Claudio G. Fava: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il [[politico]], [[giornalista]], [[sceneggiatore]] e [[scrittore]] italiano|[[Claudio Fava]]}}
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{{Bio
{{Bio
|Nome = Claudio Giorgio
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|Cognome = Fava
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|Nazionalità = italiano
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|Didascalia = Claudio G. Fava in una scena del film ''[[Ladri di saponette]]'' (1989)
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==Biografia==
==Biografia==
Laureato in legge, dopo un inizio di carriera nella città natale presso il ''[[Corriere Mercantile]]'', è divenuto giornalista professionista nel [[1961]] ed è entrato alla [[RAI]] nel [[1970]], dove ha lavorato per la [[Rai Uno|Rete Uno]] e, in seguito, come capostruttura della [[Rai 2|Rete Due]]. In ragione di questo incarico, per anni ha scelto i film e i telefilm della programmazione televisiva della seconda rete televisiva pubblica, introducendo presso il pubblico italiano molte serie famose (''[[Beautiful]]'', ad esempio).
Laureato in [[Giurisprudenza]], dopo un inizio di carriera nella città natale presso il ''[[Corriere Mercantile]]'', divenne giornalista professionista nel [[1961]] ed entrò alla [[RAI]] nel [[1970]], dove lavorò per la [[Rai Uno|Rete Uno]] e, in seguito, come capostruttura della [[Rai 2|Rete Due]]. In ragione di questo incarico, per anni scelse i film e i telefilm della programmazione televisiva della seconda rete televisiva pubblica, introducendo presso il pubblico italiano molte serie famose (''[[L'ispettore Derrick]]'' e ''[[Beautiful]]'', ad esempio). Organizzò con il programma “Cinema di notte” decine di cicli di opere (profili di attori, di registi, di sceneggiatori e di generi). Condusse inoltre due rubriche sulla settima arte: “Dolly” e “Set”. Esperto dell'opera del [[cineasta]] francese [[Jean-Pierre Melville]], per l'attività svolta a favore della diffusione del [[cinema francese]] alla televisione italiana, trasmettendo spesso opere inedite, il governo transalpino lo nominò “Officier des Arts et des Lettres".

Ha organizzato con il programma “Cinema di notte” decine di cicli di opere (profili di attori, di registi, di sceneggiatori e di generi). Ha condotto inoltre due rubriche sulla settima arte: “Dolly” e “Set”. Esperto dell’opera del [[cineasta]] francese [[Jean-Pierre Melville]], per l’attività svolta a favore della diffusione del [[cinema francese]] alla televisione italiana, trasmettendo spesso opere inedite, il governo transalpino lo ha nominato “Officier des Arts et des Lettres".

È autore di monografie su importanti figure del [[cinema italiano]] - da [[Alberto Sordi]] a [[Federico Fellini]], a [[Ugo Tognazzi]] - ed anche di testi letterari, come i bozzetti raccolti in ''Tagliati al vivo''. Ha collaborato con un gran numero di quotidiani, settimanali e riviste specializzate, oltre che con importanti rassegne cinematografiche in Italia e all'estero, presiedendo diverse giurie cinematografiche e televisive.


Studioso dei problemi legati al doppiaggio, in qualità di dirigente RAI ha commissionato migliaia di ore di doppiaggi e ridoppiaggi riportando in circolazione film ormai scomparsi come ''[[Il grande sonno (film)|Il grande sonno]]'', ''[[Acque del Sud]]'' e ''[[I migliori anni della nostra vita]]'', e introducendo al pubblico italiano opere mai prima presentate in televisione, a cominciare dal film forse più famoso dei [[fratelli Marx]], ''Duck Soup'', ribattezzato ''[[La guerra lampo dei fratelli Marx]]''.
È stato autore di monografie su importanti figure del [[cinema italiano]] - da [[Alberto Sordi]] a [[Federico Fellini]], a [[Ugo Tognazzi]] - ed anche di testi letterari, come i bozzetti raccolti in ''Tagliati al vivo''. Ha collaborato con un gran numero di quotidiani, settimanali e riviste specializzate, oltre che con importanti rassegne cinematografiche in Italia e all'estero, presiedendo diverse giurie cinematografiche e televisive. Studioso dei problemi legati al doppiaggio, in qualità di dirigente RAI ha commissionato migliaia di ore di doppiaggi e ridoppiaggi riportando in circolazione film ormai scomparsi come ''[[Il grande sonno (film 1946 Hawks)|Il grande sonno]]'', ''[[Acque del Sud]]'' e ''[[I migliori anni della nostra vita (film 1946)|I migliori anni della nostra vita]]'', e introducendo al pubblico italiano opere mai prima presentate in televisione, a cominciare dal film forse più famoso dei [[fratelli Marx]], ''Duck Soup'', ribattezzato ''[[La guerra lampo dei fratelli Marx]]''.


