Mika Kallio

pilota motociclistico finlandese

Mika Kallio (Valkeakoski, 8 novembre 1982) è un pilota motociclistico finlandese ritiratosi dall'attività agonistica,[1] collaudatore della KTM dal 2015.

Mika Kallio
Kallio (primo piano) con la Kalex del team Italtrans nel 2015
NazionalitàFinlandia (bandiera) Finlandia
Motociclismo
Carriera
Carriera nel Motomondiale
Esordio2001 in classe 125
Miglior risultato finale
Gare disputate247
Gare vinte16
Podi49
Punti ottenuti1982
Pole position18
Giri veloci12
 

Anche suo fratello, Vesa, ha corso come pilota professionista.[2]

Carriera

modifica

Dopo aver maturato le prime esperienze motociclistiche con le minimoto, nel 1997 partecipa al campionato nazionale nella classe 125 classificandosi al primo posto, ripetendosi poi nel 1999 e nel 2000, anno in cui vince anche nel campionato nordico e nell'"iceracing" finlandese, disciplina nella quale si laurea campione in diverse classi anche negli anni successivi. Nel 2000 e nel 2001 prende parte anche al campionato Europeo Velocità, collocandosi al quinto posto nel 2001.[3]

Messo sotto contratto in quegli anni dal team Ajo Motorsport, sempre nel 2001 avviene l'esordio nel motomondiale con una Honda nella classe 125, correndo due gare come wild card senza ottenere punti. Nel 2002 rimane con la stessa squadra come pilota titolare nel mondiale, arrivando 11º nella classifica generale con 78 punti e ottenendo un 5º posto in Spagna come miglior risultato; a fine stagione riceve il premio come miglior esordiente dell'anno per quella classe.[4]

Contestualmente all'attività di pilota professionista, nel 2003 fonda insieme al fratello Vesa ed al padre Hannu il team Kallio Racing.[5][6][7]

Sempre nella stagione 2003 resta fino al GP di Germania nel team Ajo, con compagno di squadra Masao Azuma, in seguito passa a sostituire Arnaud Vincent alla KTM, moto con cui ottiene il suo primo podio, un secondo posto in Malesia; a fine stagione si conferma in undicesima piazza, questa volta con 88 punti. Nel 2004, sempre alla KTM, con Casey Stoner come compagno di team, completa la stagione con un secondo posto in Portogallo come miglior risultato in gara e si classifica decimo con 86 punti.

 
Kallio con la KTM 125 FRR nel GP di Jerez 2006.

Nel 2005 coglie la prima vittoria nel motomondiale in Portogallo,[8] risultato ripetuto nel corso dell'anno anche in Germania, Giappone e Valencia, inoltre ottiene anche altri sei podi e otto "pole position"; si colloca al secondo posto finale con 237 punti, dopo aver conteso il titolo iridato a Thomas Lüthi, finendo a 5 punti di distanza dallo svizzero. Nel 2006, rimasto nella stessa squadra con compagno di squadra Julián Simón, conferma il secondo posto finale della stagione precedente, questa volta con un distacco di 76 punti da Álvaro Bautista; nell'annata ottiene tre vittorie, in Cina, Olanda e Giappone, oltre ad altri otto podi e quattro pole position.

Nel 2007, pur rimanendo con lo stesso team, sale di categoria passando alla classe 250 con Hiroshi Aoyama come compagno di squadra; in questa prima stagione nella classe di mezzo riesce a vincere due gare, in Giappone e a Valencia, e fa segnare altri due podi e due pole, mentre nella classifica finale è 7º con 157 punti. Nel 2008 è in squadra con Aoyama e Simón e nel corso dell'anno ottiene sei podi, di cui tre vittorie in: Spagna, in Cina e in Gran Bretagna, terminando in 3ª posizione finale con 196 punti, dietro a Marco Simoncelli e a Bautista.

 
Kallio con la Ducati Desmosedici GP9 del Team Pramac nel 2009.
 
Kallio con la Ducati del team Pramac nel 2010.
 
La KTM RC16 di Mika Kallio nel 2016.

