Cappella nella Casa dello Studente A. Zanussi

La cappella nella Casa dello Studente A. Zanussi si trova in via Concordia n.7 Pordenone.

Cappella nella Casa dello Studente A. Zanussi
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàPordenone
ReligioneCristiana cattolica di rito romano
Diocesi Concordia-Pordenone
Consacrazione1969
FondatoreAntonio Zanussi
ArchitettoGlauco Gresleri, Silvano Varnier

Il progetto è di Glauco Gresleri e Silvano Varnier del 1969; è stato commissionato dalla Casa dello Studente e finanziato dall'industriale Lino Zanussi.

L'architettura fa parte di un ampio contributo del duo di architetti nella qualifica del moderno della città di Pordenone. Oltre a questa nel decennio tra il 1969 e il 1979 essi progettarono anche Residenze del 1969; Industria ceramica Galvani e Centro commerciale del 1970; Scuola superiore Mattiussi del 1971; Casa plurifamiliare del 1971; Chiesa di S. Francesco del 1972; Piscina Comunale del 1977; Quartiere S. Vito I.A.C.P. del 1978[1][2].

L'insieme di queste opere si evolve contemporaneamente sui molteplici campi tipologici raccogliendo le commesse da privati, dalla amministrazione pubblica e da enti religiosi.

La cappella nella Casa dello Studente A. Zanussi è stata oggetto di numerose pubblicazioni[3][4][5][6][7][8][9][10], in modo particolare del monaco benedettino belga Frédéric Debuyst[11], rinomato esperto del rapporto tra liturgia ed architettura nella contemporaneità.

Tra il 1981 ed il 1986 l'opera è stata presentata nella mostra internazionale Gresleri-Varnier: Costruire l’architettura che ha toccato le città di Innsbruck 1981, Graz 1982, Monaco di Baviera 1982, Vienna 1982, Villa Reale di Monza e Galleria Sagittaria di Pordenone[12] 1983, Losanna 1984, Amsterdam 1985, Bruxelles 1985, Lexington (Kentucky) 1986, Albuquerque 1986.

Nel 2015 la cappella è stata pubblicata con propria scheda descrittiva, assieme ad altre nove opere di Gresleri, negli Annali della Accademia dei Virtuosi al Pantheon con un saggio di accompagnamento[13].

Descrizione

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Ricavata in un locale inutilizzato al piano seminterrato della Casa dello Studente di Pordenone, la cappella è stata voluta dal responsabile della casa don Luciano Padovese.

L’accesso alla cappella è stato organizzato sia dall’interno della Casa che dall’esterno attraverso due distinti ambiti di filtro d’impianto pressoché quadrato. E tra i due ambiti si apre la cappella che è ribassata di un gradino nell'area di altare e sedute.

Questa marcatura del luogo di raccoglimento vero e proprio è supportato anche da altre caratterizzazioni:

- la luce, che è condotta all’interno da fessure sottilissime per negare il rapporto visivo con l’esterno;

- l’astrazione dei colori: il bianco brillante delle pareti ed il nero della moquette di pelo di capra e cinghiale, il cui contrasto è appena ammorbidito dal colore naturale del legno di massello di altare e panca;

- e la panca, che costituita da un unico elemento a ferro di cavallo attorno all’altare obbliga i partecipanti ad una distanza così prossima alla funzione sacramentale da accentuarne l'effetto partecipativo[14][15].

