Gwardia Ludowa: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 83: Riga 83:
Durante la [[rivolta del ghetto di Varsavia |rivolta del ghetto di Varsavia]] del [[1943]], collaborando con l'organizzazione ebrea [[Żydowska Organizacja Bojowa]], decine di pattuglie tedesche furono attaccate da formazioni partigiane polacche, guidate dai comunisti della Gwardia Ludowa, che compirono una serie di azioni nella zona tedesca della città e fecero pervenire armi, munizioni e finanziamenti ai combattenti del [[ghetto di Varsavia]], operarando anche alcune azioni di salvataggio. Al termine della rivolta il ghetto ebraico venne distrutto, ma alcuni ebrei, a piccoli gruppi o singole persone, rimasero nascosti nei rifugi sotterranei e nelle fognature, continuando sporadicamente a combattere ed a tentare di fuggire, e, il 23 settembre, l'ultimo gruppo di insorti riuscì, armi alla mano, ad uscire dal ghetto ed a disperdersi nella zona tedesca della città e alcuni di loro entrarono a far parte della Gwardia Ludowa.
Durante la [[rivolta del ghetto di Varsavia |rivolta del ghetto di Varsavia]] del [[1943]], collaborando con l'organizzazione ebrea [[Żydowska Organizacja Bojowa]], decine di pattuglie tedesche furono attaccate da formazioni partigiane polacche, guidate dai comunisti della Gwardia Ludowa, che compirono una serie di azioni nella zona tedesca della città e fecero pervenire armi, munizioni e finanziamenti ai combattenti del [[ghetto di Varsavia]], operarando anche alcune azioni di salvataggio. Al termine della rivolta il ghetto ebraico venne distrutto, ma alcuni ebrei, a piccoli gruppi o singole persone, rimasero nascosti nei rifugi sotterranei e nelle fognature, continuando sporadicamente a combattere ed a tentare di fuggire, e, il 23 settembre, l'ultimo gruppo di insorti riuscì, armi alla mano, ad uscire dal ghetto ed a disperdersi nella zona tedesca della città e alcuni di loro entrarono a far parte della Gwardia Ludowa.


Il 21 luglio 1944, con decreto do [[Consiglio Nazionale di Stato]] ([[Lingua polacca|polacco]]: ''Krajowa Rada Narodowa''), la Armia Ludowa venne incorporata nell'[[Ludowe Wojsko Polskie|Esercito Polopare Polacco]].<ref name="ipn"/>
Il 21 luglio 1944, con decreto do [[Consiglio Nazionale di Stato]] ([[Lingua polacca|polacco]]: ''Krajowa Rada Narodowa''), la Armia Ludowa venne incorporata nell'[[Ludowe Wojsko Polskie|Esercito Popolare Polacco]].<ref name="ipn"/>


== Note ==
== Note ==

Versione delle 00:11, 18 nov 2018

Gwardia Ludowa
Insegna della Armia Ludowa
Descrizione generale
Attiva1942-1 gennaio 1944 trasformata in
Armia Ludowa
NazioneBandiera della Polonia Polonia
ServizioEsercito partigiano
Ruoloforza armata del PPR
Dimensione10 000 - 30 000
Battaglie/guerre2ª guerra mondiale
Rivolta del ghetto di Varsavia
Parte di
Partito dei Lavoratori Polacchi
Comandanti
Degni di notaMichał Żymierski
Marian Spychalski[1]
Simboli
Insegna della Gwardia Ludowa
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

La Gwardia Ludowa (italiano: Guardia del Popolo) è stata una organizzazione armata clandestina communista polacca durante la Seconda guerra mondiale. Il 1° gennaio 1944,[2][3]. il Consiglio Nazionale di Stato, creato nella notte del 31 dicembre 1943 su iniziativa di Josif Stalin e del Partito dei Lavoratori Polacchi ribattezzò la Gwardia Ludowa Armia Ludowa. I soldati della Gwardia Ludowa indossavano un triangolo rosso con la didascalia "GL" sul cappuccio: solo in seguito alla trasformazione in Armia Ludowa l'aquila Piast divenne il simbolo di questa formazione, anche se l'aquila era priva della corona e gli artigli e il becco non erano dorati.

Storia

La Gwardia Ludowa venne costituita nel 1942 per combattere l'occupazione nazista della Polonia, mediante agguati, rapide imboscate e azioni di sabotaggio. Alla sua costituzione contava circa 3000 combattenti. Le prime formazioni partigiane vennero costituite nel maggio 1942 nelle aree intorno a Piotrków Trybunalski e Radom. Alla fine del 1942 l'organizzazione operava in sette regioni amministrative: Varsavia, Lublino, Radom-Kielce, Cracovia, Łódź, Slesia e Lviv.[4] Nell'area di Lviv la Gwardia Ludowa non arrivò a sviluppare completamente la lotta armata e in questa zona a partire dal 1943 la lotta armata venne svolta dai partigiani sovietici.

La Gwardia Ludowa dipendeva dal Partito dei Lavoratori Polacchi; il suo primo comandante fu Bolesław Mołojec e dopo la sua esecuzione, nel 1942, venne sostituito da Franciszek Jóźwiak.[4][5][6]

Durante la rivolta del ghetto di Varsavia del 1943, collaborando con l'organizzazione ebrea Żydowska Organizacja Bojowa, decine di pattuglie tedesche furono attaccate da formazioni partigiane polacche, guidate dai comunisti della Gwardia Ludowa, che compirono una serie di azioni nella zona tedesca della città e fecero pervenire armi, munizioni e finanziamenti ai combattenti del ghetto di Varsavia, operarando anche alcune azioni di salvataggio. Al termine della rivolta il ghetto ebraico venne distrutto, ma alcuni ebrei, a piccoli gruppi o singole persone, rimasero nascosti nei rifugi sotterranei e nelle fognature, continuando sporadicamente a combattere ed a tentare di fuggire, e, il 23 settembre, l'ultimo gruppo di insorti riuscì, armi alla mano, ad uscire dal ghetto ed a disperdersi nella zona tedesca della città e alcuni di loro entrarono a far parte della Gwardia Ludowa.

Il 21 luglio 1944, con decreto do Consiglio Nazionale di Stato (polacco: Krajowa Rada Narodowa), la Armia Ludowa venne incorporata nell'Esercito Popolare Polacco.[4]

Note

  1. ^ Trójka Polskie Radio, Marszałek Polski Marian Spychalski, su polskieradio.pl, 17 giugno 2011. URL consultato il 14 novembre 2018.
  2. ^ Władysław Gomułka scriveva nei suoi diari: "(...) La decisione dare vita ad un'organizzazione militare come la GL PPR non venne presa fino a marzo 1942, " Wladyslaw Gomulka, Diari , Volume 2, Varsavia 1994, pag 133
  3. ^ Kazimierz Sobczak, Encyklopedia II wojny światowej., Warszawa 1975, p. 174.
  4. ^ a b c Polish Institute of National Remembrance, Gwardia Ludowa, Armia Ludowa, su ipn.gov.pl. URL consultato il 14 novembre 2018.
  5. ^ Tadeusz M. Płużański, Publicystyka Antysocjalistycznego Mazowsza, su asme.pl. URL consultato il 14 novembre 2018.
  6. ^ Polska w okresie okupacji. Kalendarium (IX 1939 do X 1944), su interklasa.pl.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN162219234 · GND (DE4808762-2