Ștefan Luchian: differenze tra le versioni
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Versione delle 18:58, 19 lug 2009
Ştefan Luchian (Ştefăneşti, 1 febbraio 1868 – Bucarest, 28 giugno 1916) è stato un pittore rumeno, chiamato il poeta plastico dei fiori.
Biografia
I primi anni e la sua educazione
Nato in un villaggio della Moldavia, figlio di Dumitru Luchian ufficiale militare ed Elena Chiriacescu. La vocazione del futuro pittore si manifesta dall'infanzia resistendo agli sforzi della madre di iscriverlo ad una scuola militare. Nel 1873 la famiglia si sposta a Bucarest Stefan si iscrive nel 1885 al corso di pittura della Scuola delle Belle Arti, la quale termina nel 1889 ottenendno la medaglia di bronzo per un ritratto e per uno studio di natura. Il suo maestro è stato, in questo periodo di formazione, Nicolae Grigorescu, che l'ha incoraggiato senza impedire il libero sviluppo della sua personalità. Nell'autunno dell'anno 1889 parte per Monaco dove studia due semestri alla Accademia delle belle arti dove esegue copie da Correggio e Rembrandt che si trovavano al museo dell'arte. Torna in Romania nel 1890 e partecipa alla prima esposizione della società d'arte che si chiamava "Il Circolo Artistico" Cercul artistic. Parte l'anno segunete per Parigi dove studia alla Accademia Julian e conosce nei musei e alle esposizioni la vita artistica parigina che in questo periodo si trova in piena effervescenza impressionistica. Il quadro "Ultima corsa d'autunno" Ultima cursă de toamnă mostra l'evidente influenza di Manet e Degas ma anche l'eco delle predilezione mondane, per il quale Luchian continuerà ad averle per un periodo anche a Bucarest.
La maturità tra malattia e povertà
Tornato a nella capitale rumena sarà nel 1896 il principale iniziatore dell'"Esposiozione degli artisti indipendenti" Expoziţia artiştilor independenţi che si aprirà anche di fronte al Salonul Oficial. Si iscrive ad un concorso per occupare la cattedra di pittura della Accademia delle Belle Arti di Jassy dal quale si ritira protestando contro le ingiuste macchinazioni che vi erano dietro. Nel 1900 partecipa con due pastelli alla "Esposizione Universale di Parigi". Nello stesso anno appaiono le prime manifestazioni di una affezione al midollo spinale (sclerosi multipla) che dopo miglioramenti alternati lo lasciano infermo per tutta la vita. La sorte è contro di lui la malattia e la povertà materiale lo accompagnarono per sempre. Continua però a lavorare con frenesia e fino al 1915 espone senza mai fermarsi a diverse esposizioni. Una presenza eminente nella vita artistica del tempo, Luchian non conosce il successo per molto tempo cosìcche nella sua esposizione del 1905 l'unico compratore di un suo quadro è stato il pittore Grigorescu. Un gruppo ristretto di ammiratori ed amici lo acclamano, però la sua condizione di vita continua ad essere molto precaria.
Dal 1909 fino alla sua morte sarà paralizzato dalla malattia, aveva fissato, però, nella sua memoria gli splendidi e brillanti colori del paesaggio rumeno che rappresenterà in una intera serie di opere: reali miracoli di semplicità e finezza, di sintesi cromatica ed archittetturale delle forme, di colori brillanti e delicati allo stesso tempo. Alla tecnica dell'olio Luchian mette insieme per il paesaggio e per molte delle nature morte con i fiori il pastello col quale arriva ad una maestria ineguagliabile. La fluidità dei contorni la delicatezza di velluto dei petali sono stati evocati da lui nel miglior modo possibile con la tecnica del pastello. Luchian aveva cominciato a dipingere fiori anche prima della malattia, ma solo dal 1908 egli si concentra in questa direzione con tutta la sua energia creativa, con tutta la sua passione, per la natura con tutto l'amore per la vita e per la bellezza che aveva. Ecco perché i fiori di Luchian hanno quella intensità quasi drammatica del sentimento, quella luce interiore, quella semplicità grave che fanno molti di loro reali capolavori ("Gli anemoni"Anemonele ne è un esempio).
Luchian è morto il 28 giugno del 1916 e gli ultimi periodi della sua vita non era più capace di tenere il pennello avendo le dita paralizzate. Chiedeva a qualcunaltro di legarglielo al polso.
Così finiva nella fiamma di una inesauribile passione per la sua arte, la vita di un pittore.
Galleria delle opere
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Gli anemoni
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Dumitriţe
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Lunca de poduri, 1909
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Il letterato Alecu
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Gli anemoni
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L'atelier degli artisti
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Autorittratto
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Autoritratto
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Battaglia con fiori sulla strada
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L'osteria senza clienti
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La cucina monacale
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Le peonie
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Volto di vecchio
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Volto di contadino
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La casa di Brebu
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Angolo di strada di Poverna
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I salici della Chiajna
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Il cavalliere
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La lavandaia
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Fontana su via Clucer
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L'altalena
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Abito verde
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La fioraia Safta
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Primavera
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Sentiero per il cimitero
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Profilo (Lorica)
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Il mulino dei ponti
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Scala con fiori
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Văzdoage
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Ritratto di donna
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Violette
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Il lavaggio
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La cabina di Filantropia
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Dopo la pioggia
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Il venditore di braga