Volo Iran Air 277

incidente aereo in Iran nel 2011

Il volo Iran Air 277 è stato un collegamento passeggeri di linea interno da Teheran a Urmia, in Iran. Il 9 gennaio 2011, un Boeing 727 in volo sulla rotta precipitò dopo aver interrotto l'avvicinamento all'aeroporto di Urmia a causa del maltempo. 78 delle 105 persone a bordo rimasero uccise. L'indagine ufficiale concluse che le condizioni di ghiaccio e la gestione errata dei propulsori da parte dell'equipaggio avevano portato allo spegnimento di due motori, alla perdita di altitudine e all'impatto con il suolo.[1][2]

Volo Iran Air 277
Il Boeing 727 coinvolto, fotografato cinque giorni prima dell'incidente.
Tipo di eventoIncidente
Data9 gennaio 2011
TipoGuasto ai motori causato da formazione di ghiaccio e aggravato da errore del pilota
LuogoUrmia
StatoIran (bandiera) Iran
Coordinate37°37′15″N 45°09′48″E
Tipo di aeromobileBoeing 727-286
OperatoreIran Air
Numero di registrazioneEP-IRP
PartenzaAeroporto di Mehrabad, Teheran, Iran
DestinazioneAeroporto di Urmia, Urmia, Iran
Occupanti105
Passeggeri93
Equipaggio12
Vittime78
Feriti27
Sopravvissuti27
Danni all'aeromobileDistrutto
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Iran
Volo Iran Air 277
Dati estratti da Aviation Safety Network
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L'aereo

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Il velivolo coinvolto era un Boeing 727-200, marche ER-IRP, numero di serie 20945, numero di linea 1048. Volò per la prima volta il 12 gennaio 1974 e venne consegnato nuovo a Iran Air pochi giorni dopo, il 24 gennaio. Rimase a lungo fuori servizio: non operò voli dal 1984 al 1990 e dal 1991 al 2002. Al momento dell'incidente, il 727 aveva quasi 37 anni.[3] L'età e le obsolete tecnologie disponibili sull'aereo, come sottolineato dagli investigatori, contribuirono al verificarsi dell'incidente.

L'incidente

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Il volo 277 decollò dall'aeroporto internazionale di Mehrabad, Teheran, alle 18:15 ora locale (15:15 UTC), più di due ore in ritardo a causa del maltempo a destinazione.[4]

Verso le 19:00 ora locale (16:00 UTC), mentre si avvicinava all'aeroporto di Urmia, l'equipaggio iniziò una procedura di mancato avvicinamento e comunicò l'intenzione di tornare a Teheran. All'epoca il tempo a Urmia era pessimo, con nubi basse, neve e una visibilità di 2 600 piedi (790 m).

I contatti con il Boeing furono persi poco dopo. L'aereo si schiantò vicino al villaggio di Tarmani, circa 15 chilometri a Sud-Est dell'aeroporto di Urmia, dividendosi in più sezioni.[5] Dei 93 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio a bordo, solo in 27 sopravvissero all'impatto.

Le indagini

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L'Iran Civil Civil Aviation Organization (CAO.IRI) aprì un'indagine sull'accaduto. Il giorno dopo l'incidente, sia il registratore vocale della cabina di pilotaggio che il registratore dei dati di volo furono recuperati e portati a Teheran per le analisi.[6][7]

Nel 2017, il CAO.IRI pubblicò il final report sull'incidente. Dalla sua analisi, era emerso che dopo aver iniziato la fase di avvicinamento alla pista 21 da un'altitudine di 7 000 piedi (2 100 m) - l'aeroporto di Urmia si trova a 4 300 piedi (1 300 m) - un errore di navigazione da parte dell'equipaggio non permise al Boeing di stabilizzarsi per un corretto atterraggio strumentale. Scendendo a 5 900 piedi (1 800 m) e non avendo mai avuto un contatto visivo con la pista, l'equipaggio scelse di effettuare una riattaccata. La procedura di mancato avvicinamento iniziò normalmente, e l'aereo risalì a 8 800 piedi (2 700 m).

Gli investigatori ritenevano che il Boeing avesse incontrato condizioni severe di ghiaccio, che avevano causato l'interruzione del flusso d'aria e la diminuzione della spinta dei motori. L'aereo iniziò a scendere ed entrò in una virata di 41°, che provocò l'attivazione dello stick shaker, un allarme di stallo aerodinamico. Nonostante l'applicazione della massima spinta, i motori n.1 e 3 si stavano fermando. A 7 000 piedi (2 100 m), l'ingegnere di volo comunicò un guasto ad entrambi i propulsori. I tentativi successivi di riaccenderli non ebbero successo. Durante gli ultimi momenti del volo, i flap vennero ritratti e la velocità diminuì progressivamente; a 4 400 piedi (1 300 m) slm, a soli 100 piedi (30 m) sopra il terreno, l'aereo stava volando a 112 nodi (207 km/h) con una virata di 21° sulla destra. L'ultimo valore di velocità registrata è stato di 69 nodi (128 km/h).

Il rapporto concluse che le principali cause dell'incidente furono le severe condizioni di ghiaccio e le azioni inadeguate da parte dell'equipaggio. I sistemi di bordo obsoleti, l'assenza di simulatori adeguati per condizioni meteorologiche avverse, la mancata osservanza delle procedure operative standard e la gestione inadeguata delle risorse dell'equipaggio furono citati come fattori contributivi.[2]

  1. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 727-286 EP-IRP Urmia (Orumiyeh) Airport (OMH), su aviation-safety.net. URL consultato il 13 maggio 2020.
  2. ^ a b (EN) Crash: Iran Air B722 near Uromiyeh on Jan 9th 2011, impacted terrain during go-around, su avherald.com. URL consultato il 13 maggio 2020.
  3. ^ (EN) EP-IRP Iran Air Boeing 727-200 [collegamento interrotto], su planespotters.net. URL consultato il 13 maggio 2020.
  4. ^ (EN) Scores killed in Iran plane crash, in BBC News, 10 gennaio 2011. URL consultato il 13 maggio 2020.
  5. ^ (EN) Saeed Kamali Dehghan, Many feared dead in Iran plane crash, in The Guardian, 9 gennaio 2011. URL consultato il 13 maggio 2020.
  6. ^ (EN) David Kaminski-Morrow, Both recorders retrieved from Iran Air 727 crash site, su Flight Global. URL consultato il 13 maggio 2020.
  7. ^ (EN) David Kaminski-Morrow, Inquiry opens into fatal Iran Air 727 crash, su Flight Global. URL consultato il 13 maggio 2020.

Voci correlate

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