In qualità di responsabile delle iniziative cinematografiche del Comune di [[Finale Ligure]], dal [[1999]] è direttore artistico di ''Voci nell'ombra'', il primo Festival italiano dedicato interamente al doppiaggio cinematografico e televisivo, ideato e organizzato da Bruno Astori. Si è cimentato anche in veste di attore: al cinema con [[Maurizio Nichetti]] (''[[Ladri di saponette]]''), in televisione con [[Ombretta Colli]] (''Una donna tutta sbagliata''); in teatro con [[Giancarlo Sbragia]] e [[Mattia Sbragia]], su un testo di [[Guido Fink]] dedicato a [[Orson Welles]].
In qualità di responsabile delle iniziative cinematografiche del Comune di [[Finale Ligure]], dal [[1999]] è stato direttore artistico di ''Voci nell'ombra'', il primo Festival italiano dedicato interamente al doppiaggio cinematografico e televisivo, ideato e organizzato da Bruno Astori. Si è cimentato anche in veste di attore: al cinema con [[Maurizio Nichetti]] (''[[Ladri di saponette]]''), in televisione con [[Ombretta Colli]] (''Una donna tutta sbagliata''); in teatro con [[Giancarlo Sbragia]] e [[Mattia Sbragia]], su un testo di [[Guido Fink]] dedicato a [[Orson Welles]]. Come autore, presentatore o, nell'ultimo caso, come ospite ha preso parte a cinque programmi televisivi per Raitre scritti da [[Gloria De Antoni]] e [[Oreste De Fornari]] (''Perdenti'', ''Infedeli'', ''La principessa sul pisello'', ''Pacem in terris'', per due edizioni, ''La fonte meravigliosa'').


Come autore, presentatore o, nell'ultimo caso, come ospite ha preso parte a cinque programmi televisivi per Raitre scritti da [[Gloria De Antoni]] e [[Oreste De Fornari]] (''Perdenti'', ''Infedeli'', ''La principessa sul pisello'', ''Pacem in terris'', per due edizioni, ''La fonte meravigliosa''). È stato insieme a [[Rita Forte]] conduttore su TMC di 78 puntate della striscia preserale quotidiana “Forte Fortissima! di Cristina Crocetti. Dal 2006 è autore di un [[blog]], in collaborazione con Lorenzo Doretti, dal nome "Clandestino in Galleria". Negli ultimi anni saltuariamente collabora con la televisione privata ligure [[Primocanale]].
È stato, insieme a [[Rita Forte]], conduttore su TMC di 78 puntate della striscia preserale quotidiana ''Forte Fortissima!'' di Cristina Crocetti. Nel 2006 è stato autore di un [[blog]], in collaborazione con Lorenzo Doretti, dal titolo "Clandestino in Galleria". Negli ultimi anni saltuariamente ha collaborato con la televisione privata ligure [[Primocanale]]. È deceduto improvvisamente a Genova il 20 aprile 2014 all'età di 84 anni<ref>[http://genova.repubblica.it/cronaca/2014/04/21/news/addio_a_claudio_g_fava_grande_narratore_del_cinema-84111575/ Addio a Claudio G. Fava, grande narratore del cinema] Repubblica.it</ref>. La sua ultima apparizione pubblica è stata alla conferenza stampa per la presentazione dell'edizione del numero 100 della rivista ''FilmDoc''<ref>{{Cita web |url=http://genova.mentelocale.it/58290-genova-morto-claudio-g-fava-domani-genova-funerali/ |titolo=Morto Claudio G. Fava. I funerali a Genova |accesso=22 aprile 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140510221737/http://genova.mentelocale.it/58290-genova-morto-claudio-g-fava-domani-genova-funerali/ |dataarchivio=10 maggio 2014 |urlmorto=sì }}</ref>.


