Pietro Colletta: differenze tra le versioni

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*Io oso affermare, che raccogliendo varii brani della sua ''Storia del Reame di Napoli'', si potrebbe fermare il più eloquente e veridico elogio di quel sovrano {{NDR|Ferdinando I delle Due Sicilie}}, non solo sopra {{sic|tutt' i}} rami dell'amministrazione, ma sulla stessa sua bontà e clemenza. {{sic|Si è perciò}} che dico di più, che si potrebbe confutar Colletta col medesimo Colletta, mettendo in contraddizione un paragrafo con un altro, un'accusa con un elogio, una malevola affermazione con un'altra diametralmente opposta. ([[Giuseppe Buttà]])
*Lo storico Pietro Colletta è quello che più di tutti gli scrittori contemporanei si sforzò di denigrare e calunniare Ferdinando I. Egli schizzò, nella sua storia-libello, tutto quel veleno accumulato nel suo cuore in tanti anni che aveva congiurato contro i Borboni di Napoli, malgrado che costoro, per ben tre volte, l'avessero perdonato, reintegrandolo in quei gradi ed onori ottenuti dalla rivoluzione e da' re francesi. ([[Giuseppe Buttà]])
*Il Colletta è passato e passa ancora, nell’opinione generale, per uno scrittore poco esatto e, quel ch’è peggio, di poca buonafede. Ora invece ogni studio particolare, che si pubblica sui fatti trattati nella sua storia (compresi i pochi esaminati di sopra), prova, se non sempre la sua esattezza (di quale storico si potrebbe pretendere codesto!), sempre la sua buona fede. Di che ho anch'io molti altri argomenti da esser persuaso, e son certo che, tra breve, riuscirà agevolissima la seguente dimostrazione. Che, cioè, il Colletta, nell’accingersi alla sua storia, si senti e si mise in disposizione di storico, alto, sereno, e, nel lavorarla, fece tutte le ricerche, che ai suoi tempi poteva fare, e non travisò volontariamente la verità, come è provato invece che la travisassero spesso volontariamente i servitori borbonici (per chiamarli col titolo da essi ambito), che scrissero in opposizione di lui. ([[Benedetto Croce]])
 
==Bibliografia==