Visualizza wikitesto di 50000 Quaoar

{{nota disambigua|la divinità dei nativi americani Tongva|Quaoar (mitologia)|Quaoar}}
{{Corpo celeste
|tipo = Asteroide
|nome = Quaoar
|sottotitolo = 50000 Quaoar
|immagine = Quaoar-weywot hst.jpg
|scoperta_autori = [[Chad Trujillo]]<br />[[Michael E. Brown|Michael Brown]]
|data = 4 giugno [[2002]]
|categoria = [[Oggetto transnettuniano]]
|famiglia = [[Cubewano]]
|stella_madre = Sole
|designazioni_alternative = {{DP|2002 LM|60}}
|epoca = [[giorno giuliano|JD]] 2458000,5<br />4 settembre 2017
|semiasse_maggiore = {{converti|6517167204|km|au|disp=br()|lk=on|abbr=on}}
|periastro = {{converti|6278402313|km|au|lk=on|disp=br()|abbr=on}}
|afastro = {{converti|6755932095|km|au|disp=br()|lk=on|abbr=on}}
|periodo_orbitale = 105024,24&nbsp;[[giorno|giorni]]<br />(287,54&nbsp;[[anno giuliano|anni]])
|eccentricità = 0,0366363
|nodo_ascendente = 188,76025°
|argomento_perielio = 149,01446°
|anomalia_media = 295,91046°
|inclinazione_orbita_su_eclittica = 7,98667°
|prossimo_perielio = 2066
|par_Tisserand_J = 5,846
|magn_ass = 2,4
|velocità_media = {{M|4,52|ul=km/s}}
|dimensioni = 1260 ± 190 km
|massa = {{M|2,6e21|p=1,0−|ul=kg}}
|densità = {{M|2,0e3|ul=kg/m³}}?
|accel_gravità = {{M|0,276|end=−0,376|ul=m/s2}}
|velocitàdifuga = {{M|523|end=−712|ul=m/s}}
|periodo_rotaz = {{M|17,6788|ul=ore}}
|temp_med = ~{{M|43|ul=K}}
|albedo = {{M|0,10|p= >}}
|classe_spettrale = {{M|0,94|p=B−V:&nbsp;}}<br />{{M|0,64|p=V−R:&nbsp;}}
|satelliti = [[50000 I Weywot]]
|didascalia = Quaoar, telescopio spaziale Hubble
}}
'''Quaoar''' (denominazione ufficiale '''50000 Quaoar''') è un [[oggetto transnettuniano]] di grandi dimensioni che orbita attorno al [[Sole]] su di un'[[orbita]] quasi circolare, con un [[semiasse maggiore]] pari a circa 6 miliardi e mezzo di chilometri. Si tratta di un [[Oggetto transnettuniano|planetoide]] relativamente freddo, di dimensioni approssimativamente pari ai due terzi di quelle di [[Plutone (astronomia)|Plutone]] ed appartiene al gruppo dei [[Cubewano|cubewani]], ossia degli oggetti classici della [[Fascia di Kuiper]].

== Storia delle osservazioni ==
Quaoar fu scoperto il 4 giugno [[2002]] dagli [[astronomo|astronomi]] [[Chad Trujillo]] e [[Michael E. Brown|Michael Brown]] del [[California Institute of Technology]] di [[Pasadena (California)|Pasadena]] ([[California]]) tramite immagini acquisite dal [[Telescopio Samuel Oschin]] dell'[[Osservatorio di Monte Palomar|Osservatorio Palomar]]. La scoperta venne annunciata il 7 ottobre 2002, ad un incontro dell'[[American Astronomical Society]]. La prima immagine di Quaoar in assoluto è tuttavia risultata essere una fotografia ripresa il 25 maggio 1954 dall'Osservatorio Palomar.

Il nome del planetoide segue le regole stabilite dall'[[Unione Astronomica Internazionale]], che prescrive nomi di [[divinità]] della creazione per tutti gli oggetti del [[sistema solare esterno]]. Esso deve il suo nome a [[Quaoar (mitologia)|Quaoar]], una divinità della creazione del popolo [[Nativi americani|americano]] [[Tongva]], nativo dell'area di [[Los Angeles]], dove la scoperta è stata effettuata. In precedenza, Quaoar era identificato attraverso la [[designazione provvisoria]] '''{{DP|2002 LM|60}}'''.

Dal 20 novembre 2002 al 18 marzo 2003, quando [[51895 Biblialexa]] ricevette la denominazione ufficiale, è stato l'asteroide denominato con il più alto numero ordinale. Prima della sua denominazione, il primato era di [[43669 Winterthur]].

== Caratteristiche ==

=== Parametri orbitali ===
Quaoar possiede un'[[orbita]] quasi circolare, con un raggio di circa {{M|40|ul=au}}, a differenza di quella molto [[Eccentricità orbitale|eccentrica]] di [[Plutone (astronomia)|Plutone]]. Similmente a [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]], Quaoar orbita costantemente fra il [[perielio]] e l'[[afelio]] dell'orbita di Plutone, di modo che periodicamente uno dei due oggetti viene a trovarsi più lontano dal Sole rispetto all'altro.

