Aplasia
termine medico con cui si indica il mancato sviluppo di un tessuto o di un organo
Aplasia, dal greco a- (privo) plésein (formare), è il termine con cui si indica il mancato sviluppo di un tessuto o di un organo. Talvolta il termine viene usato in maniera erronea per indicare la completa assenza di un organo, ma in questo caso è più corretto parlare di agenesia.
Aplasie in ematologia
modificaIn particolare nell'ematologia il termine identifica l'insufficiente sviluppo cellulare:
- Aplasia pura delle emazie
- Aplasia midollare
- Aplasia pura della serie bianca e della serie rossa, caratteristica quest'ultima delle malattie croniche del rene[1]
- Aplasia venosa[2]
Aplasia cutis congenita
modificaL'aplasia cutis congenita è una forma particolare di aplasia dove si mostra l'assenza di un'area della pelle (si verifica soprattutto nel cuoio capelluto), di carattere genetico risulta un elemento diagnostico della sindrome Adams-Oliver.[3]
Note
modifica- ^ Luraschi A, Montanara S, Fedeli P, Buscaglia P, Fossati O, Cozzi S, Castello A., Pure red cell aplasia in patient affected by myelodisplastic syndrome treated with R-Epo, in Recenti Prog Med., vol. 99, maggio 2008, pp. 255-257.
- ^ LE MALFORMAZIONI VASCOLARI CONGENITE (PDF), su domenicoricci.it.
- ^ Bılgıner B, Onal MB, Bahadir S, Akalan N., Aplasia Cutis Congenita of the Scalp, Skull and Dura Associated with Adams-Oliver Syndrome., in Turk Neurosurg., vol. 18, 2008.
Bibliografia
modifica- Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
- Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.
Voci correlate
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