Movimento Riformatore (Belgio)

partito politico belga

Il Movimento Riformatore (in francese Mouvement Réformateur, MR) è un partito politico belga, attivo nella regione della Vallonia e nella Comunità francofona. È nato nel 2002 come federazione tra:

Movimento Riformatore
(FR) Mouvement Réformateur
PresidenteGeorges-Louis Bouchez
StatoBelgio (bandiera) Belgio
SedeAvenue de la toison d'or 84-86
Bruxelles
Fondazione1994
(coalizione)
24 marzo 2002 (partito)
IdeologiaLiberalismo[1]
Liberalismo conservatore[2]
CollocazioneCentro-destra[3][4]
Partito europeoALDE
Gruppo parl. europeoRenew Europe
Affiliazione internazionaleInternazionale Liberale
Seggi Camera
20 / 150
(2024)
Seggi Senato
8 / 60
(2024)
Seggi Europarlamento
3 / 22
(2024)
Colori     Blu
Sito webwww.mr.be

Originariamente prese parte al MR anche il Fronte Democratico dei Francofoni (Front Démocratique des Francophones, FDF), poi DéFI, federalisti francofoni, che però nel settembre 2011 hanno abbandonato la federazione.

Il MR può essere considerato l'incontro tra il movimento liberale, quello cristiano moderato e quello federalista belga.

In Europa aderisce al Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa[5].

Liberali

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Il movimento liberale è stato rappresento in Belgio dal Partito Liberale, fondato nel 1846, un partito unitario, comprendente cioè sia valloni che fiamminghi. Il PL si caratterizzò per posizioni alquanto anti-clericali e per una politica attenta nei confronti delle classi meno abbienti, in particolare quella operaia. Fino agli anni '20 del '900 il PL rappresentò la componente di "sinistra" della politica belga, in contrapposizione, spesso, con i partiti di ispirazione cristiana. Un po' come è successo anche in Gran Bretagna con il Partito Liberale o in Svezia con il Partito Popolare Liberale. Dagli anni '20 in poi, però, con l'affermarsi del movimento socialista, i liberali, espressione della media "borghesia", cominciarono ad allearsi con i partiti conservatori.

Nel 1961 il partito assunse il nome di Partito della Libertà e del Progresso. Nel 1972, a causa delle crisi tra le due comunità linguistiche del Belgio, si verificò una scissione, che diede luogo a un Partito vallone della libertà e del progresso e ad un partito fiammingo (Partij voor Vrijheid en Vooruitgang).

Nel 1976 il PLP vallone ed il Raggruppamento Vallone, un insieme di partiti federalisti, diedero vita al Partito delle Riforme e della Libertà di Vallonia (PRLW). Nel 1979 i liberali valloni si riunirono ad un gruppo di liberali di Bruxelles e diedero vita al Partito Riformatore Liberale (PRL). Nel 1981 i liberali, sia fiamminghi che valloni, ottennero il loro miglior risultato alle elezioni nazionali.

Civici e cristiano-democratici

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Nel 1997, Gérard Deprez propone la creazione di liste comuni tra la federazione PRL-FDF ed il proprio partito, il Partito Cristiano Sociale, oggi Centro Democratico Umanista. Nel luglio dello stesso anno, il PCS, però rifiutò la proposta di Deprez. Nel gennaio del 1998, Deprez venne allontanato dal PCS e fondò il Mouvement des citoyens pour le changement (MCC), con lo scopo di raccogliere i moderati che, anche grazie ad una federazione con PRL-FDF, volessero assicurare un ricambio della vita politica belga.

A questa federazione si è poi unito il Partito per la Libertà e il Progresso (Partei für Freiheit und Fortschritt, PFF), in rappresentanza dei liberali germanofoni.

La nascita di MR

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Nel 1999, si svolse il primo congresso della federazione PRL-FDF-MCC, che presentò proprie liste alle elezioni europee.

Il Movimento Riformatore nasce ufficialmente il 22 marzo del 2002.

Alle elezioni politiche del 2003, MR ha ottenuto 11,4% dei voti alla Camera ed il 12,1 al Senato, eleggendo 24 deputati e 5 senatori. Alle elezioni regionali (2004) in Vallonia ha ottenuto il 24,3% dei voti, ha eletto 20 deputati, perdendone uno. Nella Regione di Bruxelles ha, invece, conquistato il 32,5% dei consensi ed ha eletto 25 seggi, 2 in meno.

Alle elezioni politiche del 2007 MR è passato al 12,5% dei voti, con un incremento dell'1,1%, anche se i seggi sono passati da 24 a 23. Con il 31% dei consensi, i Riformatori si sono confermati il primo partito di lingua francese in Belgio.

