Donna Reed

attrice cinematografica statunitense

Donna Reed, pseudonimo di Donnabelle Mullenger (Denison, 27 gennaio 1921Beverly Hills, 14 gennaio 1986), è stata un'attrice statunitense.

Donna Reed
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice non protagonista 1954

Biografia

modifica
 
L'attrice con James Stewart in La vita è meravigliosa di Frank Capra (1946)

Nata in una fattoria, avrebbe intrapreso la professione di segretaria se non fosse stata ammessa a un provino per la Metro-Goldwyn-Mayer insieme con un altro sconosciuto e futura star cinematografica, Van Heflin, all'inizio degli anni quaranta[1]. La Reed fu subito scritturata e debuttò appena ventenne nel 1941 con il film The Get-Away, nel quale interpretò la sorella di un criminale corteggiata da un poliziotto[1]. Il successo giunse con il breve ruolo di Bess in La commedia umana (1943) di Clarence Brown[2], cui seguirono numerosi ruoli di brava ragazza e di dolce innamorata, capace di conquistatore l'uomo amato[1]. Alla metà del decennio le furono offerti due eccellenti personaggi, quello dell'infermiera a bordo di un cacciatorpediniere in I sacrificati (1945) di John Ford, al fianco di John Wayne e Robert Montgomery, e soprattutto quello di Mary Hatch, la ragazza di provincia che sposa George Bailey (James Stewart) in La vita è meravigliosa (1946) di Frank Capra[1].

Bruna e di delicata bellezza[2], raggiunse l'apice della carriera nel 1953 con l'interpretazione della prostituta di buon cuore nel film Da qui all'eternità di Fred Zinnemann, che le valse l'Oscar alla miglior attrice non protagonista, quindi con il ruolo della leale e affidabile cognata in L'ultima volta che vidi Parigi (1954) di Richard Brooks, e con quello della madre alla disperata ricerca del figlioletto rapito in Il ricatto più vile (1956) di Alex Segal[2].

Nella sua carriera ottenne anche quattro nomination agli Emmy Awards e vinse un Golden Globe grazie allo spettacolo televisivo The Donna Reed Show, che andò in onda dal 1958 al 1966 con uno strepitoso successo di pubblico. Dopo il declino della carriera di attrice, verso la fine degli anni sessanta, la Reed si dedicò alla fotografia, ai viaggi e alla beneficenza, tornando solo occasionalmente sul set[1][2]. Tra il 1984 e il 1985 sostituì Barbara Bel Geddes, ammalatasi, nel celebre serial Dallas, nel ruolo di Miss Ellie Ewing. Al rientro della Bel Geddes, Donna Reed fu licenziata e fece causa alla compagnia di produzione della serie, ricevendo un risarcimento di un milione di dollari[3].

 
La Reed nel 1954

Morì all'età di 64 anni a causa di un tumore del pancreas che le era stato diagnosticato solo tre mesi prima. Fu sepolta al Westwood Village Memorial Park Cemetery, in California.

Vita privata

modifica
 
Col marito Tony Owen e i quattro figli nel 1959

Dal 1943 al 1945, Reed fu sposata al truccatore William Tuttle dal quale divorziò nel 1945 per poi sposare il produttore Tony Owen. La coppia ebbe quattro figli: Penny Jane, Anthony, Timothy e Mary Anne (i due figli maggiori erano adottati). Dopo 26 anni di matrimonio, Reed e Owen divorziarono nel 1971.

Tre anni dopo, Reed sposò Grover W. Asmus (1926–2003), un colonnello in pensione dell'Esercito degli Stati Uniti. Essi rimasero uniti fino al decesso di lei, avvenuto nel 1986.[4]

Filmografia

modifica

Televisione

modifica

Riconoscimenti

modifica
 
Con William Holden e i premi Oscar 1954

Doppiatrici italiane

modifica
  • Renata Marini in Joko l'australiano, L'irresistibile Mr. John, Il suo onore gridava vendetta, Cavalcata ad ovest, 3 ore per uccidere
  • Dhia Cristiani in Da qui all'eternità, Occhio alla palla, I due capitani, Il re del jazz, La frustata
  • Lydia Simoneschi in La vita è meravigliosa, Codice d'onore, Ultimatum a Chicago
  • Micaela Giustiniani in L'ultima volta che vidi Parigi, Il ricatto più vile, Dallas
  • Rosetta Calavetta in I pirati dei sette mari, Oltre Mombasa, Tutta la verità
  • Paola Veneroni in Il ritratto di Dorian Gray
  • Miranda Bonansea in Il delfino verde
  1. ^ a b c d e Il chi è del cinema, De Agostini, 1984, pag. 439
  2. ^ a b c d Le Garzantine - Cinema, Garzanti, 2000, pag. 964-965
  3. ^ Steven Jay Shneider (a cura di), 501 star del cinema, Atlante Edizioni, Bologna, 2008, p. 298
  4. ^ (EN) Brenda Scott Royce, Donna Reed: A Bio-bibliography, Greenwood Publishing Group, 1990, p. 7, ISBN 0-313-26806-1.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN64808702 · ISNI (EN0000 0001 1767 5213 · LCCN (ENn79071839 · GND (DE119030594 · BNE (ESXX1071401 (data) · BNF (FRcb14009985k (data) · J9U (ENHE987007451091805171