Atti di Perpetua e Felicita

Gli Atti di Perpetua e Felicita (latino: Acta Perpetuae et Felicitatis; composto nel 203 circa) sono un resoconto di testimoni oculari della morte di Perpetua e Felicita (oltre ai loro compagni Saturo, Saturnino, Revocato e Secondino), due donne cristiane messe a morte a Cartagine il 7 marzo 203; parte dei racconti sono opera di Tertulliano, ma alcuni capitoli sono i diari di Perpetua stessa. Si tratterebbe di uno dei primi scritti realizzati da una donna nel mondo antico. Il testo presenta due temi inediti nel mondo classico: la reale condizione delle carceri e le necessità di una madre che deve allattare il bambino in tale luogo.[1]

Atti di Perpetua e Felicita
Titolo originalePassio Perpetuae et Felicitatis
Altri titoliActa Perpetuae et Felicitatis
Santa Perpetua
AutoreAnonimo
1ª ed. originaledopo il 203
Generecommentario
Lingua originalelatino

Di questi Atti si sono conservate due edizioni, una in latino e l'altra in greco.

Gli Atti, una delle pagine migliori dell'antica letteratura cristiana, sono composti da tre parti:

  • i capitoli 3-10 sono tratti dai diari autografi di Perpetua;
  • i capitoli 11 e 13 furono scritti da Saturo;
  • restanti capitoli (1-2, 12, 14-21) furono composti da un terzo autore, testimone oculare dei fatti, che alcuni studiosi identificano con Tertulliano.[2]

Questa opera ebbe un tale successo che due secoli dopo i fatti Agostino d'Ippona volle avvertire i propri lettori di non avere per gli Atti la stessa considerazione che avevano per le scritture.[3]

L'edizione in lingua latina fu scoperta da Luca Olstenio e pubblicata da Pierre Poussines nel 1663. Nel 1890 Rendel Harris scoprì un altro resoconto scritto in greco, che pubblicò in collaborazione con Seth Gifford.

  1. ^ Perpetua e Felicita. Il racconto dell’oscurità del carcere con gli occhi di una giovane madre, su www.avvenire.it, 7 marzo 2023. URL consultato il 31 maggio 2024.
  2. ^ J. Quasten, Patrology, volume 1, p. 181, citato in Kirby.
  3. ^ Agostino, De anima et eius origine I, 10, 12

Bibliografia

modifica