Stazione di Piazza Armerina
La stazione di Piazza Armerina era una delle principali stazioni della ferrovia a scartamento ridotto Dittaino-Piazza Armerina-Caltagirone dismessa nel 1971. Era a servizio di Piazza Armerina.
Piazza Armerina stazione ferroviaria | |
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Fabbricato viaggiatori e scalo merci | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Piazza Armerina |
Coordinate | 37°23′25.8″N 14°22′20.64″E |
Linee | ferrovia Dittaino-Piazza Armerina-Caltagirone |
Storia | |
Stato attuale | Dismessa |
Attivazione | 1920 |
Soppressione | 1971 |
Caratteristiche | |
Tipo | Stazione in superficie |
Storia
modificaLa stazione di Piazza Armerina venne inaugurata il 7 settembre 1920 contestualmente all'apertura al traffico della tratta Valguarnera-Piazza Armerina della linea proveniente da Dittaino[1].
Fino agli anni sessanta era collegata mediante la ferrovia anche a Caltagirone, da cui era possibile raggiungere via ferrovia anche Siracusa e Ragusa mediante coincidenza alla stazione FS di Vizzini con i treni della ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini, anch'essa soppressa, e, tramite la stazione di Dittaino, alla linea ferroviaria principale FS per Enna, Palermo e Catania.
La linea serviva molti comuni della zona sud della provincia di Enna ed era molto trafficata, nel tratto fino a Dittaino, soprattutto in funzione dell'attività mineraria importante delle grandi miniere di Floristella e Grottacalda, quando ancora il traffico su strada era inconsistente o inadeguato.
La stazione venne dismessa, assieme alla ferrovia, nel 1971, contestualmente alla chiusura della linea nonostante avesse un buon traffico viaggiatori.
Strutture e impianti
modificaL'edificio principale di stazione era un massiccio fabbricato a due livelli di forma classica a 4 luci di prospetto e 3 laterali. Affiancato ad esso a destra insisteva il magazzino merci con tettoia a binario tronco affiancato con piano caricatore. A lato l'ampio piazzale dei binari merci. Di fronte al fabbricato 3 binari con 2 marciapiedi senza pensiline per il servizio viaggiatori.
Il deposito locomotive
modificaAdiacente alla stazione venne costruito anche il deposito locomotive per il rimessaggio e il rifornimento delle locomotive a vapore del gruppo R.370 e in seguito delle automotrici RALn 60.
Movimento
modificaIl quadro orario prevedeva, nel 1938, tre coppie di treni giornalieri per Dittaino e viceversa e due coppie di treni per Caltagirone e viceversa; di questi una coppia era di categoria omnibus il resto era di categoria misto tutti effettuati con trazione a vapore.[2]
L'immissione in servizio delle automotrici RALn 60 all'inizio degli anni cinquanta permise un sostanziale miglioramento dell'offerta: i treni da e per Dittaino divennero sette coppie di cui una sola, di materiale ordinario e trazione a vapore di categoria omnibus; quelli per la direttrice di Caltagirone furono cinque coppie, di cui una di categoria omnibus. La percorrenza media si dimezzò soprattutto nella tratta per Dittaino.[3]
L'orario invernale del 1970 prevedeva l'effettuazione di sei coppie di treni, con automotrici, tra Dittaino e Piazza Armerina. Il collegamento con Caltagirone veniva svolto con autoservizio sostitutivo con cinque coppie di autocorse, in partenza e in arrivo sul piazzale esterno della stazione. [4]
Note
modifica- ^ www.trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti, su trenidicarta.it. URL consultato il 27 febbraio 2022.
- ^ Orario ferroviario generale Pozzo, del 14 novembre 1938, quadro orario 429, p. 159
- ^ Orario ferroviario generale Pozzo, del 1º gennaio 1957, quadro orario 409, p. 225
- ^ FS, Orario generale ufficiale per le ferrovie italiane dello Stato, quadro 383, Roma, Ferrovie dello Stato, 27 settembre 1970, p. 539.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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