Marco Tardelli
Marco Tardelli (Careggine, 24 settembre 1954) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore o centrocampista.
Marco Tardelli | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Tardelli alla Juventus nella stagione 1976-1977 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 178 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 70 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex difensore, centrocampista) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1988 - giocatore 11 settembre 2013 - allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cinque volte campione d'Italia con la Juventus, in maglia bianconera ha inoltre vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per club, divenendo uno dei primi tre giocatori (assieme ai suoi compagni di squadra e nazionale Antonio Cabrini e Gaetano Scirea) ad aver conseguito tale record, nonché il primo centrocampista in assoluto.[1]
Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982, è celebre l'esultanza con cui festeggiò la sua rete in finale alla Germania Ovest, rimasta nella memoria collettiva come "l'urlo di Tardelli"[2][3] e passata alla storia come immagine-simbolo del calcio italiano[4] nonché, a livello mondiale, come una delle maggiori icone sportive di sempre.[5][6]
Nel 2004 è risultato 37º nell'UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori d'Europa dei cinquant'anni precedenti.[7]
Biografia
modificaNacque in una famiglia operaia, ultimo di quattro fratelli; il padre era un dipendente dell'ANAS. Durante gli anni trascorsi a Pisa, si guadagnava da vivere lavorando come cameriere vicino a piazza dei Miracoli. Ha due figli: Sara, giornalista,[8] avuta dalla prima moglie, e Nicola, modello, nato dalla relazione con la reporter Stella Pende.[9] Dal 2016 è legato alla giornalista Myrta Merlino.[10]
Caratteristiche tecniche
modificaGiocatore
modificaDi piede destro, da bambino, seguendo e imitando il suo idolo Gigi Riva, che era mancino, diventò ambidestro.[11]
Nelle file del Como venne schierato come terzino sinistro, per poi spostarsi a destra nella Juventus; la sua definitiva affermazione avvenne però nel ruolo di mezzala, su intuizione di Giovanni Trapattoni.[12] In un'epoca in cui il calcio italiano era conosciuto soprattutto per le sue qualità difensive, spesso legate al catenaccio, Tardelli emerse al contrario come un giocatore grintoso e dotato tecnicamente in mezzo al campo, venendo considerato tra i migliori interpreti al mondo del ruolo nei primi anni 1980.[13][14]
Venne soprannominato Schizzo per il suo modo caratteristico di giocare.[15]
Carriera
modificaGiocatore
modificaClub
modificaPisa e Como
modificaCresciuto calcisticamente nel San Martino, venne scartato ai provini da Bologna, Fiorentina, Milan per via della sua corporatura,[11] prima di essere acquistato dal Pisa per la cifra di settantamila lire. Fece il suo esordio professionistico nel 1972 allo stadio Porta Elisa nel derby toscano contro la Lucchese, squadra della sua provincia natale.[16] Con la società nerazzurra giocò per due anni in Serie C, scendendo in campo 41 volte e segnando 4 gol.
Nel 1974 venne prelevato, su suggerimento di Giancarlo Beltrami, dal Como, società dove trovò come allenatore Pippo Marchioro, con cui instaurò fin da principio un buon rapporto. Mise a referto con i lombardi, in Serie B, 36 partite e 2 gol.
Juventus
modificaDopo un corteggiamento da parte di Fiorentina e soprattutto Inter (col presidente nerazzurro Ivanoe Fraizzoli che aveva già formalizzato un accordo coi comaschi per 700 milioni),[11] nel 1975 venne acquistato dalla Juventus per 950 milioni di lire,[15] voluto fortemente dal presidente bianconero Giampiero Boniperti.
