Pep Guardiola: differenze tra le versioni

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Versione delle 09:47, 28 dic 2020

Josep Guardiola
Guardiola nel 2017
NazionalitàSpagna (bandiera) Spagna
Altezza182 cm
Peso80 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
SquadraManchester City
Termine carriera14 novembre 2006 - giocatore
Carriera
Giovanili
1984-1990Barcellona
Squadre di club1
1990-2001Barcellona263 (6)
2001-2002Brescia11 (2)
2002-2003Roma4 (0)
2003Brescia13 (1)
2003-2005Al-Ahli Doha36 (7)
2006Dorados10 (1)
Nazionale
1991-1992Spagna (bandiera) Spagna U-212 (0)
1992-2001Spagna (bandiera) Spagna47 (5)
Carriera da allenatore
2007-2008Barcellona B
2008-2012Barcellona
2013-2016Bayern Monaco
2016-Manchester City
Palmarès
 Olimpiadi
OroBarcellona 1992
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 1º luglio 2016

Josep Guardiola i Sala (IPA: [ʒuˈzɛb ɡwəɾðiˈɔɫə i ˈsaɫə]), detto Pep, (Santpedor, 18 gennaio 1971) è un allenatore di calcio ed ex calciatore spagnolo, tecnico del Manchester City.

Da giocatore ha vinto sei campionati spagnoli, due Coppe di Spagna, quattro Supercoppe spagnole, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa delle Coppe UEFA con il Barcellona, oltre ad un oro olimpico con la nazionale spagnola.

Diventato allenatore del Barcellona nel 2008, ha condotto la squadra alla vittoria di tre campionati, due coppe nazionali, tre Supercoppe spagnole, due Champions League (divenendo il sesto a farlo sia da calciatore che da allenatore), due Supercoppe UEFA e due Coppe del mondo per club FIFA; con quattordici trofei in quattro anni è l'allenatore più vincente della storia blaugrana. Dal 2013 al 2016 ha allenato il Bayern Monaco, con cui ha conquistato una Supercoppa europea, una Coppa del mondo per club (raggiungendo in entrambi i casi il primato personale di vittorie nella competizione), tre campionati tedeschi e due Coppe di Germania. Dal 2016 è alla guida del Manchester City, dove ha vinto due Premier League, una FA Cup, tre Football League Cup e due Community Shield.

Considerato uno dei migliori allenatori della storia,[1][2][3] nel 2011 ha conquistato il FIFA World Coach of the Year tra gli allenatori di calcio maschile; inoltre, è stato eletto per due volte allenatore dell'anno IFFHS (2009 e 2011). Nel 2020 è stato nominato Allenatore del secolo (2001-2020) ai Globe Soccer Awards.

Caratteristiche tecniche

Giocatore

Centrocampista centrale,[4] era in possesso di ottime doti tecniche e visione di gioco, pur non essendo molto rapido.[5]

Allenatore

Durante la sua esperienza al Barcellona, Guardiola utilizzò come sistema di base il 4-3-3, sebbene la partecipazione a tutte le fasi del gioco richiesta ad ogni giocatore producesse molteplici variazioni tattiche. Lo stile di gioco di Guardiola si basava su un possesso palla di grande qualità sviluppato soprattutto per vie orizzontali – diventato noto come tiki-taka – e sul possesso di posizione, che chiamava ogni giocatore ad offrire appoggio al compagno.[6] Tuttavia, la grande forza del Barcellona di Guardiola era rappresentata dalla riconquista immediata del pallone o contro-pressing; l'azione era svolta da tutta la squadra attaccando in avanti e nella zona di campo in cui era stata persa la palla. Queste caratteristiche, unite ad una mentalità propositiva a prescindere dal risultato, consacrarono quel Barcellona come una delle squadre più forti di sempre e Guardiola come il terzo allenatore capace di innovare il gioco, così come avevano fatto prima di lui Rinus Michels con il calcio totale e Arrigo Sacchi con il gioco a zona.[7]

Il principio di recupero immediato del pallone ha accompagnato Guardiola anche nelle sue successive esperienze al Bayern Monaco e al Manchester City, seppur in maniera meno esasperata. In particolare, al Manchester City Guardiola ha fatto maggior uso della verticalizzazione rispetto al passato.[7]

Carriera

Giocatore

Club

Barcellona
Guardiola (a destra) al Barcellona nella stagione 1992-1993 con Amor, Ferrer e il vicepresidente Mussons.

Approdato nel settore giovanile del Barcellona dal Gimnàstic de Manresa, vi giocò fino al 1990. Da quell'anno l'allenatore Johan Cruijff lo utilizzò come centrocampista centrale in prima squadra.

Il 20 maggio 1992 giocando a Wembley contro la Sampdoria di Vialli e Mancini conquistò, insieme a giocatori come Hristo Stoičkov, José Mari Bakero, Albert Ferrer, Ronald Koeman, Andoni Zubizarreta e Michael Laudrup, la Coppa dei Campioni 1991-1992, la prima nella storia del Barcellona, terminando qualche giorno dopo la stagione, con la vittoria nella Liga spagnola, ottenuta grazie al successo all'ultima giornata del Tenerife contro il Real Madrid.

Il 1993 e il 1994 terminarono allo stesso modo, con campionati vinti in extremis all'ultima giornata. Affermatosi come importante tassello del centrocampo blaugrana,[4] Guardiola divenne capitano della squadra dopo il ritiro di Bakero.

