Memoria eidetica: differenze tra le versioni
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⚫ | *{{Cita pubblicazione|autore=E. Schwitzgebel|titolo=How well do we know our own conscious experience? the case of visual imagery|url=http://www.faculty.ucr.edu/~eschwitz/SchwitzPapers/Imagery.pdf|formato=pdf|anno=2002|rivista=Journal of Consciousness Studies|volume=9|numero=5-6|pp=35–53|doi=10.5840/philtopics20002824|lingua=en|accesso=4 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200201020545/https://faculty.ucr.edu/~eschwitz/SchwitzPapers/Imagery.pdf|dataarchivio=1 febbraio 2020|urlmorto=sì}}</ref> senza utilizzare alcuna tecnica mnemonica specifica.<ref name=brit>[https://www.britannica.com/EBchecked/topic/180955/eidetic-image "Eidetic image", Encyclopædia Britannica]</ref> Anche se i termini ''memoria eidetica'' e ''memoria fotografica'' sono comunemente utilizzati in modo intercambiabile, sono in realtà distinti: con ''memoria eidetica'' ci si riferisce alla capacità di visualizzare i ricordi come fotografie per alcuni minuti,<ref name="plato.stanford.edu">{{Cita web|url=http://plato.stanford.edu/entries/mental-imagery/quasi-perceptual.html|titolo=Mental Imagery: Other Quasi-Perceptual Phenomena|dataaccesso=4 febbraio 3019|autore=Nigel J.T. Thomas|anno=2014|lingua=en}}</ref> e con ''memoria fotografica'' alla capacità di ricordare pagine di testo, di numeri o simili, in grande dettaglio.<ref name="Simola">{{Cita libro|autore=Anthony Simola|titolo=The Roving Mind: A Modern Approach to Cognitive Enhancement|editore=ST Press|isbn=069240905X|anno=2015|p=117|dataaccesso=4 febbraio 2019|url=https://books.google.com/books?id=p4ZMBwAAQBAJ&pg=PT117|lingua=en}}</ref><ref name="Slate">{{Cita web|url=http://www.slate.com/articles/health_and_science/science/2006/04/kaavya_syndrome.single.html|titolo=Kaavya Syndrome. The accused Harvard plagiarist doesn't have a photographic memory. No one does.|rivista=Slate Magazine|autore=Joshua Foer|data=27 aprile 2006|dataaccesso=4 febbraio 2019|lingua=en}}</ref> Distinguendo i due fenomeni, la ''memoria eidetica'' è stata riscontrata in un piccolo numero di individui, tra il 2% e il 10% dei bambini aventi dai 6 ai 12 anni di età, e generalmente mai negli adulti;<ref name=brit/><ref name="Hudmon">{{Cita libro|autore=Andrew Hudmon|titolo=Learning and Memory|editore=[[Infobase Publishing]]|isbn=1438119577|anno=2009|p=52|dataaccesso=4 febbraio 2019|url=https://books.google.com/books?id=GKdUyxrqL6kC&pg=PA52|lingua=en}}</ref> mentre l'esistenza della vera ''memoria fotografica'', invece, non è mai stata dimostrata.<ref name="Slate"/><ref name="scientificamerican">{{Cita pubblicazione|url=http://www.scientificamerican.com/article/i-developed-what-appears-to-be-a-ph/|titolo=Does Photographic Memory Exist?|rivista=Scientific American|anno=2013|dataaccesso=4 febbraio 2019|lingua=en}}</ref> |
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La memoria eidetica non si limita agli aspetti visivi, ma include anche memorie uditive - o, più generalmente, sensoriali - attraverso una gamma di stimoli associati o associabili ad un'immagine visiva.<ref name="Taylor">{{Cita libro|autore=Annette Kujawski Taylor|titolo=Encyclopedia of Human Memory [3 volumes]|editore=[[ABC-CLIO]]|isbn=144080026X|anno=2013|p=1099|dataaccesso=4 febbraio 2019|url=https://books.google.com/books?id=VevXAQAAQBAJ&pg=PA1099|lingua=en}}</ref> L'esempio più eclatante di ciò riguarda il noto musicista [[Wolfgang Amadeus Mozart]]: egli, senza aver mai visto lo spartito del ''[[Miserere (Allegri)|Miserere]]'' di [[Gregorio Allegri]], solo dopo averne ascoltato due esecuzioni corali fu in grado di trascriverlo a memoria, di fatto riproducendolo per intero. In questo caso specifico, si è trattato di un fenomeno al di là delle capacità della maggior parte delle persone, anche di quelle con memoria eidetica. |