Fu subito schierato dall'allenatore Carlo Parola come terzino, alternandolo al più esperto Luciano Spinosi. Esordì con il club torinese il 27 agosto, nella gara di Coppa Italia tra Juve e Taranto, finita 2-0 per i bianconeri.[17] Inizialmente ebbe delle difficoltà a inserirsi in squadra, ma poi seppe ritagliarsi un ruolo anche nel centrocampo bianconero. Fino al 1985 giocò stabilmente con i piemontesi e sempre come titolare inamovibile, eccezion fatta per la stagione 1979-1980 in cui mise a referto solo 18 presenze a causa di un infortunio.[18]
Disputò l'ultima partita in maglia bianconera il 29 maggio 1985, nella finale di Coppa dei Campioni vinta per 1-0 contro gl'inglesi del Liverpool, partita teatro della strage dell'Heysel. Chiuse la sua esperienza a Torino dopo 259 incontri conditi da 34 centri, nel corso dei quali mise in bacheca cinque campionati, due Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Coppa UEFA; un palmarès che tuttora ne fa uno dei soli nove giocatori, nella storia del calcio, capaci di conquistare le tre principali competizioni UEFA per club.[1]
Inter e San Gallo
modificaNell'estate 1985 passò, a causa della sua non soddisfazione per la posizione in campo decisa dal tecnico bianconero Trapattoni, ai rivali dell'Inter, in uno scambio di mercato che coinvolse Aldo Serena: la Juventus pagò 6 miliardi di lire in tutto, valutando Tardelli 3,2 miliardi.[19] Dopo due stagioni a Milano globalmente al di sotto delle aspettative, in cui spiccò soprattutto la doppietta del 1986 agli spagnoli del Real Madrid nella semifinale d'andata di Coppa UEFA, si svincolò dal club nerazzurro a causa dell'arrivo di Trapattoni sulla panchina interista, con la ripetizione dei contrasti che gli avevano fatto lasciare il club bianconero, e nell'estate 1987 si accasò in Svizzera, al San Gallo, vestendo la maglia biancoverde per una stagione prima di porre termine alla sua carriera agonistica.[17]
Nazionale
modificaFece il suo esordio con la maglia dell'Italia il 7 aprile 1976, all'età di ventuno anni, nell'amichevole di Torino contro il Portogallo (3-1). Divenne poi elemento cardine della selezione guidata da Enzo Bearzot, della quale fu titolare al campionato del mondo 1978 in Argentina e al campionato d'Europa 1980 organizzato in Italia; al termine di quest'ultimo, venne inserito nella formazione ideale del torneo.[20]
Soprannominato da Bearzot Coyote,[15] con 7 presenze e 2 gol fu protagonista della vittoria al campionato del mondo 1982 in Spagna. Qui siglò la rete dell'1-0 nella partita poi vinta 2-1 sull'Argentina nonché la celebre rete del 2-0 nella vittoriosa finale 3-1 contro la Germania Ovest, rete che accompagnò con il suo famoso "urlo", correndo a perdifiato verso metà campo, agitando i pugni, con le lacrime che gli rigavano il viso, e urlando a ripetizione «gol!» mentre scuoteva selvaggiamente la testa: «dopo che segnai, tutta la vita mi passò davanti — la stessa sensazione che, si dice, si ha quando stai per morire. La gioia di segnare in una finale di Coppa del Mondo fu immensa, qualcosa che sognavo da bambino, e la mia esultanza fu una sorta di liberazione per aver realizzato quel sogno. Sono nato con quel grido dentro di me, e quello fu l'esatto momento in cui venne fuori»;[6] per ironia della sorte, quel gol — inserito nel 2010 da Goal.com al 2º posto tra le 50 migliori celebrazioni nella storia dei campionati mondiali,[21] e nel 2014 dalla BBC al 4º posto tra i 100 più bei momenti nell'epopea della Coppa del Mondo[22] — rimase il suo ultimo in maglia azzurra.
Dopo il ritiro di Dino Zoff avvenuto nel maggio 1983, ereditò la fascia di capitano, che vestì in 9 occasioni. Il 25 settembre 1985 giocò la sua ultima partita in nazionale, l'amichevole di Lecce contro la Norvegia (1-2). Fu comunque convocato per il successivo campionato del mondo 1986 in Messico, dove però non venne mai utilizzato nelle quattro gare disputate dagli Azzurri, eliminati agli ottavi di finale.
Con l'Italia ha collezionato in totale 81 presenze e segnato 6 reti.