Guardiola, capitano blaugrana, esulta dopo il suo gol alla Fiorentina nelle semifinali della Coppa delle Coppe 1996-1997; lo insegue festante il compagno di squadra Nadal.

Il periodo agli ordini dell'allenatore Louis van Gaal fu più avaro nello spettacolo, a dispetto della vittoria di numerosi titoli, come i campionati 1997/98 e 1998/99. Un grave infortunio subito il 31 agosto 2000 lo tenne per qualche mese lontano dai campi di gioco. Altri infortuni gli impedirono di partecipare ai Mondiali di Francia (1998) e di Corea e Giappone (2002).

Guardiola lasciò il Barcellona l'11 aprile 2001, dopo 379 presenze, 224 vittorie, 82 pareggi e 73 sconfitte e otto cartellini rossi, che fanno di lui il giocatore più espulso della storia Blaugrana, a pari merito con Hristo Stoičkov.

Brescia e parentesi Roma

Il 27 settembre 2001 firmò per il Brescia, squadra della Serie A italiana.[8] Ad allenare le Rondinelle c'era Carlo Mazzone. La stima per Mazzone fu tale che Guardiola invitò il suo vecchio maestro a Roma, ad assistere alla finale della UEFA Champions League 2008-2009. Grande anche il rispetto nei confronti di Roberto Baggio: il 21 aprile 2002 durante una sostituzione di Giunti per Baggio, Guardiola si avvicinò a bordo campo, togliendosi la fascia di capitano e legandola al braccio del compagno che rientrava da un infortunio dopo 76 giorni. Dopo una buona stagione, il 18 giugno la Roma decise di acquistarlo.[9] Con il club della capitale non giocò molto. Il 30 gennaio 2003 ritornò al Brescia a titolo gratuito.[10] Guardiola è rimasto molto legato a Brescia tanto da tornarvi periodicamente.[11][12][13]

Al-Ahly Doha e Dorados

Nel 2003 fu messo sotto contratto dall'Al-Ahli Doha, club del campionato qatariota. I due anni passati in Qatar servirono a Guardiola per conoscere un'altra cultura, giocare un campionato con Gabriel Batistuta, Claudio Caniggia, Fernando Hierro ed essere nominato miglior giocatore straniero esordiente.

Dopo l'avventura in Qatar, Guardiola iniziò un corso da allenatore in Spagna. L'11 agosto 2005, si aggregò al Manchester City per un periodo di prova.[14] Il 20 agosto rifiuta la proposta dei Citizens.[15] Il 3 gennaio 2006, firmò per i messicani del Dorados (di Culiacán, dove trovò Juan Manuel Lillo come allenatore.[16][17] Giocò soltanto il torneo di Clausura 2006 della Primera División messicana, che si concluse nel mese di marzo 2006.

Dopo mesi di inattività, il 14 novembre annunciò il ritiro dal calcio professionistico.[18]

Nazionale

L'8 agosto 1992 vinse con la nazionale olimpica spagnola la medaglia d'oro ai giochi olimpici di Barcellona, nella finale giocata al Camp Nou contro la Polonia. Il 14 ottobre dello stesso anno esordì nella nazionale maggiore, con la quale ha giocato fino al 2001 collezionando 47 presenze e 5 gol.

Controversie

Durante la sua prima esperienza al Brescia, dopo la partita contro il Piacenza del 21 ottobre 2001, risultò positivo al nandrolone ad un test, motivo per cui venne squalificato per doping per quattro mesi[19] e condannato a sette mesi di prigione, oltre al pagamento di una multa di 2.000 euro. Nonostante fosse riuscito in seguito ad evitare il carcere, Guardiola e il suo avvocato tentarono di dimostrare l'innocenza del giocatore. Tra le prove presentate figurarono perizie elaborate da esperti come Jordi Segura (membro della commissione antidoping del CIO) che spiegavano che il corpo di Guardiola produceva più nandrolone del normale. In ogni modo la giustizia italiana non dette ragione al giocatore, nonostante avesse a disposizione solo la prova del laboratorio di Roma e il processo fosse stato affidato a un giudice onorario piuttosto che a un giudice di carriera, fatto molto raro per quanto riguarda le sentenze carcerarie. Il giocatore è stato assolto definitivamente nel novembre 2007. Nel maggio 2009 anche la Corte di giustizia della FIGC ha cancellato l'accusa, che pulisce la "fedina sportiva" dell'ex calciatore, ammettendo il suo ricorso per la revisione del processo sportivo partito dal deferimento della Procura Antidoping del CONI, ex articolo 39.

Allenatore

Barcellona B

L'8 giugno 2007 diventa allenatore del Barcellona B.[20] Ottiene la qualificazione ai play-off di Tercera División, essendo giunto primo nel Gruppo 5 - Catalogna. Vincendo i play-off ha conquistato la promozione in Segunda División B.

Barcellona

Guardiola dirige un allenamento del Barcellona alla vigilia della vittoriosa finale di UEFA Champions League 2008-2009.

