Locomotiva FS 543: differenze tra le versioni

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==Storia==
==Storia==
Le locomotive derivavano in buona parte dalla ricostruzione di macchine provenienti da diverse società private che erano state nazionalizzate.
Le locomotive derivavano in buona parte dalla ricostruzione di macchine provenienti da diverse società private che erano state nazionalizzate.
Tra macchine di ferrovie private acquisite e macchine ricostruite venne raggiunto il numero di 213 locomotive provenienti dalle fabbriche [[Wiener Neustädter Lokomotivfabrik|Wiener Neustädter]], [[Lokomotivfabrik Floridsdorf|Floridsdorf]], [[Krauss]] di Linz e [[Lokomotivfabrik der StEG|StEG]].
Tra macchine di ferrovie private acquisite e macchine ricostruite venne raggiunto il numero di 213 locomotive provenienti dalle fabbriche [[Wiener Neustädter Lokomotivfabrik|Wiener Neustädter]], [[Lokomotivfabrik Floridsdorf|Floridsdorf]], [[Krauss-Maffei|Krauss]] di Linz e [[Lokomotivfabrik der StEG|StEG]].
Dopo la prima guerra mondiale il gruppo di locomotive "kkStb 4" venne ripartito tra [[Polonia]], come PKP Od13, [[Cecoslovacchia]], come CSD 254.2, [[Italia]] come FS 543, [[Jugoslavia]] e [[Romania]].
Dopo la prima guerra mondiale il gruppo di locomotive "kkStb 4" venne ripartito tra [[Polonia]], come PKP Od13, [[Cecoslovacchia]], come CSD 254.2, [[Italia]] come FS 543, [[Jugoslavia]] e [[Romania]].
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Le locomotive assegnate all'Italia furono in tutto 12; 10 unità immatricolate come 543.001-010, pervenute in vario modo tra [[1918]] e [[1919]] in seguito all'occupazione territoriale (preda bellica) e 2 unità, assegnate ai numeri 012 e 013 in seguito al trattato del [[1923]]. Il numero 011 non venne utilizzato se non temporaneamente e in seguito omesso a causa di un errore di catalogazione compiuto dai servizi delle [[Ferrovie dello Stato]] italiane: tra le locomotive si trovava in più per errore una locomotiva 486 delle ferrovie rumene (CFR) che venne scambiata per una austriaca del gruppo 4 e immatricolata come FS 543.007. In seguito, per rimediare, la locomotiva venne collocata come FS 499.001 e le altre locomotive, dalla 008 alla 011, scalate di un posto divenendo rispettivamente 007-010. Il numero 011 rimase così scoperto anche in seguito all'immissione, nel 1924, delle due ulteriori unità kkStb 4.136 e 4.209 divenute FS 543.012 e 013<ref>[http://www.pospichal.net/lokstatistik/83128-fs543.htm Dati e note desunte dalle tavole sinottiche di Joseph Pospichal e di Eduardo Tonarelli]</ref>.
Le locomotive assegnate all'Italia furono in tutto 12 e tutte di costruzione [[Wiener Neustädter Lokomotivfabrik|Wiener Neustädter]]; 10 unità immatricolate come 543.001-010, pervenute in vario modo tra [[1918]] e [[1919]] in seguito all'occupazione territoriale (preda bellica) e 2 unità, assegnate ai numeri 012 e 013 in seguito al trattato del [[1923]]. Il numero 011 non venne utilizzato se non temporaneamente e in seguito omesso a causa di un errore di catalogazione compiuto dai servizi delle [[Ferrovie dello Stato]] italiane: tra le locomotive si trovava in più per errore una locomotiva 486 delle ferrovie rumene (CFR) che venne scambiata per una austriaca del gruppo 4 e immatricolata come FS 543.007. In seguito, per rimediare, la locomotiva venne collocata come FS 499.001 e le altre locomotive, dalla 008 alla 011, scalate di un posto divenendo rispettivamente 007-010. Il numero 011 rimase così scoperto anche in seguito all'immissione, nel 1924, delle due ulteriori unità kkStb 4.136 e 4.209 divenute FS 543.012 e 013<ref>[http://www.pospichal.net/lokstatistik/83128-fs543.htm Dati e note desunte dalle tavole sinottiche di Joseph Pospichal e di Eduardo Tonarelli]</ref>.
Le locomotive ebbero vita brevissima perché obsolete e inadatte all'uso FS a causa del sistema frenante a vuoto. Vennero tosto demolite, le prime 10, tra [[1923]] e [[1924]] le due ultime in seguito.
Le locomotive ebbero vita brevissima perché obsolete e inadatte all'uso FS a causa del sistema frenante a vuoto. Vennero tosto demolite, le prime 10, tra [[1923]] e [[1924]] le due ultime in seguito.


