Coordinate: 43°27′51″N 13°32′46″E

Castelfidardo

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Castelfidardo
comune
Castelfidardo – Stemma
Castelfidardo – Bandiera
Castelfidardo – Veduta
Castelfidardo – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Marche
Provincia Ancona
Amministrazione
SindacoRoberto Ascani (M5S) dal 19-6-2016
Territorio
Coordinate43°27′51″N 13°32′46″E
Altitudine199 m s.l.m.
Superficie33,39 km²
Abitanti18 613[1] (30-11-2019)
Densità557,44 ab./km²
FrazioniFiguretta
Acquaviva
Campanari
Crocette
San Rocchetto
Cerretano
Sant'Agostino
Comuni confinantiCamerano, Loreto, Numana, Osimo, Porto Recanati (MC), Recanati (MC), Sirolo
Altre informazioni
Cod. postale60022
Prefisso071
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT042010
Cod. catastaleC100
TargaAN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 881 GG[3]
Nome abitantifidardensi o castellani
Patronosanti Vittore e Corona
Giorno festivo14 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelfidardo
Castelfidardo
Castelfidardo – Mappa
Castelfidardo – Mappa
Posizione del comune di Castelfidardo nella provincia di Ancona
Sito istituzionale

Castelfidardo (Castèllo in dialetto fidardense[4]) è un comune italiano di 18 613 abitanti[1] della provincia di Ancona nelle Marche.

Geografia fisica

Castelfidardo sorge su un colle a 212 m s.l.m., tra le vallate dei fiumi Aspio e Musone. Si affaccia sulla selva di Castelfidardo e dista pochi chilometri dalla riviera del Conero.

Storia

Dalla Preistoria all'Età romana

L'attuale territorio di Castelfidardo è stato occupato dall'uomo sin dal Paleolitico come dimostrano gli svariati strumenti in selce rinvenuti nella pianura del fiume Musone[5]. Alla fine dell'Età del rame-inizi Età del bronzo risale invece un insediamento scoperto in contrada Campograsso, nei pressi del fosso Vallato: si trattava probabilmente di una piccola comunità dedita all'agricoltura e all'allevamento, integrati da caccia e pesca, che abitava in un villaggio di capanne[6]. Per l'Età del ferro sono note alcune sepolture riferibili al popolo dei Piceni. In particolare risulta interessante una tomba, datata tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C., scoperta in zona Figuretta, che testimonia i contatti commerciali tra gli abitanti dei colli fidardensi e le popolazioni picene del Conero[7].

In epoca romana, il territorio del Comune di Castelfidardo, apparteneva quasi interamente alla colonia di Auximum. A testimoniare tale lontano passato, restano sul terreno i segni di due grandi blocchi di centurie, uno localizzato nelle frazioni di Crocette e Villa Poticcio, l'altro a sud del centro abitato[8]. Il territorio fidardense era inoltre attraversato da strade che mettevano in comunicazione Auximum con le città di Numana e Potentia e dalla grande viabilità costiera che collegava il nord con il sud della penisola[9]. Tra le scoperte archeologiche di età romana, da segnalare una fattoria rinvenuta in contrada Quercia Bella e un'epigrafe, venuta alla luce tra le rovine dell'antica chiesa di S. Vittore, contenente una dedica a Numeriano Cesare (282-283 d.C.).

Età medievale

Verso l'anno mille, in prossimità di un'area occupata da un bosco, denominato vualdum de Fico, venne eretto il maniero che assunse la denominazione di Castrum Ficardi[10]. La prima notizia storica relativa al Castrum è in un documento, del 24 maggio 1139, nel quale papa Innocenzo II confermava all'eremo di Fonte Avellana i suoi diritti sulla chiesa di S. Silvestro posta nelle vicinanze del castello[11]. Negli stessi anni un fidardense, tale Guido, veniva nominato cardinale[12].

Alla fine del secolo XII, Castelfidardo, pur mantenendo una certa autonomia comunale, era costretto a giurare fedeltà al vescovo Gentile di Osimo (1196). In questo periodo numerosi furono i conflitti tra le comunità della Marca, legate alcune al Papato e altre all'Impero, che furono ricomposti con la pace di Polverigi del 1202 alla quale aderì anche il Comune fidardense. Contrasti con i Comuni limitrofi si ebbero comunque fino al XV secolo. Nel 1240 Castelfidardo veniva semidistrutto dalle milizie di re Enzo, mentre nel 1354 era saccheggiato dalla compagnia di ventura guidata da frà Moriale[13].

