non corse, evento dopo il quale le tensioni tra piloti e scuderia portarono al licenziamento di questi ultimi.

Dopo la Formula 1

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A partire dal 1992 Caffi si è dedicato alle Sport prototipi in Europa (FIA Sportscar) e in America (IMSA, American Le Mans Series), e alle Granturismo, vincendo il Campionato francese GT nel 2002 con una Ferrari 360 Modena GT ed il campionato italiano GT2 nel 2006 al volante di una Ferrari F430 GTC. Ha partecipato inoltre a varie edizioni della 24 Ore di Le Mans in particolare nel 1999 dove ha concluso al sesto posto assoluto, nel 2004 e nel 2007 concluse entrambe con un ritiro.

Nel 2016 è tornato dopo 25 anni alla guida di una vettura di Formula Uno, vincendo il Monaco Grand Prix Historique al volante di una Ensign N176[3].

Nel corso dello stesso anno ha fondato la scuderia che porta il suo nome, la Alex Caffi Motorsport, attualmente attiva nel campionato NASCAR Whelen Euro Series.

Risultati sportivi

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Risultati completi in Formula 1

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1986 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Osella FA1F NC 0
1987 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Osella FA1G[4] e FA1I Rit 12 Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit NQ Rit Rit NQ 0
1988 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Scuderia Italia 3087[5] e 188 NPQ Rit Rit Rit NPQ 8 12 11 15 Rit 8 Rit 7 10 Rit Rit 0
1989 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Scuderia Italia 189 NPQ 7 4 13 Rit 6 Rit NPQ Rit 7 Rit 11 Rit Rit 9 Rit 4 19º
1990 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Arrows A11B Rit NQ 5 8 NQ Rit 7 9 9 10 9 13 9 NQ 2 16º
1991 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Footwork A11C e FA12 NQ NQ NQ NQ INF INF INF INF NPQ NPQ NQ NPQ NPQ NPQ 10 15 0
1992 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Andrea Moda C4B ES NA 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

Onorificenze

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«Campione Europeo Formula Tre (Coppa Europa)»
— Roma, 1985[6].
  1. ^ È mancato Angelo Caffi, su abarth-fans.it, 8 novembre 2011. URL consultato il 6 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  2. ^ Carlo Marincovich, Nell'ingorgo di Rio, in La Repubblica, 1º aprile 1988. URL consultato il 7 giugno 2018.
  3. ^ Beatrice Frangione, 10° Grand Prix Historique de Monaco, in FormulaPassion.it, 19 maggio 2016. URL consultato il 7 giugno 2018.
  4. ^ solo nel GP di Francia
  5. ^ solo nel GP del Brasile
  6. ^ Benemerenze sportive di Alessandro Caffi, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 7 giugno 2018.

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Collegamenti esterni

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