Thomas Fuller
Thomas Fuller (Northamptonshire, 1608 – Londra, 16 agosto 1661) è stato uno storico e presbitero britannico.
Biografia
modificaEcclesiastico anglicano, dopo la restaurazione della monarchia inglese divenne cappellano del re d'Inghilterra. Fu criticato dai puritani e dai cattolici per le sue prese di posizioni moderate.[1]
Compì la sua carriera di studi a Cambridge, al Quenn's Collage e al Sydney Sussex College.
Le sue opere storiografiche spaziarono dalle Crociate alla storia ecclesiastica d'Inghilterra e dell'Università di Cambridge e si caratterizzarono per un duplice aspetto: da un lato per gli abbellimenti e gli ornamenti verbali che arricchivano le tematiche affrontate e dall'altro per la pacatezza espositiva riflettente il carattere dell'autore.
Ministro del culto, si inserì, talvolta, nelle questioni politiche contemporanee grazie alla scrittura di raccolte di pensieri, aneddoti e notazioni storiografiche, tra le quali vanno segnalate: Good Thoughts in Bad Times (Buoni pensieri in tempi cattivi, 1645), Good Thoughts in Worse Times (Buoni pensieri in tempi peggiori, 1647), Mixt Contemplations in Better Times (Meditazioni varie in tempi migliori, 1660).[2]
Ancora più significative risultarono The Holy and Profane State (La condizione santa e la condizione profana, 1662), un'opera che presenta e contrappone tratti e attributi umani buoni e cattivi, associati a personaggi storici, come ad esempio il ruolo positivo del capitano di mare affiancato da una presentazione biografica di Sir Francis Drake e The Worthies of England (Cose e personaggi notevoli d'Inghilterra, 1662), che viene ritenuta la sua opera più nota, tra le prime raccolte biografiche della letteratura inglese, che anticipò e influenzò le opere di Daniel Defoe, caratterizzata dalla descrizione dei monumenti, delle tradizioni, dei commerci, delle varie contee e dei personaggi principali che vi ebbero i natali. Celebre fu la descrizione delle contrapposizioni fra Ben Jonson e William Shakespeare, nella quale il primo è paragonato a un "galeone spagnolo" per la sua scarsa agilità e la sua ampia cultura, mentre il secondo è accostato a "una nave da battaglia inglese" per l'agilità e il più leggero contenuto di cognizioni.[2]
Note
modifica- ^ Thomas Fuller nell’Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 28 febbraio 2015.
- ^ a b Le Muse, De Agostini, Novara, 1965, Vol.V, pag.138
Bibliografia
modifica- W.Addison, Worthy Dr Fuller, Londra, 1951
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Thomas Fuller
- Wikiquote contiene citazioni di o su Thomas Fuller
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Thomas Fuller
Collegamenti esterni
modifica- Fuller, Thomas, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ernest de Sélincourt, FULLER, Thomas, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Fuller, Thomas, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Thomas Fuller, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Thomas Fuller, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Thomas Fuller, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Audiolibri di Thomas Fuller, su LibriVox.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 74156025 · ISNI (EN) 0000 0000 8154 590X · SBN CFIV214587 · BAV 495/177756 · CERL cnp01388077 · ULAN (EN) 500482238 · LCCN (EN) n50016672 · GND (DE) 118703587 · BNF (FR) cb15376427d (data) · J9U (EN, HE) 987007261430805171 · NDL (EN, JA) 00978687 |
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