Dopo due stagioni nella classe intermedia, nel 2009 debutta in MotoGP correndo con una Ducati Desmosedici del team Pramac Racing, con Niccolò Canepa come compagno di squadra. Nel corso della stagione viene chiamato dal team Ducati Corse a sostituire Casey Stoner, fermatosi a causa di problemi fisici per tre Gran Premi,[9] in occasione dei quali ottiene il miglior risultato stagionale finendo al settimo posto a Misano. Ritornato poi al team Pramac, conclude la stagione in 15ª piazza con 71 punti e ottiene per la seconda volta in carriera il premio di miglior debuttante dell'anno.[10] Viene confermato anche per il 2010, questa volta con Aleix Espargaró come compagno di team, e raccoglie un totale di 43 punti, finendo al 17º posto in classifica, con una settima piazza a Jerez quale miglior risultato. In seguito al GP d'Australia, viene ufficializzata la sua separazione dal team per il persistere di problemi fisici ad una spalla.[11]

Nel 2011 passa alla classe Moto2, correndo con una Suter MMX del team Marc VDS Racing e con Scott Redding come compagno di squadra; ottiene un piazzamento a podio in occasione dell'ultima gara a Valencia, mentre nella classifica generale è 16º con 61 punti. Rimane nella stessa squadra anche nel 2012, passando da motociclette Suter a quelle Kalex. Ottiene un secondo posto in Germania e conclude la stagione al 6º posto con 130 punti.

Nel 2013 rimane nello stesso team. Ottiene un secondo posto in Francia e un terzo posto nel Gran Premio delle Americhe. Nel Gran Premio motociclistico della Repubblica Ceca ottiene la sua prima vittoria in Moto2 e ritorna al successo dopo 5 anni. In Giappone giunge secondo dopo essere partito dalla pole position. Conclude la stagione al 4º posto con 188 punti. Sempre nel 2013, partecipa all'evento finale del campionato Italiano Superbike dove, in sella ad una BMW S1000RR conquista la pole position e due vittorie in gara. Nel 2014 rimane nel team Marc VDS Racing, con compagno di squadra Esteve Rabat. Ottiene tre vittorie (Spagna, Francia e Indianapolis), cinque secondi posti (Qatar, Germania, Gran Bretagna, San Marino e Malesia), un terzo posto in Olanda e due pole position (Indianapolis e San Marino) e termina la stagione al 2º posto con 289 punti.

Nel settembre 2014, dopo la gara di San Marino, annuncia la sua separazione per il 2015 dal team Marc VDS Racing per spostarsi (sempre in Moto2) nel team Italtrans con Franco Morbidelli come compagno di squadra. Nella stagione 2015, a partire dal Gran Premio d'Aragona, corre al posto di Anthony West sulla Speed Up del team QMMF Racing, chiudendo la stagione al quindicesimo posto con 72 punti.[12] Il 22 ottobre 2015 è stato ingaggiato dalla KTM per lo sviluppo della RC16 insieme al tedesco Alex Hofmann.[13] Nel 2016 guida questa moto come wildcard in MotoGP nel Gran Premio della Comunità Valenciana, chiudendo la gara con un ritiro.

Torna a correre nel 2017 quando partecipa, in qualità di wild-card, ai Gran Premi di Germania, Austria, Aragona e Comunità Valenciana in sella alla KTM RC16 del team Red Bull KTM Factory Racing, nella classe MotoGP, totalizzando 11 punti.[14] Nel 2018 corre in Spagna e Catalogna come wild-card sempre con la KTM. Ha totalizzato 6 punti e il venticinquesimo posto in graduatoria piloti. Nel 2019 prende il posto di Johann Zarco sulla KTM a partire dal Gran Premio d'Aragona; totalizza 7 punti e chiude ventiseiesimo.

Nel 2020 corre in Portogallo con la KTM del team Tech 3 in sostituzione di Iker Lecuona, risultato positivo al SARS-CoV-2, senza ottenere punti.[15]

