Pasquale Macchi

arcivescovo cattolico italiano (1923-2006)

Pasquale Macchi (Varese, 9 novembre 1923Milano, 5 aprile 2006) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Pasquale Macchi
arcivescovo della Chiesa cattolica
Mons. Pasquale Macchi nel 1977
Dominus tecum
 
Incarichi ricoperti
 
Nato9 novembre 1923 a Varese
Ordinato presbitero15 giugno 1946 dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, O.S.B.
Nominato arcivescovo10 dicembre 1988 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato arcivescovo6 gennaio 1989 da papa Giovanni Paolo II
Deceduto5 aprile 2006 (82 anni) a Milano
 

Biografia

modifica

Nasce a Varese, città capoluogo di provincia nell'arcidiocesi di Milano, il 9 novembre 1923.

Formazione e ministero sacerdotale

modifica
 
Pasquale Macchi, alla destra di papa Paolo VI, e monsignor Luigi del Gallo Roccagiovine (sinistra) il 29 giugno 1978.

Il 15 giugno 1946 è ordinato presbitero, nella cattedrale di Milano, dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster.

Dopo aver conseguito la laurea in Lettere moderne presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dal 1954 al 1978 è segretario personale di Giovanni Battista Montini, prima quale arcivescovo di Milano e poi, dal 21 giugno 1963, in veste di Sommo Pontefice con il nome di Paolo VI.

Successivamente alla morte di papa Montini, sopravvenuta il 6 agosto 1978, ritorna nella propria terra natia come arciprete del santuario del Sacro Monte di Varese.

Ministero episcopale

modifica

Il 10 dicembre 1988 papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo prelato di Loreto e delegato pontificio per il santuario della Santa Casa; succede al dimissionario Loris Francesco Capovilla. Il 6 gennaio 1989 riceve l'ordinazione episcopale, nella basilica di San Pietro in Vaticano, per imposizione delle mani dello stesso pontefice, co-consacranti gli arcivescovi Edward Idris Cassidy e José Tomás Sánchez (entrambi poi cardinali).

Il 7 ottobre 1996 lo stesso papa accoglie la sua rinuncia al governo pastorale della prelatura.

Trascorre gli ultimi anni ritirato nel monastero delle romite ambrosiane dell'Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus a Bernaga di Perego, da dove custodisce e fa conoscere, attraverso un'assidua collaborazione con l'Istituto Paolo VI di Brescia, la figura di papa Montini. Nel dicembre 2000 inaugura il nuovo oratorio di Imbersago, intitolato a papa Paolo VI.

Muore in una clinica di Milano il 5 aprile 2006, all'età di 82 anni, dopo una lunga malattia[1][2]. Dopo le esequie, celebrate l'8 aprile dal cardinale Dionigi Tettamanzi, nella cattedrale di Milano, e dal cardinale Attilio Nicora, nella basilica di San Vittore a Varese, viene sepolto nel cimitero di Casciago.

Genealogia episcopale

modifica

La genealogia episcopale è:

  1. ^ Monsignor Pasquale Macchi nel solco luminoso di Paolo VI – Presentazione del profilo scritto da Angelo Montonati, Villa Cagnola – La Gazzada, mercoledì 17 aprile 2013, su luigiaccattoli.it. URL consultato l'11 dicembre 2019.
  2. ^ Claudio Del Frate, Morto monsignor Macchi ombra silenziosa di Paolo VI, in Corriere della Sera, 6 aprile 2006, p. 10. URL consultato l'11 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2015).

Bibliografia

modifica
  • Pasquale Macchi, Paolo VI nella sua parola, Brescia, Editrice Morcelliana, 2003.
  • Pasquale Macchi (a cura di), Paolo VI e la tragedia di Moro. 55 giorni di ansie, tentativi, speranze e assurda crudeltà, Milano, Editrice Rusconi, 1998.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN34578408 · ISNI (EN0000 0001 0886 8347 · SBN LO1V032894 · BAV 495/43339 · LCCN (ENn85379246 · GND (DE1145933807 · BNF (FRcb12622301j (data) · J9U (ENHE987007355674405171