Alle elezioni politiche del 2019 MR ha ottenuto il risultato del 7.56% con 512.825 voti. La forza Parlamentare si è ridotta a 14 eletti. In seguito all'esito elettorale, Primo ministro è divenuta Sophie Wilmès, espressione del Movimento Riformatore, cui nel 2020 è succeduto Alexander De Croo, esponente di Liberali e Democratici Fiamminghi Aperti.

Ideologia

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Il peso delle diverse componenti culturali al momento della nascita di MR è calcolabile leggendo il numero di delegati che lo Statuto riconosceva ad ogni partito fondatore:

  • "La delegazione del PRL composta da 4.200 membri;
  • La delegazione del PFF composta da 200 membri;
  • La delegazione del FDF composta da 1.000 membri;
  • La delegazione del MCC composta da 500 membri."

Il partito aderisce all'ALDE.

Il sito di MR afferma che i partiti federati in MR "propongono ai cittadini una nuova formazione politica, moderna, riformatrice e convintamente centrista".

Lo statuto afferma che "il Movimento Riformatore fonda la sua azione sui valori dell'umanesimo democratico:

  • il primato della persona umana e la sua dignità;
  • l'uguaglianza dei diritti e delle possibilità per tutti;
  • il rispetto delle libertà fondamentali;
  • la responsabilità;
  • la solidarietà sociale;
  • il lavoro;
  • la libertà d'iniziativa e di creare;
  • la libera scelta del modo di vivere (famiglia, scuola, salute, associazioni, …);
  • la libertà di pensiero e d'espressione; la tolleranza ed il diritto alla differenza;
  • la partecipazione attiva dei cittadini al dibattito politico."

Presidenti

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Georges-Louis Bouchez, attuale presidente dell'MR
Presidente Periodo Note
Daniel Ducarme 24 marzo 2002 – 27 maggio 2003
Antoine Duquesne 27 maggio 2003 – 11 ottobre 2004 Presidente ad interim fino al 29 giugno 2003, eletto ufficialmente il 29 giugno 2003.
Didier Reynders 11 ottobre 2004 – 14 febbraio 2011 Eletto il 10 ottobre 2004, rieletto il 19 novembre 2008.
Charles Michel 14 febbraio 2011 – 11 ottobre 2014 Eletto il 20 gennaio 2011, insediato ufficialmente il 14 febbraio 2011.
Olivier Chastel 20 ottobre 2014 – 18 febbraio 2019 Presidente ad interim fino all'11 dicembre 2014, eletto ufficialmente l'11 dicembre 2014.
Charles Michel 18 febbraio 2019 – 29 novembre 2019
Georges-Louis Bouchez 29 novembre 2019 – in carica Eletto il 29 novembre 2019, rieletto il 15 luglio 2024.

Nelle istituzioni

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Livello federale

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Presidenti del Senato

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Primi ministri

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Livello regionale

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Presidenti della Regione di Bruxelles-Capitale

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Presidenti della Vallonia

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Risultati elettorali

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Elezione Voti % Seggi
Parlamentari 2003 Camera 748.952 11,40
24 / 150
Senato 795.757 12,15
5 / 40
Europee 2004 671.422 10,35
3 / 24
Parlamentari 2007 Camera 835.073 12,52
23 / 150
Senato 815.755 12,31
6 / 40
Europee 2009 640.092 9,75
2 / 22
Parlamentari 2010 Camera 605.617 9,28
18 / 150
Senato 599.618 9,27
4 / 40
Parlamentari 2014 Camera 650.260 9,64
20 / 150
Europee 2014 661.332 9,88
3 / 21
Parlamentari 2019 Camera 512.825 7,56
14 / 150
Europee 2019 470.654 6,99
2 / 21
Parlamentari 2024 Camera 716.934 10,39
20 / 150
Europee 2024[N 1] 906.304 12,70
3 / 22
  1. ^ Con PFF
  1. ^ (EN) Wolfram Nordsieck, Belgium, su parties-and-elections.eu. URL consultato il 4 settembre 2014.
  2. ^ Hans Slomp, Europe, A Political Profile: An American Companion to European Politics: An American Companion to European Politics, ABC-CLIO, 2011, p. 465, ISBN 978-0-313-39182-8. URL consultato il 4 settembre 2014.
  3. ^ Josep M. Colomer, Comparative European Politics, Taylor & Francis, 2008, p. 220, ISBN 978-0-203-94609-1. URL consultato il 13 luglio 2013.
  4. ^ Rik Pinxten, Neo-nationalism and Democracy in Belgium: On understanding the contexts of neo-communitarianism, in André Gingrich e Marcus Banks (a cura di), Neo-nationalism in Europe and Beyond: Perspectives from Social Anthropology, Berghahn Books, 2006, p. 131, ISBN 978-1-84545-190-5.
  5. ^ ALDE Party - Member Parties, su aldeparty.eu. URL consultato il 22 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2019).

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Collegamenti esterni

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