Con un [[diametro]] stimato di circa {{M|1200|ul=km}}, pari a circa un decimo di quello della [[Terra]] o un terzo di quello [[luna]]re, al momento della scoperta Quaoar era il più grande oggetto scoperto nel [[sistema solare]] dal 1930 (anno della scoperta di Plutone), ed anche il più grande oggetto della [[fascia di Kuiper|fascia di Edgeworth-Kuiper]] conosciuto (soppiantato più tardi da [[90377 Sedna|Sedna]], [[Eris (astronomia)|Eris]] ed altri). Il volume di Quaoar è superiore a quello di tutti gli asteroidi della [[fascia principale]] messi insieme.

Lo studio di un'occultazione stellare da parte di Quaoar suggerisce la dimensione di {{M|1110|ul=km}} di diametro con un'incertezza di {{M|5|u=km}}, con una massa di 0,00336 di quella terrestre risulta avere una densità di {{M|1,99|ul=kg/dm3}}.<ref>{{Cita web|url=http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/bib_query?bibcode=2013ApJ...773...26B|titolo=The Size, Shape, Albedo, Density, and Atmospheric Limit of Transneptunian Object (50000) Quaoar from Multi-chord Stellar Occultations|accesso=21 ottobre 2018|dataarchivio=2 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181002121518/http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/bib_query%3Fbibcode%3D2013ApJ...773...26B|urlmorto=no|lingua=en}}</ref>

Il periodo di rotazione, ricavato dalla sua curva di luce, risulta essere di {{M|8,84|ul=ore}}.

=== Superficie ===
Si suppone che Quaoar sia formato da un miscuglio di [[roccia]] e [[ghiaccio]], così come gli altri oggetti della [[fascia di Kuiper]]. Esso è tuttavia caratterizzato da un'[[albedo]] insolitamente bassa (circa 0,1), che denuncia la probabile assenza di [[ghiaccio]] sulla sua superficie.

Nel 2004, gli scienziati furono sorpresi nel trovare tracce di ghiaccio cristallino su Quaoar, il che indicherebbe che la sua temperatura superficiale alcune volte durante gli ultimi dieci milioni di anni sarebbe salita fino ad almeno {{M|110|ul=K}}; allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile determinare quale causa possa aver portato ad un simile aumento della temperatura dal suo valore naturale di {{M|55|ul=K}}. Le teorie più comuni ipotizzano una pioggia di micro-[[meteora|meteore]] o fenomeni di natura [[Criovulcano|criovulcanica]], forse alimentati dal decadimento di [[Radioattività|elementi radioattivi]] all'interno del nucleo del planetoide. (Jewitt & Luu, 2004)

=== Anello di detriti ===
[[File:Artist impression of Quaoar and its ring ESA24681885.jpeg|thumb|left|Raffigurazione artistica di Quaoar con il suo anello e del suo satellite Weywot.]]
Osservazioni ottiche effettuate tra il 2018 e il 2021 mediante il [[Gran Telescopio Canarias]], congiuntamente ad altri osservatori terrestri e supportate anche dal telescopio spaziale [[CHEOPS|Cheops]] hanno evidenziato il ripetersi nel tempo di [[Occultazione|occultazioni]] di stelle lontane da parte di Quaoar. Gli eventi sarebbero riconducibili alla presenza di un anello di detriti che avrebbe anche la peculiarità di essere ben oltre il [[limite di Roche]]. Tale limite teorico presuppone che se un corpo celeste minore che orbiti un altro corpo celeste venisse a trovarsi entro la distanza di tale limite, a causa dell'[[Forza di marea|effetto mareale]] il corpo minore verrebbe gradualmente smembrato finendo per precipitare o per dare origine a un denso sistema di anelli. Oggetti situati invece oltre il limite di Roche, come nel caso dell'anello di Quaoar, dovrebbero condensare dando origine in pochi decenni a piccole [[Satellite extrasolare|lune]].<ref>{{Cita web|url=https://www.media.inaf.it/2023/02/08/anello-quaoar-cheops/|titolo=Anello di detriti attorno al pianeta nano Quaoar|curatore=media.inaf|data=8 febbraio 2023}}</ref>

== Satellite ==
[[file:Quaoar-Weywot orbit diagram top.png|thumb|Quaoar, il suo anello, e Weywot]]

