Emilio Magoni: differenze tra le versioni
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Partecipa, assieme ai maggiori artisti del tempo, alla Triennale di Brera nel 1891, a quella di Torino nel 1896 e ai principali concorsi dell'epoca. Nel 1909 vince il [[Premio Fumagalli]] a Milano. |
Partecipa, assieme ai maggiori artisti del tempo, alla Triennale di Brera nel 1891, a quella di Torino nel 1896 e ai principali concorsi dell'epoca. Nel 1909 vince il [[Premio Fumagalli]] a Milano. |
Versione delle 17:38, 31 ott 2019
Emilio Magoni, nome completo Vincenzo Emilio Magoni (Brescia, 18 luglio 1867 – Brescia, 27 febbraio 1922), è stato uno scultore e pittore italiano.
Biografia
Figlio di Antonio, commesso di negozio e di Adelaide Frigerio, frequenta nel 1887 la scuola del nudo a Brescia, poi i corsi di scultura a Brera, dopo essersi aggiudicato la pensione biennale del Legato Brozzoni.
Partecipa, assieme ai maggiori artisti del tempo, alla Triennale di Brera nel 1891, a quella di Torino nel 1896 e ai principali concorsi dell'epoca. Nel 1909 vince il Premio Fumagalli a Milano.
Per alcuni anni si trasferisce a Roma e, in triade con Ettore Ximenes e Davide Calandra, partecipa al concorso per la realizzazione delle statue del Palazzo di Giustizia della città.
Il suo stile è definito verista, scapigliato. Artista di acuta sensibilità sociale. Nelle sue opere (collezioni private) è spesso presente la denuncia delle condizioni degli emarginati e la sua ribellione verso la società. Personalità poliedrica, aperta ad ogni sperimentazione. Otterrà la registrazione, nel 1912, del brevetto per paracadute e successivamente della torpediniera paracadute, presenta inoltre il progetto per la barca inaffondabile e lo studio per l'utilizzo delle onde marine.
Il 27 febbraio 1922, forse per la sua inesausta ricerca della perfezione artistica e per le precarie condizioni economiche, si suicida gettandosi sotto un carro di farina in movimento.
Opere
A Brescia:
- Busto di Giuseppe Zanardelli alla sede del Credito Agrario Bresciano
- Busto di Giuseppe Tovini all'Università Cattolica del Sacro Cuore
- Busto di Massimo Bonardi nella tomba Bonardi-Cuzzetti al Cimitero Vantiniano
- Statua del Tempo al Mausoleo Deretti-Gadola al Cimitero Vantiniano
- Copia della stessa opera al Cimitero di Sant'Eufemia della Fonte
- Monumento ai Caduti di Sant'Eufemia della Fonte
- Bronzetto della Madonna della Pace davanti alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie
- Busto di Gabriele Rosa all'Ateneo
- Busto di Marino Ballini a Palazzo Bargnani
In provincia di Brescia:
- Affresco della volta nella Parrocchiale di Ponte di Legno con Rosolino Bocchi (1907)
- Busto della contessa Ermellina Maselli Dandolo a fronte del palazzo municipale ad Adro
- Busto di Giuseppe Zanardelli al Municipio di Gardone Val Trompia
- Monumento ai Caduti a Bagnolo Mella
- Medaglia per il Senatore Ugo Da Como alla Casa del Podestà di Lonato
- Numerose altre sue opere sono presso collezioni private bresciane.
Bibliografia
- Brescia postromantica e Liberty 1880-1915 ed. Grafo
- Riccardo Lonati: Dizionario degli scultori bresciani ed. Giorgio Zanelli
- Vincenzo Vicario: La scultura bresciana dell'Ottocento e del primo Novecento ed. Grafica GM
- Riccardo Lonati: dal Giornale della Valcamonica 1986
- Valerio Terraroli: Il Vantiniano: la scultura monumentale a Brescia tra Ottocento e Novecento
- Sergio Onger: Verso la modernità, ed. Franco Angeli
- Gli artisti bresciani e il Concorso Brozzoni (1869-1950), quaderni AAB
- M.Valotti in: Percorsi di scultura lombarda dal XV al XX secolo, ed. UBI-Banco di Brescia
- S.Lusardi e R.Valbusa: La Fondazione Ugo Da Como, ed. Grafo
- M.Braga e R.Simonetta: Il quartiere Carmine, Brescia città Museo
- U.Perini: È di E.Magoni il busto di Ermellina Dandolo, in Civiltà Bresciana 2007
- Brixia Sacra 1922
- Enciclopedia Bresciana
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Emilio Magoni