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Barbara (Italia): differenze tra le versioni

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'''Barbara''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1309}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Ancona]] nelle [[Marche]].
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== Geografia fisica ==
== Geografia fisica ==
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== Storia ==
== Storia ==
=== Origini ===
=== Origini ===
Il comune di Barbara affonda le sue radici storiche ed onomastiche nell'epoca dell'invasione dei Longobardi: verso la fine del VI secolo un avamposto di questo popolo germanico - "barbaro", cioè straniero - si insediò qui, ai confini con il territorio della città bizantina di Senigallia, in posizione intermedia e dominante fra le antiche città romane di [[Ostra antica|Ostra]] e [[Suasa]], ormai abbandonate.
Il comune di Barbara affonda le sue radici storiche ed onomastiche nell'epoca dell'invasione dei Longobardi: verso la fine del VI secolo un avamposto di questo popolo germanico "barbaro", cioè straniero si insediò qui, ai confini con il territorio della città bizantina di Senigallia, in posizione intermedia e dominante fra le antiche città romane di [[Ostra antica|Ostra]] e [[Suasa]], ormai abbandonate.


=== Medioevo ===
=== Medioevo ===
Dopo la disfatta longobarda ad opera dei Franchi nel 774, con l'istituzione del Sacro Romano Impero il territorio venne indemaniato. Successivamente, trasformato in feudo ecclesiastico, è affidato all'abbazia benedettina di [[Abbazia di Santa Maria di Sitria|S. Maria di Sitria]], fondata agli inizi del sec. XI sulle pendici del Monte Catria dal santo monaco riformatore Romualdo da Ravenna.
Dopo la disfatta longobarda ad opera dei Franchi nel 774, con l'istituzione del Sacro Romano Impero il territorio venne indemaniato. Successivamente, trasformato in feudo ecclesiastico, è affidato all'[[Abbazia di Santa Maria di Sitria|abbazia benedettina di S. Maria di Sitria]], fondata agli inizi del sec. XI sulle pendici del Monte Catria dal santo monaco riformatore [[Romualdo di Camaldoli|Romualdo da Ravenna]].
Nel 1257 viene conquistata dal vicino Comune di [[Jesi]] entrò così a far parte del Contado della cosiddetta "Respublica Aesina" e ne seguirà tutte le vicende storiche.
Nel 1257 viene conquistata dal vicino Comune di [[Jesi]] entrò così a far parte del Contado della cosiddetta "Respublica Aesina" e ne seguirà tutte le vicende storiche.


=== Regno d'Italia ===
=== Regno d'Italia ===
Neanche il nuovo comune, costituitosi nel 1257 grazie al protettorato jesino, riuscirà a sciogliere i vincoli vassallatici, che perdureranno fino alla costituzione del Regno d'Italia, per tutta l'età moderna, periodo nel quale il paese di Barbara diventerà la sede amministrativa degli estesi possessi dell'abbazia, ormai trasformata in commenda ed affidata dal 1453 ai cardinali delle più importanti famiglie dello Stato Pontificio, come i Cesi, i Barberini, gli Albani.
Neanche il nuovo comune, costituitosi nel 1257 grazie al protettorato jesino, riuscirà a sciogliere i vincoli vassallatici, che perdureranno fino alla costituzione del Regno d'Italia, per tutta l'età moderna, periodo nel quale il paese di Barbara diventerà la sede amministrativa degli estesi possessi dell'abbazia, ormai trasformata in commenda ed affidata dal 1453 ai cardinali delle più importanti famiglie dello Stato Pontificio, come i Cesi, i Barberini, gli Albani.