Quaoar ha un satellite conosciuto, [[50000 I Weywot|Weywot]], detto ''(50000) Quaoar I Weywot''. La sua scoperta venne documentata in IAUC 8812 del 22 febbraio 2007.<ref name=IAUC8812>{{Cita web
  |data=22 febbraio 2007
  |titolo=IAUC 8812: Sats OF 2003 AZ_84, (50000), (55637), (90482)
  |editore=International Astronomical Union Circular
  |autore=Daniel W. E. Green
  |url=http://www.cbat.eps.harvard.edu/iauc/08800/08812.html
  |accesso=26 marzo 2009
  |lingua=en  
  |dataarchivio=19 luglio 2011
  |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110719205520/http://www.cbat.eps.harvard.edu/iauc/08800/08812.html
  |urlmorto=no
  }}</ref><ref name=johnston50000>{{Cita web
 |data=25 novembre 2008
 |titolo=(50000) Quaoar
 |editore=Johnston's Archive
 |autore=Wm. Robert Johnston
 |url=http://www.johnstonsarchive.net/astro/astmoons/am-50000.html
 |accesso=26 maggio 2009
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 |dataarchivio=11 gennaio 2018
 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180111124258/http://www.johnstonsarchive.net/astro/astmoons/am-50000.html
 |urlmorto=no
 }}</ref>

L'orbita del satellite non è ancora stata determinata. Il satellite ha una differenza di [[magnitudine assoluta]] di 5,6.<ref name="EKO51">
{{Cita web|url = http://www.boulder.swri.edu/ekonews/issues/past/n051/html/index.html|titolo = Distant EKO The Kuiper Belt Electronic Newsletter|autore = |wkautore = |sito = boulder.swri.edu|editore = Joel Wm. Parker|data = marzo 2007|lingua = en|formato = |p = |pp = |cid = 
|citazione = |accesso = 13 aprile 2022|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070912203658/http://www.boulder.swri.edu/ekonews/issues/past/n051/html/index.html|dataarchivio = 12 settembre 2007|urlmorto = no}}</ref><br />Ha un'[[albedo]] simile a Quaoar e un diametro di {{M|81|5,5|u=km}}.<br />Il suo colore marrone è dato forse da collisioni con frammenti di Quaoar, che nel processo hanno formato il mantello di ghiaccio.
Prende il nome da una divinità [[Tongva]]: [[Weywot]], figlio di [[Quaoar (mitologia)|Quaoar]].<ref>
{{Cita web|url = http://www.searchmagazine.org/Archives/Back%20Issues/July-August%202008/full-heavenly-bodies.html|titolo = 
Heavenly Bodies and the People of the Earth|autore = Nick Street|wkautore = |sito = searchmagazine.org|editore = 
|data = Luglio/Agosto 2008|lingua = en|formato = |p = |pp = |cid = |citazione = |accesso = 21 febbraio 2009|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090221154031/http://www.searchmagazine.org/Archives/Back%20Issues/July-August%202008/full-heavenly-bodies.html#|dataarchivio = 21 febbraio 2009|urlmorto = no}}</ref> Il nome fu reso ufficiale nell'MPC #67220 pubblicato il 4 ottobre 2009.<ref>{{Cita web |url=http://www.minorplanetcenter.net/iau/ECS/MPCArchive/2009/MPC_20091004.pdf |titolo=MPC 67220 |accesso=21 dicembre 2014 |dataarchivio=3 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303170028/http://www.minorplanetcenter.net/iau/ECS/MPCArchive/2009/MPC_20091004.pdf |urlmorto=no|lingua=en }}</ref>

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* Jewitt DC, Luu J (2004), ''Crystalline water ice on the Kuiper belt object (50000) Quaoar'', ''Nature'', 432(7018): 731-3. PMID 15592406

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

== Collegamenti esterni ==
{{LinkFontiAsteroidi}}
* {{cita web|1=https://www.gps.caltech.edu/~chad/quaoar/|2=Homepage del team di scopritori di Quaoar|lingua=en|accesso=25 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060919142326/http://www.gps.caltech.edu/%7Echad/quaoar/|dataarchivio=19 settembre 2006|urlmorto=sì}}
* {{en}} [https://www.nytimes.com/2004/12/09/science/09ice.html?ex=1260334800&amp;en=9326ecdbb6f20b0a&amp;ei=5090&amp;partner=rssuserland* Astronomers Contemplate Icy Volcanoes in Far Places] - New York Times
* {{en}} [http://www.theage.com.au/articles/2002/10/07/1033538894512.html Quaoar, the newest planet... or is it?] - The Age
* {{en}} [https://news.nationalgeographic.com/news/2002/10/1003_021007_quaoar.html New Planet-Shaped Body Found in Our Solar System ] - National Geographic
* {{en}} [https://www.cnn.com/2004/TECH/space/12/08/volcano.neptune/index.html Volcanism possible on planet-like Quaoar] - CNN.com
* {{en}} [https://www.nature.com/news/2004/041206/pf/041206-7_pf.html Chilly Quaoar had a warmer past ] - Nature.com
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20041214023004/http://www.ifa.hawaii.edu/faculty/jewitt/quaoar.html Crystalline Ice on Kuiper Belt Object (50000) Quaoar] - Articolo sul ghiaccio cristallino di Quaoar.

{{Asteroide|satellite1=50000 I Weywot|Weywot}}
{{Portale|sistema solare}}
 
[[Categoria:Corpi celesti scoperti nel 2002]]
[[Categoria:50000 Quaoar| ]]