Visualizza wikitesto di Mediha Sultan

{{Aristocratico
|nome = Mediha Sultan
|immagine = Mediha Sultan.png
|legenda = 
|stemma = 
|titolo = Sultana dell'impero ottomano
|sottotitolo = 
|periodo = 
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|prefisso onorifico = [[Sua Altezza Imperiale]]
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|altrititoli = 
|data di nascita = 30 luglio [[1856]]
|luogo di nascita = [[Istanbul]]
|data di morte = {{calcola età3|1928|11|9|1856|7|30}}
|luogo di morte = [[Nizza]]
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|luogo di sepoltura = [[Nizza]]
|dinastia = [[Casa di Osman]]
|padre = [[Abdülmecid I]]
|madre = [[Gülistu Kadin]] (''biologica'')<br/>[[Verdicenan Kadin]] (''adottiva'')
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|consortedi = 
|coniuge 1 = Ahmed Necib Pasha<br/>{{piccolo|(1879-1885, ved.)}}
|coniuge 2 = [[Avlonyalı Mehmed Ferid Pascià|Avlonyalı Mehmed Ferid Pasha]]<br/>{{piccolo|(1886-1923, ved.)}}
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|figli = {{piccolo|'''Primo matrimonio'''}}<br/>Sultanzade Abdürrahman Sami Bey
|religione = [[Islam sunnita]]
|motto = 
|firma = 
}}
{{Bio
|Nome = Mediha Sultan
|Cognome = 
|PreData = [[turco ottomano]]: مدیحه سطان, "''quella lodata''"
|Sesso = F
|LuogoNascita = Istanbul
|GiornoMeseNascita = 30 luglio
|AnnoNascita = 1856
|LuogoMorte = Nizza
|GiornoMeseMorte = 9 novembre
|AnnoMorte = 1928
|Attività = principessa
|Epoca = XIX
|Epoca2 = XX
|Nazionalità = ottomana
|PostNazionalità = , figlia del sultano [[Abdülmecid I]] e della consorte [[Gülistu Kadin]]
|Immagine = 
}}

== Origini ==
Mediha Sultan nacque il 30 luglio 1856 a [[Istanbul]], nel [[Palazzo di Dolmabahçe|Palazzo Dolmabahçe]]. Suo padre era il [[Sultani ottomani|sultano]] [[Impero ottomano|ottomano]] [[Abdülmecid I]], sua madre una delle sue consorti, [[Gülistu Kadin|Gülistu Kadın]]. 

Aveva due sorelle maggiori, le gemelle Zekiye Sultan e Fehime Sultan, morte bambine, e un fratello minore, Şehzade Mehmed Vahdeddinin ([[Mehmet VI|Mehmed VI]], ultimo Sultano dell'Impero ottomano).

Nel 1861, perse sia suo padre che sua madre, morti rispettivamente di [[tubercolosi]] e [[colera]], e nel 1862 venne adottata da un'altra consorte, [[Verdicenan Kadin]], che aveva appena perso sua figlia [[Münire Sultan (figlia di Abdülmecid I)|Münire Sultan]], mentre suo fratello fu affidato alla consorte [[Şayeste Hanim]]<ref>Brookes 2010, p. 284.</ref><ref>Aredba, Rumeysa; Açba, Edadil (2009). Sultan Vahdeddin'in San Remo günleri. Timaş Yayınları. p. 73. ISBN 978-9-752-63955-3.</ref><ref>Bardakçı, Murat (2017). Neslishah: The Last Ottoman Princess. Oxford University Press. pp. 5, 6. ISBN 978-9-774-16837-6.</ref><ref>Sakaoğlu 2008, p. 630.</ref><ref>Uluçay 2011, p. 229.</ref><ref>Kahya 2012, p. 8.</ref>. 

== Matrimonio ==
Nel 1875 Mediha si innamorò di Ahmed Necib Bey, figlio dello sceicco Necibzade Sami Bey. [[Abdul Aziz|Abdülaziz]], che era salito al trono dopo Abdülmecid, approvò le nozze, ma in quello stesso anno morì e, dopo il breve regno di [[Murad V]], fratellastro di Mediha, salì al trono [[Abdul Hamid II|Abdülhamid II]], anche lui suo fratellastro. Abdülhamid le negò il permesso, perché Necib aveva legami con [[Ali Suavi]], ribelle che tentò di reinsediare Murad V, e quindi lo mandò a [[Parigi]] per separarli. Disperata, Mediha smise di mangiare, bere e dormire. Sua madre adottiva, [[Verdicenan Kadin]], si recò allora da [[Rahime Perestu Sultan]], madre adottiva e [[Valide Sultan]] di Abdülhamid, a chiederle di intercedere per Mediha presso il sultano. Alla fine le suppliche congiunte di Mediha, Verdicenan e Rahime Perestu riuscirono nell'intento e Abdülhamid richiamò Necid a [[Istanbul]], dove fu nominato [[Pascià|Paşah]] e i due furono fidanzati.

