Francesco Maria Schiaffino: differenze tra le versioni

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* Statue nelle chiese di [[Chiesa di San Giovanni Battista (Chiavari)|S. Giovanni Battista]] e [[Chiesa di San Giacomo (Chiavari)|S. Giacomo di Rupinaro]], a [[Chiavari]]
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* "Trionfo di angeli" nel [[Santuario di Nostra Signora del Ponte]] a [[Lavagna]]
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* [[Altare]] maggiore nel [[Acquasanta|santuario dell’Acquasanta]] presso [[Voltri]] (opera completata da [[Carlo Cacciatori]]).
* [[Altare]] maggiore nel [[Santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta|santuario dell’Acquasanta]] presso [[Voltri]] (opera completata da [[Carlo Cacciatori]]).
* "Assunzione della Vergine", nella [[Collegiata di Sant'Ambrogio (Varazze)|Chiesa di Sant'Ambrogio]] a [[Varazze]] (1740)
* "Assunzione della Vergine", nella [[Collegiata di Sant'Ambrogio (Varazze)|Chiesa di Sant'Ambrogio]] a [[Varazze]] (1740)
* Altare e statua della "Vergine con i cherubini" nella [[Basilica di Santa Maria di Nazareth|chiesa di Santa Maria di Nazareth]] a [[Sestri Levante]] (1762).
* Altare e statua della "Vergine con i cherubini" nella [[Basilica di Santa Maria di Nazareth|chiesa di Santa Maria di Nazareth]] a [[Sestri Levante]] (1762).

Versione delle 12:50, 17 lug 2009

Francesco Maria Schiaffino (Genova, 1689Genova, 3 gennaio 1765) è stato uno scultore italiano dei periodi tardo Barocco e Rococò, attivo soprattutto a Genova e in Liguria.

Biografia

Francesco Maria Schiaffino, nato a Genova in una famiglia benestante, originaria di Camogli, si dedicò dapprima allo studio delle lettere, quindi il fratello maggiore Bernardo (già apprezzato scultore, che fu allievo di Filippo Parodi) lo indirizzò nell’arte della scultura, fornendogli i primi insegnamenti. Visto il talento dimostrato, il fratello, tramite il famoso pittore Domenico Piola, lo indirizzò a Roma, nello studio di Camillo Rusconi. Qui si trattenne per tre anni, dal 1721 al 1724, arricchendo il suo stile con influssi del Bernini e dello stesso Rusconi.

Tornato a Genova nel 1724 aprì insieme al fratello (morto prematuramente l’anno seguente) uno studio in via Giulia (l’attuale Via XX Settembre). Lavorò prevalentemente per committenti locali (genovesi e liguri) anche se non mancarono, molto apprezzati, lavori per diverse corti europee (fece dei busti in marmo dei componenti della famiglia reale spagnola, nel 1731 scolpì il grandioso “Crocifisso con angeli” commissionato dal re Giovanni V di Portogallo per il monastero di Mafra).

A Genova, per il Palazzo Balbi Durazzo (ora noto come Palazzo Reale) scolpì, ispirandosi ad un’opera simile del Rusconi, il “Ratto di Proserpina”, che ancora vi è conservato.

Nel 1739, ispirandosi alle statue degli Apostoli del Rusconi in San Giovanni in Laterano a Roma, preparò i modelli per le statue in stucco di otto apostoli e quattro dottori della chiesa eseguite, sotto la sua supervisione, da Diego Francesco Carlone per la Basilica di Santa Maria Assunta di Carignano.

Nel 1747 scolpì una statua in marmo del maresciallo di Francia Louis François Armand du Plessis, Duca di Richelieu, in uniforme dell’Ordine dello Spirito Santo, oggi conservata al Museo del Louvre). Su commissione del senato della Repubblica di Genova ne fece poi una copia da collocare nella sala del Consiglio del Palazzo Ducale, in omaggio al generale francese, che aveva difeso la Repubblica di Genova contro gli occupanti austriaci durante la guerra del 1746-1747.

Nel 1762 si ammalò, cessando praticamente l’attività. Morì a Genova il 3 gennaio 1765 e fu sepolto nella chiesa di S. Domenico. Tra i suoi allievi furono Giovanni Domenico Olivieri e il carrarese Carlo Cacciatori.

Altre opere

Oltre a quelle già citate tra le sue numerose opere si possono elencare:

A Genova:

In altre località della Liguria:

Note


Bibliografia

  • R. Soprani, Vite de' pittori, scultori, ed architetti genovesi, 1768.

Collegamenti esterni