== Opere ==
E' deceduto improvvisamente a Genova il 20 aprile 2014 all'età di 84 anni.
*''Alberto Sordi'', Roma, Gremese, 1979; 1989. ISBN 88-7605-436-7; 2000. ISBN 88-7742-447-8; 2003. ISBN 88-8440-257-3.
*''Le camere di Lafayette'', Roma, La rassegna, 1979.
*''Marcello Mastroianni'', con [[Matilde Hochkofler]], Roma, Gremese, 1979. ISBN 88-7605-014-0.
*''I film di Federico Fellini'', con [[Aldo Viganò]], Roma, Gremese, 1981; 1987. ISBN 88-7605-267-4; 1991. ISBN 88-7605-544-4; 1995. ISBN 88-7605-931-8.
*''Clandestino in galleria'', Recco, Le mani, 2003. ISBN 88-8012-264-9.
*''Simenon, l'uomo nudo'', con [[Gianni Da Campo]] e [[Goffredo Fofi]], Napoli, L'ancora del Mediterraneo, 2004. ISBN 88-8325-143-1.
*''Dialoghi sui minimi sistemi'', con [[Mario Paternostro]], Genova, De Ferrari-Verba, 2008. ISBN 978-88-7172-943-5.
*''Guerra in cento film'', Recco, Le mani, 2010. ISBN 978-88-8012-535-8.
*''Visto con il monocolo. Un anno di rubrica sul ‘Corriere Mercantile’'', Genova, De Ferrari, 2014. ISBN 978-88-6405-497-1.


== Bibliografia ==
==Note==
<references/>


==Altri progetti==
*{{cita libro|Claudio Giorgio |Fava|Ugo Tognazzi| 1981|Gremese Editore| coautori=Aldo Bernardini|cid=Claudio Giorgio Fava, Aldo Bernardini, 1981}}ISBN 8876050302
{{interprogetto}}
*{{cita libro|Claudio Giorgio |Fava|Alberto Sordi. An american in Rome| 1993|Gremese Editore| |cid=Claudio Giorgio Fava, 1993}}ISBN 8873010156
*{{cita libro|Claudio Giorgio |Fava|I film di Federico Fellini | 1995|Gremese Editore| coautori=Mario Paternostro|cid=Claudio Giorgio Fava, Aldo Viganò, 1995}}ISBN 8876059318
*{{cita libro|Claudio Giorgio |Fava|Alberto Sordi| 2003| Gremese Editore||cid=Claudio Giorgio Fava, 2003}}ISBN 8884402573
*{{cita libro|Claudio Giorgio |Fava| Dialoghi sui minimi sistemi| 2008| De Ferrari & Devega| coautori=Mario Paternostro|cid=Claudio Giorgio Fava, Mario Paternostro, 2008}}ISBN 8871729439
*{{cita libro|Claudio Giorgio |Fava|Guerra in cento film | 2010|Le Mani Editore|cid=Claudio Giorgio Fava, 2010}}ISBN 978-88-8012-535-8


==Collegamenti esterni==
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://clandestinoingalleria.blogspot.com Blog Clandestino in Galleria]
* {{cita web|https://clandestinoingalleria.blogspot.com/|Clandestino in galleria}}


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{{Portale|biografie|cinema}}
[[Categoria:Autori televisivi italiani]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 3 degli anni 1980]]
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Disambiguazione – Se stai cercando il politico, giornalista, sceneggiatore e scrittore italiano, vedi Claudio Fava.
Claudio G. Fava in una scena del film Ladri di saponette (1989)

Claudio Giorgio Fava, più noto come Claudio G. Fava (Genova, 17 ottobre 1929Genova, 20 aprile 2014), è stato un critico cinematografico, critico televisivo, giornalista, dirigente pubblico, autore televisivo, conduttore televisivo e direttore artistico italiano.

