Totò a Parigi: differenze tra le versioni

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== Critica ==
== Critica ==


Le critiche dell'epoca al cinema di Totò sono state molto dure e ingiuste, sebbene qualche voce fuori coro che elogiava la sua grande arte ci fosse.
Le critiche dell'epoca al film sono state molto dure, come del resto a tantissimi film di Totò, sebbene non è mancata qualche voce fuori coro che elogiava la grande arte dell'attore.


* [[Ugo Casiraghi]] : " ''[..] Totò a Parigi , raffazzonato da Camillo Mastrocinque , è uno dei film più scadenti del nostro comico che , a dir la verità , ne ha sulla coscienza parecchi . Il suo disegno del capobanda nobile , per esempio , è completamente fallito , perchè troppo serio . Totò che vive sugli alberi , che parla francese , o che fa Hitler al museo di cera , strappa invece qualche risata di passaggio [..]'' " .
* [[Ugo Casiraghi]] : " ''[..] Totò a Parigi , raffazzonato da Camillo Mastrocinque , è uno dei film più scadenti del nostro comico che , a dir la verità , ne ha sulla coscienza parecchi . Il suo disegno del capobanda nobile , per esempio , è completamente fallito , perchè troppo serio . Totò che vive sugli alberi , che parla francese , o che fa Hitler al museo di cera , strappa invece qualche risata di passaggio [..]'' " .

Versione delle 23:36, 15 ago 2007

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Durata97'
Regia{{{regista}}}

Totò a Parigi è un film diretto da Camillo Mastrocinque del 1958, interpretato da Totò.

Trama

Template:Trama

Il dottor Duclos (Fernand Gravey) viene ricattato dal marchese Gastone De Chemandel (Totò) con una lettera che rovinerebbe suo figlio Pierre (Paul Guers), tenuto in ostaggio. Pur di salvarlo acconsente di aiutare il marchese in una truffa all'assicurazione. Con l'aiuto di una zingara/complice (Lauretta Masiero) e di Juliette (Sylva Koscina), la ragazza che il marchese vuole fare sua, viene trovato Totò, un povero vagabondo (Totò), che vive sulle rive del Tevere a Roma, perfetto sosia del marchese. Il piano è di condurlo a Parigi, fargli credere di essere il marchese, ucciderlo simulando una disgrazia e poi incassare il premio dell'assicurazione. Ma il piano tuttavia fallisce per l'intervento del figlio del dottor Duclos che non approva il comportamento del padre, sia pure per salvarlo. Il dottore allora escogita uno stratagemma per ribaltare le carte in tavola, salvando così Pierre e anche Totò, che riprenderà la sua vita da vagabondo. Template:Finetrama

Critica

Le critiche dell'epoca al film sono state molto dure, come del resto a tantissimi film di Totò, sebbene non è mancata qualche voce fuori coro che elogiava la grande arte dell'attore.

  • Ugo Casiraghi : " [..] Totò a Parigi , raffazzonato da Camillo Mastrocinque , è uno dei film più scadenti del nostro comico che , a dir la verità , ne ha sulla coscienza parecchi . Il suo disegno del capobanda nobile , per esempio , è completamente fallito , perchè troppo serio . Totò che vive sugli alberi , che parla francese , o che fa Hitler al museo di cera , strappa invece qualche risata di passaggio [..] " .
  • Da un articolo non firmato sull'Avanti : " [..] Il repertorio di Totò - mossette da burattino , parole storpiate , smorfiacce e rotear d'occhi - è roba che conosciamo a memoria e la storia non poteva essere più povera di sale e di pepe " .
  • Ancora un articolo senza firma tratto dal Corriere Lombardo . " Prendete Totò : il successo di un film è assicurato per il novanta per cento [..] . Totò , nonostante il passare degli anni , è sempre lui . Basta che si muova sullo schermo per suscitare ilarità a non finire [..] " .

Collegamenti esterni

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