Gianni Puccini
Gianni Puccini (Milano, 9 novembre 1914 – Roma, 3 dicembre 1968) è stato un regista, sceneggiatore e critico cinematografico italiano.
Biografia
modificaFiglio dello scrittore Mario e di Sandra Simoncini, fratello di Massimo Mida[1], anche lui regista, e dell'ispanista Dario Puccini, Gianni Puccini fu redattore della rivista Bianco e Nero e, nel 1943, redattore e direttore della rivista Cinema; nello stesso anno collaborò come sceneggiatore in Ossessione di Luchino Visconti. Partecipò alla Resistenza romana insieme al padre Mario e al fratello Dario e, per questo motivo, fu arrestato e incarcerato a Regina Coeli. Nel dopoguerra collaborò ai film di Giuseppe De Santis.
Esordì nella regia con Parola di ladro (1957) in coppia con Nanni Loy, con il quale diresse anche Il marito (1958).
In seguito si confermò garbato e originale con L'impiegato (1959) e affrontò la prova più impegnativa con I sette fratelli Cervi (1968), morendo alla fine dello stesso anno a causa di un infarto.
Nel 1942 sposò Elisabetta Lucarelli dalla quale ebbe, nel 1945, la figlia Sandra, così chiamata in ricordo della madre che era deceduta nel 1940.
Filmografia
modificaRegia e sceneggiatura
modifica- Parola di ladro (1957)
- Il marito (1958)
- Carmela è una bambola (1958)
- Il nemico di mia moglie (1959)
- L'attico (1962)
- Amore facile (1964)
- Io uccido, tu uccidi (1965)
- Racconti a due piazze (Lit à deux places) (1966)
- Ballata da un miliardo (1967)
- I sette fratelli Cervi (1968)
Regia
modifica- Il capitano di Venezia (1952)
- Il carro armato dell'8 settembre (1960)
- L'impiegato (1960)
- I cuori infranti (1963)
- L'idea fissa (1964)
- I soldi, co-regia con Giorgio Cavedon (1965)
- Dove si spara di più (1967)
Sceneggiatura
modifica- Quarta pagina, regia di Nicola Manzari (1942)
- Soltanto un bacio, regia di Giorgio Simonelli (1942)
- Ossessione, regia di Luchino Visconti (1943)
- Non c'è pace tra gli ulivi, regia di Giuseppe De Santis (1950)
- Donne proibite, regia di Giuseppe Amato (1953)
- Porta un bacione a Firenze, regia di Camillo Mastrocinque (1955)
Note
modifica- ^ Massimo Mida prese il cognome da quello della nonna.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gianni Puccini
Collegamenti esterni
modifica- Roy Menarini, PUCCINI, Gianni, in Enciclopedia del cinema, Treccani, 2004.
- Emiliano Morreale, PUCCINI, Giovanni, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 85, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016.
- Opere di Gianni Puccini, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Gianni Puccini, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Gianni Puccini, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Gianni Puccini, su AllMovie, All Media Network.
- Centro Sperimentale di Cinematografia, su fondazionecsc.it. URL consultato il 21 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- L'enciclopedia del cinema desaparecida, su edscuola.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 66652813 · ISNI (EN) 0000 0000 7139 9048 · SBN LO1V147911 · LCCN (EN) no97029364 · GND (DE) 139435719 · BNE (ES) XX1318275 (data) · BNF (FR) cb13898714c (data) · J9U (EN, HE) 987007434097405171 |
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