Allenatore e dirigente
modificaDopo il ritiro dalla pratica agonistica iniziò per lui la carriera di allenatore. Il 21 settembre 1989 diviene il responsabile dell'Italia under 16.[23][24] Il 1º agosto 1990 passò a essere il vice di Cesare Maldini nell'Italia under 21.[25] Il 26 giugno 1993 lasciò il ruolo per diventare allenatore del Como, in Serie C1,[26] ottenendo a fine stagione la promozione in cadetteria dopo i vittoriosi play-off. Il 13 giugno 1995 passò alla guida del Cesena, in Serie B,[27] ruolo da cui venne esonerato il 25 ottobre 1996.[28][29]
Il 16 dicembre seguente tornò a fare il vice di Cesare Maldini, stavolta per l'Italia.[30][31] Il 27 aprile 1997 venne annunciato come tecnico dell'Italia under 23 per i Giochi del Mediterraneo di Bari,[32] manifestazione in cui portò gli azzurri, il 25 giugno dello stesso anno, a conquistare la medaglia d'oro. Il 18 dicembre venne quindi nominato commissario tecnico della nazionale Under-21,[33] con la quale vinse nel 2000 il titolo europeo di categoria.
Il 7 ottobre 2000 diventò allenatore dell'Inter,[34] guidando tre giorni dopo l'ultima volta gli azzurrini.[35] Il 19 giugno 2001 venne esonerato dai nerazzurri alla fine di una negativa stagione caratterizzata, fra l'altro, da pesanti tracolli come lo 0-6 nella stracittadina contro il Milan in campionato, e l'1-6 con il Parma in Coppa Italia.[36] Il 29 dicembre 2002 subentra sulla panchina del Bari, in Serie B,[37] conducendo la squadra dal penultimo all'undicesimo posto finale. Confermato anche per la stagione successiva, viene esonerato l'11 novembre 2003.[38]
Il 25 marzo 2004 diventò commissario tecnico dell'Egitto;[39] venne esonerato l'11 ottobre dopo la sconfitta contro la Libia.[40] Il 28 febbraio 2005 diventò allenatore dell'Arezzo, subentrando a Pasquale Marino;[41] Il 21 aprile venne esonerato e sostituito proprio da Marino.[42] Il 14 giugno 2006 entrò nel consiglio di amministrazione della Juventus;[43] il 14 giugno 2007 si dimise, dopo esattamente un anno, a causa di sopraggiunti dissidi con la dirigenza bianconera.[44]
Il 1º maggio 2008 venne chiamato dal suo ex tecnico della Juventus e dell'Inter Giovanni Trapattoni nel ruolo di vice alla guida dell'Irlanda[45]. L'11 agosto 2011, quando Trapattoni si operò all'addome, Tardelli lo sostituì alla guida dei Boys in Green in occasione dell'amichevole contro l'Argentina.[46] L'11 settembre 2013, con le dimissioni del Trap, lasciò anche lui la nazionale irlandese.[47]
Dopo il ritiro
modificaGià al termine dell'attività agonistica iniziò a lavorare saltuariamente come opinionista sportivo; nella stagione televisiva 1989-90 fu ospite fisso de La Domenica Sportiva, ruolo poi ripreso dagli anni 2000 quando è opinionista anche in altri programmi di Rai Sport come 90º minuto o gli speciali in occasione di mondiali, europei e partite di coppa, oltreché di Rai Radio 1.