L'8 maggio 2008, a 37 anni, fu scelto da Joan Laporta come allenatore della prima squadra.[21] La squadra catalana raggiunse la media realizzativa di tre gol a partita. Il 13 maggio 2009 vince il suo primo trofeo da allenatore, aggiudicandosi la Coppa del Re (la venticinquesima della storia blaugrana) battendo in finale l'Athletic Bilbao per 4-1. Tre giorni più tardi dopo aver guidato la classifica per quasi tutta la stagione, si aggiudica matematicamente anche il suo primo campionato spagnolo da allenatore, grazie alla sconfitta subita nell'anticipo dal Real Madrid ad opera del Villarreal.[22] Anche in Champions League il rendimento è molto alto e, dopo aver eliminato in semifinale il Chelsea di Hiddink con un 1-1 nel ritorno con un arbitraggio discusso del norvegese Tom Henning Øvrebø,[23][24][25][26] la squadra catalana batte nella finale di Roma il Manchester Utd per 2-0. Al suo primo anno di panchina Guardiola centra così la conquista del triplete. Nelle interviste a bordo campo al termine della finale di Champions League dedica il titolo appena vinto al neo-ritirato Paolo Maldini.[27][28][29]

Il secondo anno inizia bene per l'allenatore catalano, che ottiene il suo primo trofeo stagionale il 23 agosto 2009 conquista la Supercoppa di Spagna contro l'Athletic Bilbao e il secondo, la Supercoppa europea il 28 agosto, battendo lo Šachtar, detentore della Europa League, allo Stadio Louis II di Montecarlo. Il 19 dicembre conquista il sesto trofeo su sei alla guida del Barça (mai successo prima nella storia) battendo gli argentini dell'Estudiantes (LP) nella finale del Mondiale per club. A gennaio 2010 vince il premio come miglior allenatore dell'anno del 2009 dall'IFFHS, piazzandosi davanti a Sir Alex Ferguson e a José Mourinho.[30] Il 13 gennaio viene eliminato agli ottavi di finale della Coppa del Re dal Siviglia. Il 28 aprile viene eliminato in semifinale di Champions League dall'Inter di José Mourinho. Il 16 maggio rivince il campionato.

Il 21 agosto 2010 vince per la seconda volta consecutiva la Supercoppa di Spagna, battendo il Siviglia per 4-0. Il 3 gennaio 2011 si piazza al secondo posto dietro a José Mourinho come miglior allenatore dell'anno del 2010 dall'IFFHS,[31] dopo sette giorni arriva un nuovo prestigioso riconoscimento individuale: Guardiola si piazza terzo, dietro a José Mourinho e Vicente Del Bosque, nella graduatoria per il FIFA World Coach of the Year tra gli allenatori di calcio maschile.[32] Il 23 febbraio il sito ufficiale del club catalano annuncia il rinnovo del contratto di Pep fino al 30 giugno 2012.[33][34] Il 20 aprile perde la finale della Coppa del Re contro gli storici nemici del Real Madrid di José Mourinho. I blaugrana si rifaranno il 3 maggio conquistando la finale di Champions League, sconfiggendo in semifinale proprio i galacticos.[35] Dopo otto giorni conquista anche la terza Liga consecutiva dopo il pareggio per 1-1 col Levante. Il 28 maggio conquista la sua seconda Champions League da allenatore del Barcellona battendo il Manchester United per 3-1 nella finale di Wembley.

Guardiola viene portato in trionfo dalla squadra azulgrana al termine della vittoriosa Coppa del mondo per club FIFA 2011.

Il 17 agosto dello stesso anno, conquistando la terza Supercoppa di Spagna della sua carriera, eguaglia Johan Cruijff come allenatore più vincente della storia blaugrana con 11 successi. Il sorpasso avviene qualche giorno più tardi, il 26 agosto con la conquista della Supercoppa UEFA. Il 18 dicembre 2011 vince il secondo Mondiale per Club della sua gestione battendo in finale il Santos per 4-0 e salendo così a quota 13 titoli conquistati su 16 competizioni disputate in appena tre stagioni e mezzo. Nel 2011 conquista il FIFA World Coach of the Year degli allenatori di calcio maschile.[36] Dopo la sconfitta nello scontro diretto contro il Real Madrid – quando mancavano ancora cinque turni di campionato – e l'eliminazione dalla Champions League per mano del Chelsea in semifinale, il 27 aprile 2012 annuncia l'addio ufficiale dalla carica di allenatore del Barcellona al termine della stagione, lasciando la guida al suo vice Tito Vilanova.[37][38] Il presidente Sandro Rosell ha dichiarato: «Per Guardiola proveremo gratitudine eterna».[39]. Il 25 maggio seguente, grazie alla vittoria nella Coppa del Re per 3-0 sull'Athletic Bilbao, conquista il suo quattordicesimo e ultimo trofeo alla guida della società catalana. Il 18 giugno Tito Vilanova viene nominato come nuovo tecnico del Barcellona.

Bayern Monaco

Guardiola alla guida del Bayern Monaco nel 2013.

Il 16 gennaio 2013 Guardiola viene annunciato come nuovo allenatore del Bayern Monaco in sostituzione di Jupp Heynckes, che si sarebbe ritirato al termine di quella stagione.[40] Esordisce in gare ufficiali affrontando il Borussia Dortmund in occasione della Supercoppa di Germania, contro la quale perde però per 2-4. Il 30 agosto vince ai rigori la Supercoppa UEFA contro il Chelsea, conquistando il quindicesimo titolo da allenatore, il primo con una squadra diversa dal Barcellona.[41] Con tre titoli in questa competizione realizza il record di vittorie per un allenatore. Il 21 dicembre, la squadra di Pep Guardiola, si aggiudica l'ultimo trofeo dell'anno, batte per 2-0 i marocchini del Raja Casablanca con le reti di Dante e Thiago Alcántara nella finale della Coppa del Mondo per club.[42] Il 24 marzo 2014 si laurea campione di Germania con sette turni d'anticipo, vincendo il suo primo campionato tedesco.[43] Il 29 aprile viene eliminato in semifinale di Champions League dal Real Madrid, perdendo l'andata fuori casa per 0-1 e il ritorno in casa per 0-4. Il 17 maggio conquista la Coppa di Germania, vincendo per 2-0 ai supplementari contro il Borussia Dortmund.[44]