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La locomotiva aveva il rodiggio 2-2-0, con ruote motrici di grande diametro, adatto ai treni viaggiatori. Raggiungeva la velocità di 80 km/h anche in virtù delle ruote di diametro elevato. Il carrello anteriore biassiale permetteva una buona inscrizione in curva. Aveva il telaio esterno e la caldaia montata piuttosto bassa che forniva vapore saturo a 11 bar. Il motore era a 2 cilindri e semplice espansione con distribuzione tipo Stephenson. La coppia motrice era applicata sul primo asse motore da una biella motrice e da questo trasmessa mediante biella di accoppiamento sul secondo asse. La frenatura era a vuoto sistema Hardy incompatibile con il materiale rotabile italiano. Al camino era applicato il vistoso parascintille a tronco di cono rovesciato tipico delle realizzazioni austriache.
La locomotiva aveva il rodiggio 2-2-0, con ruote motrici di grande diametro, adatto ai treni viaggiatori. Raggiungeva la velocità di 80 km/h anche in virtù delle ruote di diametro elevato. Il carrello anteriore biassiale permetteva una buona inscrizione in curva. Aveva il telaio esterno e la caldaia montata piuttosto bassa che forniva vapore saturo a 11 bar. Il motore era a 2 cilindri e semplice espansione con distribuzione tipo Stephenson. La coppia motrice era applicata sul primo asse motore da una biella motrice e da questo trasmessa mediante biella di accoppiamento sul secondo asse. La frenatura era a vuoto sistema Hardy incompatibile con il materiale rotabile italiano. Al camino era applicato il vistoso parascintille a tronco di cono rovesciato tipico delle realizzazioni austriache.


== Corrispondenza locomotive ex KkStb e numerazione FS<ref>[http://www.pospichal.net/lokstatistik/83128-fs543.htm Dati desunti da:Pospichal lokstatistic,Tabelle FS 543]</ref>==
== Corrispondenza locomotive ex kkStb e numerazione FS<ref>[http://www.pospichal.net/lokstatistik/83128-fs543.htm Dati desunti da: ''Pospichal lokstatistic'', tabelle FS 543]</ref> ==
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==Voci correlate==
==Voci correlate==
*[[Lista dei rotabili italiani]]
*[[Rotabili italiani]]


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[[categoria:locomotive a vapore|FS 543]]
[[Categoria:Locomotive a vapore FS|543]]

Versione attuale delle 16:04, 19 ago 2019

Locomotiva 543
Locomotiva a vapore
Locomotiva 2-2-0 tipo FS 543 (ex 4.69)
Anni di costruzione 1885-1897
Anni di esercizio 1919- ?? (servizio in Italia)
Quantità prodotta 12 (in Italia su 213 complessive kkStB)
Costruttore Wiener Neustädter
Dimensioni 8.870 x ?? x 4.564
Interperno 5.900 (tra assi estremi)
Passo dei carrelli 2.500 (passo rigido)
Massa in servizio 45,5
Massa aderente 27
Tipo di motore a vapore
Alimentazione carbone
Velocità massima omologata 80 km/h
Rodiggio 2-2-0
Diametro ruote motrici 1.820 mm
Portanti anteriori 1.034 mm
Tipo di trasmissione bielle
Numero di cilindri 2
Diametro dei cilindri 435 mm
Corsa dei cilindri 632 mm
Superficie griglia 2,06 
Superficie riscaldamento 108 m²
Pressione in caldaia 11

La locomotiva gruppo 543 era una locomotiva a vapore con tender di costruzione austriaca per treni viaggiatori, di rodiggio 2-2-0, che le Ferrovie dello Stato italiane acquisirono dalle Imperial regie ferrovie statali austriache (kkStB) in seguito al risarcimento danni della prima guerra mondiale[1].

