Hippolyte Charles
Louis Hippolyte Charles (Romans-sur-Isère, 6 luglio 1773 – Peyrins, 8 marzo 1837) è stato un militare francese. Nominato capitano degli ussari francesi è conosciuto per essere stato l'amante di Giuseppina di Beauharnais, prima moglie di Napoleone Bonaparte
Biografia
modificaNato a Romans-sur-Isère nel 1773, Hippolyte Charles si unì alla Guardia Nazionale come volontario.[1] Nel 1796, mentre Napoleone Bonaparte era impegnato a vincere le sue prime vittorie in Italia, Hippolyte Charles, tenente in un reggimento degli ussari e aiutante al generale Leclerc, cognato di Bonaparte, incontrò per la prima volta Giuseppina di Beauharnais a Parigi. I due iniziarano una relazione quasi immediatamente, nonostante lei avesse ben nove anni più di lui. Giuseppina rimase impressionata dai modi simpatici e cortesi del tenente, che era inoltre di bell'aspetto con la carnagione scura, gli occhi azzurri e i lunghi baffi neri, nonostante fosse di bassa statura.[2] Secondo la duchessa di Abrantès, il giovane ussaro era un perfetto uomo da salotto: «Era quel che sia chiama un ragazzo divertente. Faceva ridere. Era impossibile trovare un uomo più comico».[3]
Il 24 giugno 1796 seguì l'amante Giuseppina in Italia, dove la donna doveva ricongiungersi al marito. I due continuarono la relazione durante tutta la campagna d'Italia e anche al ritorno a Parigi. I due amanti furono anche coinvolti in alcune speculazioni sull'approvigionamenti per l'esercito di Bonaparte, tanto che grazie a queste transazioni commerciali, Hippolyte riuscì a lasciare l'esercito. Il 17 marzo 1798 i due amanti furono denunciati a Napoleone, facendolo infuriare. Tuttavia, Giuseppina riuscì a calmarlo, convincendolo che fossero solo calunnie. Nel luglio 1798, quando Bonaparte era impegnato in Egitto, gli furono nuovamente riportate le infedeltà della moglie e scrisse a suo fratello Giuseppe per prepararsi al divorzio. La lettera di Bonaparte venne però intercettata dall'ammiraglio Nelson, e la perdita della flotta francese impedì qualsiasi altra corrispondenza.[4] Saputo dell'arrivo di Napoleone a Fréjus, Giuseppina si precipitò da lui cercando in ogni modo di fargli cambiare idea sul divorzio. Giuseppina giurò a Napoleone che non avrebbe più visto Hippolyte e così fece.[5]
Nel novembre 1804 Hippolyte Charles acquistò la proprietà di Cassan da Francois-Denis Courtillier. I fondi per questo acquisto provenivano dai suoi affari con Giuseppina. Nel 1808, durante la guerra d'indipendenza spagnola e sotto la protezione del suo vecchio reggimento degli ussari, Hippolyte si recò in Spagna. Durante la campagna aumentò notevolmente la sua ricchezza, riuscendo ad acquistare, da un ufficiale spagnolo e soldati francesi saccheggiatori, tesori provenienti dal Sud America e dall'impero inca. Hippolyte vendette la proprietà Cassan nel 1828 a Jacques-Honoré Recappé, ex consigliere notarile e generale della regione della Senna e dell'Oise. Decise di ritirarsi nella sua terra natale, dove acquistò un castello ancora più costoso a Génissieux, nella Drôme, dove morì nel 1837. Alla sua morte, Hippolyte ordinò che tutte le lettere d'amore fra lui e Giuseppina fossero distrutte, ma non tutte lo furono, ciò che permise agli storici, quando vennero ritrovate negli anni cinquanta del XX secolo, di conoscere l'intensità della relazione fra lui e Giuseppina.[5]
Note
modifica- ^ Knapton, 1992, p. 127.
- ^ Knapton, 1992, p. 128.
- ^ Gerosa, 1995, p. 145.
- ^ Knapton, 1992, p. 158.
- ^ a b Aronson, 1993, p. 77.
Bibliografia
modifica- Theo Aronson, Napoleone e Giuseppina. Una storia d'amore, Milano, Mursia, 1993, ISBN 88-425-1564-7.
- Giancarlo Buzzi, Giuseppina Bonaparte. La creola dell'imperatore, Milano, Rusconi, 1983. ISBN non esistente
- Carolly Erickson, L'imperatrice creola. Amori e destino di Giuseppina di Beauharnais, la prima moglie di Napoleone, Milano, Mondadori, 2003, ISBN 88-04-51270-9.
- Flora Fraser, Paolina Bonaparte. La Venere dell'impero, Milano, Mondadori, 2009, ISBN 978-88-04-59476-5.
- Guido Gerosa, Napoleone. Un rivoluzionario alla conquista di un impero, Milano, Mondadori, 1995, ISBN 88-04-33936-5.
- Ernest John Knapton, Joséphine. Dalla Martinica al trono di Francia la donna che sposò Napoleone, Milano, Mondadori, 1992, ISBN 88-04-36201-4.