Laureato in Giurisprudenza, dopo un inizio di carriera nella città natale presso il Corriere Mercantile, divenne giornalista professionista nel 1961 ed entrò alla RAI nel 1970, dove lavorò per la Rete Uno e, in seguito, come capostruttura della Rete Due. In ragione di questo incarico, per anni scelse i film e i telefilm della programmazione televisiva della seconda rete televisiva pubblica, introducendo presso il pubblico italiano molte serie famose (L'ispettore Derrick e Beautiful, ad esempio). Organizzò con il programma “Cinema di notte” decine di cicli di opere (profili di attori, di registi, di sceneggiatori e di generi). Condusse inoltre due rubriche sulla settima arte: “Dolly” e “Set”. Esperto dell'opera del cineasta francese Jean-Pierre Melville, per l'attività svolta a favore della diffusione del cinema francese alla televisione italiana, trasmettendo spesso opere inedite, il governo transalpino lo nominò “Officier des Arts et des Lettres".

È stato autore di monografie su importanti figure del cinema italiano - da Alberto Sordi a Federico Fellini, a Ugo Tognazzi - ed anche di testi letterari, come i bozzetti raccolti in Tagliati al vivo. Ha collaborato con un gran numero di quotidiani, settimanali e riviste specializzate, oltre che con importanti rassegne cinematografiche in Italia e all'estero, presiedendo diverse giurie cinematografiche e televisive. Studioso dei problemi legati al doppiaggio, in qualità di dirigente RAI ha commissionato migliaia di ore di doppiaggi e ridoppiaggi riportando in circolazione film ormai scomparsi come Il grande sonno, Acque del Sud e I migliori anni della nostra vita, e introducendo al pubblico italiano opere mai prima presentate in televisione, a cominciare dal film forse più famoso dei fratelli Marx, Duck Soup, ribattezzato La guerra lampo dei fratelli Marx.

In qualità di responsabile delle iniziative cinematografiche del Comune di Finale Ligure, dal 1999 è stato direttore artistico di Voci nell'ombra, il primo Festival italiano dedicato interamente al doppiaggio cinematografico e televisivo, ideato e organizzato da Bruno Astori. Si è cimentato anche in veste di attore: al cinema con Maurizio Nichetti (Ladri di saponette), in televisione con Ombretta Colli (Una donna tutta sbagliata); in teatro con Giancarlo Sbragia e Mattia Sbragia, su un testo di Guido Fink dedicato a Orson Welles. Come autore, presentatore o, nell'ultimo caso, come ospite ha preso parte a cinque programmi televisivi per Raitre scritti da Gloria De Antoni e Oreste De Fornari (Perdenti, Infedeli, La principessa sul pisello, Pacem in terris, per due edizioni, La fonte meravigliosa).

È stato, insieme a Rita Forte, conduttore su TMC di 78 puntate della striscia preserale quotidiana Forte Fortissima! di Cristina Crocetti. Nel 2006 è stato autore di un blog, in collaborazione con Lorenzo Doretti, dal titolo "Clandestino in Galleria". Negli ultimi anni saltuariamente ha collaborato con la televisione privata ligure Primocanale. È deceduto improvvisamente a Genova il 20 aprile 2014 all'età di 84 anni[1]. La sua ultima apparizione pubblica è stata alla conferenza stampa per la presentazione dell'edizione del numero 100 della rivista FilmDoc[2].

  1. ^ Addio a Claudio G. Fava, grande narratore del cinema Repubblica.it
  2. ^ Morto Claudio G. Fava. I funerali a Genova, su genova.mentelocale.it. URL consultato il 22 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2014).

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