Vigabatrin
Il Vigabatrin[2] (anche noto come vigabatrina) è un farmaco anticonvulsante che inibisce il catabolismo del GABA, agendo come substrato suicida sulla GABA-transaminasi, l'enzima responsabile della degradazione del GABA, principale neurotrasmettitore di tipo inibitorio nell'uomo.
Vigabatrin | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H11NO2 |
Massa molecolare (u) | 129,157 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 637-414-1 |
Codice ATC | N03 |
PubChem | 5665 |
DrugBank | DBDB01080 |
SMILES | C=CC(CCC(=O)O)N |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | Orale |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 315 - 319 - 335 |
Consigli P | 261 - 305+351+338 [1] |
È un anticonvulsivante efficace quando associato ad altri farmaci anticonvulsivanti nelle forme di epilessie non controllate con la terapia convenzionale; specie nelle epilessie con convulsioni parziali.
In Italia è commercializzato dalla Sanofi Aventis dal 1992 con il nome di Sabril.
Storia
modificaIl brevetto per l'uso risale al 1989 (Inghilterra e Irlanda)[3], I primi danni riscontrati al campo visivo sono stati registrati nel 1997[4].
Indicazioni
modificaViene utilizzato come terapia contro l'epilessia nel caso in cui altri principi non hanno mostrato efficacia (refrattaria) e da utilizzare in associazione ad altri principi attivi, dove studi confermano la diminuzione degli episodi epilettici a seguito di tale somministrazione[5]. Inoltre, si utilizza nella sindrome di West, chiamata anche spasmo infantile, una severa forma di epilessia di sconosciuta eziologia e con prognosi negativa, la cui somministrazione sembra provocare un miglioramento nella loro qualità della vita[6]. L'utilizzo è esclusivamente in monoterapia[6].
Controindicazioni
modificaIl comitato sulla sicurezza dei medicinali del Regno Unito ha avvertito della pericolosità del Vigabatrin: provoca danni al campo visivo, soprattutto alla retina[7] manifestazioni nocive possono mostrarsi relativamente presto (dopo un mese dall'inizio della terapia) ma anche dopo molto tempo (si parla di diversi anni dall'inizio), il problema più grave è che smettendo la somministrazione del farmaco non si esauriscono nel tempo i danni visivi. Studi confermano tali dati anche in nazioni come la Cina[8].
Dosaggi
modifica- Epilessia, 1 g (dose massima 3 g)
- sindrome di West, 50 mg/kg (dose iniziale)
Effetti collaterali
modificaFra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano sonnolenza, edemi, vertigini, tremore, rash cutaneo, nausea, diarrea, parestesie, diplopia, psicosi, alopecia, la persona appare nervosa facilmente irritabile per via dell'aumento di concentrazione di ammine biogene interne, facilmente aumenta di peso. Indagini con imaging a risonanza magnetica dimostrano disfunzioni generiche che aumentano con la giovane età e dosi elevate[9].
Meccanismo di azione
modificaIl vigabatrin è un inibitore irreversibile dell'enzima GABA-transaminasi, responsabile del catabolismo di GABA, il cui eccesso agisce anche a livello spinale, provocando un rilasciamento della muscolatura. Sembra che interagisca non solo con l'enzima ma anche con il suo cofattore, la vitamina B6. [10]
Note
modifica- ^ Sigma Aldrich; rev. del 24.10.2012
- ^ SABRIL - Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, su torrinomedica.it. URL consultato il 7 luglio 2010.
- ^ D. Schmidt, Modern management of epilepsy: Rational polytherapy., in Baillieres Clin Neurol, vol. 5, n. 4, dicembre 1996, pp. 757-63, PMID 9068879.
- ^ Stephens MDB. Pharmacoepidemiology and Drug Safety 1997;6(S2):S18.
- ^ K. Hemming, MJ. Maguire; JL. Hutton; AG. Marson, Vigabatrin for refractory partial epilepsy., in Cochrane Database Syst Rev, n. 3, 2008, pp. CD007302, DOI:10.1002/14651858.CD007302, PMID 18646179.
- ^ a b H. Jaseja, Justification of vigabatrin administration in West syndrome patients? Warranting a re-consideration for improvement in their quality of life., in Clin Neurol Neurosurg, vol. 111, n. 2, febbraio 2009, pp. 111-4, DOI:10.1016/j.clineuro.2008.08.004, PMID 18845383.
- ^ C. Nencini, L. Barberi; FM. Runci; L. Micheli, Retinopathy induced by drugs and herbal medicines., in Eur Rev Med Pharmacol Sci, vol. 12, n. 5, pp. 293-8, PMID 19024212.
- ^ AC. Hui, DT. Liu; KK. Wong; BL. Man; T. Leung; PT. Lam; DS. Lam, Vigabatrin-induced visual dysfunction in Chinese patients with refractory epilepsy., in Eur J Ophthalmol, vol. 18, n. 4, pp. 624-7, PMID 18609486.
- ^ PL. Pearl, LG. Vezina; RP. Saneto; R. McCarter; E. Molloy-Wells; A. Heffron; S. Trzcinski; WM. McClintock; JA. Conry; NJ. Elling; HP. Goodkin, Cerebral MRI abnormalities associated with vigabatrin therapy., in Epilepsia, vol. 50, n. 2, febbraio 2009, pp. 184-94, DOI:10.1111/j.1528-1167.2008.01728.x, PMID 18783433.
- ^ D. Chadwick, Safety and efficacy of vigabatrin and carbamazepine in newly diagnosed epilepsy: a multicentre randomised double-blind study. Vigabatrin European Monotherapy Study Group., in Lancet, vol. 354, n. 9172, luglio 1999, pp. 13-9, PMID 10406359.
Bibliografia
modificaGenerale
modifica- British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.
Specifica
modificaSui difetti visivi Wang QP, Jammoul F, Duboc A, Gong J, Simonutti M, Dubus E, Craft CM, Ye W, Sahel JA, Picaud S., Treatment of epilepsy: the GABA-transaminase inhibitor, vigabatrin, induces neuronal plasticity in the mouse retina., in Eur J Neurosci., vol. 27, aprile 2008.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vigabatrin