La memoria eidetica non si limita agli aspetti visivi, ma include anche memorie uditive - o, più generalmente, sensoriali - attraverso una gamma di stimoli associati o associabili ad un'immagine visiva.<ref name="Taylor">{{Cita libro|autore=Annette Kujawski Taylor|titolo=Encyclopedia of Human Memory [3 volumes]|editore=[[ABC-CLIO]]|isbn=144080026X|anno=2013|p=1099|dataaccesso=4 febbraio 2019|url=https://books.google.com/books?id=VevXAQAAQBAJ&pg=PA1099|lingua=en}}</ref> L'esempio più eclatante di ciò riguarda il noto musicista [[Wolfgang Amadeus Mozart]]: egli, senza aver mai visto lo spartito del ''[[Miserere (Allegri)|Miserere]]'' di [[Gregorio Allegri]], solo dopo averne ascoltato due esecuzioni corali fu in grado di trascriverlo a memoria, di fatto riproducendolo per intero. In questo caso specifico, si è trattato di un fenomeno al di là delle capacità della maggior parte delle persone, anche di quelle con memoria eidetica. |
Versione delle 17:24, 11 lug 2020
La memoria eidetica (talvolta chiamata memoria fotografica) è la capacità naturale di visualizzare mentalmente le immagini dopo averle viste solo per pochi istanti, con grande precisione e nitidezza per un breve periodo dopo la visione,[1] senza utilizzare alcuna tecnica mnemonica specifica.[2] Anche se i termini memoria eidetica e memoria fotografica sono comunemente utilizzati in modo intercambiabile, sono in realtà distinti: con memoria eidetica ci si riferisce alla capacità di visualizzare i ricordi come fotografie per alcuni minuti,[3] e con memoria fotografica alla capacità di ricordare pagine di testo, di numeri o simili, in grande dettaglio.[4][5] Distinguendo i due fenomeni, la memoria eidetica è stata riscontrata in un piccolo numero di individui, tra il 2% e il 10% dei bambini aventi dai 6 ai 12 anni di età, e generalmente mai negli adulti;[2][6] mentre l'esistenza della vera memoria fotografica, invece, non è mai stata dimostrata.[5][7]
La memoria eidetica non si limita agli aspetti visivi, ma include anche memorie uditive - o, più generalmente, sensoriali - attraverso una gamma di stimoli associati o associabili ad un'immagine visiva.[8] L'esempio più eclatante di ciò riguarda il noto musicista Wolfgang Amadeus Mozart: egli, senza aver mai visto lo spartito del Miserere di Gregorio Allegri, solo dopo averne ascoltato due esecuzioni corali fu in grado di trascriverlo a memoria, di fatto riproducendolo per intero. In questo caso specifico, si è trattato di un fenomeno al di là delle capacità della maggior parte delle persone, anche di quelle con memoria eidetica.
La parola eidetica deriva dalla parola greca εἶδος, ovvero eidos.[9]
Cultura di massa
La memoria eidetica è stata spesso utilizzata in letteratura e nella fiction per caratterizzare personaggi con capacità molto particolari:
- Patrick Jane, della serie The Mentalist, è capace di ricordare dettagli a distanza di anni, e persino tutte le persone a cui ha stretto la mano nel corso della sua vita.
- Nella serie televisiva Fringe, la protagonista Olivia Dunham afferma più volte di avere una memoria eidetica.
- Nella serie televisiva The Big Bang Theory uno dei protagonisti, il fisico teorico Sheldon Cooper, afferma in più occasioni di avere una memoria eidetica.
- Nella serie televisiva Chuck il protagonista, Chuck, a seguito dell'installazione di dati del governo nel suo cervello presenta costantemente manifestazioni di memoria eidetica.
- Adrian Monk, della serie Detective Monk, ha una memoria di questo tipo.
- Nella serie televisiva Criminal Minds uno dei protagonisti, il dottor Spencer Reid, afferma in più occasioni di avere una memoria eidetica.
- Sandrone Dazieri, autore e personaggio omonimo di alcuni suoi romanzi noir, afferma di avere una memoria eidetica.
- Il protagonista di Psych, Shawn Spencer, ha una memoria eidetica che utilizza per risolvere crimini, fingendosi un sensitivo come copertura.
- Nella serie televisiva Suits uno dei protagonisti, Mike Ross, viene assunto in uno studio legale quando dà dimostrazione della sua memoria eidetica.