Nel 2016 ha scritto a quattro mani con la figlia Sara l'autobiografia Tutto o niente - La mia storia.[48]
Dal 2023 conduce su Rai 3 il programma L'avversario - L'altra faccia del campione, in cui intervista ex campioni dello sport.[49]
Statistiche
modificaPresenze e reti nei club
modificaStagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1972-1973 | Pisa | C | 8 | 2 | CI-S | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 8+ | 2+ |
1973-1974 | C | 33 | 2 | CI-S | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 33+ | 2+ | |
Totale Pisa | 41 | 4 | ? | ? | - | - | - | - | 41+ | 4+ | |||||
1974-1975 | Como | B | 36 | 2 | CI | 4 | 0 | - | - | - | - | - | - | 40 | 2 |
1975-1976 | Juventus | A | 26 | 2 | CI | 4 | 0 | CC | 3 | 0 | - | - | - | 33 | 2 |
1976-1977 | A | 28 | 4 | CI | 4 | 1 | CU | 12 | 2 | - | - | - | 44 | 7 | |
1977-1978 | A | 26 | 4 | CI | 4 | 1 | CC | 6 | 1 | - | - | - | 36 | 6 | |
1978-1979 | A | 29 | 4 | CI | 9 | 3 | CC | 2 | 0 | - | - | - | 40 | 7 | |
1979-1980 | A | 18 | 4 | CI | 2 | 0 | CdC | 7 | 0 | - | - | - | 27 | 4 | |
1980-1981 | A | 28 | 7 | CI | 6 | 0 | CU | 3 | 1 | TC | 4 | 1 | 41 | 9 | |
1981-1982 | A | 22 | 3 | CI | 4 | 1 | CC | 3 | 0 | - | - | - | 29 | 4 | |
1982-1983 | A | 26 | 5 | CI | 10 | 1 | CC | 8 | 2 | - | - | - | 44 | 8 | |
1983-1984 | A | 28 | 0 | CI | 6 | 1 | CdC | 8 | 1 | - | - | - | 42 | 2 | |
1984-1985 | A | 28 | 2 | CI | 6 | 0 | CC | 8 | 1 | SU | 1 | 0 | 43 | 3 | |
Totale Juventus | 259 | 35 | 55 | 8 | 60 | 8 | 5 | 1 | 379 | 52 | |||||
1985-1986 | Inter | A | 19 | 2 | CI | 7 | 2 | CU | 8 | 3 | TE | 0 | 0 | 34 | 7 |
1986-1987 | A | 24 | 0 | CI | 7 | 1 | CU | 6 | 0 | - | - | - | 37 | 1 | |
Totale Inter | 43 | 2 | 14 | 3 | 14 | 3 | 0 | 0 | 71 | 8 | |||||
1987-1988 | San Gallo | A | 31 | 1 | CS | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 33 | 1 |
Totale carriera | 410 | 44 | 75+ | 11+ | 74 | 11 | 5 | 1 | 564+ | 67+ |
Cronologia presenze e reti in nazionale
modificaStatistiche da allenatore
modificaClub
modificaStagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
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Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
1993-1994 | Como | C1 | 34+3[50] | 13+2 | 12+1 | 9+0 | CI+CI-C | 1+6 | 0+3 | 0+2 | 1+1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 44 | 18 | 15 | 11 | 40,91 | 5º (prom.) |
1994-1995 | B | 38 | 7 | 12 | 19 | CI | 3 | 1 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 41 | 8 | 12 | 21 | 19,51 | 19º (retr.) | |
Totale Como | 72+3 | 20+2 | 24+1 | 28+0 | 10 | 4 | 2 | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | 85 | 26 | 27 | 32 | 30,59 | ||||||
1995-1996 | Cesena | B | 38 | 13 | 10 | 15 | CI | 1 | 0 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | CAI | 7 | 1 | 3 | 3 | 46 | 14 | 13 | 19 | 30,43 | 10º |
lug.-ott. 1996 | B | 8 | 1 | 4 | 3 | CI | 3 | 2 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 11 | 3 | 4 | 4 | 27,27 | Eson. | |
Totale Cesena | 46 | 14 | 14 | 18 | 4 | 2 | 0 | 2 | - | - | - | - | 7 | 1 | 3 | 3 | 57 | 17 | 17 | 23 | 29,82 | ||||||
ott. 2000-2001 | Inter | A | 33 | 14 | 9 | 10 | CI | 2 | 0 | 1 | 1 | CU | 6 | 1 | 4 | 1 | SI | 0 | 0 | 0 | 0 | 41 | 15 | 14 | 12 | 36,59 | Sub., 5° |
dic. 2002-2003 | Bari | B | 22 | 8 | 10 | 4 | CI | 2 | 0 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 24 | 8 | 11 | 5 | 33,33 | Sub., 11° |
ago.-nov. 2003 | B | 13 | 2 | 4 | 7 | CI | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 15 | 3 | 4 | 8 | 20,00 | Eson. | |
Totale Bari | 35 | 10 | 14 | 11 | 4 | 1 | 1 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | 39 | 11 | 15 | 13 | 28,21 | ||||||
mar.-apr. 2005 | Arezzo | B | 6 | 2 | 1 | 3 | CI | 0 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 6 | 2 | 1 | 3 | 33,33 | Sub., Eson. |
Totale carriera | 195 | 62 | 63 | 70 | 20 | 7 | 4 | 9 | 6 | 1 | 4 | 1 | 7 | 1 | 3 | 3 | 226 | 70 | 74 | 82 | 30,97 |
Palmarès
modificaGiocatore
modificaClub
modificaCompetizioni nazionali
modifica- Coppa Italia: 2
Competizioni internazionali
modifica- Coppa UEFA: 1
- Juventus: 1976-1977
- Juventus: 1983-1984
- Juventus: 1984
- Juventus: 1984-1985
Nazionale
modificaIndividuale
modifica- Inserito nella Hall of Fame del calcio italiano nella categoria Veterano italiano
- 2015
- Candidato al Dream Team del Pallone d'oro (2020)
Allenatore
modificaNazionale
modifica- Italia U-23: Bari 1997
- Italia U-21: Slovacchia 2000
Individuale
modifica- 1999
Onorificenze
modificaOpere
modifica- Tutto o niente - La mia storia, con Sara Tardelli, Milano, Mondadori, 2016, ISBN 978-88-04-66138-2.