Nello stesso periodo furono preparati anche i matrimoni di alcune sorellastre di Mediha, [[Seniha Sultan]], [[Behice Sultan]] e [[Naile Sultan (figlia di Abdülmecid I)|Naile Sultan]]. 

Il contratto di matrimonio fu redatto il 22 gennaio 1879 e la cerimonia si tenne l'8 giugno dello stesso anno, a [[Palazzo di Yıldız|Palazzo Yıldız]]. Alla coppia fu assegnato il Palazzo Tarlabaşı. I due ebbero un figlio, ma Mediha rimase vedova nell'aprile 1885<ref>Kahya 2012, p. 20, 37-39, 53.</ref><ref>Fanny Davis (1986). The Ottoman Lady: A Social History from 1718 to 1918. Greenwood Publishing Group. p. 12. ISBN 978-0-313-24811-5.</ref><ref>Sakaoğlu 2008, p. 631.</ref><ref name="ref_C">Hülagü, M.M. (2008). Yurtsuz İmparator: Vahdeddin : İngiliz gizli belgelerinde Vahdeddin ve Osmanlı hanedanı. Osmanlı tarihi. Timaş. p. 324. ISBN 978-975-263-690-3.</ref><ref name="ref_A">Bardakçı, Murat (2008). Son Osmanlılar: Osmanlı hanedanı'nın sürgün ve miras öyküsü. İnkılâp. p. 179. ISBN 978-975-10-2616-3.</ref><ref name="ref_B">Brookes 2010, p. 144.</ref>.

== Secondo matrimonio ==
Nel 1885 Abdülhamid promise una Mediha in lutto a [[Avlonyalı Mehmed Ferid Pascià]], e i due si sposarono il 29 aprile 1886. Il rappresentante della sposa era Hafız Behram Bey e quello dello sposo [[Osman Nuri Pascià|Gazi Osman Nuri Pascià]]. Si stabilirono a Palazzo Baltalimanı, ex residenza di [[Fatma Sultan (figlia di Abdülmecid I)|Fatma Sultan]], mentre nel vecchio palazzo di Mediha si stabilì [[Zekiye Sultan]], figlia di Abdülhamid II. Non ebbero figli.

Nell'ottobre 1889 fu tra le principesse che accolsero [[Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg|Augusta Vittoria di Germania]] a [[Palazzo di Yıldız|Palazzo Yıldız]], quando visitò Istanbul col marito [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]]. In quell'occasione Abdülhamid II supplicò e invitò lei e [[Seniha Sultan]], altra loro sorellastra, ad astenersi dal loro solito atteggiamento rumoroso e ridanciano, ma le due riuscirono a trattenersi solo per poco, prima di ricominciare a comportarsi come al solito, tanto che Abdülhamid II di sentì in dovere di scusarsi con l'imperatrice per il comportamento delle sue sorelle<ref>Kahya 2012, p. 46-47, 55.</ref><ref>Brookes 2010, p. 144, 165.</ref><ref>Hidden, Alexander W. (1912). The Ottoman Dynasty: A History of the Sultans of Turkey from the Earliest Authentic Record to the Present Time, with Notes on the Manners and Customs of the People. N. W. Hidden. p. 417.</ref><ref>Küçük, H. (2021). The Role of the Bektāshīs in Turkey's National Struggle. Social, Economic and Political Studies of the Middle East and Asia. Brill. p. 281. ISBN 978-90-04-49221-9.</ref>.

== Esilio e morte ==
Alla caduta del Sultanato nel 1922 e la deposizione di suo fratello [[Mehmet VI|Mehmed VI]] Mediha e la sua famiglia lasciarono la Turchia, due anni prima dell'editto che esiliava l'intera [[Dinastia ottomana|dinastia]].

Vissero prima a [[Nizza]], dove [[Avlonyalı Mehmed Ferid Pascià|Ferid]] morì nel 1923. Successivamente, si trasferì a [[Mentone|Menton]] e a [[Sanremo]], dove visse con Mehmed VI fino a quando lui morì, nel 1926. A quel punto tornò a Nizza, dove morì e venne sepolta il 9 novembre 1928.