Il secondo anno alla guida dei bavaresi incomincia male, infatti il 13 agosto perde la finale della Supercoppa di Germania 2014 di nuovo contro il Borussia Dortmund, stavolta per 0-2. Il 26 aprile 2015 vince il secondo campionato di fila alla guida del club bavarese. Dopo due giorni viene eliminato dalla Coppa di Germania in semifinale dal Borussia Dortmund. Il 12 maggio viene eliminato in semifinale di Champions League dal suo ex club, il Barcellona, perdendo l'andata fuori casa per 0-3 e vincendo il ritorno in casa per 3-2.

Il 1º agosto perde per la terza volta consecutiva la finale della Supercoppa di Germania, stavolta contro il Wolfsburg ai tiri di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sull'1-1. Il 17 dicembre annuncia che non rinnoverà il contratto in scadenza a giugno.[45] Il 14 maggio riesce a vincere il terzo campionato e una settimana dopo la sua seconda Coppa di Germania; non riesce invece a conquistare la Champions League, dove la squadra bavarese si ferma in semifinale eliminata dall'Atletico Madrid di Diego Simeone, dopo aver perso l'andata per 0-1 e aver vinto inutilmente in casa per 2-1. Al termine della stagione, come annunciato ufficialmente a inizio febbraio, si chiude l'esperienza di Guardiola al Bayern Monaco.

Manchester City

Guardiola al Manchester City nel 2017 durante l'International Champions Cup.

Il 1º febbraio 2016 viene annunciato come nuovo allenatore del Manchester City, in sostituzione di Manuel Pellegrini, a partire dall'inizio della stagione successiva. Lo spagnolo firma un contratto triennale.[46] Il 28 agosto successivo Guardiola diviene il primo allenatore nell'intera storia dei Citizens a vincere le prime cinque partite stagionali, stabilendo un record nel club inglese.[47] Il primo anno lo chiude senza vincere titoli, infatti viene eliminato al quarto turno della Coppa di Lega inglese dal Manchester United di José Mourinho, in Champions League agli ottavi di finale dal Monaco vincendo 5-3 in rimonta l'andata e perdendo 1-3 al ritorno, nella Coppa d'Inghilterra in semifinale dall'Arsenal e in campionato si piazza al terzo posto.

La seconda stagione sulla panchina dei Citizens si rivela ben più soddisfacente di quella precedente. Il 13 dicembre 2017, battendo per 4-0 lo Swansea, il Manchester City centra la quindicesima vittoria consecutiva e stabilisce un nuovo record per il campionato inglese;[48] la striscia di successi si interrompe il 31 dicembre, con il pareggio per 0-0 sul campo del Bournemouth, ma le 18 vittorie consecutive permettono a Guardiola di realizzare il miglior inizio di stagione dopo 20 turni nella storia dei 5 maggiori campionati europei, con 18 vittorie e 2 pareggi.[49] Il 25 febbraio 2018 arriva anche il primo titolo della sua esperienza inglese, la Coppa di Lega, vinta battendo in finale per 3-0 l'Arsenal di Wenger.[50] Qualche mese dopo, il 15 aprile, arriva anche l'aritmetica vittoria della Premier League[51]: per il Manchester City si tratta del quinto campionato della sua storia, mentre per Guardiola è il settimo titolo nazionale (dopo i sei tra Barcellona e Bayern Monaco). Deludente invece il cammino in Champions League, che si conclude con l'eliminazione ai quarti di finale contro i connazionali del Liverpool, e quello in FA Cup (eliminato dal Wigan al quinto turno). Il 17 maggio 2018 rinnova fino al giugno 2021 con la società inglese.[52]

La terza stagione al Manchester City si apre con la vittoria nel Supercoppa d'Inghilterra ottenuta ai danni del Chelsea. In campionato la stagione è caratterizzata da un serrato duello con il Liverpool che si conclude solo all'ultima giornata con la vittoria della squadra di Guardiola; per il Manchester City si tratta del secondo titolo consecutivo, un fatto che non si verificava in Premier League da dieci anni. In Coppa di Lega inglese e in Coppa d'Inghilterra arrivano altri due successi, rispettivamente in finale con il Chelsea e con il Watford: Guardiola diventa così il primo allenatore nella storia del calcio inglese a centrare un treble domestico, e insieme alla vittoria della supercoppa nazionale, rendono il Manchester City la prima squadra inglese a vincere tutti i trofei nazionali in una stagione.[53] In Champions League il cammino della squadra si arresta ai quarti di finale contro il Tottenham.[54]

La quarta stagione di Guardiola alla guida dei citizens si apre con la vittoria nel Supercoppa d'Inghilterra, ottenuta ai tiri di rigore ai danni del Liverpool di Jürgen Klopp.[55] Arriva anche la terza vittoria consecutiva, la settima in totale per il club, in Coppa di Lega, che il Manchester City si aggiudica battendo per 2-1 in finale l'Aston Villa: per l'allenatore è il ventinovesimo trofeo in carriera. In Champions League, terza eliminazione consecutiva ai quarti di finale, stavolta contro il Lione vincitore per 3-1 nella gara "secca" delle Finals di Lisbona.

