Randy Harrison

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 30 giu 2024 alle 15:02 di Egidio24 (discussione | contributi) (Biografia: clean up)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Randy Harrison nel 2007

Randy Harrison, all'anagrafe Randolph Clarke Harrison (Nashua, 2 novembre 1977), è un attore statunitense, attivo in campo televisivo, teatrale e cinematografico.

È noto soprattutto per il ruolo di Justin Taylor nella serie tv Queer as Folk (2000-2005).

Nato a Nashua, in New Hampshire, all'età di 11 anni si trasferisce con la famiglia ad Alpharetta, in Georgia e frequenta la Pace Academy, una scuola privata ad Atlanta.[1] Il padre è un imprenditore di una grande azienda di carta e la madre è un'artista, ha un fratello maggiore dirigente bancario.

Frequenta la University of Cincinnati's College-Conservatory of Music (CCM), dove ottiene il "Bachelor of Fine Arts degree in musical theatre". Durante la sua permanenza alla CCM, partecipa ad alcuni spettacoli teatrali universitari come "Hello Again", "Shopping and Fucking" e "Children of Eden". Ottiene ruoli anche in alcuni teatri negli Stati Uniti in produzioni come: "Violet" allo Ensemble Theatre di Cincinnati, "1776" al St. Louis Municipal Theatre, "West Side Story" al Forestburg Playhouse, "A Midsummer Night's Dream", "The Real Inspector Hound" e "A Cheever Evening".[2]

Debutta sul piccolo schermo nel ruolo di Justin Taylor, un teenager gay, nella versione americana di Queer as Folk. Nel corso della sua carriera ha recitato anche in diversi musical, tra cui Hello, Again, Wicked, Sunday in the Park with George e Cabaret.

È dichiaratamente gay.[3]

  1. ^ Randy Harrison - bio, su sho.com. URL consultato il 9 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2011).
  2. ^ Windy City Times interview, su mukthar.stormpages.com. URL consultato il 9 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  3. ^ (EN) Anita Gates, Randy Harrison Plays Warhol in ‘Pop!’ at Yale Repertory, in The New York Times, 11 dicembre 2009. URL consultato il 24 aprile 2018.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN48914592 · ISNI (EN0000 0000 5385 6161 · LCCN (ENno2003038374 · GND (DE139778519 · BNF (FRcb17123464s (data) · J9U (ENHE987007372035505171 · CONOR.SI (SL22073955