Note
modifica- ^ a b (EN) Hugo Pietra, Treble chance for Vítor Baía, su uefa.com, 21 maggio 2004.
- ^ Paolo Brusorio, Tardelli 30 anni dopo: Io di quell'urlo non mi stuferò mai, su lastampa.it, 9 luglio 2012.
- ^ L'11 luglio 1982: l'urlo di Tardelli e Zoff alza la coppa del Mondo, su corriere.it, 10 luglio 2012.
- ^ (EN) Amy Lawrence, Kicking and screaming, su theguardian.com, 9 luglio 2006.
- ^ (EN) Henry Winter, Marco Tardelli's goal celebration against West Germany is the greatest ever, su telegraph.co.uk, 1º dicembre 2009.
- ^ a b (EN) Chris Bevan, The story of the 1982 World Cup, su bbc.co.uk, 20 maggio 2010. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2015).
- ^ (EN) Erik Garin e Rui Silva, The UEFA Golden Jubilee Poll, su rsssf.com, 21 dicembre 2006.
- ^ Paola Medori, «Mi vergognavo dell'urlo di mio papà», su letteradonna.it. URL consultato il 15 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2016).
- ^ Simone Marchetti, Nicola Tardelli: modello per caso, su d.repubblica.it, 21 giugno 2011.
- ^ Marco Tardelli: "Myrta Merlino è l'amore della mia vita. L'urlo Mundial? Da lì rinacque il Paese", su huffingtonpost.it, 5 ottobre 2020.
- ^ a b c Daniele Alfieri, Tardelli: "Da piccolo interista. E quando Fraizzoli...", su tuttomercatoweb.com, 30 ottobre 2014.
- ^ Claudio Gregori, Una lunga galleria di trasformisti, in La Gazzetta dello Sport, 27 settembre 2002.
- ^ (EN) Italy's greatest midfielders, su www1.skysports.com, 31 maggio 2010.
- ^ Matteo Dalla Vite, Inter, Altobelli fa 60 anni: "Mai sdraiato, ne sono fiero. Icardi può diventare il n.1", su gazzetta.it, 28 novembre 2015.
- ^ a b c Carlo Felice Chiesa, We Are the Champions - I 150 fuoriclasse che hanno fatto la storia del calcio, in Calcio 2000, n. 26, gennaio 2000, p. 58.
- ^ Valerio Perrone, Marco Tardelli: la bellezza del centrocampo, l'urlo dell'uomo, su signoramiacalcionews.com, 28 novembre 2021.
- ^ a b Marco Tardelli, su ilpalloneracconta.blogspot.it. URL consultato il 28 novembre 2013.
- ^ Bruno Bernardi, Senza Tardelli che Juve sarà?, in Stampa Sera, 26 novembre 1979.
- ^ Panini, p. 10.
- ^ Squadra del Torneo, su it.uefa.com. URL consultato il 31 luglio 2012.
- ^ (EN) Sergio Chesi, Coca-Cola Memorable Celebrations 2: Marco Tardelli's Incredible Italian Scream, su goal.com, 9 giugno 2010.
- ^ (EN) World Cup 2014: 100 World Cup moments, su bbc.com, 5 marzo 2014.