Statistiche

Presenze e reti nei club

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1990-1991 Spagna (bandiera) Barcellona PD 4 0 CR 0 0 - - - SS 0 0 4 0
1991-1992 PD 26 0 CR 0 0 CC 11 0 SS 2 0 39 0
1992-1993 PD 28 0 CR 3 1 UCL 4 0 SS+SU+Cint 2+1+1 0 39 1
1993-1994 PD 34 0 CR 3 0 UCL 9 0 SS 2 0 48 0
1994-1995 PD 24 2 CR 2 0 UCL 6 0 SS 2 0 34 2
1995-1996 PD 32 1 CR 7 0 CU 8 1 - - - 47 2
1996-1997 PD 38 0 CR 6 0 CC 7 1 SS 2 0 53 1
1997-1998 PD 6 0 CR 1 0 UCL 5 0 SS+SU 2+0 0 14 0
1998-1999 PD 22 1 CR 3 0 UCL 1 0 SS 0 0 26 1
1999-2000 PD 25 0 CR 2 0 UCL 12 1 SS 2 0 41 1
2000-2001 PD 24 2 CR 6 1 UCL 7 0 - - - 37 3
Totale Barcellona 263 6 33 2 70 3 16 0 382 11
2001-2002 Italia (bandiera) Brescia A 11 2 CI 2 0 - - - - - - 13 2
2002-gen. 2003 Italia (bandiera) Roma A 4 0 CI 1 0 UCL 1 0 - - - 6 0
gen.-giu. 2003 Italia (bandiera) Brescia A 13 1 CI 0 0 - - - - - - 13 1
Totale Brescia 24 3 2 0 - - - - 26 3
2003-2004 Qatar (bandiera) Al-Ahli Doha QSL 18 2 QPC+EQC ? ? - - - - - - 18+ 2+
2004-2005 QSL 18 5 QPC+EQC ? ? - - - - - - 18+ 5+
Totale Al-Ahly 36 7 ? ? - - - - 36+ 7+
2006 Messico (bandiera) Dorados LAM 10 1 - - - - - - - - - 10 1
Totale carriera 337 17 36+ 2+ 71 3 16 0 460+ 22+

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Spagna
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-10-1992 Belfast Irlanda del Nord Irlanda del Nord (bandiera) 0 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1994 - Ingresso al 67’ 67’
16-12-1992 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 5 – 0 Lettonia (bandiera) Lettonia Qual. Mondiali 1994 1
24-2-1993 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 5 – 0 Lituania (bandiera) Lituania Qual. Mondiali 1994 -
31-3-1993 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 1 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1994 - Uscita al 46’ 46’
8-9-1993 Alicante Spagna Spagna (bandiera) 2 – 0 Cile (bandiera) Cile Amichevole - Uscita al 46’ 46’
22-9-1993 Tirana Albania Albania (bandiera) 1 – 5 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1994 - Ingresso al 55’ 55’
13-10-1993 Dublino Irlanda Irlanda (bandiera) 1 – 3 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1994 - Ingresso al 67’ 67’
9-2-1994 Santa Cruz de Tenerife Spagna Spagna (bandiera) 1 – 1 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
23-3-1994 Valencia Spagna Spagna (bandiera) 0 – 2 Croazia (bandiera) Croazia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
2-6-1994 Tampere Finlandia Finlandia (bandiera) 1 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
10-6-1994 Montreal Canada Canada (bandiera) 0 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole - Ingresso al 57’ 57’
21-6-1994 Chicago Germania Germania (bandiera) 1 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Mondiali 1994 - 1º turno - Uscita al 67’ 67’
27-6-1994 Chicago Bolivia Bolivia (bandiera) 1 – 3 Spagna (bandiera) Spagna Mondiali 1994 - 1º turno 1 Uscita al 68’ 68’
7-9-1994 Limassol Cipro Cipro (bandiera) 1 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Euro 1996 - Uscita al 63’ 63’
4-9-1996 Toftir Fær Øer Fær Øer (bandiera) 2 – 6 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1998 -
9-10-1996 Praga Rep. Ceca Rep. Ceca (bandiera) 0 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1998 - Ingresso al 52’ 52’
13-11-1996 Santa Cruz de Tenerife Spagna Spagna (bandiera) 4 – 1 Slovacchia (bandiera) Slovacchia Qual. Mondiali 1998 - Ingresso al 58’ 58’
14-12-1996 Valencia Spagna Spagna (bandiera) 2 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Qual. Mondiali 1998 1
18-12-1996 Ta' Qali Malta Malta (bandiera) 0 – 3 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1998 - Uscita al 61’ 61’
12-2-1997 Alicante Spagna Spagna (bandiera) 4 – 0 Malta (bandiera) Malta Qual. Mondiali 1998 1 Uscita al 73’ 73’
30-4-1997 Belgrado Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 1 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1998 -
8-6-1997 Valladolid Spagna Spagna (bandiera) 1 – 0 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Qual. Mondiali 1998 -
11-10-1997 Gijón Spagna Spagna (bandiera) 3 – 1 Fær Øer (bandiera) Fær Øer Qual. Mondiali 1998 - Ingresso al 57’ 57’
27-3-1999 Valencia Spagna Spagna (bandiera) 9 – 0 Austria (bandiera) Austria Qual. Euro 2000 -
31-3-1999 Serravalle San Marino San Marino (bandiera) 0 – 6 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Euro 2000 - Uscita al 70’ 70’
5-5-1999 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 3 – 1 Croazia (bandiera) Croazia Amichevole - Uscita al 69’ 69’
5-6-1999 Vila-real Spagna Spagna (bandiera) 9 – 0 San Marino (bandiera) San Marino Qual. Euro 2000 -
4-9-1999 Vienna Austria Austria (bandiera) 1 – 3 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Euro 2000 - Ammonizione al 51’ 51’
8-9-1999 Badajoz Spagna Spagna (bandiera) 8 – 0 Cipro (bandiera) Cipro Qual. Euro 2000 -
10-10-1999 Albacete Spagna Spagna (bandiera) 3 – 0 Israele (bandiera) Israele Qual. Euro 2000 -
13-11-1999 Vigo Spagna Spagna (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
17-11-1999 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 0 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
26-1-2000 Cartagena Spagna Spagna (bandiera) 3 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole - Uscita al 65’ 65’
29-3-2000 Barcellona Spagna Spagna (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Uscita al 77’ 77’
3-6-2000 Göteborg Svezia Svezia (bandiera) 1 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 1
13-6-2000 Rotterdam Spagna Spagna (bandiera) 0 – 1 Norvegia (bandiera) Norvegia Euro 2000 - 1º turno -
18-6-2000 Amsterdam Slovenia Slovenia (bandiera) 1 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Euro 2000 - 1º turno - Uscita al 81’ 81’
21-6-2000 Bruges Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 3 – 4 Spagna (bandiera) Spagna Euro 2000 - 1º turno -
25-6-2000 Bruges Spagna Spagna (bandiera) 1 – 2 Francia (bandiera) Francia Euro 2000 - Quarti di finale - Ammonizione al 61’ 61’
16-8-2000 Hannover Germania Germania (bandiera) 4 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole - Ammonizione al 11’ 11’
28-2-2001 Birmingham Inghilterra Inghilterra (bandiera) 3 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole - Uscita al 81’ 81’
24-3-2001 Alicante Spagna Spagna (bandiera) 5 – 0 Liechtenstein (bandiera) Liechtenstein Qual. Mondiali 2002 - Uscita al 83’ 83’
28-3-2001 Valencia Spagna Spagna (bandiera) 2 – 1 Francia (bandiera) Francia Amichevole -
25-4-2001 Cordova Spagna Spagna (bandiera) 1 – 0 Giappone (bandiera) Giappone Amichevole - Uscita al 75’ 75’
2-6-2001 Oviedo Spagna Spagna (bandiera) 4 – 1 Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina Qual. Mondiali 2002 -
6-6-2001 Tel Aviv Israele Israele (bandiera) 1 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 2002 - Uscita al 59’ 59’
14-11-2001 Huelva Spagna Spagna (bandiera) 1 – 0 Messico (bandiera) Messico Amichevole - Uscita al 57’ 57’
Totale Presenze 47 Reti 5

