Tro-Bro Léon
Tro-Bro Léon | |
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Sport | |
Tipo | Gara individuale |
Categoria | Uomini Elite + Under-23 Classe 1.1 |
Federazione | Unione Ciclistica Internazionale |
Paese | Francia |
Luogo | Bretagna |
Cadenza | Annuale |
Apertura | aprile |
Partecipanti | Variabile |
Formula | Corsa in linea |
Storia | |
Fondazione | 1984 |
Numero edizioni | 37 (al 2019) |
Detentore | Andrea Vendrame |
Record vittorie | Philippe Dalibard (3) |
Il Tro-Bro Léon (in bretone "Giro dei Paesi del Léon") è una corsa in linea di ciclismo su strada che si svolge annualmente nella regione della Bretagna, in Francia. Inizialmente riservata ai soli ciclisti dilettanti, nel 1999 è stata aperta ai professionisti. Dal 2005 fa parte del circuito UCI Europe Tour come evento di classe 1.1
Grazie ai numerosi punti in pavé disseminati lungo il percorso, che parte ed arriva nel paese di Lannilis (dipartimento di Finistère), ha guadagnato il soprannome di Petit Paris-Roubaix (piccola Parigi-Roubaix).[1]
Poco conosciuta a livello internazionale, poco sostenuta da sponsor e media, disertata dai grandi campioni e dalle grandi squadre World Tour, i corridori sono privi della grande "carovana" di ammiraglie e mezzi organizzativi da cui sono solitamente scortati nelle grandi corse; viene corsa il fine settimana successivo alla Parigi-Roubaix ed anche la sua concomitanza con le grandi classiche delle ardenne ne limita fortemente la sua risonanza.
Tuttavia le sue caratteristiche la rendono una corsa quasi unica.
Chiamata dai bretoni "Inferno dell'Ovest", rispetto alla connazionale Parigi-Roubaix, di cui sembra una emanazione "povera" e "rurale", presenta un percorso più corto (200 km circa) ma con un dislivello più esigente (anche il traguardo è in leggera salita). Oltre ai celebri tratti in pavé, la corsa presenta un totale di 25 "ribinou", idioma bretone che indica tutti i tratti di strada senza asfalto, anche molto lunghi: pavé, sterrato, terra battuta o inerbita, in zone isolate tra i campi che rendono difficoltoso il soccorso ai corridori vittime di forature, incidenti meccanici o scivolate, molto frequenti nelle numerose edizioni tempestate da pioggia e maltempo.
Altra curiosità sta nel fatto che il corridore bretone meglio piazzato vince in premio un maialino.[2]
Albo d'oro
Aggiornato all'edizione 2019.[1]
Note
- ^ a b (FR) Tro-Bro Léon (Fra) - Cat. 1.1, su Memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 12 luglio 2015.
- ^ Una gara di ciclismo di cui non avete mai sentito parlare, su Il Post, 17 aprile 2016. URL consultato il 24 aprile 2017.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tro-Bro Léon
Collegamenti esterni
- (FR) Sito ufficiale, su trobroleon.com.
- (FR) La corsa su Cyclingbase.com, su cyclingbase.com.
- La corsa su Museodelciclismo.it, su museociclismo.it.
- La corsa su Cyclebase.nl, su cyclebase.nl.
- La corsa su Sitodelciclismo.net, su sitodelciclismo.net.