Nel 1357 Castelfidardo veniva citato come terra parva nelle Costituzioni Egidiane. Il centro abitato era diviso in tre parti (terzieri) denominati Cassero, Varugliano e Montebello ed era completamente circondato da mura dotate di torri[14]. Le porte di ingresso erano quattro: porta del Sole, porta di Sasso, porta di S. Antonio e porta del Cassero. Alla fine del Trecento Castelfidardo era retto da un Consiglio generale, costituito da 60 uomini, al quale spettava le più importanti decisioni politiche ed amministrative. Nel Medioevo il Comune di Castelfidardo aveva degli statuti la cui edizione a stampa è del 1588[15].

Quando Alessandro Sforza cercò di appropriarsi di Castelfidardo, gli abitanti chiesero ed ottennero la protezione della Repubblica di Ancona; quando poi, nel 1445, anche il comune di Recanati mosse guerra per ampliare i suoi territori a spese dei fidardensi, Castelfidardo chiese di entrare nei territori della Repubblica di Ancona, nell'intento di trovare protezione. Il papa Eugenio IV appoggiò la richiesta e per nove anni Castelfidardo fu uno dei castelli di Ancona. Già nel 1454, su spinta del comune di Osimo, Castelfidardo si staccò da Ancona[16].

Età moderna

Tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento nascevano a Castelfidardo i primi borghi fuori le mura: il borgo del sole e quello delle “casine”. Nel 1602, lungo la via da Ancona per Loreto, presso la chiesa di Crocette, veniva istituita la fiera che tuttora si svolge nel mese di settembre[17]. Nel corso del Settecento il centro urbano subiva numerose trasformazioni con la ristrutturazione del palazzo comunale, la ricostruzione del convento di San Francesco e di quello di San Benedetto e l'edificazione della chiesa Collegiata. Nel XIX secolo da ricordare la battaglia di Castelfidardo, avvenuta il 18 settembre 1860, quando i piemontesi guidati dal generale Cialdini sconfissero le truppe del generale Lamoricière che difendevano lo Stato Pontificio.

Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia di Castelfidardo.

Monumenti e luoghi d'interesse

La piazza principale della città è piazza della Repubblica dove si affacciano il palazzo comunale e la chiesa collegiata di Santo Stefano con annessa cripta. All'interno troviamo anche un organo costruito da Gaetano Callido verso gli anni 1777. dal 1992 affiancato da un organo moderno costruito dal M. Alessandro Girotto. Il palazzo comunale ospita anche il museo internazionale della fisarmonica.

Lo stesso argomento in dettaglio: Museo internazionale della fisarmonica.

Tra le piazze più importanti di Castelfidardo anche piazzale Don Minzoni, comunemente chiamata Porta Marina è il balcone della città che si affaccia appunto sul mare Adriatico. Caratteristico il famoso arco, una delle principali vie d'accesso alla città e la pavimentazione sottostante recentemente riportata alla luce.

Da visitare inoltre c'è: il vecchio acquedotto in piazza Garibaldi, il monumento nazionale delle Marche, in ricordo della battaglia di Castelfidardo ad opera dello scultore veneziano Vito Pardo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Monumento nazionale delle Marche.

All'esterno della città è presente il palazzo Palombarone, antica residenza dell'arcivescovo.

Ingrandisci
Vista panoramica del centro cittadino dalla zona sud-ovest del paese

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[18]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 1 503 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Religione

Nel territorio comunale hanno sede 4 parrocchie, appartenenti all'arcidiocesi di Ancona-Osimo.

Cultura

Istruzione

A Castelfidardo ha sede l'Istituto Antonio Meucci, con corsi di liceo delle scienze applicate, elettronica ed elettrotecnica, informatica e telecomunicazioni.