Statistiche da allenatore

Statistiche aggiornate al 12 dicembre 2020. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazz.
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2007-2008 Spagna (bandiera) Barcellona B TD 38+4[56] 25+3 8+1 5 - - - - - - - - - - - - - - - 42 28 9 5 66,67
2008-2009 Spagna (bandiera) Barcellona PD 38 27 6 5 CR 9 7 2 0 UCL 15 8 5 2 - - - - - 62 42 13 7 67,74
2009-2010 PD 38 31 6 1 CR 4 3 0 1 UCL 12 6 4 2 SS+SU+Cmc 5 2+1+2 0+0+0 0+0+0 59 45 10 4 76,27
2010-2011 PD 38 30 6 2 CR 9 5 2 2 UCL 13 9 3 1 SS 2 1 0 1 62 45 11 6 72,58
2011-2012 PD 38 28 7 3 CR 9 7 2 0 UCL 12 8 3 1 SS+SU+Cmc 5 1+1+2 1+0+0 0+0+0 64 47 13 4 73,44
Totale Barcellona 152 116 25 11 31 22 6 3 52 31 15 6 12 10 1 1 247 179 47 21 72,47
2013-2014 Germania (bandiera) Bayern Monaco BL 34 29 3 2 CG 6 6 0 0 UCL 12 7 2 3 SG+SU+Cmc 4 0+0+2 0+1+0 1+0+0 56 44 6 6 78,57
2014-2015 BL 34 25 4 5 CG 5 3 2 0 UCL 12 8 1 3 SG 1 0 0 1 52 36 7 9 69,23
2015-2016 BL 34 28 4 2 CG 6 5 1 0 UCL 12 8 2 2 SG 1 0 1 0 53 41 8 4 77,36
Totale Bayern Monaco 102 82 11 9 17 14 3 0 36 23 5 8 6 2 2 2 161 121 21 19 75,16
2016-2017 Inghilterra (bandiera) Manchester City PL 38 23 9 6 FACup+CdL 6+2 4+1 1+0 1+1 UCL 10[57] 5[57] 3 2 - - - - - 56 33 13 10 58,93
2017-2018 PL 38 32 4 2 FACup+CdL 3+6 2+4 0+2 1+0 UCL 10 6 0 4 - - - - - 57 44 6 7 77,19
2018-2019 PL 38 32 2 4 FACup+CdL 6+6 6+4 0+2 0+0 UCL 10 7 1 2 CS 1 1 0 0 61 50 5 6 81,97
2019-2020 PL 38 26 3 9 FACup+CdL 5+6 4+5 0+0 1+1 UCL 9 6 2 1 CS 1 0 1 0 59 41 7 11 69,49
2020-2021 PL 11 5 4 2 FACup+CdL 0+2 0+2 0+0 0+0 UCL 6 5 1 0 - - - - - 19 12 5 2 63,16 in corso
Totale Manchester City 163 118 22 24 42 32 5 5 44 29 7 9 2 1 1 0 252 180 35 37 71,43
Totale carriera 459 344 67 48 90 68 14 8 133 83 27 23 20 13 4 3 702 508 112 82 72,36

