Chiesa cattolica in Bosnia ed Erzegovina
La Chiesa cattolica in Bosnia ed Erzegovina è parte della Chiesa cattolica universale, sotto la guida spirituale del Papa e della Santa Sede.
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Cattedrale del Sacro Cuore di Gesù (Sarajevo) | |||
Anno | 2022[1] | ||
Cristiani | 45,94%[1] | ||
Cattolici | 15,19%[1] | ||
Popolazione | 3.249.317[1] | ||
Parrocchie | 304 | ||
Presbiteri | 624 | ||
Seminaristi | 120 | ||
Religiosi | 358 | ||
Religiose | 537 | ||
Presidente della Conferenza episcopale | Tomo Vukšić | ||
Nunzio apostolico | Francis Assisi Chullikatt | ||
Codice | BA | ||
Descrizione generale
modificaI fedeli cattolici sono circa 439.000 sui 3.833.000 abitanti (11,45%) (dato del 2013) della Bosnia ed Erzegovina. La Chiesa cattolica conta 304 parrocchie, con 280 preti secolari, 358 religiosi (di cui 344 sacerdoti) e 537 religiose.
Nel 2009 mons. Pero Sudar, vescovo ausiliare di Sarajevo, ha rivelato come in Bosnia-Erzegovina sia in corso un processo di islamizzazione[2].
Ne fanno le spese soprattutto i cattolici, che sono numericamente molto diminuiti. Dagli 850.000 prima della guerra del 1991-95, sono scesi nel 2017 a 376.591[3]. Ad esempio la diocesi di Banja Luka, dove i cattolici sono scesi da 150.000 (prima della guerra) a 30.151[3]. La maggior parte è partita «perché le loro case sono state bruciate, [ma] anche per la pressione, per la paura di perdere persino la vita»[4]. Lo stesso fenomeno si è verificato a Sarajevo, dove oggi i cattolici sono solamente 12.370 su 302.899 abitanti[5].
Secondo il vescovo Sudar, i cattolici sono l'unica delle tre componenti fondamentali della Bosnia ed Erzegovina lasciata a sé stessa: «La Repubblica Srpska costruisce delle chiese ortodosse: c'è una politica di identificazione». I cattolici, invece, già durante la guerra del 1991-95 «hanno perso molte chiese, che sono state distrutte, bruciate, (…) molti sacerdoti sono stati uccisi».
Organizzazione territoriale
modifica- Arcidiocesi di Sarajevo (fondata nell'anno 1067), che ha come suffraganee:
- Diocesi di Banja Luka (1881)
- Diocesi di Mostar-Duvno (1300)
- Diocesi di Trebigne e Marcana (1022)
- Diocesi di Skopje (suffraganea ad instar, in Macedonia del Nord)
- Ordinariato militare in Bosnia ed Erzegovina
I fedeli di rito bizantino rientrano nella giurisdizione dell'eparchia di Križevci, con sede in Croazia.
Nunziatura apostolica
modificaLa nunziatura apostolica in Bosnia ed Erzegovina è stata fondata il 18 agosto 1992.[6] La sede è a Sarajevo, capitale della repubblica.
Elenco dei nunzi apostolici
modifica- Francesco Monterisi (11 giugno 1993 - 7 marzo 1998 nominato segretario della Congregazione per i vescovi)
- Giuseppe Leanza (29 aprile 1999 - 22 febbraio 2003 nominato nunzio apostolico in Bulgaria)
- Santos Abril y Castelló (9 aprile 2003 - 21 novembre 2005 dimesso)
- Alessandro D'Errico (21 novembre 2005 - 21 maggio 2012 nominato nunzio apostolico in Croazia)
- Luigi Pezzuto (17 novembre 2012 - 31 agosto 2021 ritirato)
- Francis Assisi Chullikatt, dal 1º ottobre 2022
Conferenza episcopale
modificaElenco dei presidenti della Conferenza episcopale di Bosnia ed Erzegovina:
- Cardinale Vinko Puljić (1995 - 2002)
- Vescovo Franjo Komarica (2002 - 2005)
- Cardinale Vinko Puljić (marzo 2005 - aprile 2010)
- Vescovo Franjo Komarica (aprile 2010 - 20 marzo 2015)
- Cardinale Vinko Puljić (20 marzo 2015 - 22 marzo 2022)
- Arcivescovo Tomo Vukšić, dal 22 marzo 2022
Elenco dei vicepresidenti della Conferenza episcopale di Bosnia ed Erzegovina:
- Arcivescovo Tomo Vukšić (20 marzo 2015 - 22 marzo 2022)
- Vescovo Petar Palić, 22 marzo 2022
Elenco dei segretari generali della Conferenza episcopale di Bosnia ed Erzegovina:
- Vescovo Pero Sudar (1994 - 1999)
- Monsignore Josip Lebo (1999 - 2001)
- Monsignore Ivo Tomašević, dal 2001
Note
modifica- ^ a b c d (EN) Most Christian Countries 2022, su worldpopulationreview.com. URL consultato il 4 marzo 2022.
- ^ Lorenzo Fazzini, «Sudar: "Presto non ci saranno più cattolici in Bosnia"», Avvenire, 28 giugno 2009.
- ^ a b (HR) nedjelja.ba, Statistike za 2017. | Katolički tjednik, su nedjelja.ba. URL consultato il 20 novembre 2018.
- ^ Avvenire, 26 giugno 2009.
- ^ ZAVRŠENE KANONSKE VIZITACIJE ŽUPA SARAJEVSKOGA DEKANATA - KTA, su ktabkbih.net. URL consultato il 20 novembre 2018.
- ^ Elenco delle relazioni bilaterali della Santa Sede.
Bibliografia
modifica- Petar Vrankić, La Chiesa cattolica nella Bosnia ed Erzegovina al tempo del vescovo Raffaele Barasic (1832-1863), Pontificia Università Gregoriana Editrice, Roma, 1984
- (FR) Louis-Eugène Louvet, Les missions catholiques au XIX siècle, VIII. L'Eglise romaine dans la péninsule des Balkans, in Les Missions Catholiques, Tome XXII, Lyon 1890, pp. 503–504
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chiesa cattolica in Bosnia ed Erzegovina
Collegamenti esterni
modifica- Homepage della conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina, su bkbih.org. URL consultato il 9 ottobre 2005 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2014).
- Homepage dell'arcidiocesi di Vrhbosna, su vrhbosanska-nadbiskupija.com. URL consultato il 9 ottobre 2005 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2005).
- Homepage della diocesi di Banja Luka, su biskupija-banjaluka.org.
- Homepage della diocesi di Mostar-Duvno, su cbismo.hr. URL consultato il 9 ottobre 2005 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2012).