  1. ^ Giuseppe Samonà e Adriano Cornoldi, Glauco Gresleri e Silvano Varnier _ Costruire l'Architettura, Milano, Electa, 1981.
  2. ^ Moreno Baccichet, Andrea Catto, Paolo Tomasella (a cura di), Pordenone Novecento - Guida alle Architetture, Giavedoni Editore, 2016.
  3. ^ Frédérich Debuyst, La problématique de l'autel aujourd'hui. Situation, structure, décoration, in Arte cristiana, n. 753, Milano, Scuola Beato Angelico, novembre-dicembre 1992, pp. 482-483.
  4. ^ AA. VV., Permanenza di una architettura specificamente liturgica da Guardini ai nostri giorni _ di Frédéric Debuyst, in Architettura e spazio sacro nella modernità - Biennale di Venezia, Milano, Abitare Segesta Cataloghi, 1992, p. 56.
  5. ^ Glauco Gresleri, La chiesa edificio e il suo stato dell'arte, in Costruire in laterizio, n. 32, marzo-aprile 1993, pp. 108-109.
    «Padre Frédéric Debuyst [...] ne ha tracciato un profilo critico di alta maestria, [...] : <<[...] Rigore temperato dalla morbidezza del tappeto che copre il suolo, dalla presenza fraterna degli oggetti che vi si trovano: l'altare, e forse l'ammirevole panca di legno che lo circonda, tratto di genio che contemporaneamente polarizza, attualizza e simbolizza tutto il significato comunitario, pasquale, eucaristico, di questo spazio. E' evidente che in questo luogo così intenso e tuttavia così semplice [...] ogni oggetto acquista una importanza particolare. Sull'altare e fuori dell'altare esso dovrà essere discreto e perfetto, anch'esso rigoroso, personale, fraterno. Tuttavia l'essenziale, in questo spazio, è e resta il cerchio stesso delle persone, delle facce. [...] Ogni scelta, ogni dettaglio è in sua funzione e alla fine si annulla davanti ad esso con mirabile rispetto. Possiamo dire che in questo pudore, in questo riserbo, tocchiamo l'essenza stessa del clima cristiano. Partendo da ciò, i riti possono ritornare a quello che erano all'origine: una trasposizione nel contempo semplicissima e infinitamente profonda dei gesti dell'ospitalità, un modo pienamente religioso e, insieme, pienamente umano di spartire ciò che si ha e che si è - a imitazione del Signore. >>»
  6. ^ Crispino Valenziano, Architetti di chiese, L'epos, Palermo, 1995.
    «La cappella nella casa degli studenti che G. Gresleri e S. Varnier progettarono ed eseguirono a Pordenone nel 1969, ingiustamente scambiata a modulo di nuova chiesa, è stata giustamente apprezzata: essa a me pare, qual è, un modello di cappella, e modello suggestivo per le cappelle feriali d'una chiesa.»
  7. ^ Frédéric Debuyst, La chapelle de la Casa dello studente Pordenone (Vénétie) _ Architectes: Glauco Gresleri et Silvano Varnier (1972), in Dix petites églises pour aujourd'hui, Ottignies, de Saint-André, 1999, pp. 39-42.
  8. ^ Frédéric Debuys, Il Luogo Cristiano _ Pordenone, in Maria Antonietta Crippa (a cura di), Il Genius Loci Cristiano, collana L'Architettura e l'Ideale, Milano, Sinai Edizioni, 2000, pp. 42-43.
    «La descrive così il professore di teologia e di filosofia Frédéric Debuys: <<Il suo "genio del luogo" sembra contrassegnato dalla grande flessibilità dei due camminamenti di accesso (l'uno procedente dall'interno della casa e l'altro dall'esterno) e soprattutto dalla individuazione efficace del centro e dell'altare. Attorno a questo è collocato un banco di legno e questo è sufficiente per demarcare e umanizzare tutto lo spazio. Anche qui, come a Melk o a Rothenfels, non si fa uso di alcun elemento decorativo. L'involucro geometrico è informato al rigore (ma non alla durezza) ed è totalmente bianco. Sembra esistere soltanto per la piccola comunità che vi si riunisce.>>»
  9. ^ Frédérich Debuyst, Osservatori Stranieri, in AA.VV. (a cura di), Chiesa e Quartiere – Storia di una rivista e di un movimento per l’architettura a Bologna, Bologna, Editrice Compositori, 2004, p. 173.
    «Un luogo come questo riassume, da solo, un movimento intero l'opera di una vita. Risale agli inizi degli anni Settanta ma rimane di una poesia e di un rigore incorruttibili. [...]. E' questa immagine che le persone presenti, anzitutto gli studenti di architettura - spesso poco addentro ai misteri della liturgia - portano con sé: una traccia profonda che non dimenticheranno»
  10. ^ Frédéric Debuyst, Architecture et liturgie au vingtieme siècle, in G. Della Longa, A. Marchesi, M. Valdinoci, W. Zahner (a cura di), 2008 Architettura e Liturgia nel Novecento - Esperienze europee a confronto n. 4 - Atti del Convegno Internazionale Venezia 26-27 ottobre 2006, Stella Edizioni, 2008, p. 56.
  11. ^ Il Movimento Liturgico in Europa e la sua architettura, su researchgate.net.
  12. ^ Luciano Padovese, Le opere di Gresleri e di Varnier _ Costruire l'architettura, in Il Popolo, n. 39, domenica 2 ottobre 1983, p. 3.
  13. ^ Glauco Gresleri - Entelechia-Dallo spazio architettonico allo spazio liturgico, in Annali della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon, collana Rivista di Arti e Lettere fondata nel 2000 da Vitaliano Tiberia, Scripta Manent Edizioni, 2015, pp. 129-142.
  14. ^ Cronaca di un piccolo progetto, in Chiesa Oggi - architettura e comunicazione, n. 5, Milano, Di Baio Editore, 1993.
    «Di colpo ho l'intuizione dell'invenzione progettuale; il modo con cui "costituire" l'assemblea dando significazione proprio all'atto del "radunarsi insieme" e insieme celebrare ... Immagino l'evento ... chiedo di radunarci e di seguirmi in fila indiana. Componiamo così il primo dei gesti d'architettura che è l'ingredere, [...]. Ci muoviamo penetrando verso il fondo e facendo un giro come di serpente che tenda a chiudere l'anello del proprio corpo. A metà dello spazio ... mi fermo e, preso dalla significazione gestuale, alzo le braccia ... gli altri che erano indietro lungo il percorso mi si trovano parzialmente di fronte, voltati verso di me e mi guardano. Con intuizione indico davanti a me che lì sarà l'altare e dietro loro una panca bassa ... e l'incredibile storia dell'assemblea cristiana è, di colpo, presente e visibile in tutti. [...]»
  15. ^ (ES) Glauco Gresleri, Capilla de la casa del estudiante, in Ara _ arte religioso actual, n. 30, Madrid, ottobre-dicembre 1971, pp. 156-158.
    «<<Sin necesidad de ordenaciones disciplinares, espontáneamente se organiza un pequeño cortejo que va situando a cada uno en el puesto más apropiado e su partecipatión activa en el acto. El presidente de la asamblea, el ministro del culto, dará la nota dominante en esa trasformación de espacio y la pequeña comunidad inicia asì una celebración intensamente vivida y pronto el espacio se torna inefable y trascendente …>>.»

