Ponte Tresa (Svizzera)
Ponte Tresa (in tedesco Treisbruck, desueto[1], in dialetto ticinese Punt[senza fonte]) è una frazione del comune svizzero di Tresa, nel Canton Ticino.
Ponte Tresa frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Ticino |
Distretto | Lugano |
Comune | Tresa |
Amministrazione | |
Lingue ufficiali | Italiano |
Territorio | |
Coordinate | 45°58′12.72″N 8°51′32.8″E |
Altitudine | 277 m s.l.m. |
Superficie | 0,41 km² |
Abitanti | 813 (2016) |
Densità | 1 982,93 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6988 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5213 |
Targa | TI |
Nome abitanti | Tresiani |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaPonte Tresa è situato nel Malcantone, sulla falda meridionale del colle Rocchetta[senza fonte], affacciato sul lago di Lugano. Con 0,41 km² di superficie era il comune più piccolo del canton Ticino[senza fonte].
Storia
modificaPonte Tresa, in epoca romana, era attraversato dalla Via Mediolanum-Bilitio, strada romana che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Luganum (Lugano) passando da Varisium (Varese).
Nel 2021 il comune di Ponte Tresa venne fuso con i comuni di Croglio, Monteggio e Sessa, formando il nuovo comune di Tresa.
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa di San Bernardino da Siena, eretta nel XV secolo[1].
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaL'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[2]
Infrastrutture e trasporti
modificaLa stazione di Ponte Tresa è il capolinea della ferrovia Lugano-Ponte Tresa che collega il Malcantone alla città di Lugano dal 1912[1]. Il ponte sul Tresa è un rilevante valico di frontiera con l'Italia (comune di Lavena Ponte Tresa).
Amministrazione
modificaOgni famiglia originaria del luogo faceva parte del cosiddetto comune patriziale e aveva la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.
Note
modifica- ^ a b c d Bernardino Croci Maspoli, Ponte Tresa, in Dizionario storico della Svizzera, 12 aprile 2011. URL consultato il 5 novembre 2017.
- ^ Dizionario storico della Svizzera, Ufficio cantonale di statistica di Bellinzona
Bibliografia
modifica- Virgilio Chiesa, Lineamenti storici del Malcantone, Francesco Bertoliatti, Profilo storico di Sessa, 1961.
- Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 256, 319, 393, 479-480.
- Adolfo Caldelari, Arte e Storia nel Ticino, ETT, Locarno 1975, 130-131.
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 245-246.
- Plinio Grossi, Il Malcantone, riedizione della Guida Galli-Tamburini, Fontana Print S. A. Pregassona 1984, 111-114, 144, 148.
- Giovanni Maria Staffieri, "Ponte Tresa", in Malcantone. Testimonianze culturali nei comuni malcantonesi, Lugano-Agno 1985, 46-47.
- Emilio Motta, Effemeridi ticinesi, (ristampa) Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
- Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
- Francesco Dario Palmisano, Volumi 8 e Quaderni 12 per circa 2500 pagine pubblicate dall'Archivio storico di Ponte Tresa
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 405-406.
- Francesco Dario Palmisano, Ponte Tresa. Breve guida di storia e d'arte, La Buona Stampa, Pregassona 2009.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ponte Tresa
Collegamenti esterni
modifica- Bernardino Croci Maspoli, Ponte Tresa, in Dizionario storico della Svizzera, 12 aprile 2011. URL consultato il 5 novembre 2017.
- Ufficio di statistica del Cantone Ticino: Ponte Tresa, su www3.ti.ch.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 245406907 · GND (DE) 4558131-9 |
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