=== Simboli ===
Lo stemma del Comune di Barbara si blasona:
{{citazione|d'azzurro, alla [[Torre (araldica)|torre]] di due [[Palco (araldica)|palchi]], [[Attributi araldici di forma geometrica#Merlato alla guelfa|merlata alla guelfa]], di argento, murata di nero, il palco superiore merlato di quattro, finestrato di uno del campo, cimato dalla [[Palma (araldica)|palma]] di verde e dalla [[Spada (araldica)|spada]] d'argento, guarnita d'oro, decussate, la palma posta in sbarra e attraversante; il palco inferiore merlato di quattro e chiuso d'oro, essa torre fondata sulla [[Pianura (araldica)|pianura]] diminuita, di verde. Ornamenti esteriori da Comune}}
La torre è uno degli attributi della patrona santa Barbara, oltre a rappresentare il castello e la cinta muraria che protegge la città dal XV secolo.<ref>{{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/comune/barbara/ |titolo= Comune di Barbara – (AN) |accesso= 15 aprile 2021}}</ref>

Il gonfalone è un drappo di giallo bordato d'azzurro.


== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* Chiesa di Santa Maria Assunta, rifatta nel Settecento per iniziativa del cardinale [[Giovan Francesco Albani]], era già stata ornata da diversi importanti dipinti secenteschi cortoneschi grazie al mecenatismo dell'abate commendatario [[Francesco Barberini (cardinale 1623)|Francesco Barberini]]: una ''Santa Barbara'' di [[Pietro Paolo Ubaldini]] già in Municipio è stata trafugata mentre un'''Assunta'' documentata dello stesso pittore è andata perduta. In chiesa rimangono due importanti dipinti: un ''Martirio di San Sebastiano'' attribuibile a [[Paolo Gismondi]], interessante per l'intenso chiaroscuro unito ad un vivace colorismo, è documentato al 1644. Una tela con la ''Vergine e i Santi Antonio Abate, Nicola da Tolentino e Nicola da Bari'' dipinta da [[Giovanni Francesco Romanelli|Giovan Francesco Romanelli]] è una rielaborazione della pala del [[Pietro da Cortona|Berrettini]] per [[Chiesa di Sant'Agostino (Cortona)|Sant'Agostino]] a [[Cortona]]. Entrambi i dipinti furono ampliati dall'anconetano [[Giovanni Pirri]] per essere adattati agli altari approntati nella ristrutturazione settecentesca.<ref>Silvia Blasio, ''Percorsi della pittura toscana nelle Marche del Cinque e Seicento'', in ''Marche e Toscana. terre di grandi maestri tra Quattro e Seicento'', Pisa, 2007, pag. 217.</ref>
A Barbara sono presenti alcuni monumenti come il monumento ai Caduti e il recente tributo ad [[Aldo Moro]].
* Chiesa di Santa Barbara
* [[Castello]] Castrum Barbarae, duecentesco, caratterizzato dall'arco di accesso e dalla [[merlatura ghibellina]] e dall'imponente [[mastio]], chiamato il “Torrione”. È stato parzialmente ricostruito negli anni ’60 a causa delle distruzioni subite nella [[seconda guerra mondiale]].
* Nel [[comune]] sono presenti alcuni monumenti come il: [[monumento ai Caduti]] ed il recente tributo ad [[Aldo Moro]].


== Società ==
== Società ==
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=== Eventi ===
=== Eventi ===
''"La Festa del Castello"'' è una festa tradizionale di Barbara il primo fine settimana di agosto.
"FESTA DEL CROCEFISSO "'' è una festa molto antica e tradizionale del miracoloso Crocefisso ligeo del 1550 sito nella chiesa abbaziale di S.
Maria Assunta in Barbara. Si festeggia il 7 Maggio.
In onore della patrona della città, Santa Barbara, la prima domenica di dicembre di tutti gli anni c'è la fiera in suo onore e il 4 dicembre c'è ''"La Festa della Patrona"''.
"FESTA DI S. BARBARA" 4 Dicembre In onore della patrona della città,
Ormai è un'altra tradizione creare durante le vacanze natalizie un Presepe Vivente che si può vedere in tutti i giorni festivi.
"FIERA DI S,. BARBARA" la prima domenica di dicembre di tutti gli anni c'è la fiera in suo onore
È la più grande e suggestiva rappresentazione della natività. Inoltre molto bella la Notte Bianca dei Bambini organizzata dall'associazione Barbamamme
"NOTTE BIANCA DEI BAMBINI" normalmente fine giugno nel vecchio campo sportivo giochi e spettacoli per i bambini e gastronomie varie
"PRESEPE VIVENTE RECITATO" Ormai è una tradizione, "da più di 50 anni" creare durante le vacanze natalizie un Presepe Vivente che si può vedere in tutti
i giorni festivi. È la più grande e suggestiva rappresentazione della natività.


