Edmond Hamilton

autore di fantascienza statunitense

Edmond Moore Hamilton (Youngstown, 21 ottobre 1904Lancaster, 1º febbraio 1977) è stato uno scrittore di fantascienza statunitense. È considerato uno dei maggiori autori del filone della space opera.[1]

Ritratto di Edmond Hamilton (1931)
Copertina della rivista Amazing Stories (settembre 1947) con il romanzo I sovrani delle stelle (The Star Kings).

Biografia

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Copertina della rivista Weird Tales del dicembre 1926, con il racconto The Metal Giants di Edmond Hamilton

Nato a Youngstown, nell'Ohio, nel 1904 da una famiglia di origini borghesi ma economicamente decaduta, Hamilton trascorse la sua infanzia in una fattoria finché la famiglia, riacquistato un po' di benessere, si trasferì a Newcastle in Pennsylvania; qui il giovane Edmond si rivelò un ragazzo prodigio, conseguendo il diploma liceale a 14 anni.

Dopo aver iniziato e poi abbandonato l'università, Hamilton fece il suo esordio letterario nell'Agosto 1926 pubblicando il racconto "Il Dio-Mostro di Mamurth" ("The Monster-God of Mamurth") su Weird Tales, allora la principale rivista statunitense dedicata alla letteratura fantastica[2]; il successo di pubblico e critica fu notevole e il direttore della rivista, Farnsworth Wright, fece di Hamilton uno dei suoi autori di punta accanto a Seabury Quinn, Howard Phillips Lovecraft, Robert Ervin Howard e Clark Ashton Smith, ed entro la "scuderia" di Weird Tales il giovane autore strinse presto rapporti di amicizia con vari colleghi, fra cui E. Hoffman Price, Otis Adelbert Kline e soprattutto Jack Williamson. Da quel momento in poi Hamilton pubblicò con assiduità ed estrema prolificità su molte rivise di narrativa, spaziando da fantasy e horror a giallo e thriller, e specializzandosi negli intrecci di avventura immaginifica e adrenalinica – non a caso, già nel 1928 si distinse come autore di fantascienza con il racconto lungo "I soli che si scontrano" ("Crashing Suns"), primo episodio della fortunata serie della Pattuglia interstellare, una delle opere fondative del filone space opera assieme al coevo ciclo dell'Allodola dello Spazio di E. E. Smith. A riprova della fama raggiunta da Hamilton nel periodo interbellico, va rimarcato che nel 1933 il suo racconto "L'isola degli irragionevoli" ("The Island of Unreason") vinse la prima edizione del Premio Jules Verne alla miglior storia di fantascienza, un riconoscimento di pubblico antesignano del Premio Hugo; che sei sue storie sarebbero state ripubblicate in volume già nel 1936 nella raccolta personale The Horror on The Asteroid and Other Tales of Planetary Horror, trattamento più unico che raro per la narrativa fantastica dell'epoca; che il numero di Febbraio 1937 della rivista Popular Detective propose ben tre racconti di Hamilton (due dei quali firmati con pseudonimi); e che dopo la morte di Fransworth Wright la nuova direttrice di Weird Tales, Dorothy McIlwraith, smise quasi totalmente di pubblicare racconti di avventure fantasy, ma fece eccezione per diversi testi di Hamilton (come per esempio il dittico di Ethan Drew).

A cavallo fra 1939 e 1940 lo scrittore avviò la longeva saga di Capitan Futuro, un ciclo di fantascienza avventurosa destinato al pubblico adolescente con protagonista l'omonimo supereroe, e nel medesimo periodo conobbe a Los Angeles la scrittrice Leigh Brackett, vecchia amica del suo collega Henry Kuttner, la quale aveva da poco esordito con un racconto su Astounding Science-Fiction e in pochi anni sarebbe diventata uno dei nomi più famosi della fantascienza statunitense; nel 1942 divenne inoltre sceneggiatore per la casa editrice di fumetti DC Comics e nell'arco di quasi venticinque anni diede significativi apporti allo sviluppo di Superman e Batman, i due personaggi di punta dell'editore, nonché alle saghe corali della Legione dei Super-Eroi e della Legione degli Eroi Sostituiti.