Le locomotive derivavano in buona parte dalla ricostruzione di macchine provenienti da diverse società private che erano state nazionalizzate. Tra macchine di ferrovie private acquisite e macchine ricostruite venne raggiunto il numero di 213 locomotive provenienti dalle fabbriche Wiener Neustädter, Floridsdorf, Krauss di Linz e StEG. Dopo la prima guerra mondiale il gruppo di locomotive "kkStb 4" venne ripartito tra Polonia, come PKP Od13, Cecoslovacchia, come CSD 254.2, Italia come FS 543, Jugoslavia e Romania.

Lo stesso argomento in dettaglio: Locomotiva kkStB 4.

Le locomotive assegnate all'Italia furono in tutto 12 e tutte di costruzione Wiener Neustädter; 10 unità immatricolate come 543.001-010, pervenute in vario modo tra 1918 e 1919 in seguito all'occupazione territoriale (preda bellica) e 2 unità, assegnate ai numeri 012 e 013 in seguito al trattato del 1923. Il numero 011 non venne utilizzato se non temporaneamente e in seguito omesso a causa di un errore di catalogazione compiuto dai servizi delle Ferrovie dello Stato italiane: tra le locomotive si trovava in più per errore una locomotiva 486 delle ferrovie rumene (CFR) che venne scambiata per una austriaca del gruppo 4 e immatricolata come FS 543.007. In seguito, per rimediare, la locomotiva venne collocata come FS 499.001 e le altre locomotive, dalla 008 alla 011, scalate di un posto divenendo rispettivamente 007-010. Il numero 011 rimase così scoperto anche in seguito all'immissione, nel 1924, delle due ulteriori unità kkStb 4.136 e 4.209 divenute FS 543.012 e 013[2]. Le locomotive ebbero vita brevissima perché obsolete e inadatte all'uso FS a causa del sistema frenante a vuoto. Vennero tosto demolite, le prime 10, tra 1923 e 1924 le due ultime in seguito.

Caratteristiche

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La locomotiva aveva il rodiggio 2-2-0, con ruote motrici di grande diametro, adatto ai treni viaggiatori. Raggiungeva la velocità di 80 km/h anche in virtù delle ruote di diametro elevato. Il carrello anteriore biassiale permetteva una buona inscrizione in curva. Aveva il telaio esterno e la caldaia montata piuttosto bassa che forniva vapore saturo a 11 bar. Il motore era a 2 cilindri e semplice espansione con distribuzione tipo Stephenson. La coppia motrice era applicata sul primo asse motore da una biella motrice e da questo trasmessa mediante biella di accoppiamento sul secondo asse. La frenatura era a vuoto sistema Hardy incompatibile con il materiale rotabile italiano. Al camino era applicato il vistoso parascintille a tronco di cono rovesciato tipico delle realizzazioni austriache.

Corrispondenza locomotive ex kkStb e numerazione FS[3]

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Numero e gruppo FS numero e gruppo KkStB Fabbrica anno di fabbricazione Demolizione o alienazione
543.001 4.13 Wiener N. 1886 1923
543.002 4.42 Wiener N. 1889 1923
543.003 4.51 Wiener N. 1889 1924
543.004 4.74 Wiener N. 1891 1923
543.005 4.76 Wiener N. 1891 1923
543.006 4.83 Wiener N. 1891 1923
543.007 4.163 Wiener N. 1895 1923
543.008 4.188 Wiener N. 1880 1923
543.009 4.189 Wiener N 1880 1923
543.010 4.195 Wiener N. 1896 1923
543.011 - - - Vedi testo
543.012 4.136 Wiener N. 1892 ?
543.013 4.209 Wiener N. 1897 ?
  • Giovanni Cornolò, Locomotive di preda bellica, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 2009. ISBN 978-88-87372-74-8
  • (DE) Karl Gölsdorf, Lokomotivbau in Alt-Österreich 1837–1918, Wien, Verlag Slezak, 1978. ISBN 3-900134-40-5.
  • (DE) Griebl, Josef Otto Slezak Hans Sternhart, BBÖ Lokomotiv Chronik 1923–1938, Wien, Verlag Slezak, 1985. ISBN 3-85416-026-7.

Voci correlate

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