Ferrovia da Porto a Póvoa e Famalicão
La ferrovia da Porto a Póvoa e Famalicão, nota in Portogallo anche come Linha do Litoral do Minho o come Linha da Póvoa, era una linea ferroviaria a scartamento ridotto del Portogallo che collegava la città di Porto a Póvoa de Varzim e Vila Nova de Famalicão. Il primo tratto, da Porto Boavista a Senhora da Hora, fu inaugurato il 1º ottobre 1875; era la prima linea a scartamento ridotto del Portogallo[1][2]. Venne prolungata a Famalicão il 12 giugno 1881[2].
Ferrovia da Porto a Póvoa e Famalicão | |
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Nome originale | (PT) Linha do Litoral do Minho Linha da Póvoa |
Stati attraversati | Portogallo |
Inizio | Porto |
Fine | Famalicão |
Attivazione | 1875 |
Soppressione | 2001, 2002 |
Gestore | Comboios de Portugal |
Precedenti gestori | Companhia dos Caminhos de Ferro do Norte de Portugal Companhia do Caminho de Ferro do Porto à Póvoa |
Lunghezza | 59,8 km |
Scartamento | scartamento metrico (scartamento 900 mm in origine) |
Ferrovie | |
Caratteristiche
modificaStazioni e fermate | ||||||
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ferrovia del Minho → Porto S.B. | |||||
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57,175 | Famalicão | ||||
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ferrovia del Minho → Monção | |||||
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54,300 | Paragem de Barradas | ||||
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52,099 | Outiz | ||||
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50,327 | Paragem de Cavalões | ||||
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48,094 | Gondifelos | ||||
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44,899 | Paragem de Balazar | ||||
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43,508 | Fontaínhas | ||||
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41,500 | Rates | ||||
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36,500 | Laundos | ||||
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35,133 | Paragem de São Félix | ||||
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31,634 | Amorim | ||||
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30,7 | Paragem de Pisão | ||||
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progetto di collegamento per Viana do Castelo | |||||
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27,933 | Póvoa de Varzim | ||||
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24,601 | Vila do Conde | ||||
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22,715 | Azurara-Árvore (ant. Azurara) | ||||
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19,623 | Mindelo | ||||
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17,015 | Vila Chã | ||||
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15,676 | Modivas | ||||
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13,92 | Vilar do Pinheiro | ||||
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10,815 | Pedras Rubras | ||||
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9,194 | Crestins | ||||
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6,8 | Santa Cruz | ||||
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5,648 | Raccordo di Guifões | ||||
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8 | Custóias | ||||
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ferrovia di Guimarães | |||||
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ferrovia di Matosinhos → Matosinhos | |||||
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ferrovia di Matosinhos → Pedreiras de S. Gens | |||||
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3,852 | Senhora da Hora (ant. Vila de Bouças) | ||||
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2,6 | Circunvalação | ||||
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1,9 | Ramalde | ||||
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0,99 | Francos | ||||
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0,4 | Porto Boavista | ||||
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2,1 | Avenida de França | ||||
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Tunnel ferroviario della Lapa (Porto) (488 m) | |||||
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0,000 | Porto Trindade |
La stazione principale e origine della linea era Porto Boavista[3]; nel 1932 venne sostituita da Porto Trindade[2]. Nella stazione di Senhora da Hora avveniva l'interscambio con la ferrovia di Guimarães e con quella di Matosinhos[4]. Nella stazione di Famalicão veniva raggiunta la ferrovia del Minho[2]. La linea era dotata di infrastrutture proprie[3].
Materiale rotabile e infrastrutture
modificaParticolarità
modificaLa linea fu costruita in origine adottando lo scartamento ridotto di 900 mm; nel 1930, in seguito alla integrazione con le altre linee fu uniformata a scartamento metrico[3].
Le prime due locomotive della linea furono delle macchine articolate sistema Fairlie[5] costruite da Vulcan Foundry nel 1875; avevano la cabina al centro e doppi comandi e furono le uniche in Portogallo con tale configurazione[6]. All'inizio venne utilizzato un sistema di accoppiamento di tipo tranviario. Intorno al 1930 dopo la fusione delle società della Póvoa e di Guimarães fu adottato il sistema a respingente centrale e gancio laterale; nei primi tempi il respingente aveva un gancio a coltello che si spostava verticalmente per essere compatibile con il sistema di accoppiamento "norvegese" della ferrovia di Guimarães[7].