Il 31 dicembre 1946 Hamilton e Brackett si sposarono in California alla presenza di numerosi loro amici e colleghi, fra cui Kuttner, Williamson, Ray Bradbury, Robert A. Heinlein e Catherine Lucille Moore, e si trasferirono assieme in Ohio; da quel momento la prosa più raffinata ed elegante di Brackett influenzò fortemente Hamilton, che negli anni seguenti si allontanò dal romanticismo ingenuo e sensazionalistico della sua produzione precedente, ancora ben riconoscibile nel romanzo I sovrani delle stelle (The Star Kings, 1947), per ricercare una maggiore plausibilità delle situazioni fantastiche e una più matura caratterizzazione psicologica dei personaggi; esemplari di questa fase matura sono ad esempio i romanzi La valle della creazione (The Valley of Creation, 1948), Agonia della Terra (City at World's End, 1950), La stella della vita (The Star of Life, 1959) e Gli incappucciati d'ombra (The Haunted Stars, 1960) e la trilogia di Morgan Chane (1967-1968), suo capolavoro della vecchiaia.

Hamilton morì a Lancaster, in California, nel Febbraio 1977, per complicazioni successive a un intervento chirurgico ai reni; poco prima lo studio di produzione televisiva giapponese Tsuburaya Productions aveva ottenuto i diritti per adattare la serie di Morgan Chane in una serie tokusatsu, mentre Toei Animation aveva opzionato la saga di Capitan Futuro per una serie anime; i due adattamenti furono trasmessi in Giappone nel 1978 e la serie animata fu poi esportata in Europa, assicurando all'autore una nuova fama postuma.

Per ogni testo si indica la prima edizione nell'originale inglese e l'eventuale prima traduzione in lingua italiana. Le serie di romanzi interconnessi sono elencate cronologicamente, in base alla data di pubblicazione del primo episodio di ogni ciclo.

 
I ladri di stelle (The Star-Stealers) fu pubblicato per la prima volta nel numero di febbraio 1929 della rivista Weird Tales.
 
Copertina di Weird Tales (luglio 1935, vol. 26, n. 1) con il racconto The Avenger from Atlantis di Edmond Hamilton. Illustrazione di Margaret Brundage.
 
Copertina di Weird Tales (luglio 1948) con il racconto Twilight of the Gods.
 
Copertina della rivista Avon Science Fiction Reader n. 1 (1951) con il racconto The War of the Sexes.

La Pattuglia Interstellare (Interstellar Patrol)

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La saga consiste di un romanzo e una raccolta di racconti:

  1. I soli che si scontrano (Crashing Suns), Ace Books, 1965. Traduzione di Ugo Malaguti, Galassia 75, Casa Editrice La Tribuna, Marzo 1967. Comprende cinque episodi, la traduzione italiana ne taglia due:
  2. L'invasione della galassia (Outside the Universe), serializzato in quattro puntate in Weird Tales di Luglio, Agosto, Settembre e Ottobre 1929; prima edizione in volume Ace Books, 1964. Traduzione di Maurizio Cesari, Galassia 115, Casa Editrice La Tribuna, 1 Aprile 1970.

Altri due racconti non sono mai stati sistematizzati dall'autore in un volume tematico:

Stuart Merrick di Kaldar

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Serie di tre racconti riunita postuma nella raccolta tematica Kaldar: World of Antares, Haffner Press, 1998.

  1. "Kaldar, mondo di Antares" ("Kaldar, World of Antares"), in The Magic Carpet Magazine di Aprile 1933. Traduzione di Roberta Rambelli nell'antologia Space Opera, a cura di Brian W. Aldiss, Enciclopedia della Fantascienza 1, Fanucci Editore, 1977.
  2. "Snake Men of Kaldar ", in The Magic Carpet Magazine di Ottobre 1933.
  3. "The Great Brain of Kaldar", in Weird Tales di Dicembre 1935.

Dottor John Dale

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Serie composta da una novella e da un racconto lungo, composta sotto lo pseudonimo di Hugh Davidson e riunita postuma nella raccolta The Vampire Master and Other Tales of Horror, Haffner Press, 2000.

