Bozza:Proteste siciliane del 2012

Le proteste in Sicilia del gennaio 2012 hanno segnato un breve periodo di crisi che colpì il territorio siciliano. Furono una serie di mobilitazioni civili che causarono il blocco dell'economia della regione tra il 16 e il 21 di gennaio del 2012.

Le ragioni delle proteste

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Il blocco si originò a causa dell'incremento elevato e repentino dei prezzi del carburante. Essendo esso aumentato del 40% rispetto all'anno precedente, le proteste hanno rapidamente avuto l’appoggio degli operatori d'altri settori dell'economia siciliana e della popolazione dell'isola, includendo i commercianti, gli studenti, e i disoccupati.

Quest'evento è legato, per via dell'aumento del prezzo del caburante, alla crisi del debito sovrano europeo e la crisi economica del 2008-2012.[1]

Gli organizzatori

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Il Comitato Forza d'Urto è il nome del gruppo politico che ha organizzato le proteste con il nome in codice "Operazione Vespri Siciliani", che ha bloccato per cinque giorni le principali strade del Sicilia.[2]

Sostenitori delle proteste furono il Movimento dei Forconi, un'associazione di pastori e agricoltori, e l'AIAS. Inoltre diversi studenti siciliani appoggiarono il blocco.[2]

I membri delle organizzazioni di estrema destra e di estrema sinistra si unirono agli scioperi e le proteste.[senza fonte]

L'Operazione Vespri Siciliani e il blocco della Sicilia

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Il 16 gennaio la città di Catania è stata paralizzata dai blocchi stradali, rimanendo senza benzina, senza prodotti nei supermercati e senza giornali nei chioschi di stampa. Il nome è un riferimento ai Vespri siciliani, la vittoriosa ribellione del XIII secolo contro la dominazione degli Angioini. Il blocco è incominciato lo stesso giorno, quando le strade, le autostrade e i porti più importanti della Sicilia sono stati bloccati. Le raffinerie siciliane, che producono il 42% della produzione italiana di carburante erano un obiettivo strategico dei manifestanti. Infatti, in pochi giorni, nell'isola è iniziato a registrarsi scarsità di carburante.[3] Il 19 gennaio, una delegazione di manifestanti dell'AIAS si incontrò con il capo del governo siciliano, Raffaele Lombardo, che ha detto: "Spero che il blocco finisca. Quest'iniziativa ha cominciato a creare problemi gravi per la popolazione"[senza fonte].

Il 20 di gennaio, vari eventi a Palermo, Gela, Agrigento e altre città siciliane hanno avuto come protagonisti gli agricoltori, i camionisti , i commercianti e gli studenti ( che si unirono alla protesta per solidarietà).[senza fonte]A Palermo, alcuni studenti hanno bruciato la bandiera tricolore: "È un simbolo dello Stato italiano, che con le sue manovre finanziarie di lacrime e sangue, e con l'aumento esponenziale delle imposte e il costo di vita, sta riducendo la popolazione alla povertà". A Gela il sindaco Angelo Fasulo del Partito Democratico ha costretto tutte le imprese a chiudere dalle 09:00 alle 12:30. L'ordine è stato emesso "per un senso di solidarietà e per evitare gravi problemi d'ordine pubblico e sicurezza". L'AIAS ha sospeso lo sciopero il 21 di gennaio ma il Movimento dei Forconi e Forza d’urto hanno deciso di continuare le proteste a tempo indeterminato.

Ci furono blocchi nei giorni successivi fuori Sicilia, nella vicina Calabria, e a Pescara e in Piemonte.

Il 24 gennaio, ad Asti, durante il blocco del movimento dei Forconi, un camionista ha investito un manifestante partecipante al blocco uccidendolo sul colpo[4].

Il blocco ha avuto anche un impatto negativo nell'economia della vicina Malta.[5]

  1. ^ (IT) Felice Cavallaro, Sicilia bloccata dal «Movimento dei Forconi», su Corriere della Sera (a cura di), corriere.it.
  2. ^ a b (IT) Giovanni Iozzia, E’ nata “Forza d’Urto” (PDF) [collegamento interrotto], su forzadurto.org, Comitato Forza d'Urto.
  3. ^ The Pitchforks Movement in Sicily, su strugglesinitaly.wordpress.com, Struggles in Italy.
  4. ^ Rivolta dei Tir: ci scappa il morto, su www.alvolante.it. URL consultato il 5 settembre 2024.
  5. ^ Matthew Xuereb, Truckers caught in Sicily blockade, su timesofmalta.com, Times of Malta.

Voci correlate

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