Bibliografia

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  • 1971 Ara arte religioso actual n.30, Madrid, Spagna, ottobre-dicembre, 156-158, Codice SBN UBO4582189;
  • 1972 Kunst und kirke n.3, Vienna, Austria, p. 137;
  • Giuseppe Samonà e Adriano Cornoldi, Glauco Gresleri e Silvano Varnier - Costruire l’architettura, Milano, Electa, 1981, p. 161, OCLC 875167789.
  • Giancarlo Rosa e Ludovico Quaroni (a cura di), Glauco Gresleri - L'ordine del progetto, Roma, Edizioni Kappa, 1988, p. 149, ISBN 9788878900059.
  • AA.VV, Progettare lo spazio del sacro, Verona, Ente Fiere di Verona, 1990, p. 95.
  • 1992 Arte Cristiana n. 753 articolo di Frédéric Debuyst, novembre-dicembre, pagg. 482-483;
  • 1992 Architettura e spazio sacro nella modernità, Biennale di Venezia di AA.VV., presentazione di Paolo Portoghesi e testo di Frédéric Debuyst, Editrice Abitare spa, Milano, pag. 56;
  • 1993 Costruire in laterizio n.32, Editoriale PEG S.p.A., marzo-aprile, pagg. 108-109;
  • Crispino Valenziano, Architetti di chiese, Palermo, L'epos società editrice, 1995, p. 293, ISBN 9788810430064.
  • 1996 Chiese, città, comunità, Fiere Internazionali di Bologna, Litografia Faenza (RA), ottobre, pagg. 222-223;
  • 1997 Le gènie chrétien du lieu di Frédéric Debuyst, Les Editions DU Cerf, Parigi, Francia, pagg. 65-66, 83;
    • edizione italiana Il genius loci cristiano del testo di Frédéric Debuyst, Sinai edizioni, pagg. 42-43;
  • 1999 Architettura e spazio sacro nella modernità di Frédéric Debuyst, Publications de Saint-André - Alléé de Clerlande n.1, Ottignies, pagg. 39-42;
  • 2003 Chiese - arte, architettura, liturgia dal 1920 al 2000 di Frédéric Debuyst, Silvana Editoriale, pagg. 41-42;
  • Glauco Gresleri e Giuliano Gresleri, Chiesa e Quartiere – Storia di una rivista e di un movimento per l’architettura a Bologna, Bologna, Editrice Compositori, 2004, ISBN 9788877943927, OCLC 799156844.
  • A. Marchesi, M. Valdinoci e W. Zahner, L'architettura di chiese in Belgio nel ventesimo secolo di Frédéric Debuyst, in G. Della Longa (a cura di), Architettura e Liturgia nel Novecento - Esperienze europee a confronto n. 4, Rovereto, Stella, 2008, p. 56, OCLC 799573197.
  • 2015 Annali della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon XIV/2014, Scripta Manent Edizioni, Città del Vaticano, pag. 140;

Collegamenti esterni

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