Onomatopea nei fumetti: differenze tra le versioni
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Versione delle 12:22, 1 apr 2022
I suoni, nel linguaggio dei fumetti, sono una parte importante della narrazione e sono resi graficamente, nelle varie vignette, attraverso l'onomatopea, cioè quel procedimento di formazione delle parole che ricorre ad una imitazione diretta del suono o rumore da rappresentare. Anche i versi emessi da animali o persone sono rappresentati con lo stesso metodo, spesso all'interno delle nuvolette. Lo scopo delle onomatopee è di aumentare la partecipazione del lettore con l'atmosfera e il dinamismo della rappresentazione.[1]
Nei fumetti, la maggior parte delle onomatopee sono state esportate dalla lingua inglese e sono così diffuse da essersi affermate anche nel linguaggio comune, anche al di fuori del mondo anglosassone.[2][3]
Nei fumetti vengono definite con lo stesso termine, "onomatopee", due diversi concetti linguistici: l'onomatopea in senso stretto, ossia un fonema nato come traduzione fonetica di un suono (per esempio il "cri-cri" del grillo) e la "parola onomatopeica", ossia una parola autonoma derivata nel corso del tempo da quel suono (per esempio la parola "frinire", derivata dal suono dello stesso insetto). In lingua inglese nella maggior parte dei casi i due concetti coincidono e il lettore anglosassone riesce, in modo maggiormente immediato, a ricollegare l'onomatopea usata nella vignetta dei fumetti con l'azione corrispondente al suono; è questo il caso di Bang (to bang significa "sparare") oppure Ring (to ring significa "squillare").[3]
Scopo
Generalmente le onomatopee sono inserite nelle vignette per rendere più dinamica la storia, aumentando la partecipazione del lettore nelle vicende.[1] A tale scopo le parole vengono disegnate in modo tale da enfatizzare graficamente il suono e quindi l'azione che lo ha prodotto mediante uso accorto del lettering, dei colori, della forma e dei font della parola. Ad esempio, se il disegnatore vuole rappresentare il rumore di una frana e contemporaneamente enfatizzare il suo effetto dinamico, userà l'onomatopea "rumble", distorcendo graficamente la parola, rendendo le sue lettere tremolanti e moltiplicandole come a voler simboleggiare la velocità e il frastuono dell'evento catastrofico.[4]
Alcune onomatopee sono usate dagli autori per caratterizzare maggiormente alcuni personaggi, in particolar modo in situazioni particolari: è questo il caso del rumore degli artigli di adamantio di Wolverine quando fuoriescono prima di un attacco ("snikt!") del tipico rumore ("thwip!") delle ragnatele lanciate dell'Uomo Ragno[3] o ("swiss!") del pugnale lanciato da Diabolik.[4]
Storia
L'utilizzo delle onomatopee nei fumetti può essere fatto risalire fin alle origini di questo media, ossia negli Stati Uniti verso la fine dell'ottocento; la disponibilità di molte parole monosillabiche marcate, onomatopeiche, rendeva agli illustratori e fumettisti naturale trasporle direttamente nelle vignette in funzione di onomatopee. Quando il fumetto si diffonderà in Europa e poi nel resto del mondo, il linguaggio grafico e semantico si sarà già consolidato e con esso anche il significato delle onamatopee ricorrenti che, seppure in lingua inglese, sono ugualmente comprensibili anche ai lettori non anglofoni, non tanto per il loro significato semantico, ma per il loro suono e collocazione nel contesto della storia.[5]
Tra le sperimentazioni del connubio testo/disegno, emblematica è la tecnica di Will Eisner che nel suo The Spirit utilizza spesso onomatopee ma relegandole a ruoli comprimari: gli unici elementi testuali ricercati sono i titoli e le didascalie, che si impongono con valore metatestuale nella narrazione. A partire dalla metà degli anni 1960 inizia ad affermarsi un uso delle onomatopee sviluppato sul loro impatto visivo; si può citare come precursore di questa tecnica il fumettista belga Guy Peellaert nelle tavole di Jodelle e di Pravda e successivamente i francesi Jean Rollin e Nicolas Devil nella loro Saga de Xam del 1967.[6]
Contemporaneamente in Italia Dino Battaglia conduce riusciti esperimenti per integrare stilisticamente i disegni con i rumori, seppure mantenendo un attento bilanciamento tra i due elementi.[6] Jacovitti con il suo Cocco Bill sperimenta nuovi tipi di onomatopee, introducendo nelle sue vignette alcuni termini presi dal linguaggio comune e usati come rumori, come ad esempio "schiaff schiaff", "Pugno" e altri inventati di sana pianta: blomp, pamt, ponfete, slappete, cianft, svòff, ciunft, badabanghete, sdenghete, flup.[7]
L'uso di onomatopee con forte impatto grafico si consolida negli anni 1980, tanto da diventare un canone stilistico in particolar modo per gli artisti statunitensi e nei fumetti di Supereroi; le lettere si deformano, entrano a far parte dell'azione stessa e si materializzano quasi con realismo tridimensionale. Le onomatopee sono messe al servizio della spettacolarizzazione e vogliono sollecitare tutti i sensi del lettore, trascinandolo all'interno dell'azione, quasi come in un film. Sperimentatore in questa direzione è il fumettista Frank Miller, a partire dal suo Il ritorno del Cavaliere Oscuro del 1986 e quindi con Daredevil, Wolverine e Ronin.[6]
Le storie d'azione sono permeate di rumori e quindi piene di onomatopee graficamente elaborate; quando però il disegno vuole essere più ricercato, più realistico oppure le storie meno dinamiche, tendono a alleggerirsi da troppi rumori e da onomatopee "invasive".[6]
Elenco di onomatopee
Segue un elenco delle onomatopee maggiormente diffuse nei fumetti.
A
- Ah Ah
- Usata per riprodurre una sonora risata.[8]
- Arf
- Riproduce l'abbaiare di un cane.[9]
- Argh
- L'urlo emesso da un personaggio prima di morire per morte violenta oppure quando è arrabbiato.[9]
B
- Bang
- Onomatopea utilizzata per lo sparo di un'arma da fuoco.[10] Deriva dall'inglese to bang, "sparare".[4] usata in alternativa al meno diffuso "Pam".[8]
- Bark
- Abbaiare di cane dall'inglese to bark che significa "abbaiare". Usato in alternativa a "Bau" o a "Woof".[8]
- Bau
- Abbaiare di cane. Usato in alternativa a "Bark" o a "Woof".[8]
- Beep
- Suono di apparecchiatura elettronica come, ad esempio, un radar o una segreteria telefonica. È anche il famoso verso del personaggio dei cartoon Beep Beep.[9]
- Bla Bla
- Indica il parlottare indistinto.[9]
- Blam
- Rumore di colpo di cannone.[9]
- Bleah
- Onomatopea che indica disgusto.[11]
- Blink
- Rappresenta la strizzata d'occhio, dall'inglese to blink, appunto, "sbattere le palpebre".[9]
- Boing
- Riproduce il suono di una palla che rimbalza.[12]
- Brr
- Suono prodotto da chi rabbrividisce per il freddo o per la paura.[4]
- Bonk
- Rumore di un oggetto che colpisce la testa.[9]
- Boom
- Riproduce il suono di un'esplosione.[13]
- Broom
- Il rombo di tuono, o di oggetti pesanti che rotolano, o di veicolo a motore. Deriva dall'inglese to broom, ossia "spazzare".[4]
- Burp
- Riproduce il suono di un rutto.[8]
C
- Chirp
- Il cinguettio o il pigolio di un uccello, simile a "Tweet".[14]
- Chomp
- Onomatopea per il suono della masticazione o fare un sol boccone di qualcosa. In inglese to chomp significa "masticare rumorosamente".[4]
- Clang
- Rumore di oggetto metallico.[9]
- Clap
- Riproduce un applauso.[14]
- Click
- Usato per riprodurre il rumore di uno scatto metallico, il pulsante di un mouse, una serratura o un interruttore.[15]
- Clunk
- Suono che riproduce il tonfo di un oggetto lasciato cadere.[9]
- Cough
- Riproduce un colpo di tosse.[16]
- Crack
- Il rumore di un oggetto che si spezza.[14]
- Crash
- Usato per rappresentare un forte impatto, ad esempio la rottuta di un vetro o un incidente automobilistico. Deriva dall'inglese to crash, "schiantarsi".[4]
- Crunch
- Onomatopea per indicare la masticazione di qualcosa di croccante, ad esempio, un biscotto[8] oppure il rumore di un urto.[9]
D
- Drin
- Riproduce uno squillo, generalmente quello del telefono, rappresentato graficamente con una o più lettere "i" (esempio: Driin).[8]
- Din don
- Riproduce il suono di campane.[17]
E
- Eeee
- Suono di una sirena acustica, riprodotto con più lettere "E" in serie.[8]
- Eeek
- Acuto urlo di piacere.[9]
- Eh eh
- Riproduce una risata sarcastica e furbesca o il ridacchiare.[8]
F
- Ffss
- Una ruota che si sgonfia.[8]
- Flap flap
- Riproduce il suono prodotto dalle pale di un elicottero.[8]
- Flash
- Riproduce l'effetto di un lampo.[8]
G
- Garagulp
- Indica un gulp di stupore all'ennesima potenza.
- Gasp
- Indica stupore, timore o affanno. Deriva dal suono del prendere fiato o restare senza fiato; è usato anche quando un personaggio prende fiato mentre mangia.[18]
- Glab
- Indica il rimanere senza parole dinanzi ad un evento dalle ineluttabili conseguenze negative.
- Glu glu
- Onomatopea che indica l'azione del bere.[2]
- Gnam
- Indica il masticare o il mangiare voracemente.[2]
- Growl
- Deriva dall'inglese "ringhiare" e riproduce, appunto, questo suono.[14]
- Grrr
- Usato per riprodurre un ringhio.[19]
- Grunt
- Onomatopea usata per riprodurre il borbottio rabbioso o il fastidio.[20], in alternativa a "Sgrunt".[8]
- Gulp
- Suono onomatopeico che indica stupore, sorpresa deriva dall'inglese to gulp, "deglutire".[21]
- Gurgle
- Suono che riproduce il gorgoglio.[22]
H
- Hic
- Riproduce il singhiozzo.[8]
- Hiii
- Riproduce il nitrito di un cavallo.[8]
- Hiss
- Il sibilo di un serpente.[23]
I
Iiih
Il rumore della porta che si apre
J
K
- Ka-blam
- Riproduce il suono di un impatto molto violento, ad esempio di una cannonata o di un fulmine.
- Kaboom
- Riproduce il boato di una grande esplosione.[4]
- Ka-rank
- suono usato per rappresentare un calcolatore (in particolare meccanico) che esegue un calcolo.
- Knock
- Il rumore del bussare.[14]
- Krakk
- Riproduce il crepitio di un fulmine.[5]
L
- Lick
- Leccare, dall'inglese "to lick". Anche ripetuto "lick lick lick".
M
- Meow
- Miagolio del gatto (in inglese to meow significa "miagolare").[9]
- Mmmm
- Tentativo di parlare con la bocca imbavagliata.[8]
- Mumble mumble
- Riproduce il rumore che fanno i personaggi quando sono assorti, quando riflettono, quando borbottano o brontolano o parlano sommessamente.[2]
N
Nch indica un segno di dissenso senza aprire la bocca.
O
- Ops
- Indica la consapevolezza di aver commesso un errore, dall'inglese Oops[24]
- Ouch
- Espressione di dolore
P
- Pant pant
- Riproduce il respiro affannoso ad esempio durante o dopo un lavoro faticoso,[2] usato in alternativa a "Puff puff".[8]
- Para-pa-zum
- Onomatopea che rappresenta il suono tipico di una fanfara o di una banda; usata in alternativa "Tara-ta-zum".
- Ploff
- Il rumore di un tuffo in acqua.[8]
- Pfui
- Esclamazione di scetticismo.[25]
- Prot
- Riproduce il rumore di un peto.[26]
- Puff puff
- Riproduce il respiro affannoso ad esempio durante o dopo un lavoro faticoso;[8] simile a "Pant pant".[2]
- Purr
- Le fusa di un gatto.[14]
Q
Quack
Il verso di una papera o di anatra (spesso usato con personaggi come paperino)
R
- Ratatata
- Rumore di mitragliatrice.[8]
- Ring
- Il suono di un campanello.[3]
- Rip
- Il rumore di uno strappo, una lacerazione.[14]
- Roar
- Onomatopea che indica il ruggito di un animale feroce, tipicamente un leone, o il rombo di un veicolo a motore. Reso graficamente anche come "Roarrr".[27]
- Ronf
- Il rumore del russare, in alternativa a "Ron ron".[8]
- Rumble
- Usato per riprodurre il rombo di un tuono, di un crollo, il rotolare di oggetti pesanti.[4]
S
- Sgrunt
- Riproduce il mugugno,[8] in alternativa a "grunt".[20]
- Shhh
- Riproduce il sibilio prodotto da qualcuno per imporre il silenzio, usato in alternativa a "Ssssst".
- Sigh
- Indica il sospirare: dall'inglese to sigh.[28]
- Skreek
- Riproduce la frenata delle automobili.[9]
- Slam
- Lo sbattere di una porta chiusa con violenza. Deriva dall'inglese to slam, ossia "sbattere".[4]
- Slurp
- Riproduce il rumore che emettono i personaggi quando mangiano, in particolare quando si leccano i baffi.[29]
- Smack
- Lo schiocco di un bacio.[30]
- Snap
- Lo schiocco delle dita.[14]
- Sniff
- Indica tristezza o pianto, dal rumore che si fa tirando su con il naso. Questa onomatopea è anche usata per indicare l'atto dell'annusare, ad esempio per un cane che sta fiutando una traccia.[31]
- Snikt!
- Riproduce il rumore prodotto dagli artigli metallici retrattili del supereroe Wolverine quando fuoriescono prima di un attacco.[3]
- Snort
- Riproduce la rabbia. Deriva dal soffiare delle narici, ed è spesso usato per tori, arieti o cavalli arrabbiati.[32]
- Sob
- Indica tristezza, sconforto o pianto: dall'inglese to sob, che significa singhiozzare.[33]
- Sock
- Riproduce il rumore causato da un forte pugno, dall'inglese to sock, "colpire".[5]
- Splash
- Riproduce il tonfo di qualcosa che cade nell'acqua. Dall'inglese to splash, ossia "spruzzare.[34]
- Ssssst
- Il sibilio emesso da qualcuno per imporre il silenzio, usato in alternativa a "Shhh".
- Stock
- Riproduce il rumore di un colpo secco.[8]
- Stud
- Rumore di una freccia che si conficca nel bersaglio.[8]
- Swisss
- Il sibilo di un oggetto.[3] Tipica onomatopea utilizzata pre enfatizzare il lancio del pugnale di Diabolik.[4]
T
- Tara-ta-zum
- Onomatopea che rappresenta il suono tipico di una fanfara o di una banda; usata in alternativa "Para-pa-zum".
- Tingle
- Il tintinnio di un oggetto metallico.[14]
- Tip tap
- Suono di dita che tamburellano o danno colpetti.[35]
- Thud
- Riproduce un tonfo, un rumore sordo, dall'inglese to thud, ossia, "battere".[9]
- Thump
- Riproduce il rumore di passi pesanti o un tonfo sordo: in inglese thump significa appunto "tonfo".[8] Usato in alternativa a "Thud".[9]
- Tsk tsk
- Usato per rappresentare lo scetticismo.[36]
- Tweet
- Il verso del cinguettare o il pigolio di un uccello, simile a "Chirp".[14]
U
- Umpf
- Interiezione che indica uno sbuffo di fastidio o noia.[8]
- Ulp
- Usato per indicare stupore, in alternativa a "Urc".[8]
- Urc
- Rappresenta lo stupore, in alternativa a "Ulp".[8]
- Uuh
- Ululato, graficamente rappresentato con due o più lettere "u".[8]
V
- Vroom
- Sfrecciare in macchina.[8]
- Vrrr
- onomatopea usata per simboleggiare il rumore dell'aereo.
W
- Whamm
- Rumore prodotto da una fiammata.[8]
- Woof
- Abbaiare di cane, specialmente di grossa taglia, in alternativa a "Bau" o a "Bark".[8]
- Wow
- Esclamazione, generalmente seguita da un punto esclamativo, che esprime stupore misto ad ammirazione.[37]
X
Y
- Yawn
- Riproduce il rumore dello sbadiglio di un personaggio assonnato; deriva dall'inglese to yawn che significa, appunto, "sbadiglio".[38]
- Yuk
- Esclamazione che indica stupore, sorpresa, approvazione.[8]
- Yum
- Esclamazione di apprezzamento, specialmente per cibi appetitosi: in inglese yummy significa, appunto, "delizioso".[9]
- Yahoo
- Esclamazione di gioia.[9]
Z
- Zip
- Rappresenta il sibilio di un proiettile che sfreccia oppure il rumore di una cerniera lampo che si apre o si chiude[39] e, quindi, lo spogliarsi di una persona.
- Zoom
- Suono onomatopeico che riproduce il rumore di un oggetto o un veicolo molto veloce.[40]
- Zot
- Riproduce il rumore di una scarica elettrica.
- Zzz
- Riproduce il sonno profondo, oppure il rumore di un insetto che vola, oppure anche la vibrazione di un oggetto.[41]
Note
- ^ a b Gianna Marrone, Il fumetto fra pedagogia e racconto, Collana Lapilli n.5, Latina, Tunué, 2005, ISBN 9788889613023.
- ^ a b c d e f onomatopea (Enciclopedia dei ragazzi), in Enciclopedia dei ragazzi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004-2006.
- ^ a b c d e f Valentina Semprini, Bam! Sock! Lo scontro a fumetti: dramma e spettacolo del conflitto nei comics d'avventura, Collana Lapilli n.9, Latina, Tunué, 2006, ISBN 9788889613184.
- ^ a b c d e f g h i j k La lingua dei fumetti: Bang!, splash!, crash! e le altre onomatopee, in FocusJunior, 5 maggio 2017. URL consultato il 26 maggio 2018.
- ^ a b c Daniele Barbieri, Il suono delle cose del mondo nel fumetto, su treccani.it, Istituto della Enciclopedia Italiana. URL consultato il 27 maggio 2018.
- ^ a b c d Barbieri
- ^ Umberto Eco, La bustina di Minerva - Mumble mumble crash, in L'Espresso, 28 novembre 2008. URL consultato il 26 maggio 2018.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag Di Vita
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Taylor
- ^ Bang, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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- ^ Snort, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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- ^ Splash, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, tip tap, in Il Sabatini Coletti - Dizionario della lingua italiana, edizione online su dizionari.corriere.it, 2018.
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- ^ Wow, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Yawn, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Zip, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Zoom, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Zzz, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Bibliografia
- Daniele Barbieri, Rumori grafici, in Linea Grafica n.4, 1990.
- (EN) Kevin J. Taylor (a cura di), Ka-BOOM!: A Dictionary of Comic Book Words, Symbols & Onomatopoeia, Lulu.com, 2006, ISBN 9780973260816.
- Giorgio Di Vita, Diventare Cartoonist, Bruno Editore, 2014, ISBN 9788861742048.
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