Anatolia (martire)

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Santa Anatolia
Basilica di Sant'Apollinare Nuovo a Ravenna: Processione delle sante vergini e martiri, tra le quali le sante Anatolia e Vittoria. Mosaico della prima metà del VI secolo.
 

Vergine & Martire

 
Morte251
Venerata daChiesa cattolica
Santuario principalesantuario di Sant'Anatolia a Sant'Anatolia
Ricorrenza10 luglio
AttributiPalma del martirio, giglio, serpente
Patrona diSant'Anatolia di Borgorose, Sant'Anatolia di Narco, Castel di Tora, Esanatoglia, Gerano.

Anatolia (Roma, ... – Tora, 10 luglio 251) è stata una martire cristiana ed è venerata come santa dalla Chiesa cattolica.

Agiografia

Secondo la tradizione raccontata dalla Passio ss. Anatoliae et Audacis et s. Victoriae, risalente tra il VI e il VII secolo, Anatolia e Vittoria erano due giovani fanciulle romane di nobile famiglia, educate dai genitori alla fede cristiana. Chieste in moglie da due giovani patrizi, Eugenio e Aurelio Tito, rifiutarono il matrimonio con loro perché pagani e, donati i loro averi ai poveri, fecero voto di mantenere intatta la loro verginità. Furono entrambe martirizzate, Vittoria morì a Trebula Mutuesca, mentre Anatolia fu assassinata a Tora nei pressi dell'attuale Sant'Anatolia (che dalla martire prese il nome) insieme ad Audace[1].

Culto

Sebbene il valore storico della Passio sia scarso, le tracce del culto delle due giovani sono molto antiche, tanto che le troviamo raffigurate già nel mosaico delle Sante vergini nella navata di Sant'Apollinare Nuovo, la basilica bizantina di Ravenna risalente al VI secolo.

Le reliquie di Anatolia, assieme a quelle di Audace, si trovano a Subiaco nella basilica di Santa Scolastica, mentre il cranio insieme a quello di Santa Vittoria si trova al Sacro Speco di San Benedetto sempre a Subiaco; parte di un braccio è conservato a Esanatoglia.

Le due sante - specie Vittoria - sono molto venerate anche in Sardegna: a Sassari e nel circondario sono oggetto di grande venerazione; un'antica tradizione turritana aggiunge alle due sante, considerate sorelle, anche Santa Anastasia.

Note

  1. ^ Benedetto Cignitti, Sant'Audace martire, su santiebeati.it. URL consultato il 24 ottobre 2021.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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