Nel 1897 entrarono in servizio due locomotive a vapore con rodiggio 0-3-1T[1]. Successivamente entrarono in uso 3 locomotive di costruzione francese Fives-Lille numerate da 7 a 9. Sulla linea operarono anche locomotive della serie CP E91-97[5] e serie E81-86[8].
Automotrici
modificaTra 1954 e 1955 entrarono in servizio le automotrici serie 9300[9] sostituite da convogli di carrozze trainate da locomotive CP serie 9000 negli anni novanta[10][11]. Sulla linea hanno operato anche automotrici Cp serie 9600[12].
Nel 1982, tra Porto Trindade e Póvoa de Varzim circolarono treni trainati da locomotive CP serie 9020[13].
Storia
modificaProdromi
modificaIl 19 giugno 1873 il Barone Kessler e Temple Ellicot chiesero e ottennero la concessione per costruire, a proprie spese, una ferrovia a scartamento ridotto da 900 mm che collegasse Porto e Póvoa de Varzim. Il 30 dicembre 1873 la concessione venne trasferita alla "Companhia do Caminho de Ferro do Porto à Póvoa" costituitasi ufficialmente il 9 aprile 1874 a tale scopo[1][2]. Lo scartamento 900 era stato scelto in funzione del fatto che i capitali e le locomotive a vapore erano britannici[1].
Costruzione
modificaLa prima tratta, Boavista-Póvoa, non presentò particolari problemi costruttivi e venne inaugurata il 1º ottobre 1875[1][2][14]. La linea faceva parte del primo gruppo di ferrovie a scartamento ridotto di interesse generale quali erano anche la ferrovia di Guimarães, del Tua e di Matosinhos[5].
Nell'agosto 1875 e il 19 dicembre 1876 la società fu autorizzata a costruire un nuovo tratto di ferrovia, di 29 km, tra Póvoa de Varzim e Famalicão per raggiungere la ferrovia del Minho[1][2]; la costruzione avanzò senza problemi: il 7 agosto 1878 raggiunse Fontainhas e il 12 giugno 1881 Famalicão[1][2].
Nasce la Companhia do Norte
modificaQuando lo Stato si rese conto che sia la Compagnia della Póvoa che quella di Guimarães non erano più in grado di sostenere le spese di esercizio ne promossero la fusione[1]; una disposizione di legge, il 20 giugno 1912, stabilì le condizioni e tra queste vi fu l'adeguamento dello scartamento da 900 mm a 1000 mm[15].
Il processo di fusione incontrò molte difficoltà e tra queste lo scoppio della prima guerra mondiale; infine, il 14 gennaio 1927, confluirono nella Companhia dos Caminhos de Ferro do Norte de Portugal. L'8 agosto fu siglato il contratto[2]; il cambio di scartamento fu completato nel 1930[3] senza interruzioni della circolazione ferroviaria[2].
Connessione con Trofa e prolungamento fino a Porto Trindade
modificaOltre al cambio di scartamento la fusione prevedeva anche la costruzione di una connessione tra le stazioni di Mindelo, della Linha da Póvoa, e Lousado, sulla Linha de Guimarães[15]; le imprese chiesero di modificare l'inizio della connessione ponendolo tra Senhora da Hora e Pedras Rubras (Linha da Póvoa) e il termine nella stazione di Trofa passando per São Pedro de Avioso. Il decreto 12568, del 26 ottobre 1926 accolse il progetto autorizzandolo[16]. Il 14 marzo 1932 la connessione entrò in esercizio[2].
Il 20 gennaio 1913, la Companhia do Caminho de Ferro do Porto à Póvoa e Famalicão aveva ottenuto l'autorizzazione a prolungare su Trindade, a Porto, il tratto terminale[2]; il prolungamento tuttavia fu completato solo il 30 ottobre 1938[2] con costi esorbitanti[7].
Seconda metà del XX secolo
modificaNegli anni sessanta la linea ebbe un progressivo incremento del numero di passeggeri trasportati in seguito all'urbanizzazione delle aree di Porto attraversate; questo tuttavia accrebbe le difficoltà e mostrò i limiti delle infrastrutture[17]. Nel 1964 il deragliamento di un'automotrice CP serie 9300 a Custóias provocò 90 morti[10][18].