== Geografia antropica ==
== Geografia antropica ==
=== Il centro ===
=== Il centro ===
Il centro storico si articola su due alture di una dorsale allungata tra i fiumi Misa e Nevola. A monte sorge il Castello, verso il mare, al di là del fossato e del ponte levatoio frapposto, si estendeva il Borgo munito di una cinta difensiva culminante in una propaggine occidentale chiamata Castellaro, probabilmente perché costituiva il sito più antico ed elevato e perché fruiva di rudimentali fortificazioni: un terrapieno ed una palizzata.
Il centro storico si articola su due alture di una dorsale allungata tra i fiumi Misa e Nevola. A monte sorge il castello, verso il mare, al di là del fossato e del ponte levatoio frapposto, si estendeva il borgo munito di una cinta difensiva culminante in una propaggine occidentale chiamata Castellaro, probabilmente perché costituiva il sito più antico ed elevato e perché fruiva di rudimentali fortificazioni: un terrapieno ed una palizzata.
Gli stessi ipogei o grotte del Castellaro costituiscono gallerie e vani sotterranei scavati nella roccia arenaria non solo per la conservazione delle derrate alimentari, ma anche a scopo di riparo o di via di fuga verso il fossato ed il castello durante gli assedi, come nel caso del sotterraneo murato del palazzo "Bùfera", sede del ristorante tipico "'L Castellaro".
Gli stessi ipogei o grotte del Castellaro costituiscono gallerie e vani sotterranei scavati nella roccia arenaria non solo per la conservazione delle derrate alimentari, ma anche a scopo di riparo o di via di fuga verso il fossato ed il castello durante gli assedi, come nel caso del sotterraneo murato del palazzo Bùfera, sede del ristorante tipico 'L Castellaro.


=== Borgo medievale ===
=== Borgo medievale ===
Il borgo medievale si allunga in un pendio o declivio, la quale scende dal castello alla chiesa neoclassica dell'Assunta ripartita in due strade parallele, denominate nel dialetto locale Piazza e Piazzetta. La Piazzetta, via più ristretta ed aristocratica, sale dalla Costarella, ripida china affiancata al monumentale tempio mariano, per confluire nello Spalmento, l'attuale piazza Cavour antistante al castello. Sulla destra, i vicoli, caratteristiche viuzze popolari del Castellaro, delimitano due palazzi affacciati sulla strada e rispettivamente appartenuti nel primo Ottocento alle famiglie signorili Leli e Bufera. Passeggiando lungo le declinanti vie del paese in una gradevole visita, si possono idealmente ripercorrere gli sviluppi urbanistici del centro abitato nel corso dei secoli: partendo dal castello medievale e dal sottostante borgo cinquecentesco, passando per l'attuale Borgo Mazzini - sviluppatosi nell'Ottocento con il nome di Borgo san Francesco - si perviene prima alle "Case Nove" d'inizio Novecento, odierna Via Vittorio Veneto, poi al moderno quartiere di Via Fratelli Kennedy.
Il borgo medievale si allunga in un pendio o declivio, la quale scende dal castello alla chiesa neoclassica dell'Assunta ripartita in due strade parallele, denominate nel dialetto locale Piazza e Piazzetta. La Piazzetta, via più ristretta ed aristocratica, sale dalla Costarella, ripida china affiancata al monumentale tempio mariano, per confluire nello Spalmento, l'attuale piazza Cavour antistante al castello. Sulla destra, i vicoli, caratteristiche viuzze popolari del Castellaro, delimitano due palazzi affacciati sulla strada e rispettivamente appartenuti nel primo Ottocento alle famiglie signorili Leli e Bufera. Passeggiando lungo le declinanti vie del paese in una gradevole visita, si possono idealmente ripercorrere gli sviluppi urbanistici del centro abitato nel corso dei secoli: partendo dal castello medievale e dal sottostante borgo cinquecentesco, passando per l'attuale Borgo Mazzini sviluppatosi nell'Ottocento con il nome di Borgo San Francesco si perviene prima alle "Case Nove" d'inizio Novecento, odierna via Vittorio Veneto, poi al moderno quartiere di via Fratelli Kennedy.