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Barcellona: 1990-1991, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1997-1998, 1998-1999
Barcellona: 1996-1997, 1997-1998
Barcellona: 1991, 1992, 1994, 1996
Competizioni internazionali
Barcellona: 1991-1992
Barcellona: 1992, 1997
Barcellona: 1996-1997

Nazionale

Barcellona 1992

Individuale

1992
Belgio-Paesi Bassi 2000

Allenatore

Club

Competizioni nazionali
Barcellona: 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011
Barcellona: 2008-2009, 2011-2012
Barcellona: 2009, 2010, 2011
Bayern Monaco: 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016
Bayern Monaco: 2013-2014, 2015-2016
Manchester City: 2017-2018, 2018-2019
Manchester City: 2017-2018, 2018-2019, 2019-2020
Manchester City: 2018-2019
Manchester City: 2018, 2019
Competizioni internazionali
Barcellona: 2008-2009, 2010-2011
Barcellona: 2009, 2011
Bayern Monaco: 2013
Barcellona: 2009, 2011
Bayern Monaco: 2013

Individuale

2008-2009, 2010-2011
2009, 2010
2009, 2011
2009, 2011
2009, 2011
2009, 2011, 2012
2011
Premio alla carriera per allenatori: 2013
Premio per la maggior attrazione mediatica: 2013
Allenatore del secolo (2001-2020): 2020
Febbraio 2017, Settembre 2017, Ottobre 2017, Novembre 2017, Dicembre 2017, Febbraio 2019, Aprile 2019
2018, 2019