Nel 1991 venne preparato un progetto di elettrificazione[11]; nella decade novanta vennero modificati gli orari e l'offerta di trasporto[19]
Dismissioni e chiusura
modificaDal 2001 iniziarono le chiusure in vista della sostituzione della tratta terminale con il Metro do Porto: il 28 aprile venne chiuso al traffico il tratto Porto Trindade-Senhora da Hora[20]. La tratta seguente Senhora da Hora-Póvoa de Varzim venne chiusa a mezzanotte del 24 febbraio 2002[21].
L'ultimo tratto Póvoa de Varzim-Vila Nova de Famalicão fu trasformato in pista ciclabile.
Note
modifica- ^ a b c d e f g h Nuno Miguel Nunes, Locomotivas da série E 61 a E 62, in O Foguete, vol. 4, n. 13, Entroncamento, Associação de Amigos do Museu Nacional Ferroviário, 2005, pp. 11, 12, ISSN 124550 .
- ^ a b c d e f g h i j k l m Carlos Manitto Torres, A evolução das linhas portuguesas e o seu significado ferroviário (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 71, n. 1686, Lisbona, 16 marzo 1958, pp. 136, 137. URL consultato il 31 gennaio 2017.
- ^ a b c d Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, p. 26.
- ^ Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, p. 83.
- ^ a b c Manuel Margarido Tão, 150 Anos de Material Motor Francês em Portugal, in O Foguete, vol. 4, n. 15, Entroncamento, Associação de Amigos do Museu Nacional Ferroviário, 2005, pp. 13-19, ISSN 124550 .
- ^ Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, p. 40.
- ^ a b Manuel Margarido Tao, Atrelagens: Uma Breve Abordagem Histórica, in O Foguete, vol. 4, n. 13, Entroncamento, Associação de Amigos do Museu Nacional Ferroviário, 2005, pp. 30-38, ISSN 124550 .
- ^ Nuno Miguel Nunes, Locomotivas da série E81 a E86, in O Foguete, vol. 4, n. 15, Entroncamento, Associação de Amigos do Museu Nacional Ferroviário, 2005, pp. 32-34, ISSN 124550 .
- ^ Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, p. 122.
- ^ a b Jaime Amaro, Automotoras Allan de Via Estreita - Meio Século de Existência, in O Foguete, vol. 4, n. 13, Entroncamento, Associação de Amigos do Museu Nacional Ferroviário, 2005, pp. 8, 10, ISSN 124550 .
- ^ a b (ES) El Ferrocarril del Tajuña, in Maquetren, vol. 5, n. 42, 1996, pp. 15, 18.
- ^ Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, p. 159.
- ^ (ES) FEVE 1600, in Carril, vol. 1, n. 1, Barcellona, Associació d'Amics del Ferrocarril-Barcelona, settembre 1982, pp. 16, 20.
- ^ Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, p. 12.
- ^ a b Ministério do Fomento - Secretaria Geral. Paços do Governo da República, Portogallo. Legge senza numero, del 20 giugno 1912, 149, Série I, Diário da República, 27 giugno 1912.
- ^ Portogallo. Decreto n. 12568, del 26 ottobre 1926. Direcção Geral de Caminhos de Ferro - Divisão Central e de Estudos. Paços do Governo da República, 242, Série I, Diário da República, 29 ottobre 1926.
- ^ Martins et al, p. 66.
- ^ Não chegou a atingir a centena o número de mortos, in Diário de Notícias, n. 14324, New Bedford, 31 luglio 1964, p. 6.
- ^ Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, p. 188.
- ^ Rita Siza, Fim de semana complicado na Estação de Senhora da Hora, in Público, vol. 12, n. 4058, Lisbona, Público - Comunicação Social, S. A., 29 aprile 2001, p. 54. URL consultato il 31 gennaio 2017.
- ^ Fim dos comboios na linha da Póvoa e da Trofa a 24 de Fevereiro, su publico.pt, Público, 7 febbraio 2002. URL consultato il 31 gennaio 2017.
Bibliografia
modifica- Os Caminhos de Ferro Portugueses 1856-2006, CP-Comboios de Portugal e Público-Comunicação Social S. A., 2006, p. 238, ISBN 989-619-078-X.
- João Paulo Martins, Madalena Brion, Miguel de Sousa, Maurício Levy, Óscar Amorim, O Caminho de Ferro Revisitado, O Caminho de Ferro em Portugal de 1856 a 1996, Caminhos de Ferro Portugueses, 1996, p. 446.
- José Ribeiro da Silva, Manuel Ribeiro, Os Comboios em Portugal, do vapor à electricidade, II, Lisbona, Edições Terramar, 2008.