== Amministrazione ==
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==Sport==
==Sport==
===Calcio===
===Calcio===
La squadra di calcio Ilario Lorenzini Barbara milita in [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]] e i colori sociali sono il giallo ed il blu. Retrocessa il 29 aprile 2018 in Promozione dopo aver concluso la stagione all'ultimo posto.
La squadra di calcio denominata Ilario Lorenzini Barbara milita in [[Promozione (calcio)|Promozione]] e i colori sociali sono il giallo ed il blu. Ha disputato un torneo di [[Eccellenza Marche]].
Nel 2023 è stato aggiunto il nome Monserra ASD ILARIO LORENZINI BARBARA MONSERRA mantenendo mantenendo stessa matricola stessa sede e stesso campo di calcio ( Stadio Civico Barbara ) colori sociali Blu Bianco Rosso
Gestisce anche il campionato juniores che ufficialmente gioca al comunale di Montecarotto e il campionato allievi che giocano al comunale di Serra de Conti.


== Note ==
== Note ==
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[[Categoria:Barbara (Italia)| ]]

Versione delle 16:13, 13 set 2024

Barbara
comune
Barbara – Stemma
Barbara – Bandiera
Barbara – Veduta
Barbara – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Marche
Provincia Ancona
Amministrazione
SindacoMassimo Chiù (lista civica) dal 10-06-2024
Territorio
Coordinate43°34′50.7″N 13°01′28.63″E
Altitudine219 m s.l.m.
Superficie11,04 km²
Abitanti1 257[1] (31-5-2022)
Densità113,86 ab./km²
Comuni confinantiArcevia, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra Vetere, Serra de' Conti
Altre informazioni
Cod. postale60010
Prefisso071
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT042004
Cod. catastaleA626
TargaAN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 957 GG[3]
Nome abitantibarbaresi
Patronosanta Barbara
Giorno festivo4 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Barbara
Barbara
Barbara – Mappa
Barbara – Mappa
Posizione del comune di Barbara nella provincia di Ancona
Sito istituzionale

Barbara è un comune italiano di 1 257 abitanti[1] della provincia di Ancona nelle Marche.

Geografia fisica

Il centro storico di Barbara si articola su due alture di una tipica dorsale collinare marchigiana, allungata tra i fiumi Misa e Nevola.

Storia

Origini

Il comune di Barbara affonda le sue radici storiche ed onomastiche nell'epoca dell'invasione dei Longobardi: verso la fine del VI secolo un avamposto di questo popolo germanico — "barbaro", cioè straniero — si insediò qui, ai confini con il territorio della città bizantina di Senigallia, in posizione intermedia e dominante fra le antiche città romane di Ostra e Suasa, ormai abbandonate.

Medioevo

Dopo la disfatta longobarda ad opera dei Franchi nel 774, con l'istituzione del Sacro Romano Impero il territorio venne indemaniato. Successivamente, trasformato in feudo ecclesiastico, è affidato all'abbazia benedettina di S. Maria di Sitria, fondata agli inizi del sec. XI sulle pendici del Monte Catria dal santo monaco riformatore Romualdo da Ravenna. Nel 1257 viene conquistata dal vicino Comune di Jesi entrò così a far parte del Contado della cosiddetta "Respublica Aesina" e ne seguirà tutte le vicende storiche.