  1. Il signore dei vampiri (The Vampire Master), serializzato in quattro puntate in Weird Tales di Ottobre, Novembre e Dicembre 1933 e Gennaio 1934; prima edizione in volume entro The Vampire Master and Other Tales of Horror, Haffner Press, 2000. Traduzione di Gianni Pilo, Il Fantastico Economico Classico 25, Compagnia del Fantastico. Gruppo Newton, 2 Luglio 1994.
  2. "House of the Evil Eye", in Weird Tales di Giugno 1936.

Ethan Drew

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Serie composta da due racconti, riunita postuma nella raccolta The Avenger from Atlantis, DMR Books, 2021.

  1. "Comrades of Time", in Weird Tales di Marzo 1939.
  2. "Armies from the Past", in Weird Tales di Aprile 1939.

Capitan Futuro (Captain Future)

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Il personaggio di Capitan Futuro venne creato nel 1939 dai due curatori editoriali Mort Weisinger e Leo Margulies, che progettarono con la casa editrice Better Publications il lancio di una rivista trimestrale monografica intitolata Captain Future, contenente in ogni numero un romanzo dedicato al personaggio, alcuni racconti spin-off dedicati ai suoi comprimari, e altri materiali ancillari; con la chiusura della rivista dedicata nel 1944, dopo diciassette uscite, la saga di Capitan Futuro venne trasferita su Startling Stories, altra pubblicazione del medesimo editore, ma dopo tre nuovi romanzi fu sospesa già nel 1946; il progetto venne poi riavviato brevemente per sette nuovi racconti pubblicati fra 1950 e 1951. Hamilton fu ingaggiato sin da subito per comporre la gran parte della serie, venendo sostituito molto saltuariamente dai colleghi William Morrison e Manly Wade Wellman.

  1. Captain Future and the Space Emperor, in Captain Future Inverno 1940; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  2. Calling Captain Future, in Captain Future Primavera 1940; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  3. Captain Future's Challege, in Captain Future Estate 1940; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  4. The Triumph of Captain Future o Galaxy Mission, in Captain Future Autunno 1940; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  5. Captain Future and the Seven Space Stones, in Captain Future Inverno 1941.
  6. Star Trail to Glory, in Captain Future Primavera 1941.
  7. Il mago di Marte (The Magicians of Mars), in Captain Future Estate 1941; prima edizione in volume Popular Library, 1969. Traduzione non accreditata, Gemini. Fantascienza 3, Edizioni M. G., 1977.
  8. The Lost World of Time, in Captain Future Autunno 1941.
  9. Quest Beyond the Stars, in Captain Future Inverno 1942; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  10. Outlaws of the Moon, in Captain Future Primavera 1942; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  11. The Comet Kings, in Captain Future Estate 1942; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  12. Planets in Peril, in Captain Future Autunno 1942; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  13. The Face of the Deep, in Captain Future Inverno 1943.
  14. Worlds to Come, in Captain Future Primavera 1943. Composto da William Morrison sotto lo pseudonimo di Brett Sterling.
  15. The Star of Dread, in Captain Future Estate 1943 con lo pseudonimo di Brett Sterling.
  16. Magic Moon, in Captain Future Inverno 1944 con lo pseudonimo di Brett Sterling.
  17. Days of Creation o The Tenth Planet, in Captain Future Primavera 1944; prima edizione in volume Popular Library, 1969. Composto da William Morrison sotto lo pseudonimo di Brett Sterling.
  18. Red Sun of Danger poi Danger Planet, in Startling Stories Primavera 1945 con lo pseudonimo di Brett Sterling; prima edizione in volume Popular Library, 1968.
  19. Il pianeta dei fuorilegge (Outlaw World), in Startling Stories Inverno 1946; prima edizione in volume Popular Library, 1969. Traduzione non accreditata, Gemini. Fantascienza 11, Solaris Editrice, 1978.
  20. The Solar Invasion, in Startling Stories Autunno 1946; prima edizione in volume Popular Library, 1968. Composto da Manly Wade Wellman.
  21. "Il ritorno di capitan Futuro" ("The Return of Captain Future"), in Startling Stories di Gennaio 1950. Traduzione di Lella Moruzzi in [C'era una volta il futuro...], Nova SF* a. XVIII (XXXVI) n. 54 (96), Perseo Libri, Maggio 2002.
  22. "Children of the Sun", in Startling Stories di Maggio 1950.
  23. "The Harpers of Titan", in Startling Stories di Settembre 1950.
  24. "Scusate i miei nervi d'acciaio" ("Pardon my Iron Nerves"), in Startling Stories di Settembre 1950. Traduzione di Lella Moruzzi in [...se in un giorno lontano, un viaggiatore], Nova SF* a. XIX (XXXVII) n. 63 (105), Perseo Libri, Dicembre 2003.
  25. "La luna degli eterni ricordi" ("Moon of the Unforgotten"), in Startling Stories di Gennaio 1951. Traduzione di Lella Moruzzi in [Sulla via delle stelle], Nova SF* a. XVII (XXXV) n. 50 (92), Perseo Libri, Agosto 2001.
  26. "Earthmen no More", in Startling Stories di Marzo 1951.
  27. "Birthplace of Creation", in Startling Stories di Maggio 1951.