Economia

Castelfidardo è famosa nel mondo per le aziende dedite alla produzione di fisarmoniche[19], tra cui Paolo Soprani, Pigini, Bugari, Victoria, [Scandalli]] grazie alle quali alimenta anche un discreto turismo. Altre numerose industrie di vario tipo sono dislocate intorno alla città, in differenti zone, tanto da farne un importante polo produttivo del centro Italia.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 maggio 2001 11 giugno 2006 Tersilio Marotta Lista civica Sindaco [20]
12 giugno 2006 29 maggio 2011 Mirco Soprani Lista civica Sindaco [21]
30 maggio 2011 19 giugno 2016 Mirco Soprani Lista civica Sindaco [22]
20 giugno 2016 in carica Roberto Ascani M5S Sindaco [23]

Gemellaggi

Sport

Calcio

La principale squadra di calcio della città è il G.s.d. Castelfidardo, nato nel 1944, che attualmente milita in Serie D, le altre squadre di calcio sono: la Vigor Castelfidardo che milita in Promozione ed il Real Castelfidardo che milita in Terza Categoria.

Pallacanestro

La principale squadra di basket della città è la Vis Basket Castelfidardo che milita in Serie D.

Ciclismo

Castelfidardo è stata per due volte sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia: 13ª tappa del 1961 e 11ª tappa del 2011.

Karate

La principale scuola della Città è la Deshi do academy, in zona S.Agostino. Nata nel 1996 ha ottenuto numerosi riultati in campo sportivo nazionale ed internazionale, con due titoli mondiali (2012 Micucci 2017 Nicoletti).

Note

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2019.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 164.
  5. ^ P. Peola, Il Paleolitico nella valle del Musone (Marche), Atti della Società di Scienze e Lettere di Genova, Volume V, fascicolo III, 1940. Istituto Comprensivo "Mazzini" Castelfidardo, Piccoli tesori di un castello, Recanati 2004, pp. 69-74.
  6. ^ M. Silvestrini Lavagnoli, Marche. Campograsso (Castelfidardo - AN), Rivista di Scienze Preistoriche, XL (1985-86), p. 408.
  7. ^ M. Landolfi, Castelfidardo (Picenum, Ancona), Fasti archeol., XXXVI-XXXVII, (1981), p. 442-443. M. Landolfi, Castelfidardo (AN), Picus 16-17, 1996-1997, p. 291-296.
  8. ^ N. Alfieri, E. Forlani, F. Grimaldi, Ricerche paleogeografiche e topografico-storiche sul territorio di Loreto, Studia Picena, 33-34, 1965-66. M. Destro, Le centuriazioni della valle del Musone (Marche centrali), Atti del IV Congresso di Topografia Antica, Insediamenti e strutture rurali nell'Italia Romana, Rivista di Topografia Antica, XIII 2003, pp. 101-116.
  9. ^ R. Sampaolesi, Le strade di Castelfidardo, Osimo Stazione 2010, pp. 30-43.
  10. ^ Codex Traditionum Ecclesiae Ravennatis (Codice bavaro), Territorio Ausimano, reg. n° 126 (Spacium terre). E. Baldetti, Il moggio altomedioevale nelle Marche centrali, Proposte e ricerche, n° 13, 1984, pp. 7-17.
  11. ^ M. Moroni, Castelfidardo nell'età moderna: politica, economia e vita quotidiana dal Medioevo all'Ottocento, Jesi 1985, pp. 16-18.
  12. ^ R. Sampaolesi, L'enigmatica figura del cardinale Guido de Castro Ficardo, in AA.VV., Castello è segreto, Osimo Stazione 2010, pp. 13-16.
  13. ^ P. Bugiolacchi, Storia di Castelfidardo e dintorni, Loreto 2003, pp. 28-29.
  14. ^ P. Pigini, P. Bontempi, Vita e statuti di Castelfidardo antica, Bergamo 1972, pp. 85-90.
  15. ^ D. Cecchi, M. Moroni, M. Landolfi, Castelfidardo dagli statuti comunali all'elevazione a città. 1588-1988, Recanati 1989.
  16. ^ Mario Natalucci, Ancona attraverso i secoli I volume, Unione arti grafiche, 1960
  17. ^ D. Gabrielloni, La Fiera delle Corocette e altri ricordi, Recanati 2004.
  18. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  19. ^ Castelfidardo: il paese delle fisarmoniche Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. discoveritalia.it
  20. ^ Repubblica.it/Speciale Elezioni 2001
  21. ^ Elezioni comunali 2006 - Marche: Castelfidardo
  22. ^ Castelfidardo - Ballottaggio - Elezioni Comunali 15-16 maggio 2011 - la Repubblica.it
  23. ^ http://elezioni.interno.it/comunali/scrutini/20160605/G110030100.htm

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