Regno d'Italia

Neanche il nuovo comune, costituitosi nel 1257 grazie al protettorato jesino, riuscirà a sciogliere i vincoli vassallatici, che perdureranno fino alla costituzione del Regno d'Italia, per tutta l'età moderna, periodo nel quale il paese di Barbara diventerà la sede amministrativa degli estesi possessi dell'abbazia, ormai trasformata in commenda ed affidata dal 1453 ai cardinali delle più importanti famiglie dello Stato Pontificio, come i Cesi, i Barberini, gli Albani.

Simboli

Lo stemma del Comune di Barbara si blasona:

«d'azzurro, alla torre di due palchi, merlata alla guelfa, di argento, murata di nero, il palco superiore merlato di quattro, finestrato di uno del campo, cimato dalla palma di verde e dalla spada d'argento, guarnita d'oro, decussate, la palma posta in sbarra e attraversante; il palco inferiore merlato di quattro e chiuso d'oro, essa torre fondata sulla pianura diminuita, di verde. Ornamenti esteriori da Comune»

La torre è uno degli attributi della patrona santa Barbara, oltre a rappresentare il castello e la cinta muraria che protegge la città dal XV secolo.[4]

Il gonfalone è un drappo di giallo bordato d'azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

  • Chiesa di Santa Maria Assunta, rifatta nel Settecento per iniziativa del cardinale Giovan Francesco Albani, era già stata ornata da diversi importanti dipinti secenteschi cortoneschi grazie al mecenatismo dell'abate commendatario Francesco Barberini: una Santa Barbara di Pietro Paolo Ubaldini già in Municipio è stata trafugata mentre un'Assunta documentata dello stesso pittore è andata perduta. In chiesa rimangono due importanti dipinti: un Martirio di San Sebastiano attribuibile a Paolo Gismondi, interessante per l'intenso chiaroscuro unito ad un vivace colorismo, è documentato al 1644. Una tela con la Vergine e i Santi Antonio Abate, Nicola da Tolentino e Nicola da Bari dipinta da Giovan Francesco Romanelli è una rielaborazione della pala del Berrettini per Sant'Agostino a Cortona. Entrambi i dipinti furono ampliati dall'anconetano Giovanni Pirri per essere adattati agli altari approntati nella ristrutturazione settecentesca.[5]
  • Chiesa di Santa Barbara
  • Castello Castrum Barbarae, duecentesco, caratterizzato dall'arco di accesso e dalla merlatura ghibellina e dall'imponente mastio, chiamato il “Torrione”. È stato parzialmente ricostruito negli anni ’60 a causa delle distruzioni subite nella seconda guerra mondiale.
  • Nel comune sono presenti alcuni monumenti come il: monumento ai Caduti ed il recente tributo ad Aldo Moro.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Cultura

Il paese è fornito di un asilo dell'infanzia, di una scuola elementare e di un Oratorio per il ritrovo dei giovani.

Eventi

"FESTA DEL CROCEFISSO " è una festa molto antica e tradizionale del miracoloso Crocefisso ligeo del 1550 sito nella chiesa abbaziale di S.

 Maria Assunta  in Barbara.  Si festeggia  il 7 Maggio.

"FESTA DI S. BARBARA" 4 Dicembre In onore della patrona della città, "FIERA DI S,. BARBARA" la prima domenica di dicembre di tutti gli anni c'è la fiera in suo onore "NOTTE BIANCA DEI BAMBINI" normalmente fine giugno nel vecchio campo sportivo giochi e spettacoli per i bambini e gastronomie varie "PRESEPE VIVENTE RECITATO" Ormai è una tradizione, "da più di 50 anni" creare durante le vacanze natalizie un Presepe Vivente che si può vedere in tutti

i giorni festivi. È la più grande e suggestiva rappresentazione della natività. 

