Etica dei dati
L'etica dei dati è una disciplina che si occupa delle implicazioni morali e delle responsabilità legate alla raccolta, gestione, analisi e utilizzo dei dati.[1]
Essa si concentra sulla valutazione degli impatti sociali, economici e politici che le pratiche di trattamento dei dati possono avere, cercando di stabilire principi etici che guidino le azioni nel rispetto della privacy, della trasparenza e della giustizia. L'etica dei dati considera quindi non solo la protezione dei dati personali, ma anche l'uso responsabile delle informazioni per garantire il rispetto della dignità e dei diritti delle persone e delle comunità interessate.[1] [2]
Storia
modificaL'etica dei dati nasce dall’esigenza di proteggere la privacy e i diritti delle persone nell’uso delle informazioni.
Uno dei primi contributi in materia è l'articolo di Warren e Brandeis del 1890, "The Right to Privacy", che introduce il concetto di privacy come diritto fondamentale.[3] Con l’avvento dei computer negli anni '70, il tema della protezione dei dati personali è diventato cruciale, portando a leggi specifiche in molti Paesi, mentre la Convenzione 108 del Consiglio d'Europa nel 1981 è stato il primo trattato internazionale sul tema.[4]
Negli anni '90, Internet ha portato all'aumento della raccolta di dati su larga scala, ponendo nuove questioni etiche, soprattutto legate al marketing e alla personalizzazione.[5] Negli ultimi anni, l’uso di big data e intelligenza artificiale ha intensificato il dibattito sull’etica dei dati. Scandali come quello di Cambridge Analytica nel 2018 hanno evidenziato i rischi della manipolazione dei dati, portando a normative più severe, come il GDPR dell'Unione Europea.[6][7]
Lo sviluppo del campo dell'etica dei dati include temi come la trasparenza, l’imparzialità e la responsabilità, sostenuti da studiosi come Luciano Floridi;[1] mentre Iniziative come il Data Ethics Framework del Regno Unito forniscono linee guida per un uso responsabile dei dati nel settore pubblico.[2]
Principi
modificaL’etica dei dati si basa su una serie di principi fondamentali volti a garantire l'uso responsabile delle informazioni. Questi principi sono stati sviluppati per tutelare i diritti delle persone e ridurre i rischi derivanti dall'uso eccessivo o improprio dei dati.
Trasparenza
modificaLa trasparenza è alla base dell'etica dei dati e implica che le organizzazioni informino chiaramente gli individui su come i loro dati verranno raccolti, utilizzati e conservati. I soggetti interessati devono avere accesso alle informazioni riguardanti il trattamento dei propri dati e le loro modalità di utilizzo.[2]
Consenso informato
modificaÈ essenziale che le persone possano esprimere un consenso esplicito e consapevole prima che i loro dati vengano utilizzati. Questo principio promuove il rispetto della libertà individuale e assicura che le persone possano esercitare il controllo sulle proprie informazioni personali.[7]
Minimizzazione dei dati
modificaQuesto principio stabilisce che devono essere raccolti solo i dati necessari per raggiungere un obiettivo specifico. La minimizzazione riduce i rischi associati alla conservazione eccessiva delle informazioni e limita il potenziale abuso di utilizzo dei dati.[1]
Responsabilità
modificaLe organizzazioni che raccolgono e gestiscono dati devono essere responsabili per il loro utilizzo, adottando misure di sicurezza adeguate e monitorando l'impatto delle loro pratiche. La responsabilità è fondamentale per creare fiducia tra le persone e le istituzioni che utilizzano i loro dati.[8]
Equità e assenza di pregiudizi
modificaL’etica dei dati si impegna a evitare che i dati e gli algoritmi creino o amplifichino disuguaglianze sociali. Gli algoritmi devono essere progettati e monitorati per assicurare che non causino discriminazioni nei confronti di determinate categorie di persone.[9]
Sicurezza dei dati
modificaLa protezione dei dati è essenziale per prevenire violazioni della privacy e uso improprio delle informazioni. Le organizzazioni devono adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere i dati sensibili da accessi non autorizzati e da attacchi informatici.[10]
Etica dei dati e intelligenza artificiale
modificaNote
modifica- ^ a b c d Luciano Floridi, Taddeo, Mariarosaria, What is Data Ethics?, in Philosophical Transactions of the Royal Society A: Mathematical, Physical and Engineering Sciences, vol. 374, n. 2083, 2016, DOI:10.1098/rsta.2016.0360.
- ^ a b c (EN) Data Ethics Framework, su gov.uk, Department for Digital, Culture, Media & Sport (DCMS), 2020.
- ^ Samuel Warren, Brandeis, Louis, The Right to Privacy, in Harvard Law Review, vol. 4, 1890, pp. 193–220.
- ^ Convention for the Protection of Individuals with regard to Automatic Processing of Personal Data, su coe.int, Council of Europe, 1981.
- ^ Paul M. Schwartz, Internet Privacy and the State, in Connecticut Law Review, vol. 32, 1999, pp. 815–842.
- ^ The Cambridge Analytica Files, su theguardian.com, The Guardian, 2018.
- ^ a b General Data Protection Regulation (GDPR), su gdpr.eu, 2018.
- ^ Neil M. Richards, King, Jonathan H., Three Paradoxes of Big Data, in Stanford Law Review Online, vol. 66, 2013, p. 41.
- ^ Brent D. Mittelstadt, Allo, Patrick; Taddeo, Mariarosaria; Wachter, Sandra; Floridi, Luciano, The ethics of algorithms: Mapping the debate, in Big Data & Society, vol. 3, n. 2, 2016, DOI:10.1177/2053951716679679.
- ^ Data Security, su oaic.gov.au, Office of the Australian Information Commissioner, 2022.