Brian Cullan

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Serie composta da due racconti lunghi, riunita postuma nella raccolta Twilight of the Gods, DMR Books, 2020.

  1. "The Shining Land", in Weird Tales di Maggio 1945.
  2. "Lost Elysium", serializzato in due puntate in Weird Tales di Novembre 1945 e Gennaio 1946.

I sovrani delle stelle (Chronicles of the Star Kings)

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La saga consiste di un romanzo unitario e un fix-up di racconti:

  1. I sovrani delle stelle o Guerra nella galassia (The Star Kings o Beyond the Moon), in Amazing Stories di Settembre 1947; prima edizione in volume Fell's Science-Fiction Library, Frederick Fell, 1949. Traduzione di Patrizio Dalloro, I romanzi di Urania 14, Arnoldo Mondadori Editore, 20 Aprile 1953.
  2. Ritorno alle stelle (Return to the Stars,), Lancer Books, 1970. Traduzione di Ugo Malaguti, I Classici della Fantascienza 21, Libra Editrice, 1976. Combina assieme quattro episodi:

Inoltre i Sovrani delle stelle appaiono in un racconto cross-over con la saga di Eric John Stark creata da Leigh Brackett:

  • "Stark and the Star Kings", composto negli anni Settanta per l'antologia mai pubblicata The Last Dangerous Visions a cura di Harlan Ellison; postumo in Stark and the Star Kings, Haffner Press, 2005. Collaborazione con Leigh Brackett.

La dilogia è stata riunita per la prima volta nell'omnibus I sovrani delle stelle (Chronicles of the Star Kings), Venture SF 10, Arrow Books, 1986; traduzione di Ugo Malaguti, Cosmo Serie Oro. Classici della Narrativa di Fantascienza 100, Editrice Nord, 1989. Il successivo volume Stark and the Star Kings (Haffner Press, 2005) comprende sia la dilogia dei Sovrani delle Stelle, sia la trilogia marziana di Eric John Stark, sia il racconto cross-over.

Morgan Chane, il Lupo dei cieli (Starwolf)

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  1. Il lupo dei cieli o Il fuggiasco della galassia (The Weapon from Beyond), Ace Books, 1967. Traduzione di Mario Galli, Urania 481, Arnoldo Mondadori Editore, 11 Febbraio 1968.
  2. Pianeta perduto o I mondi chiusi (The Closed Worlds), Ace Books, 1968. Traduzione di Ugo Malaguti, Galassia 91, Casa Editrice La Tribuna, Luglio 1968.
  3. Le stelle del silenzio (World of the Starwolves), Ace Books, 1968. Traduzione di Ugo Malaguti, Mondi di Domani, Libra Editrice, 1969.

La trilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus Starwolf, Ace Books, 1982; una raccolta analoga era già apparsa in Italiano con il titolo di Morgan Chane, il Lupo dei cieli, I Classici della Fantascienza 29, Libra Editrice, 1978.

 
Copertina di Weird Tales (gennaio 1945, vol. 38, n. 3) con il racconto Priestess of the Labyrinth. Illustrazione di Margaret Brundage.

Romanzi e novelle autoconclusivi

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  1. ^ Fabio Giovannini e Marco Minicangeli, Storia del romanzo di fantascienza: guida per conoscere (e amare) l'altra letteratura, Castelvecchi, 1998, p. 52, ISBN 978-88-8210-062-9.
  2. ^ Edizioni di Il Dio-Mostro di Mamurth, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. (aggiornato fino al gennaio 2010)

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Collegamenti esterni

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