Aschaffenburg
Aschaffenburg è una città extracircondariale della Baviera, in Germania. È situata sulla riva destra del Meno presso la confluenza con lo stretto fiume Aschaff, ai piedi dello Spessart. La città è chiamata "la Nizza bavarese" per il suo clima mite. È pure nota come Tor zum Spessart (porta per lo Spessart). Anche se Aschaffenburg appartiene alla Baviera, gli abitanti sono fieri delle loro origini, e non si sentono bavaresi. La città fece parte lungamente dell'Elettorato di Magonza.
Aschaffenburg Città extracircondariale | |
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Localizzazione | |
Stato | Germania |
Land | Baviera |
Distretto | Bassa Franconia |
Circondario | Non presente |
Territorio | |
Coordinate | 49°58′32.7″N 9°08′52.08″E |
Altitudine | 133 m s.l.m. |
Superficie | 62,45 km² |
Abitanti | 72 918[1] (31-12-2023) |
Densità | 1 167,62 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 63701–63743 |
Prefisso | 06021 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice Destatis | 09 6 61 000 |
Targa | AB |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaAschaffenburg, chiamata nel Medio Evo Ascapha o Ascaphaburc, era in origine una colonia romana: le legioni romane avevano qui degli accampamenti e sulle rovine del castrum i maestri di palazzo franchi costruirono un castello. Nel VII secolo, la Cosmografia ravennate menziona due insediamenti nella regione: Uburzis (Würzburg) e Ascapha (Aschaffenburg).[2]
San Bonifacio di Magonza eresse una cappella a san Martino di Tours e fondò un monastero benedettino. Un ponte di pietra sul Meno fu costruito dall'arcivescovo di Magonza Villigiso (Willigis) nel 989. L'arcivescovo Adalberto I di Magonza fortificò il centro abitato nel 1122; nel 1144 Aschaffenburg ottenne il diritto ad avere un mercato e nel 1161 l'arcivescovo Enrico III di Virneburg le concesse il privilegio di città.[3]
La città fu teatro della Guerra dei trent'anni, e fu presa più volte dalle diverse coalizioni belligeranti, entrando anche a far parte della Corona di Svezia (1631-1634).
Già parte dell'elettorato di Magonza, nel 1803 fu elevata a principato autonomo e dal 1806 al 1814 governata dall'arcivescovo Karl Theodor Anton Maria von Dalberg. Nel 1810 assunse il nome di granducato di Francoforte e nel 1814 passò alla Baviera.
Tra il 1842 e il 1849 il re Luigi I di Baviera fece costruire ad ovest della città un museo dell'antichità, il Pompejanum, chiamato così per essere un'imitazione della casa di Castore e Polluce a Pompei.
Nel 1904 fu aperta la prima scuola di guida della Germania.
Durante la seconda guerra mondiale la città fu seriamente danneggiata e molti dei monumenti oggi visibili sono ricostruzioni del dopoguerra.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaPrincipali monumenti cittadini sono:
- il castello Johannisburg, costruito (1605 - 1619) dall'arcivescovo Schweikard von Kronberg, che contiene una biblioteca con incunaboli, una collezione di incisioni e pitture;
- la Stiftskirche, cattedrale votata ai santi Pietro e Alessandro, fondata nel 974 da Ottone di Baviera, e ingrandita nel XIII secolo, dove si conserva una tavola di Matthias Grünewald;
- palazzo Schönbusch, alle porte della città, con un parco di 200 ettari;
- il Pompejanum, ricostruzione di un immobile di Pompei.
Galleria d'immagini
modifica-
Il Castello di Johannisburg
-
Il Palazzo Schönbusch visto dal parco
-
il Pompejanum
Amministrazione
modificaGemellaggi
modificaAschaffenburg è gemellata con:
- Perth, dal 1956
- Saint-Germain-en-Laye, dal 1975
- Miskolc, dal 1996
Note
modifica- ^ Ente statistico della Baviera - Dati sulla popolazione
- ^ (DE) Werner Dettelbacher, Franken - Kunst, Geschichte und Landschaft, Dumont Verlag, 1974, ISBN 3-7701-0746-2.
- ^ (DE) Heinrich Gottfried Gengler: Regesten und Urkunden zur Verfassungs- und Rechtsgeschichte, Erlangen 1963, S. 60–61; siehe auch S. 966.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aschaffenburg
Collegamenti esterni
modifica- sito ufficiale, su aschaffenburg.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 312798115 · SBN RMGL000186 · CERL cnl00015993 · LCCN (EN) n80079456 · GND (DE) 4003191-3 · BNF (FR) cb14612915z (data) · J9U (EN, HE) 987007552607305171 |
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