Geografia antropica

Il centro

Il centro storico si articola su due alture di una dorsale allungata tra i fiumi Misa e Nevola. A monte sorge il castello, verso il mare, al di là del fossato e del ponte levatoio frapposto, si estendeva il borgo munito di una cinta difensiva culminante in una propaggine occidentale chiamata Castellaro, probabilmente perché costituiva il sito più antico ed elevato e perché fruiva di rudimentali fortificazioni: un terrapieno ed una palizzata. Gli stessi ipogei o grotte del Castellaro costituiscono gallerie e vani sotterranei scavati nella roccia arenaria non solo per la conservazione delle derrate alimentari, ma anche a scopo di riparo o di via di fuga verso il fossato ed il castello durante gli assedi, come nel caso del sotterraneo murato del palazzo Bùfera, sede del ristorante tipico 'L Castellaro.

Borgo medievale

Il borgo medievale si allunga in un pendio o declivio, la quale scende dal castello alla chiesa neoclassica dell'Assunta ripartita in due strade parallele, denominate nel dialetto locale Piazza e Piazzetta. La Piazzetta, via più ristretta ed aristocratica, sale dalla Costarella, ripida china affiancata al monumentale tempio mariano, per confluire nello Spalmento, l'attuale piazza Cavour antistante al castello. Sulla destra, i vicoli, caratteristiche viuzze popolari del Castellaro, delimitano due palazzi affacciati sulla strada e rispettivamente appartenuti nel primo Ottocento alle famiglie signorili Leli e Bufera. Passeggiando lungo le declinanti vie del paese in una gradevole visita, si possono idealmente ripercorrere gli sviluppi urbanistici del centro abitato nel corso dei secoli: partendo dal castello medievale e dal sottostante borgo cinquecentesco, passando per l'attuale Borgo Mazzini — sviluppatosi nell'Ottocento con il nome di Borgo San Francesco — si perviene prima alle "Case Nove" d'inizio Novecento, odierna via Vittorio Veneto, poi al moderno quartiere di via Fratelli Kennedy.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 1985 5 giugno 1990 Fabio Brunetti Partito Socialista Italiano Sindaco [7]
5 giugno 1990 24 aprile 1995 Claudio Sabbatini Peverieri Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [7]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Mario Capotondi Lista civica Sindaco [7]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Mario Capotondi Lista civica Sindaco [7]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Raniero Serrani Lista civica Sindaco [7]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Raniero Serrani Lista civica Sindaco [7]
25 maggio 2014 27 maggio 2019 Raniero Serrani Famiglia Progresso Paesanità Sindaco [7]
27 maggio 2019 10 giugno 2024 Riccardo Pasqualini Viva Barbara viva Sindaco [7]
10 giugno 2024 in carica Massimo Chiù Insieme per Barbara Sindaco [7]

Gemellaggi

Sport

Calcio

La squadra di calcio denominata Ilario Lorenzini Barbara milita in Promozione e i colori sociali sono il giallo ed il blu. Ha disputato un torneo di Eccellenza Marche. Nel 2023 è stato aggiunto il nome Monserra ASD ILARIO LORENZINI BARBARA MONSERRA mantenendo mantenendo stessa matricola stessa sede e stesso campo di calcio ( Stadio Civico Barbara ) colori sociali Blu Bianco Rosso Gestisce anche il campionato juniores che ufficialmente gioca al comunale di Montecarotto e il campionato allievi che giocano al comunale di Serra de Conti.

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Comune di Barbara – (AN), su araldicacivica.it. URL consultato il 15 aprile 2021.
  5. ^ Silvia Blasio, Percorsi della pittura toscana nelle Marche del Cinque e Seicento, in Marche e Toscana. terre di grandi maestri tra Quattro e Seicento, Pisa, 2007, pag. 217.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Marche: accedi alle voci di Wikipedia che parlano delle Marche