Negli ultimi anni era stata in pessimi rapporti col figlio, che si rifiutò di prendersi cura di lei, vederla o partecipare al funerale<ref>Kahya 2012, p. 77</ref><ref>Uluçay 2011, p. 231.</ref><ref>Sakaoğlu 2008, p. 632.</ref>. 

== Discendenza ==
Dal suo primo matrimonio, Mediha ebbe un figlio:<ref name="ref_C" /><ref name="ref_A" /><ref>Aredba, Rumeysa; Açba, Edadil (2009). Sultan Vahdeddinin San Remo Günleri. Timaş Yayınları. pp. 61, 62. ISBN 978-9-752-63955-3.</ref><ref>Vâsıb, Ali; Osmanoğlu, Osman Selaheddin (2004). Bir şehzadenin hâtırâtı: vatan ve menfâda gördüklerim ve işittiklerim. Yapı Kredi Yayınları. YKY. p. 114. ISBN 978-975-08-0878-4.</ref>

* Sultanzade Abdürrahman Sami Bey (1880 -1961). Nacque a [[Istanbul]], nel Palazzo Tarlabaşı. Fu [[aiutante di campo]] di [[Abdul Hamid II|Abdülhamid II]], membro del reggimento Ertuğrul e membro della corte di [[Şehzade Mehmed Abdülkadir]]. Nelle cerimonie e nelle processioni della moschea del venerdì seguiva a cavallo Abdülhamid II. Morì in esilio a Londra. Ebbe tre mogli, cinque figli e due figlie:
** Peyveste Devlethan Hanım ( Bandırma, 1886 - Londra, 1964). [[Circassi|Circassa]] della tribù [[Ubuh]], si sposarono nel 1903 a Palazzo Baltalimanı ed ebbe da lei tre figli e due figlie: 
*** Mehmed Bahaeddin Sami Bey
*** Ahmed Rükneddin Sami Bey
*** Ömer Fethi Sami Bey
*** Fatma Kamran Sami Hanim
*** Hatice Gülistu Sami Hanim
** Dilbeste Hanım. Sorella minore della sua prima moglie, ebbe da lei un figlio:
*** Mustafa Saib Sami Bey
** Dilnigar Hanım. Dama di compagnia della sua prima moglie, ebbe da lei un figlio:
*** Mahmud Ekrem Sami Bey

== Personalità ==
Mediha amava gli usi e i costumi europei. Si vestiva in modo lussuoso e regale, con abiti di taglio europeo e con lunghi strascichi.

Era minuta, pallida, con occhi neri descritti come "splendidi", e somigliava molto a suo padre. Aveva atteggiamenti graziosi, affascinanti e squisitamente gentili, che le valsero il rispetto e l'affetto di tutti, al pari della sua sorellastra [[Cemile Sultan]] e differentemente da un'altra sorellastra, [[Seniha Sultan]], con cui pure Mediha andava molto d'accordo, essendo entrambe allegre, ridanciane e portate al buon umore<ref name="ref_B" />. 

== Onorificenze ==
Mediha Sultan venne insignita delle seguenti onorificenze:<ref>Yılmaz Öztuna (1978). Başlangıcından zamanımıza kadar büyük Türkiye tarihi: Türkiye'nin siyasî, medenî, kültür, teşkilât ve san'at tarihi. Ötüken Yayınevi. p. 165.</ref>

* [[Ordine della Casa di Osman]]
* [[Ordine di Mejīdiyye|Ordine di Mejīdiyye, ingioiellato]]
* [[Şefkat Nişanı|Ordine della Carità, 1ª classe]]
* Medaglia Hicaz Demiryolu, oro
* Medaglia Iftikhar Sanayi, oro

== Note ==
<references />

== Bibliografia ==

* Brookes, Douglas Scott (2010). The Concubine, the Princess, and the Teacher: Voices from the Ottoman Harem. University of Texas Press. ISBN 978-0-292-78335-5.
* Kahya, Özge (2012). Sultan Abdülmecid'in kızı Mediha Sultan'ın hayatı (1856-1928) (Postgraduate Thesis) (in Turkish). Marmara University Institute of Social Sciences.
* Sakaoğlu, Necdet (2008). Bu mülkün kadın sultanları: Vâlide sultanlar, hâtunlar, hasekiler, kadınefendiler, sultanefendiler. Oğlak Yayıncılık. ISBN 978-9-753-29623-6.
* Uluçay, Mustafa Çağatay (2011). Padişahların kadınları ve kızları. Ankara: Ötüken. ISBN 978-9-754-37840-5.
[[Categoria:Dinastia ottomana]]