Acrofobia: differenze tra le versioni

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Il termine '''acrofobia''' (dal [[lingua greca|greco]] ''ἄκρος'', alto, e ''φόβος'', paura) definisce la [[fobia specifica]] il cui oggetto è costituito dai luoghi elevati.
Il termine '''acrofobia''' (dal [[lingua greca|greco]] ''ἄκρος'', alto, e ''φόβος'', paura) definisce la [[fobia specifica]] il cui oggetto è costituito dai luoghi elevati.


Le persone che soffrono di questa fobia, temono le altezze e i luoghi chiusi molto profondi (es. chiese). L'entrare in un grattacielo o il salire su di un balcone scatena nell'individuo, affetto da acrofobia,un'immotivata paura e può provocare veri e propri attacchi di panico e, quindi, tutte le condizioni di stress psicofisico che da esso ne derivano, quali : giramenti di testa, tremore, tachicardia, debolezza, aumento della sudorazione, sino ad importanti crisi respiratorie. C'è però da dire che questi sintomi non si manifestano obbligatoriamente;l'individuo acrofobico potrebbe semplicemente nutrire un profondo senso di disagio o perlopiù avere una leggera crisi nervosa.
Le persone che soffrono di questa fobia, temono le altezze e i luoghi chiusi molto profondi (es. chiese). L'entrare in un grattacielo o il salire su di un balcone scatena nell'individuo, affetto da acrofobia, un'immotivata paura e può provocare veri e propri attacchi di panico e, quindi, tutte le condizioni di stress psicofisico che da esso ne derivano, quali: giramenti di testa, tremore, tachicardia, debolezza, aumento della sudorazione, sino ad importanti crisi respiratorie. C'è però da dire che questi sintomi non si manifestano obbligatoriamente; l'individuo acrofobico potrebbe semplicemente nutrire un profondo senso di disagio o perlopiù avere una leggera crisi nervosa.




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Essendo una fobia di tipo specifico, l'acrofobia nasce irrazionalmente, in seguito forse ad una precedente esperienza negativa infantile come la semplice caduta da un mobile o da un ripiano sopraelevato, e molto spesso il soggetto acrofobico ha la paura stessa di aver paura, prima ancora che si manifesti l'evento scatenante. Ad esempio, chi soffre di acrofobia può esprimere i sintomi della malattia prima ancora di entrare, putacaso, in un grattacielo, sapendo però di dovervi entrare.
Essendo una fobia di tipo specifico, l'acrofobia nasce irrazionalmente, in seguito forse ad una precedente esperienza negativa infantile come la semplice caduta da un mobile o da un ripiano sopraelevato, e molto spesso il soggetto acrofobico ha la paura stessa di aver paura, prima ancora che si manifesti l'evento scatenante. Ad esempio, chi soffre di acrofobia può esprimere i sintomi della malattia prima ancora di entrare, putacaso, in un grattacielo, sapendo però di dovervi entrare.
Ma come si cura allora l'acrofobia ? Tentare di ragionare o di confortare l'individuo mentre sta avendo un attacco di panico è pressoché inutile. Il metodo migliore sarebbe di indurre il "paziente" a superare la fobia con la ragione, essendo questa una malattia irrazionale(vd. [[Telencefalo#Amigdala|amigdala]]), tramite delle sedute psicoterapeutiche che portino l'individuo a riflettere,poco alla volta, sulla propria paura e sull'inutilità di essa. Infine un altro metodo per curare questa fobia può essere l'utilizzo di massaggi rilassanti che predispongono l'organismo del paziente a ridurre notevolmente gli stress psicofisici.
Ma come si cura allora l'acrofobia ? Tentare di ragionare o di confortare l'individuo mentre sta avendo un attacco di panico è pressoché inutile. Il metodo migliore sarebbe di indurre il "paziente" a superare la fobia con la ragione, essendo questa una malattia irrazionale(vd. [[Telencefalo#Amigdala|amigdala]]), tramite delle sedute psicoterapeutiche che portino l'individuo a riflettere, poco alla volta, sulla propria paura e sull'inutilità di essa. Infine un altro metodo per curare questa fobia può essere l'utilizzo di massaggi rilassanti che predispongono l'organismo del paziente a ridurre notevolmente gli stress psicofisici.


[[Categoria:fobie]]
[[Categoria:fobie]]

Versione delle 19:37, 13 giu 2008


Il termine acrofobia (dal greco ἄκρος, alto, e φόβος, paura) definisce la fobia specifica il cui oggetto è costituito dai luoghi elevati.

Le persone che soffrono di questa fobia, temono le altezze e i luoghi chiusi molto profondi (es. chiese). L'entrare in un grattacielo o il salire su di un balcone scatena nell'individuo, affetto da acrofobia, un'immotivata paura e può provocare veri e propri attacchi di panico e, quindi, tutte le condizioni di stress psicofisico che da esso ne derivano, quali: giramenti di testa, tremore, tachicardia, debolezza, aumento della sudorazione, sino ad importanti crisi respiratorie. C'è però da dire che questi sintomi non si manifestano obbligatoriamente; l'individuo acrofobico potrebbe semplicemente nutrire un profondo senso di disagio o perlopiù avere una leggera crisi nervosa.


Come nasce e come si cura l'ACROFOBIA

Essendo una fobia di tipo specifico, l'acrofobia nasce irrazionalmente, in seguito forse ad una precedente esperienza negativa infantile come la semplice caduta da un mobile o da un ripiano sopraelevato, e molto spesso il soggetto acrofobico ha la paura stessa di aver paura, prima ancora che si manifesti l'evento scatenante. Ad esempio, chi soffre di acrofobia può esprimere i sintomi della malattia prima ancora di entrare, putacaso, in un grattacielo, sapendo però di dovervi entrare. Ma come si cura allora l'acrofobia ? Tentare di ragionare o di confortare l'individuo mentre sta avendo un attacco di panico è pressoché inutile. Il metodo migliore sarebbe di indurre il "paziente" a superare la fobia con la ragione, essendo questa una malattia irrazionale(vd. amigdala), tramite delle sedute psicoterapeutiche che portino l'individuo a riflettere, poco alla volta, sulla propria paura e sull'inutilità di essa. Infine un altro metodo per curare questa fobia può essere l'utilizzo di massaggi rilassanti che predispongono l'organismo del paziente a ridurre notevolmente gli stress psicofisici.