Note

  1. ^ Greatest Managers, No. 18: Pep Guardiola, su espn.com, 5 agosto 2013.
  2. ^ Tim Sherwood: Pep Guardiola is the best manager in the history of football, su mcfcwatch.com, 20 dicembre 2017. URL consultato il 30 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2019).
  3. ^ France Football, classifica migliori allenatori, su La Gazzetta dello Sport, 19 marzo 2019.
  4. ^ a b Nino Sormani, Guardiola è la sorpresa del Parma, in La Stampa, 19 giugno 1994, p. 35.
  5. ^ Francesca Ferrazza, La sfida di Guardiola: "Vi offro la qualità", in la Repubblica, 11 settembre 2002.
  6. ^ Mario De Francesco, Analisi Tattica: il Barcellona di Pep Guardiola, su assoanalisti.it, 20 luglio 2017.
  7. ^ a b Alessio Babini, Analisi Tattica: il Manchester City di Pep Guardiola 2017-18, su assoanalisti.it, 5 febbraio 2018.
  8. ^ Ufficiale: Guardiola è del Brescia, su m.tuttomercatoweb.com, tuttomercatoweb.com, 26 settembre 2011.
  9. ^ Guardiola è della Roma, su m.tuttomercatoweb.com, tuttomercatoweb.com, 18 giugno 2002.
  10. ^ Brescia: torna Guardiola, su m.tuttomercatoweb.com, tuttomercatoweb.com, 29 gennaio 2003.
  11. ^ Guardiola-Brescia: un legame che non si spezza, su brescia.corriere.it, 11 novembre 2011.
  12. ^ Guardiola torna a Brescia per una cena tra amici, su giornaledibrescia.it.
  13. ^ Blitz di Guardiola a Brescia: «Per me è un posto speciale» - Giornale di Brescia, in Giornale di brescia, 13 ottobre 2018. URL consultato il 15 ottobre 2018.
  14. ^ Guardiola-Manchester City: periodo di prova, su tuttomercatoweb.com, 11 agosto 2005. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
  15. ^ Guardiola rifiutò l'offerta del Manchester City, su tuttomercatoweb.com, 20 agosto 2005. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
  16. ^ Pep emigra in Messico, su tuttomercatoweb.com, 10 dicembre 2005. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
  17. ^ Guardiola firma per i Los Dorados, su tuttomercatoweb.com, 3 gennaio 2006. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
  18. ^ Si ritira Pep Guardiola, su tuttomercatoweb.com, 14 novembre 2006. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2018).
  19. ^ Capone Antonello, Nadrolone: 5 mesi a Stam, 4 a Guardiola Ma al mezzofondista Longo danno 2 anni, in La Gazzetta dello Sport, 25 gennaio 2002, p. 11. URL consultato il 13 novembre 2008.
  20. ^ Ufficiale: Guardiola torna al Barcellona come allenatore del Barça "B", tuttomercatoweb.com, 8 giugno 2007.
  21. ^ Ufficiale: Guardiola nuovo allenatore del Barcellona, su tuttomercatoweb.com, 8 maggio 2008. URL consultato il 16 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2017).
  22. ^ Barça campione di Spagna: il Real cade a Villarreal
  23. ^ Ovrebo "Ancora mi minacciano di morte", in Eurosport, 18 aprile 2012. URL consultato il 19 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  24. ^ Riccardo Pratesi, Iniesta beffa il Chelsea Barça in paradiso al 93', in La Gazzetta dello Sport, 6 maggio 2009. URL consultato il 26 dicembre 2015.
  25. ^ Champions, Iniesta beffa il Chelsea: 1-1. Finale Barça-Man U, 6 maggio 2009. URL consultato il 26 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2014).
  26. ^ Jacopo Manfredi, Chelsea beffato al 93' A Roma vola il Barça, in La Repubblica, 6 maggio 2009. URL consultato il 26 dicembre 2015.
  27. ^ Guardiola dedica la vittoria a Maldini: un esempio per tutti - Sport - Sky.it, su sport.sky.it. URL consultato il 28 agosto 2011 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
  28. ^ Guardiola: "Per Maldini" - Risultati e ultime notizie calcio e calciomercato - La Gazzetta dello Sport
  29. ^ Guardiola: "Vittoria dedicata a Maldini" - Champions League - Calcio - Sport - Repubblica.it
  30. ^ Guardiola miglior allenatore del mondo (per l'IFFHS). Mourinho terzo Archiviato il 24 settembre 2014 in Internet Archive.
  31. ^ Iffhs: è Mourinho il miglior tecnico del 2010, su sportmediaset.mediaset.it, sportmediaset.it, 3 gennaio 2011.
  32. ^ Mou, suo pure il Pallone d'oro, su gazzetta.it, 10 gennaio 2011.
  33. ^ (EN) Rosell and Guardiola sign the new contract, su fcbarcelona.com, 23 febbraio 2011. URL consultato l'8 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2011).
  34. ^ Ufficiale: Guardiola al Barcellona sino al 2012, ecco la firma, su m.tuttomercatoweb.com, tuttomercatoweb.com, 23 febbraio 2011.
  35. ^ Messi lancia il Barcellona Real ko 2-0, espulso Mou, su corrieredellosport.it, Il Corriere dello Sport (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2014).
  36. ^ Messi, terzo Pallone d'oro di fila. Come Platini, su corriere.it, 12 gennaio 2012.
  37. ^ Barcellona-Guardiola, un'ora per dirsi addio: alle 13.30 la conferenza, su m.tuttomercatoweb.com, tuttomercatoweb.com, 27 aprile 2012.
  38. ^ Barcellona, ecco perché è stato scelto Vilanova, su m.tuttomercatoweb.com, tuttomercatoweb.com, 28 aprile 2012.
  39. ^ Guardiola annuncia l'addio, la Gazzetta dello Sport
  40. ^ Guardiola a Monaco è fatta, allenerà il Bayern fino al 2016, su sport.sky.it, 16 gennaio 2013.
  41. ^ Supercoppa, Bayern-Chelsea 7-6 ai rigori, Guardiola batte Mou, su gazzetta.it, 30 agosto 2013. URL consultato il 10 maggio 2015.
  42. ^ Mondiale per club: trionfa il Bayern. Raja Casablanca battuto 2-0, su gazzetta.it, 21 dicembre 2013. URL consultato il 10 maggio 2015.
  43. ^ Festa Bayern Monaco: 24º titolo con 7 giornate d'anticipo, su gazzetta.it, 25 marzo 2014. URL consultato il 10 maggio 2015.
  44. ^ Bayern Monaco vince Coppa di Germania, su gazzetta.it, 17 maggio 2014. URL consultato il 10 maggio 2015.
  45. ^ Guardiola non rinnova, pronto Ancelotti, su raisport.rai.it, rai.it, 17 dicembre 2015.
  46. ^ Guardiola-Manchester City: è ufficiale. Ha firmato per tre anni, su gazzetta.it, 1º febbraio 2016.
  47. ^ (EN) David Clayton, GUARDIOLA SETS NEW CITY RECORD, su mancity.com, 29 agosto 2016. URL consultato il 30 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2016).
  48. ^ Manchester City da record: 15 vittorie di fila in Premier League, su goal.com, 13 dicembre 2017.
  49. ^ Manchester City, altro record: Guardiola batte...Guardiola, su sport.sky.it, 28 dicembre 2017.
  50. ^ Arsenal-Manchester City 0-3: Primo titolo inglese per Guardiola, su goal.com, 25 febbraio 2018.
  51. ^ Premier, Manchester City campione d'Inghilterra. Il titolo lo regala Mourinho, su gazzetta.it, 15 aprile 2018.
  52. ^ Manchester City, Guardiola rinnova: il catalano firma coi Citizens fino al 2021, su gazzetta.it, 17 maggio 2018.
  53. ^ City e Guardiola pigliatutto: 6-0 al Watford in finale di FA Cup, è 'domestic treble', su goal.com, 18 maggio 2019.
  54. ^ Champions League: Manchester City-Tottenham 4-3, decide Llorente, su gazzetta.it. URL consultato il 9 gennaio 2020.
  55. ^ Community Shield al Manchester City, Liverpool battuto 6-5 ai rigori, su repubblica.it, 4 agosto 2019. URL consultato il 9 gennaio 2020.
  56. ^ Play-off.
  57. ^ a b 2 nei play off.

Bibliografia

  • La meva gent, el meu futbol, di Josep Guardiola, trascritto da Miguel Rico y Luís Martín. 2001, Edito da Edecasa (Grupo Z), Colección Sport. Depósito legal: B-17.637-2001

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