- ^ L'urlo e i suoi ragazzi, in la Repubblica, 21 settembre 1989.
- ^ Il signor nessuno della panchina Italia, in la Repubblica, 9 novembre 1989.
- ^ Rocca vice di Vicini De Sisti attacca la federcalcio, in la Repubblica, 1º agosto 1990.
- ^ Tardelli lascia l'under 21, allenerà il Como in C/1, in la Repubblica, 27 giugno 1993.
- ^ Calcio news, in la Repubblica, 13 giugno 1995.
- ^ Tardelli, è finita l'avventura?, in la Repubblica, 24 ottobre 1996.
- ^ Calcio news, in la Repubblica, 26 ottobre 1996.
- ^ Nizzola chiama Maldini 'vai Cesare, tocca a te', in la Repubblica, 16 dicembre 1996.
- ^ Tardelli, un vice di nome 'il modello è Bearzot', in la Repubblica, 17 dicembre 1996.
- ^ Maldini comincia con Inzaghi e Baggio, in la Repubblica, 27 aprile 1997.
- ^ Under 21 a Tardelli, su www2.raisport.rai.it, 18 dicembre 1997. URL consultato il 21 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
- ^ Fabio Monti, Roberto De Ponti, Giancarla Ghisi e Giancarlo Padovan, Moratti ha scelto, l'Inter riparte da Tardelli, in Corriere della Sera, 7 ottobre 2000, p. 43 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2015).
- ^ Colpo del Bologna Maresca è vicino, in la Repubblica, 10 ottobre 2000.
- ^ L'addio di Maldini e Tardelli l'ex ct sta pensando all'Arabia, in la Repubblica, 17 giugno 2001.
- ^ Tardelli allenerà il Bari, su it.eurosport.com, 29 dicembre 2002.
- ^ Il Bari licenzia Tardelli, Simoni a Napoli, in Corriere della Sera, 11 novembre 2003, p. 45 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2015).
- ^ Calcio, Tardelli nuovo ct dell'Egitto: penso ai Mondiali, su sport.repubblica.it, 25 marzo 2004.
- ^ Francesco Romaniello, Marco Tardelli non è più allenatore dell'Egitto, su tuttonapoli.net, 11 ottobre 2004.
- ^ Stefano Brandini Dini, L'Arezzo si aggrappa a Tardelli, in La Gazzetta dello Sport, 1º marzo 2005.
- ^ Daniele Magnani, Arezzo: esonerato Tardelli, torna Marino, su tuttomercatoweb.com, 21 aprile 2005.
- ^ Juve, ecco il nuovo vertice. Dentro Tardelli e Montali, su repubblica.it, 14 giugno 2006.
- ^ Marco Tardelli lascia il cda della Juve. A fine mese via anche Bettega, su repubblica.it, 14 giugno 2007.
- ^ La sfida del Trap: In Irlanda, con Tardelli, in la Repubblica, 14 febbraio 2008.
- ^ Stasera l'amichevole contro l'Argentina. Trapattoni operato, per Irlanda-Argentina Tardelli in panchina al suo posto, su www1.adnkronos.com, 11 agosto 2011.
- ^ Trapattoni si è dimesso. "Ma non lascio il calcio", su calciomercato.it, 11 settembre 2013. URL consultato il 15 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2016).
- ^ Roberto Pavanello, Marco Tardelli: "Senza Sara non avrei mai scritto un libro come questo", La Stampa, 16 giugno 2016. URL consultato il 18 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2016).
- ^ Fabio Fabbretti, L'Avversario - L'Altra Faccia del Campione: su Rai 3 arriva il 'nuovo Sfide' con Marco Tardelli. Alla prima Antonio Cassano, su davidemaggio.it, 1º giugno 2023.
- ^ Play-off.
- ^ Gli azzurri del mundial '82 premiati al CONI con il Collare d'oro al Merito Sportivo, su figc.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 21 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
Bibliografia
modifica- Calciatori - La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 2 (1985-1986), Panini, 2012.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Marco Tardelli
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marco Tardelli
Collegamenti esterni
modifica- Marco Tardelli, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Marco Tardelli, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Marco Tardelli (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Marco Tardelli (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 134148814285245330008 · LCCN (EN) no2017020752 |
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