- Il personaggio Sette di Nove, tra i protagonisti della serie televisiva Star Trek: Voyager, è in possesso di una memoria eidetica (ep. 4x20 Faccia a faccia).
- Il protagonista di Quantum Leap, Sam Beckett, ha una memoria eidetica, come affermato dal suo amico Al nell'episodio 2x10 "Stelle cadenti".
- Nell'episodio 2x01 della serie televisiva Nikita, viene menzionato che l'ex capo della Divisione Percy, Xander Berkeley, possiede una memoria eidetica, infatti ha salvate nella mente informazioni riguardanti una scatola nera.
- Nel film Il codice da Vinci, Robert Langdon mostra una memoria simile a quella eidetica, ma lui stesso dice di non averla.
- Nel romanzo Inferno dell'autore Dan Brown, è lo stesso Robert Langdon che più volte afferma di possedere la memoria eidetica.
- Nella serie televisiva A.N.T. Farm - Accademia Nuovi Talenti (Disney Channel), Olive Doyle (Sierra Nikole McCormick) è un computer umano grazie alla sua memoria eidetica.
- Nella serie televisiva Prison Break, Michael Scofield possiede una memoria eidetica.
- Nella serie televisiva Buffy: The Vampire Slayer, Dawn Summers possiede una memoria eidetica.
- Ichabod Crane, protagonista maschile della serie televisiva Sleepy Hollow, afferma di possedere una memoria eidetica.
- Gregory House, protagonista della serie Dr House, ha questo tipo di memoria.
- Sherlock Holmes, protagonista della serie Sherlock ha lo stesso tipo di memoria.
- Leonardo da Vinci, protagonista della serie Da Vinci's Demons, afferma di possedere una memoria eidetica.
- Nella serie televisiva Grey's Anatomy, Lexie Gray possiede questo tipo di memoria.
- Lisbeth Salander della serie di romanzi Millenium possiede questo tipo di memoria.
Note
- ^ I termini memoria eidetica e memoria fotografica sono spesso usati in modo intercambiabile:
- (EN) Dennis Coon, Psychology: A Modular Approach to Mind and Behavior, Cengage Learning, 2005, p. 310, ISBN 0534605931. URL consultato il 4 febbraio 2019.
- (EN) Annette Kujawski Taylor, Encyclopedia of Human Memory [3 volumes], ABC-CLIO, 2013, p. 951, ISBN 144080026X. URL consultato il 4 febbraio 2019.
- (EN) Scott Lilienfeld, Steven Jay Lynn, Laura Namy, Nancy Woolf, Graham Jamieson, Anthony Marks e Virginia Slaughter, Psychology: From Inquiry to Understanding, Pearson Higher Education, 2014, p. 353, ISBN 1486016405. URL consultato il 4 febbraio 2019.
- (EN) S. Marc Breedlove, Principles of Psychology, Oxford University Press, 2015, p. 353, ISBN 0199329362. URL consultato il 4 febbraio 2019.
- (EN) E. Schwitzgebel, How well do we know our own conscious experience? the case of visual imagery (PDF), in Journal of Consciousness Studies, vol. 9, n. 5-6, 2002, pp. 35–53, DOI:10.5840/philtopics20002824. URL consultato il 4 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2020).
- ^ a b "Eidetic image", Encyclopædia Britannica
- ^ (EN) Nigel J.T. Thomas, Mental Imagery: Other Quasi-Perceptual Phenomena, su plato.stanford.edu, 2014. URL consultato il 4 febbraio 3019.
- ^ (EN) Anthony Simola, The Roving Mind: A Modern Approach to Cognitive Enhancement, ST Press, 2015, p. 117, ISBN 069240905X. URL consultato il 4 febbraio 2019.
- ^ a b (EN) Joshua Foer, Kaavya Syndrome. The accused Harvard plagiarist doesn't have a photographic memory. No one does., in Slate Magazine, 27 aprile 2006. URL consultato il 4 febbraio 2019.
- ^ (EN) Andrew Hudmon, Learning and Memory, Infobase Publishing, 2009, p. 52, ISBN 1438119577. URL consultato il 4 febbraio 2019.
- ^ (EN) Does Photographic Memory Exist?, in Scientific American, 2013. URL consultato il 4 febbraio 2019.
- ^ (EN) Annette Kujawski Taylor, Encyclopedia of Human Memory [3 volumes], ABC-CLIO, 2013, p. 1099, ISBN 144080026X. URL consultato il 4 febbraio 2019.
- ^ (EN) Eidetic, in American Heritage Dictionary, 4th ed., 2000. URL consultato il 4 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2001).
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