Risultati nel motomondiale

modifica
2001 Classe Moto                                 Punti Pos.
125 Honda Rit Rit 0
2002 Classe Moto                                 Punti Pos.
125 Honda Rit 12 5 8 Rit 9 Rit Rit 9 10 8 8 6 7 Rit 16 78 11º
2003 Classe Moto                                 Punti Pos.
125 Honda e KTM 11 7 16 Rit 13 7 11 7 10 4 SQ 19 7 2 Rit Rit 88 11º
2004 Classe Moto                                 Punti Pos.
125 KTM 12 Rit 6 Rit 9 Rit 8 5 4 Rit 2 Rit 4 Rit Rit Rit 86 10º
2005 Classe Moto                                   Punti Pos.
125 KTM 2 1 11 3 Rit 3 Rit NE 7 1 2 1 2 2 5 Rit 1 237
2006 Classe Moto                                   Punti Pos.
125 KTM 4 2 Rit 1 2 6 Rit 1 2 8 NE 2 2 2 1 3 2 262
2007 Classe Moto                                     Punti Pos.
250 KTM Rit Rit 6 5 7 Rit 6 6 8 2 NE 3 Rit Rit 1 Rit 4 1 157
2008 Classe Moto                                     Punti Pos.
250 KTM 3 1 3 1 5 4 Rit 1 7 4 NE 5 Rit AN 5 3 Rit 11 196
2009 Classe Moto                                   Punti Pos.
MotoGP Ducati 8 8 Rit Rit 13 9 Rit 14 10 Rit 8 7 Rit 9 10 9 71 15º
2010 Classe Moto                                     Punti Pos.
MotoGP Ducati Rit 7 13 Rit 13 11 12 Rit 9 Rit Rit Rit 14 15 12 11 43 17º
2011 Classe Moto                                     Punti Pos.
Moto2 Suter 20 17 Rit Rit 8 Rit Rit 17 NP NE 13 9 15 10 10 16 6 2 61 16º
2012 Classe Moto                                     Punti Pos.
Moto2 Kalex 10 7 9 5 9 10 10 2 11 NE 4 9 4 15 16 6 Rit 7 130
2013 Classe Moto                                     Punti Pos.
Moto2 Kalex 5 3 Rit 2 5 9 4 12 NE 7 1 6 9 5 4 7 2 14 188
2014 Classe Moto                                     Punti Pos.
Moto2 Kalex 2 4 7 1 1 6 4 3 2 1 2 2 2 7 5 4 2 Rit 289
2015 Classe Moto                                     Punti Pos.
Moto2 Kalex e Speed Up 6 8 4 Rit Rit Rit 12 8 12 Rit 15 20 Rit 11 15 8 12 10 72 15º
2016 Classe Moto                                     Punti Pos.
MotoGP KTM Rit 0
2017 Classe Moto                                     Punti Pos.
MotoGP KTM 16 10 11 Rit 11 24º
2018 Classe Moto                                       Punti Pos.
MotoGP KTM 10 Rit NP 6 25º
2019 Classe Moto                                       Punti Pos.
MotoGP KTM 17 Rit 14 Rit 15 12 7 26º
2020 Classe Moto                               Punti Pos.
MotoGP KTM NE 17 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Gara non valida Non qual./Non part. Ritirato/Non class. Squalificato '-' Dato non disp.
  1. ^ Mirko Colombi, Trentasei sotto zero: Mika Kallio "renna" finlandese, su motosprint.it, Conti Editore S.r.l., 19 gennaio 2023. URL consultato il 20 agosto 2024.
  2. ^ (FR) Vincent Glon, La course moto en Famille..., su racingmemo.free.fr, Racingmemo, 23 aprile 2011. URL consultato il 17 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) Mika Kallio - Achievements, su mikakallio.com. URL consultato il 28 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2012).
  4. ^ Mika Kallio, "Rookie of the Year 2002" [collegamento interrotto], su motogp.com, Dorna Sports S.L., 6 novembre 2002. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  5. ^ (FI) Kallio Racing official website, su kallioracing.com. URL consultato l'11 novembre 2016 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2016).
  6. ^ Michela Alitta, Presentata la nuova Yamaha YZF-R6 a Eicma, su motograndprix.motorionline.com, Motorionline S.r.l., 10 novembre 2016. URL consultato l'11 novembre 2016 (archiviato il 12 novembre 2016).
  7. ^ (FI) Kallio Racing Team Oy, su finder.fi. URL consultato il 6 dicembre 2020 (archiviato il 19 agosto 2017).
  8. ^ (EN) 125 2005 Estoril - Race Classification (PDF), su resources.motogp.com, Dorna Sports S.L., 17 aprile 2005. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  9. ^ MotoGP: ufficiale, Casey Stoner si ferma 3 gare, preso Kallio, su corsedimoto.com, CdM Edizioni, 10 agosto 2009. URL consultato l'8 dicembre 2022.
  10. ^ Antonio Caruccio, Mika Kallio Best Rookie 2009, su italiaracing.net, 30 ottobre 2009. URL consultato il 20 agosto 2024.
  11. ^ MotoGP: ufficiale, Mika Kallio lascia il Pramac Racing, CdM Edizioni, 18 ottobre 2010. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  12. ^ Moto2, Mika Kallio lascia l'Italtrans Racing, su corrieredellosport.it, Editore Corriere dello Sport, 13 settembre 2015. URL consultato l'11 novembre 2016 (archiviato il 12 novembre 2016).
  13. ^ Mika Kallio sarà collaudatore KTM in MotoGP™, su motogp.com, Dorna Sports S.L., 22 ottobre 2015. URL consultato l'11 novembre 2016 (archiviato il 12 novembre 2016).
  14. ^ MotoGP, Mika Kallio wild card in Germania ed Austria, su gpone.com, Buffer Overflow S.r.l., 7 giugno 2017. URL consultato il 1º luglio 2017 (archiviato il 13 agosto 2017).
  15. ^ Luigia Bruccoleri, MotoGP, GP Portogallo: Mika Kallio di nuovo in pista per sostituire Lecuona, su motori.news, Zelatech S.r.l., 17 novembre 2020. URL consultato il 6 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2020).

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica