Bartolomeo Galletti: differenze tra le versioni

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Non fece parte dei Mille, ma di una successiva spedizione
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== Biografia ==
== Biografia ==
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=== La famiglia e la giovinezza ===
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Dal matrimonio nascono due figli: [[Arturo Galletti di Cadilhac]] (1843-1912), che fu deputato per cinque legislature, senatore per cinque legislature alla Camera, e Maria Luigia (1845-82), morta tragicamente durante il terremoto di Casamicciola.<ref name=":0" />[[File:Adelaide Ristori.jpg|thumb|Adelaide Ristori]]
===Imprese militari: difesa di Roma, esilio e spedizione dei Mille===
Nutrendo idee [[Libertarianismo|libertarie]], fu tra i primi ad arruolarsi nella Guardia nazionale e partecipò alla I guerra d'Indipendenza nei reparti inviati da Roma in Veneto, col ruolo di [[colonnello]], grazie alla sua notorietà e pur non avendo alcuna pregressa esperienza militare. Nel [[1849]] partecipò alla [[difesa di Roma|difesa di Roma.]] Alla caduta della [[Repubblica Romana]] prese la via dell'[[esilio]] lontano dalla famiglia, a Parigi.<ref name=":0" />
{{vedi anche|Difesa di Roma|Prima guerra d'indipendenza italiana|Spedizione dei Mille}}
[[File:Adelaide Ristori.jpg|thumb|Adelaide Ristori]]
Nutrendo idee [[Libertarianismo|libertarie]], partecipa alla [[difesa di Roma]] col ruolo di [[colonnello]] nel [[1849]], alla caduta della [[Repubblica Romana]] prende la via dell'[[esilio]] a [[Torino]], in [[Inghilterra]] e in [[Francia]]; torna nel [[1859]] per partecipare alla [[spedizione dei Mille]].<ref name="TRECC"/>


Nel [[1859]] tornò in Italia ed entrò nell'Esercito sabaudo che gli riconobbe il grado di tenente colonnello. Nel 1861 fu impiegato controvoglia nella lotta al brigantaggio nel beneventano e in Molise. Non fu impiegato nella III guerra d'Indipendenza e tra [[1868]] e [[1873]] presiedette il [[Magistratura militare italiana|tribunale militare di Milano]].<ref name=":0" />
===Presidente del tribunale militare di Milano===
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I rapporti con la moglie, che si era stabilita a Torino durante il suo servizio militare, già incrinati dalla distanza creata dal lungo esilio e dal dissesto economico subito dal patrimonio familiare, furono ancora più deteriorati dal sospetto che l'ultima figlia non fosse sua ma del re d'Italia [[Vittorio Emanuele II di Savoia]].
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===Ultimi anni===
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==Nella cultura popolare italiana==
A Bartolomeo Galletti è stata dedicata una via a [[Roma]] e un [[busto (scultura)|busto]] al [[Gianicolo]].
A Bartolomeo Galletti è stata dedicata una via a [[Roma]] e un [[busto (scultura)|busto]] al [[Gianicolo]].


== Note ==
== Note ==
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;Annotazioni
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;Fonti
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Versione delle 10:27, 1 nov 2022

Bartolomeo Galletti
Busto al Gianicolo
NascitaRoma, 15 settembre 1812
MorteRoma, 18 febbraio 1887
Luogo di sepolturaCimitero di Torre San Patrizio
Dati militari
Paese servitoRegno di Sardegna (bandiera) Regno di Sardegna
Italia (bandiera) Regno d'Italia
Forza armata Regia Armata Sarda
Regio Esercito
UnitàCamicie rosse
Anni di servizio1848 - 1873
GradoMaggiore generale (1848), Colonnello (1849) e Tenente colonnello (1859)
ComandantiGiuseppe Garibaldi
GuerreDifesa di Roma

Prima guerra d'indipendenza italiana

CampagneSpedizione dei Mille
Altre carichePatriota
Fonti nel testo
voci di militari presenti su Wikipedia

Bartolomeo Galletti (Roma, 15 settembre 1812Roma, 18 febbraio 1887) è stato un patriota e militare italiano del Risorgimento[1][2].

Biografia

Figlio di Antonio Galletti e Rosa Ruga. Il padre era un importante commerciante romano con vari negozi e proprietà immobiliari nonché detentore della privativa per l'allume per lo stato pontificio.[3]

Alla morto del padre nel 1833 diventò un ricco ereditiere,[3] ed ebbe una giovinezza fatta di lusso e ostentazione con qualche eccesso che gli procurò anche problemi giudiziari.[3] Nel 1842 sposò Anna de Cadilhac.[3]

Dal matrimonio nascono due figli: Arturo Galletti di Cadilhac (1843-1912), che fu deputato per cinque legislature, senatore per cinque legislature alla Camera, e Maria Luigia (1845-82), morta tragicamente durante il terremoto di Casamicciola.[3]

Adelaide Ristori

Nutrendo idee libertarie, fu tra i primi ad arruolarsi nella Guardia nazionale e partecipò alla I guerra d'Indipendenza nei reparti inviati da Roma in Veneto, col ruolo di colonnello, grazie alla sua notorietà e pur non avendo alcuna pregressa esperienza militare. Nel 1849 partecipò alla difesa di Roma. Alla caduta della Repubblica Romana prese la via dell'esilio lontano dalla famiglia, a Parigi.[3]

Nel 1859 tornò in Italia ed entrò nell'Esercito sabaudo che gli riconobbe il grado di tenente colonnello. Nel 1861 fu impiegato controvoglia nella lotta al brigantaggio nel beneventano e in Molise. Non fu impiegato nella III guerra d'Indipendenza e tra 1868 e 1873 presiedette il tribunale militare di Milano.[3]

I rapporti con la moglie, che si era stabilita a Torino durante il suo servizio militare, già incrinati dalla distanza creata dal lungo esilio e dal dissesto economico subito dal patrimonio familiare, furono ancora più deteriorati dal sospetto che l'ultima figlia non fosse sua ma del re d'Italia Vittorio Emanuele II di Savoia.

Seguì l'attrice Adelaide Ristori[4], invitato dal marito, nella tournée che la compagnia teatrale intraprese per il mondo, in Sudamerica, Stati Uniti e Australia, dall'aprile del 1874 all'inizio del 1876.[1] Da tale viaggio fu tratto il libro Viaggio per il mondo colla Ristori.[1]

Tornò a vivere a Roma, dove morì il 18 febbraio 1887; vennero celebrati funerali religiosi nonostante le sue volontà e fu tumulato nel cimitero di Torre San Patrizio.[3]

A Bartolomeo Galletti è stata dedicata una via a Roma e un busto al Gianicolo.

Note

  1. ^ a b c DBI.
  2. ^ Archivio di Stato di Roma, Arch. Galletti, Acquisti e doni, b. 1, f. V
  3. ^ a b c d e f g h Giuseppe Monsagrati, GALLETTI, Bartolomeo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 51, 1998.
  4. ^ Bartolomeo Galletti, su chieracostui.com. URL consultato il 20 aprile 2020.

Bibliografia

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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